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Autore: micchan91    06/04/2013    5 recensioni
< Kirino? > lo chiamo e lui sospira stancamente
< Mi manchi > mi dice e stavolta sono io a sospirare
< Anche tu > rispondo piano
< Perchè non vieni tu? > chiedo
< Eih ciccio guarda che non tutti hanno un centinaio di domestici che ti fanno le pulizie di pasqua. Quì devo fare tutto io > ride ed io non riesco a non sorridere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno squillo, due squilli, tre squilli....

< Pronto? > la sua voce ridente mi cattura il cuore ogni volta

< Ciao > cerco di regolarizzare il battito

< Che fai? > chiedo e lui ridacchia

< In questo momento sono con le mani completamente immerse nell'acqua calda nel tentativo di scrostare la teglia del cus cus. Mia madre mi ha incastrato > mi dice ed io ridacchio piano

< E sai qual'è la cosa buffa? > mi chiede

< Che a te non piace il cus cus, lo so. Me lo dici tutti gli anni > dico divertito

< E' perchè spero che prima o poi ti sentirai in colpa e dirai a mia madre di non farlo visto che lo fa solo per te, ma alla fine sono sempre io a pulire la teglia > sento lo sciabordio dell'acqua e sorrido divertito

< Ma il cus cus di tua madre è il più buono del mondo! > esclamo con enfasi

< Bleah > è l'unica cosa che mi dice prima di far cadere il silenzio.

< Pensi di riuscire a passare quest'anno? > mi chiede poi a mezza voce, capisco subito che è triste

< Non credo, mia madre vuole che partecipo alla festa che ha organizzato con tutti gli invitati > borbotto, mi mancano da morire le feste a casa del mio migliore amico, e mi manca da morire lui. Sono tre mesi che non lo vedo, esattamente da quando mio padre è morto ed io gli sono succeduto come nuovo presidente della compagnia Shindou.

< Capisco > sussurra lui ed io stringo la cornetta del telefono, questa mattina mi sono svegliato e ho deciso che voglio dare una svolta alla mia vita, cominciando proprio da lui.

< Kirino? > lo chiamo e lui sospira stancamente

< Mi manchi > mi dice e stavolta sono io a sospirare

< Anche tu > rispondo piano

< Perchè non vieni tu? > chiedo

< Eih ciccio guarda che non tutti hanno un centinaio di domestici che ti fanno le pulizie di pasqua. Quì devo fare tutto io > ride ed io non riesco a non sorridere

< Ora ti saluto che devo finire i piatti e poi mi attende la mia camera e per quella mi ci vorranno ore... > borbotta. Io prendo un lungo respiro, devo prendere coraggio!

< Kirino....io...io ti amo! > dico stringendo gli occhi mentre il cuore mi esplode nel petto, lui si ammutolisce

< Buona pasqua Shindou, ti chiamo dopo > sussurra e attacca, io rimango con la cornetta sull'orecchio per qualche altro minuto, poi la abbasso lentamente e attacco. Mi alzo e torno in sala dove i primi ospiti hanno iniziato ad arrivare per la cena. Nella serata partecipo svogliatamente alle noiose conversazioni che vertono quasi tutte sul lavoro.

< Signore c'è un ospite che chiede di lei > mi sussurra una delle domestiche a metà cena, essere chiamato "signore" a venticinque anni mi fa ancora strano.

< Perdonatemi, torno subito > dico congedandomi dagli ospiti e percorro i lunghi corridoi fino ad arrivare all'ingresso dove però non trovo nessuno.

< Ma come siamo eleganti > la sua voce mi arriva alla spalle e mi volto di scatto. Kirino è vestito con una giacca marrone e dei jeans attillati e tiene i capelli nei suoi soliti codini.

< Che ci fai quì? > chiedo illuminandomi, la sua sola visione mi riempie di gioia. Lui alza una busta

< Ti ho portato il cus cus, è alle verdure come piace a te > mi dice dolcemente ed io gli sorrido radioso. Lui mi si avvicina lentamente fino a trovarsi a pochi centimetri dal mio volto e i miei occhi si perdono immediatamente nei suoi.

