1° Capitolo
Avrei mai potuto essere più arrabbiata di quanto già non lo ero? Non credo.
“Ti smuovi? Stiamo facendo tardi!”
“Non voglio venire a quella stupida festa!”
“E invece ci verrai, c’è tutta la scuola non puoi mancare.”
“Ma non voglio venire!”
“E’ da due mesi che te ne parlo e adesso ci verrai! Ti aspetto di sotto.”
Chiusi con forza la porta della mia stanza,e mi gettai sul letto disperata
sulla decisione che aveva preso Anastasia senza il mio consenso. Era una festa
come tante altre: ultimo giorno di scuola, a casa di Denny, tutta la scuola e
tante altre persone. Odiavo Denny. La ragazza più riluttante,acida e incomprensibile
che ebbi mai conosciuto; bensì la sua arroganza, teneva alla sua immagine e
ogni anno invitava tutti a casa sua per una festa, anche me. Sebbene odiavo
Denny, devo riconoscere che le sue fese erano le migliori.
Misi jeans e una maglietta e salutai mia madre per poi entrare in auto con Anastasia per dirigerci verso la grande villa.
Appena posteggiato,
una figura frivola si soffermò davanti a noi.
“Speravo non veniste” disse quasi
sbuffando.
“E invece siamo venute” Anastasia era sempre sorridente anche nelle
provocazioni.
“Ciao Denny. Sono contenta di rivederti” la mia voce era piena di odio, e le
mie labbra si forzavano in un sorriso
“Non posso dire lo stesso. Seguitemi se non volete festeggiare qui fuori”
Andammo con lei e ci portò all’interno della villa, e come una brava padrona di casa ci presentò un po’ di gente e ci disse che rispetto a gli anni precedenti il mobilio da feste era stato cambiato e anche i posti lo erano.
“Sta sera voglio che sia diverso: tenterò di essere gentile con voi. Quindi non fatemi nuocere” Che gentilezza!
Ci guidò verso uno dei pochi tavoli vuoti e ci fece portare
da bere;fatto ciò si allontano perché noi “Rovinavamo la sua immagine”.
Anastasia bevve molti alcolici e non appena la festa entrò nel vivo lei sparì
dal tavolo dove eravamo sedute, lasciandomi per l’ennesima volta da sola.
Guardavo tutti quei ragazzi bere, ballare,baciarsi, tenersi la testa dalla confusione e lo stomaco dal malore causato dagli alcolici e non capivo come potessero riuscirci, nonché io sono sempre stata timida.
A metà festa vidi un ragazzo che mi si avvicinò: alto, bello,sorriso impeccabile.
“Che ci fai da sola?”
“La mia amica è andata a ballare e mi ha lasciata qui.”
“E tu non vai?”
“Preferisco rimanere seduta …”
“D’accordo.”
Si sedette al mio stesso tavolo,come se fossimo conoscenti o amici.
“Non sei di queste parti,vero?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Non sei come questa gente.”
“Perché questa gente com’è?”
“Risponditi da sola”
Mi indicò la folla e mi fece notare due ragazzi che stavano facendo cose sconce su per le scale. Rimasi allibita e iniziai a bere il mio drink che mi aveva fatto portare Denny, non lo avevo ancora toccato.
“Sei timida!” La sua risata mi fece voltare verso di lui e
cercai una risposta impertinente da dargli.
“Sono Me Stessa” gli dissi quasi sillabando
“Ah piacere Myself , io sono Beautiful ”
“Piacere di conoscerti” mi diede la mano rispondendo che era solo piacere suo.
Iniziammo a parlare piacevolmente, ma nessuno dei due rivelò la propria identità.
Verso le 12 arrivò a Beautiful una chiamata al cellulare,e si alzò ,facendomi segno di aspettare. Io aspettai e dopo un po’ mi arrivò un messaggio da Anastasia:
“Vedi un po’ tu come tornare a casa, io farò più tardi del previsto, non mi aspettare dì a mia madre che dormo a casa tua xx ”
Che spirito ribelle che aveva. Appena Beautiful tornò al tavolo gli chiesi se poteva accompagnarmi a casa, visto l’orario, accettò.
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