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Autore: I am Maryanne    07/04/2013    3 recensioni
Prima ff che scrivo a tema fantasy.
In questa storia si parla di Miriel, una ragazza molto speciale... E' la figlia del sole! Per scappare ai re delle tenebre che la vuole uccidere, cade sulla terra. Lì incontrerà cinque ragazzi molto speciali, uno in particolare... Andy. Sarà Amore...???
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angeli e Rock Star

Era pomeriggio tardo a Los Angeles, le prove erano appena terminate, stava piovendo a dirotto e dopo una pizza, Andy sarebbe andato a casa.
Stava tornando a casa nella sua auto tirata a lucido, quando notò una figura umana rannicchiata a terra nel centro della strada. Riuscì in tempo a sviare e si fermò, scese dalla vettura e si avvicinò a quel qualcuno:
- Ehi - si avvicinò notando che era una ragazza e che era probabilmente svenuta.
La guardò accigliato, era sdrauata perterra a pancia in giù, la girò poggiò la sua testa sulle proprie gambe scrutandola meglio.
Aveva i capelli neri e mossi, la corporatura era slanciata, non riuscì a vedere gli occhi perchè erano chiusi, indossava una veste bianca, molto larga e spaziosa. Era spettinata e il trucco era tutto sbavato.
Senza aspettare la alzò da terra e la mise in macchina portandola a casa sua.
Era tutta bagnata dalla pioggia, prese una sua maglia e la coprì mettendola a dormire nel suo letto, quella notte avrebbe dormito sul divano del salotto.
Il giorno dopo si svegliò dal cellulare che squillò:
- Pronto? - rispose ancora con gli occhi chiusi
- Ciao Andy, sono Ashley - salutò dall'altra parte del telefono il bassista
- Ciao Ashley, che c'è? - domandò il vocalist strofinandosi gli occhi-.
- E' che stasera volevamo andare in un nuovo locale che hanno aperto da poco. Vieni? - domandò
- No, andate senza di me - disse
- C-come? Andy, ma ti senti bene? - domandò Ashley, dato che Andy era tipo da andare in locali.
- Ma dove sei? - chiese Andy notando che in casa non c'era nè lui, nè i suoi altri coinquilini e compagni di band.
- Siamo in giro e stanotte siamo rimasti fuori - confessò Ashley
- Ci vediamo oggi, ok - concluse Andy premendo il tasto rosso del telefono.
Si alzò e si diresse in cucina per preparare del caffè, quando sentì dei passi avvicinarsi, si girò e si ritrovò la ragazza della sera prima davanti a lui, che lo guardava con un paio di occhi color del ghiaccio:
- Ah, menomale che ti sei svegliata - disse sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli.
Lei non rispose e si limitava a scrutare il ragazzo avanti a lei e a volte si guardava intorno:
- Sono Andy - disse porgendo la mano che l'altra stava fissando stranamente.
- Come ti chiami? - chiese il moro, ma come risposta non ebbe nulla.
- Non me lo vuoi dire? - insistette ma non ebbe ancora risposta.
- Daccordo, ma mi vuoi dire almeno che ci facevi nel bel mezzo della strada, sotto la pioggia, dormiente come nulla fosse? - domandò, ma come prima, la ragazza non proferì parola.
- Vabè, siediti - disse spostando una sedia dal tavolo e allungando la mano verso di essa. Poi avvicinò la sua mano a quella della ragazza e la sfiorò leggermente per prenderla, ma come risposta ebbe solo uno scatto di lei all'indietro:
- Non ti voglio fare del male - disse cercando di tranquillizzarla.
Ma lei indietreggiò ulteriormente, non si muoveva più, era ferma immobile e lo fissava terrorizzata.
Andy si girò solo un secondo e quando si rigirò non la vide più, riconobbe solo i suoi capelli svolazzanti mentre usciva dalla porta di casa di Andy, correndo, e sbattendola:
- Dove vai!? - urlò Andy uscendo correndo dalla sua abitazione sbattendo la porta.
