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Autore: Fiery    27/10/2007    16 recensioni
Per quanto quella convivenza forzata l’aveva segnata, per quanto volesse bene a Taylor non riusciva a parlarle. Si sentiva una vigliacca, si sentiva stupida. Accidenti, era la sua migliore amica! E allora perché si era arrabbiata così tanto? Ormai i loro desideri si stavano avverando, i loro sogni stavano prendendo corpo. Ma l’amicizia era ormai scomparsa e sia Gabriella che Taylor sapevano che New York non c’entrava.[...] Terzo capitolo della saga ^^ Fatemi sapere e buona lettura ^^
Genere: Generale, Science-fiction, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Convivenza Recupero Debiti'
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Capitolo 2:

Capitolo 2: E’ un miracolo

Chad cominciò a frugare nel suo armadio. Troy e Ryan entrarono nella stanza, ridendo per una qualche battuta che avevano appena sentito probabilmente. Ritornarono seri a poco a poco, quando videro l’amico tirare fuori dai cassetti vestiti suoi e di loro due. Ryan fece per dire qualcosa, ma si ritrovò sulla faccia un paio di jeans al ginocchio. Se li tolse dal viso e li squadrò. Erano i suoi.

-Chi ti ha dato il permesso di frugare nella mia roba?- domandò Ryan sarcasticamente.

Chad si voltò, in mano due magliette, -Non trovo più il mio pallone da basket.-

Troy inarcò un sopraciglio, -E c’era bisogno di mettere a soqquadro la stanza per ritrovare il tuo porta-fortuna?- scherzò, -Anche se nel casino si sguazziamo, sia chiaro.- si affrettò a chiarire.

-Ragazzi, è una tragedia!- Chad si portò le mani tra i capelli, -Devo assolutamente ritrovarlo!-

Ryan individuò un qualcosa di sferico sotto il suo letto, -Reperto A.- disse lanciandogli il pallone.

Chad si illuminò, -Tesoro! Stai bene? Ti sei graffiato? Sei sgonfio?- gli domandò in fretta.

Troy e Ryan sgranarono gli occhi, -Ti senti bene?- domandò il primo.

-Non è che dentro a quel pallone c’è una ragazza e non ce lo vuoi dire?- scherzò invece Ryan.

-Spiritoso.- bofonchiò Chad riponendo il pallone nello zaino, -Oggi ho l’esame di Musica. Se non lo passo sono nella merda.- disse prendendo in fretta un libro dalla copertina blu.

-Mi chiedo ancora perché questa scuola abbia i corsi normali.- Troy ci pensò un attimo su, -Dobbiamo studiare per il basket, ma nello stesso tempo le materie che abbiamo fatto al liceo. Che dilemma.- rise andando verso il letto a castello.

-Beh, cerca di capirlo. Io ero nel Drama Club, tu hai avuto ripetizioni da Gabriella nel canto.- gli ricordò Ryan, -Taylor gli insegnava chimica, mica a gorgheggiare.-

Chad si mise lo zaino in spalla, -E’ meglio che vada, non voglio arrivare in ritardo.- disse rabbuiandosi.

-Chad… scusa, non volevo…-

-No, tranquillo.- Chad aprì la porta della stanza, -Non ti devi scusare. È la verità.- uscì dalla camera sbattendosi la porta alle spalle.

Quanto tempo era passato da quando era iniziato il nuovo anno? Un solo giorno. Quanto tempo era passato da quando aveva visto l’ultima volta Taylor? Due anni, forse. Quando aveva appena finito il suo secondo anno di college, quando loro due si accorsero di quanta distanza li separava. Vedersi ogni tanto non gli faceva bene e li aveva portati a litigare più di una volta. Ma non poté fare a meno di pensare che le mancava terribilmente, come se una parte di lui fosse ancora legata al passato.

-Chad, sei pronto?- trillò una voce dietro di lui.

Si voltò, sorridendo sincero, -A dire il vero no, Deborah.-

Deborah Hunicart lo raggiunse. La camminata leggera, un fisico perfetto, slanciata e dalla carnagione un po’ abbronzata. Aveva occhi verdi e boccoli biondi che le arrivavano fino a metà schiena.

-Ce la farai sicuramente.- si avvicinò al suo viso e gli diede un bacio.

Chad ricambiò, -Tu hai passato l’esame di Letteratura Inglese?- domandò mentre le cingeva la vita con un braccio.