< Grazie > sussurro e lui mi sorride, poi si avvicina fino a far combaciare le sue labbra con le mie attirandomi in un lungo bacio.

< Dimmelo ancora > mi dice all'orecchio quando ci stacchiamo ed io capisco subito a cosa si riferisce

< Ti amo > dico ad alta voce e lui si fionda nuovamente sulle mie labbra

< Ti amo anche io > mi dice stringendosi a me. Restiamo a baciarci per diversi minuti, ma veniamo interrotti da mia madre

< Takuto, gli ospiti ti stanno aspettando > mi dice piano

< Arrivo > rispondo senza staccare gli occhi di dosso al mio compagno e lei torna in sala. Kirino mi sorride radioso

< Spero ti piaccia > mi dice porgendomi la busta, poi mi da un altro lieve bacio

< Buona pasqua > mi ripete

< Buona pasqua > gli faccio eco afferrando felicemente la busta. Dopo un ultimo bacio Kirino torna a casa sua mentre io torno dagli ospiti. Poggio la busta sul tavolo incurante degli sguardi di disapprovazione di mia madre e tiro fuori l'enorme piatto di cus cus, prendo poi la forchetta e dopo averne preso un bel po' me lo porto felicemente alla bocca con un'espressione estasiata. Immediatamante la mia mente mi proietta a casa del mio migliore amico con sua madre che mi sorride felice guardandomi mangiare con gusto il suo piatto, suo padre che taglia l'abbacchio e il mio migliore amico che ride. Lo mangio velocemente finendolo in pochi minuti e quando osservo il piatto vuoto mi accorgo che la svolta alla mia vita dipende solo da me, io voglio essere felice! Chissene importa dell'etichetta, di fare bella figura con gli ospiti, di essere sempre impeccabile! Io sono Shindou Takuto, presidente della ditta Shindou, suonatore di pianoforte, giocatore di calcio...ma sono soprattutto un ragazzo che ha voglia di vivere e di poter amare liberamente il suo migliore amico. Poso la forchetta sul piatto e osservo ad uno ad uno gli ospiti che mi guardano perplessi fino ad arrivare a mia madre, sul suo viso c'è la solita disapprovazione. Io sorrido a tutti, poi mi alzo e mi inchino

< Scusate ma.... > inizio

< Io ho da fare! > concludo non trovando altre parole

< Dove vai adesso? > sbotta mia madre

< A vivere > rispondo radioso e corro verso la porta

< Ah, buona pasqua a tutti! > urlo poco prima di uscire dalla grande sala da pranzo, poi afferro il cappotto e mi fiondo per le strade correndo come un pazzo. Quando arrivo davanti a casa di Kirino citofono e mi viene ad aprire sua madre

< Buona pasqua! > le dico abbracciandola

< Takuto?! > esclama sorpresa ed io le do un bacio sulla guancia, poi entro e saluto anche suo padre che mi sorride felice

< Avete già finito di cenare? > chiedo, mi sento addosso un'euforia che non avevo più da mesi

< No, stavamo ancora mangiando il primo > mi dice Kirino comparendo dalla cucina, io gli corro incontro e me lo tiro in braccio baciandolo con passione sotto gli occhi dei genitori,

< Siete voi la cosa più importante per me > urlo anticipando la sua domanda e lui mi stringe forte

< Ti amo > mi sussurra. Ci andiamo poi a mettere tutti a tavola dove passiamo una fantastica serata in cui io mi sento la persona più amata e felice del mondo. A mezzanotte io e Kirino ci infiliamo nel suo letto, non sono voluto tornare a casa, e mentre i nostri corpi nudi si stringono l'uno all'altro io non posso fare a meno di pensare che ho fatto proprio bene a decidere di dare questa svolta alla mia vita.

< Buona pasqua, ti amo, Ranmaru > sussurro poco prima di sprofondare nel sonno accanto al mio fidanzato.

 

 

Angolino dell'autrice

Questa fan fiction l'avevo scritta tre giorni prima di pasqua, ma era scritta sul quaderno e non mi andava di trascriverla sul pc....poi mi sono costretta a farlo prima di far arrivare natale XD

Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate

un bacio <3

  
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