Cominciò a correre, ma la ragazza avanti a lui non intendeva a fermarsi.
Si rifugiò in un vicolo cieco seminando il moro.
- Finalmente ti ho trovata! - disse una voce maschile, lei vide solo un paio di occhi rossi nel buio, spalancò i suoi color ghiaccio e venne tenuta ferma da due esseri enormi che la tenevano per le braccia impedendo che essa potesse scappare:
- Eccoti qua - gridò Andy ansimante piegato in due dal fiatone.
- Andiamocene - ordinò l'essere dagli occhi rossi ai due
- Non finisce qui - disse alla ragazza e scomparì portandosi dietro una folata di vento:
- Ma perchè sei scappata? - domandò avvicinandosi a lei.
Ella però non indietreggiò e lo abbracciò.
- Grazie - disse stringendolo a se.
Andy spalancò gli occhi, gli aveva parlato, finalmente, e lo aveva anche abbracciato, "ma che cosa avrò fatto?"si domandò nella mente.
Quando lei si scostò timidamente dal moro abbassò gli occhi e arrossì:
- Scusa -
- Niente - la rassicurò Andy
- Ora me lo vuoi dire il tuo nome? - chiese speranzioso e a bassa voce lei rispose:
- Mi chiamo Miriel - disse arrossendo
- Che bel nome, io come già sai sono Andy - si presentò una seconda volta porgendo una mano che Miriel fissò per un attimo con aria confusa e poi avvicinò la sua a quella di Andy e insieme strinsero quella dell'altro.
- Dai, torniamo a casa - disse Andy e riaccompagnò Miriel a casa sua.
Una volta arrivati si sedette con lei sul divano e cominciarono a parlare:
- Si può sapere che ci facevi in mezzo alla strada? - domandò
Miriel si irrigidì e abbassò lo sguardo:
- Se te lo dico, mi prometterai di non farlo sapere - si rassicurò Miriel.
- Certo -
Lei si guardò un po attorno e poi cominciò a parlare:
- Io sono la figlia del sole - disse sicura di quello che diceva
- Come? - alzò un sopracciglio il ragazzo.
- E' così e c'è il re delle oscurità che... Che... - si interruppe e un nodo si formò alla gola:
- Che cosa? - si incuriosì ancor di più Andy:
- Che mi vuole Uccidere per eliminare per sempre il sole e dato che mio padre è morto lui vuole impossessarsi del mondo - continuò.
Andy non disse niente, era confuso e incuriosito allo stesso tempo.
- Ma quindi tu sei...? -
- Io sono un angelo - disse Miriel
- L'angelo del sole - aggiunse mentre ad Andy era cascato il mento a terra:
- Non mi credi? - chiese la ragazza notando l'espressione di Andy:
- Perchè dovresti mentirmi? -
- Ma sei sicura di quello che dici? - chiese.
Miriel tirò fuori da una tasca una foto di lei insieme ai suoi genitori:
- Loro sono mamma e papà - disse.
Andy li scrutò per bene e notò le grandi ali che erano dietro le loro schiene:
- Perchè tu non hai le ali? - chiese
- Perchè appaiono solo quando sono nel mondo del sole e... Non penso di tornarci più - disse cominciando a piangere.
- Perchè no? -
- Perchè mi sono nascosta qui, nel mondo reale per scappare e non penso di tornarci subito - disse.
- Mi credi? - domandò ancora
- Certo che ti credo. L'unica cosa è che qui con me abitano quattro miei amici - disse Andy
- E ti domanderanno di tutto e di più - aggiunse
- Vuoi dirlo, si? o no? -
- No - lo interruppe Miriel
- Voglio che sia un segreto - aggiunse
- Va bene, ma devi vestirti come tutti - disse Andy notando la sua veste.
- Andremo a fare shopping - disse entusiasta.
