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Autore: Allyy    06/04/2013    3 recensioni
È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore.
Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte.
Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.
-- Anna Frank
Genere: Avventura, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Pistola», rispondo impassibile.
 
Il tedesco mi fissa, immobile.
Stupito di questa fermezza?
Sì, forse.

Avanza verso di me, mi gira intorno due o tre volte, mi scosta i capelli dal volto, mi conduce vicino a tutti i corpi ammassati sul fondo della stanza.
Estrae dalla cintura la pistola, controlla che sia carica, ma non lo è. Dio mio, quanto tempo deve ancora trascorrere prima che possa porre la parola FINE alla mia vita?
Il generale fruga nelle sue ampie tasche. Ecco, ha trovato la scatolina dei proiettili....i proiettili minuscoli assassini, predestinati colpevoli della mia morte.
 
Ed è un attimo, realizzo cosa posso, o meglio, cosa DEVO fare per fotterli, tutti quanti. Potrò pentirmi, potrò fallire, potrò perdere l'occasione della mia vita, ma voglio farlo.
 
«Là!», mi urla il tedesco distogliendomi dai miei fitti pensieri.
Mi sposto, spalle al muro.
Dovrò essere scattante...
Ho la fronte imperlata di sudore.
I riflessi pronti...mi servono solo quelli.
 
Il tedesco si posiziona, davanti a me, lurido, fiero nello sguardo, impassibile, punta la pistola e mi dice:
«Sei solo una sporca ebrea, non meriti altro che la morte!»
 
Abbasso gli occhi.
Vorrei urlargli contro, saltargli addosso, picchiarlo, sputargli contro, graffiarlo, ma non riuscirei a fare nulla, nè voglio davvero provarci.
Ho un piano da attuare ed ogni singolo sguardo o movimento potrebbe tradirmi. Obbediente, quindi, con le mani dietro alla nuca, mi fingo rassegnata.
Ma intanto lo osservo...ha il dito vicinissimo al grilletto, lo accosta un po' di più, lo sfiora, un ghigno si dipinge sul suo volto, sorride, solleva le sopracciglia, mi inquadra bene, alza ancora gli occhi... ed ecco.
Mi accascio per terra, in una pozzanghera di sangue non mio, mentre il proiettile, in una frazione di secondo, si perde nel muro che ho alle spalle. Agghiacciante boato.
...
...
...
...

Dannatamente perfetto.

Ce l'ho fatta, fingendomi morta un attimo prima che il proiettile mi colpisse, io sono ancora qui. Ho sfiorato la morte in tutti i sensi.
 
Soddisfatto di sè, invece, il tedesco si volta, ignaro del mio piccolo grande stratagemma, e così esce dalla stanza, accostando la porta.
 
Sono ancora terrorizzata,
Sono incredula,
Sono VIVA.
 
Ed è questo che conta adesso, stringo la penna e sorrido.
  
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