Estate 1975

Apro la porta cercando di non fare alcun rumore ed entro nella stanza camminando piano e non facendo entrare la luce. Richiusa la porta, muovo alcuni passi nell’oscurità totale, con le mani alzate davanti a me, in modo da trovare i vari ostacoli. Quasi inciampo su qualcosa che poi si rivela essere una maglietta. Pian piano gli occhi si abituano al buio e inizio a distinguere qualcosa. Riconosco il baldacchino e, a tentoni, salgo sul baule, posizionato ai piedi del letto. Osservo il  ragazzo che dorme a pancia in giù, con le mani sotto al cuscino. Prendo un paio di secondo per respirare prima di buttarmi sopra di lui a peso morto.
“SVEGLIAAAA” gli urlo in un orecchio.
Sento un rantolio soffocato e poi un dolore allo stomaco. Mi aveva tirato un pugno.
“Ma che diamine ti passa per la testa? Ti uccido, James, ti ammazzo!” mi sbraita contro un Sirius irritato che si massaggia una spalla.
Prendo uno dei cuscini e glielo sbatto in faccia, per vendicarmi del pugno. Lo guardo con un sorrisetto mentre strabuzza gli occhi prima di ridurli ad una fessura. Brutto segno, bruttissimo segno. Iniziamo a darci pugni, calci, morsi e tanto altro. Fino a quando non sento immobilizzarmi, tutto ad un tratto. Guardo Sirius sotto di me, anche lui immobilizzato, che mi lancia uno sguardo interrogativo. Roteo gli occhi verso la porta e vedo lei, mamma, che ride con ancora la bacchetta in mano.
Solo in quel momento realizzo che ci ha pietrificati. Sirius con una mano tra i miei capelli, nel tentativo di tirarli, mentre io ho le mani sul suo collo.
Appena mia madre si accorge del mio sguardo diventa seria.
“Cosa ti avevo detto? Sveglia Sirius che la colazione è pronta!”.

Nda: 
Ciao, mi presento! Mi chiamo Giulia. Più di una volta ho provato a scrivere una fanfiction, ma solo oggi ho avuto il coraggio di pubblicarne una. Questa piccola Flashfic l'ho scritta in un momento di noia ed ecco quello che ne è uscito fuori. Non è nulla di che, anzi, però mi farebbe piacere sentire la vostra, che siano commenti negativi, positivi o neutri. 
A presto,
ThgMoz.