Miriel sgranò gli occhi:
- Shopping? - ripetè
- Ti spiegherò tutto stradafacendo - disse Andy
- Ora vieni - la prese per mano e la portò nella sua camera da letto aprendò entrambe le ante dell'armadio contemporaneamente e scrutando il contenuto:
- Tieni - disse e porse a Miriel un Jeans strappato alle ginocchia e una maglietta di "Batman":
- Cambiati, ti aspetto di sotto - disse e chiuse la porta.
Miriel come ordinato si cambiò ed indossò quello che le era stato dato, anche se sia il jeans che la maglietta erano enormi e si trovava un po a disagio.
Tornò di sotto e Andy la guardò sorpreso della sua bellezza anche con quell'abbigliamento. Poi vide che aveva ancora i capelli spettinati, si avvicinò a lei e dopo aver preso un elastico per caoelli le fece una coda di cavallo, non prima di averli pettinati per bene.
"Ha proprio dei capelli morbidissimi" pensò, non fece caso che era un angelo, per lui era solo "Miriel":
- Andiamo dai - disse e insieme si diressero nel centro di Los Angeles per fare compere.
- Ti piacciono i colori o no? - domandò
- In verità si, molto, ma il mio colore perferito è il nero - disse.
- Va bene, allora ti porto nel mio negozio di abbigliamento preferito - continuò accompagnandola in un negozio competamente Dark, dove Miriel si trovò a suo agio e comprò un bel po di vestiti.
Tornarono a casa e si accorsero che c'erano gli altri ragazzi:
- Ciao ragazzi - salutò Andy
- Ciao Andy - salutarono di conseguenza gli altri.
- Ragazzi, lei è Miriel - disse posando le sue mani sulle spalle di lei.
- Ciao Miriel - salutarono in coro i quattro ragazzi.
- Loro sono: Jake - indicò un ragazzo da un sorriso favoloso e gli occhi verdi/marroni.
- Jinxx - questo aveva degli occhi di ghiaccio (come i suoi).
- Christian - indicò un ragazzo dai lunghi capelli neri e mossi che teneva indietro con una fascia per capelli nera, gli occhi erano color cioccolato.
- E Ashley - indicò l'ultimo ragazzo, i capelli erano lisci e neri come gli occhi, la mascella era pronunciata ed aveva un fisico muscoloso al punto giusto.
Miriel strinse la mano ad ognuno accompagnando un sorriso.
- Vieni Miriel - la chiamarono i quattro ragazzi seduti sul divano del salotto invitandola da loro. Andy posò una mano sulla sua spalla e la accompagnò fino al divano:
- Di dove sei? - chiese Ashley.
Lei non rispose e cominciò a guardare Andy che non sapeva cosa dire:
- Bhè, lei viene dal... Dal... Dal Wiskonzy - disse Andy, ma nessuno lo crebbe.
- Andy, glielo voglio dire - disse la ragazza sicura di quel che diceva.
- Sicura? - domandò Andy, lei annuì.
Dopo tutta la spiegazione i ragazzi erano molto confusi e anche loro avevano il mento a terra:
- Mi credete vero? - domandò timorosa di essere chiamata "pazza".
- Io ti credo - disse Jinxx
- Anche io - lo seguì a ruota Christian
- Idem - fece Jake
- Ache io - terminò Ashley.
Non passò molto tempo che Jake si diresse verso la cucina a preparare il pranzo, invece gli altri ragazzi rimasero a parlare con Miriel per un po di tempo, come fossero amici di vecchia data, e quando Jake li chiamò per la cena, come bambini affamati si diressero in cucina:
- Ti va di uscire stasera? - domandò Ashley
- E dove si va? - si incuriosì Miriel
- In un locale - continuò Christian
- Deve essere forte - disse con un sorrisetto stampato in volto.
- Va bene, anche ora si va? - domandò
- Alle 21:00 - comincia la festa disse Jinxx
La ragazza li guardò un attimo tutti, erano così diversi da lei ma anche così simpatici e divertenti, erano proprio dei bravi ragazzi.



 
Commento dell'autrice: Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando di recensire
   
 
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