-A pieni voti. Grazie a Troy, è ovvio.- rise Deborah tenendo tra le mani due libri schiacciati contro il petto.

-E’ un asso in Letteratura.- rise Chad fermandosi davanti ad un’aula, dove alcune persone stavano entrando, -Vengo in camera da te subito dopo l’esame, va bene?-

-Ok, ti aspetto.- Chad si chinò su di lei fino a far unire le loro labbra. Deborah si allontanò sorridendo.

Le piaceva molto quella ragazza. Stavano insieme ormai da quattro mesi e ci stava bene insieme. Il suo pensiero vagò di nuovo alla ricerca di Taylor, ma Chad scosse la testa energicamente. Deborah era la sua nuova ragazza e le voleva bene.

Me la devo scordare Taylor! si impose mentre prendeva posto in aula.

Me lo devo scordare Chad! Taylor entrò nella mensa scolastica, con un sospiro.

Quella notte aveva sognato Chad. Di nuovo. Ormai le capitava spesso, come qualche anno prima quando si erano lasciati. Di comune accordo, questo era certo. Ma non perché non si amavano. Taylor prese un vassoio, mise il suo pranzo e raggiunse un tavolo a cui erano seduti due ragazzi mori e una ragazza dai capelli rossi.

-Come è andato l’esame di Matematica?- domandò sedendosi accanto a Jason.

-Credo di aver sbagliato l’equazione dell’iperbole.- scrollò le spalle Jason, -Odio geometria analitica.- disse infilandosi in bocca una forchettata di pasta.

Lane sorrise, -A me invece è andata piuttosto bene.- passò a Taylor, seduta di fronte a lei, un quaderno, -Grazie per gli appunti.-

-E a te com’è andata Robert?- Taylor prese il quaderno e guardò il ragazzo che sedeva accanto a Lane.

Robert Kilowatt scrollò le spalle, -Credo bene.- disse aprendo la sua coca-cola. Aveva occhi grigi e capelli neri, un mix che a Lane piaceva molto. Le ricordava il prototipo di cattivo ragazzo. Anche se di cattivo non aveva proprio nulla. Robert era estremamente dolce ed espansivo.

-Anche a me credo sia andato bene.- Taylor cominciò a mangiare le sue patatine.

-Avete idea di quando inizieremo il tirocinio all’ospedale?- domandò Lane.

-Credo settima prossima.- la informò Jason, -La nostra classe girerà i turni, ma da quello che ho capito si possono organizzare piccoli gruppi da quattro persone, così possiamo girare i turni più facilmente.-

-Almeno è il nostro ultimo anno.- gli ricordò Robert. Annuirono, rinfrancati da quella prospettiva.

*°*°*°*°*°*

-SIIII!! SONO UN GENIO!!!- Sharpay prese a saltare sul suo letto.

Gabriella accorse dal bagno, -Ma che diavolo stai facendo, Sharpay?- sbarrò gli occhi stupita.

-Ho passato l’esame di danza moderna!- abbracciò l’amica, nella stanza fece capolino Kelsi.

-Ehi, le vostre grida si sentono fin dalla palestra.- rise Victoria, dietro a Kelsi. Victoria Danforth era una ragazza abbastanza alta, con corti capelli castano chiaro e occhi blu. Come si intuiva dal cognome era imparentata con i Danforth, infatti era la cugina di Chad.

-Ho passato l’esame di danza moderna, ragazze!-

-Bravissima!- Kelsi l’abbracciò, -Bisogna festeggiare, stasera andiamo a mangiare una pizza.- propose con un sorriso, -E poi in discoteca.-

-Fino a qualche anno fa eri quella più seria, Kelsi.- alzò gli occhi al cielo Gabriella.

-E’ la mia influenza.- rise Victoria prendendo a braccetto Kelsi, -Hanno fatto un grosso errore a metterci in stanza insieme fin dal primo anno.-

Kelsi rise, ma per un momento pensò a Jakie. Doveva a lei la sua spontaneità, le mancava terribilmente. La sua testardaggine, la sua dolcezza, la sua grinta. La considerava ancora la sua migliore amica e Victoria lo sapeva bene. Victoria sapeva che non sarebbe mai riuscita a sostituire la cugina nel cuore e nella mente di Kelsi.

