Like a Cigarette
[382 Words]
Itachi aveva avvertito la
presenza di lei non appena aveva varcato la soglia di casa, tornato dalla sua
serale uscita con i suoi amici e la sua attuale ragazza, Sakura.
Con
tranquillità, aveva bevuto un’altra birra dal frigorifero e era salito sulle
scale, diretto in camera sua.
Aperta
la porta, vi entrò, trovandola come l’aveva lasciata. Computer accesso,
chitarra appoggiata alla parete, i libri tutti fuorchè
scolastici appoggiati disordinatamente sulla scrivania. L’unico segno del
passaggio dei loro servi, era il letto rifatto e il pavimento pulito.
Buttò
malamente la felpa sul letto, e aprì la porta-finestra del terrazzo, fermandosi
a guardare la città illuminata. Tirò fuori dalla tasca dei jeans una sigaretta
e l’accendino e fermò la striscia di tabacco tra le labbra, dandole fuoco.
Placidamente,
aspettò.
E
non per molto: qualche minuto, e un piccolo cigolio lo avvertì dal suo arrivo.
Senza
voltarsi, lasciò che Ino lo raggiungesse senza parlare. Non parlavano molto, in
effetti. Eppure aveva più volte sentito il fratello lamentarsi di quanto fosse
chiassosa e irritante.
Lei
si appoggiò al bancone, coperta solo da una camicia (che riconobbe come la
divisa scolastica del suo otouto), ma lo sguardo era puntato su di lui.
Con
un gesto veloce gli rubò la sigaretta e appoggiò il mozzicone alle labbra,
facendo un tiro.
E
Itachi capì perfettamente la muta, disperata
richiesta di lei.
Le
sfilò dalle dita la sigaretta e l’abbracciò con un braccio, mentre l’altro accompagnava
la mano a spegnere il mozzicone sul balcone.
Ino
si alzò sulla punta delle dita e cozzò le sue labbra morbide contro la sua
clavicola, e Itachi sentì il suo corpo infiammarsi improvvisamente,
come se fosse stato accesso da un accendino.
Le
prese il mento con le dita e guidò le sue labbra contro le sue, baciandola e
stringendosela addosso come se potesse cancellare il gelo che l’autunno stava
portando [e un altro tipo di gelo, più
difficile da esorcizzare].
Ino
fece scivolare le mani sul suo petto e le nascose sotto alla sua canotta,
accarezzandogli la schiena e premendosi contro di lui [Non aveva paura di essergli vicina].
Lui
si staccò dalle sue labbra e portò in camera, buttandola sul letto e sdraiandovici sopra, febbricitante.
Ino
era solo un piccolo passatempo, nato per infastidire Sasuke.
Un
passatempo piacevole, che era diventato pericolosamente
un’abitudine.
*^*^*
Ecco
la seconda flashfic. Sinceramente forse farò una
piccolissima raccolta (date le insistenze XD) con tema questa passione
proibita. Oppure mi fermerò qui. Mah, sono molto indecisa, ma finchè Mimi mi farà da musa tutto bene! XD
Un
grazie gigantesco a coloro che hanno commentato: Mimi18, _Rael_89, RuKiA, ino_chan96, Nightmares, PiNk_ViDel, e Giselle! *inchino*
In
particolare, a Mimi, Rael e la mia gemellina RuKia che hanno
aggiunto la storia ai preferiti. Siete troppo gentili! *__*
E
ora mi dileguo… a scrivere ancora! XD Giornata
fruttuosa! X3
Bye,
Kaho