*°*°*°*°*°*

-Allora? Com’è andata?- Deborah chiuse la porta della camera alle sue spalle.

-Credo bene. Insomma, dovrei averlo passato l’esame.- Chad si sedette sul letto della ragazza, dalle lenzuola bianche e rosa, -Emily?- chiese accennando alla sua compagna di stanza.

-E’ andata da Ryan.- scrollò le spalle Deborah, -Fa di tutto per mettersi insieme con lui.- si sedette accanto a Chad.

-Peccato che a Ryan piaccia ancora Jakie.- ribatté sarcasticamente.

-Già. Non oso immaginare come faccia a vivere senza la persona che ama.- Deborah accavallò le gambe.

Chad fece un sorriso, -E a baciarla.-

-Beh, anche.- Deborah si voltò, ma le parole le morirono in gola quando il ragazzo la attirò a sé in un bacio, -Chissà cosa farei senza i tuoi baci.- sorrise facendo per baciarlo ancora.

Chad si separò di malavoglia, sentendo l’insistente vibrazione del cellulare. Si accigliò un attimo, -Ci vediamo più tardi, Deborah.- la baciò ed uscì dalla stanza, -Pronto?- percorse vari corridoi, ascoltando la madre, -Cosa?- domandò sgranando gli occhi, -Ok, arrivo al più presto! Va bene, stai tranquilla mamma.- entrò nella sua stanza e buttò il cellulare sul suo letto. Aprì le ante dell’armadio.

-Che succede?- Troy lo guardò confuso.

Chad prese un borsone e cominciò a riporci vari vestiti, -Devo andare a casa.- disse risoluto prendendo il pallone da basket, -Cavolo, devo assolutamente chiamare Nelson! E Kelsi!-

-Ehi, aspetta.- Ryan lo fermò prendendogli un braccio, -Perché devi chiamare Nelson e Kelsi?-

Chad sorrise, gli occhi un po’ lucidi, -Saranno contenti di rivedere Jakie, no?- domandò sorprendendo i due amici.

-Cosa?- Ryan boccheggiò un attimo, prendendo poi il cellulare, “Kelsi!”

“Ehi, Ryan! Come mai questa chiamata improvvisa?”

“Fai le valige, Kelsi! Jakie si è svegliata!” Troy prese due borsoni, lanciandone uno a Ryan.

Cosa? Oh, mio Dio!” Kelsi abbandonò il libro di Arte teatrale e si mosse verso l’armadio, “Prenderò l’autobus, probabilmente!”

“Noi invece andiamo in macchina.”

“Ok, dai! Avviso le altre!” Kelsi tirò giù una borsa, “Ryan!”

“Sì?” il ragazzo si bloccò nel tentativo di infilare una maglietta nel borsone.

Le lacrime caddero dagli occhi di Kelsi, “Dopo quattro anni…”

“Lo so, Kelsi. Lo so.”

Kelsi rise felice, riattaccando il telefono, -Victoria, Jakie è sveglia!-

Victoria, che era rimasta per tutto il tempo a guardare la scena confusa, saltò giù dal letto. Andò ad abbracciare subito l’amica, piangendo anche lei.

-Ehm… Kelsi, che stai combinando?- rise Sharpay entrando nella stanza dell’amica.

Gabriella le fu subito dietro, -Perché piangete?-

Victoria sorrise, -Fate le valige, ragazze.- disse ridendo, -Andiamo da Jakie.-

-Andiamo da Jakie.-

Lane si accigliò, -Perché?-

Taylor passò un borsone a Jason, -Mi ha chiamata Zac. Si è svegliata, è viva!- esclamò abbracciando l’amica.

Jason la prese per mano, -Taylor, sbrigati! Dai, che perdiamo il treno!-

-Arrivo.- Taylor guardò Lane, -E’ viva.-

Lane l’abbracciò, -E’ un miracolo…- sussurrò lasciandola finalmente andare.

 

************

Un po’ corto, ma è solo di transizione. Non ho molto tempo (cercate di capirmi, sto aggiornando anche tutte le altre storie) e rispondere alle vostre recensioni comporterebbe solo un grande e immenso sacrificio visto che quasi tutti mi volete strozzare per aver separato Chaylor. E sinceramente non voglio avervi contro XD

Ringrazio tutti, al prossimo capitolo e fatemi sapere ^^

Bacioni

By Titty90 ^^

  
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