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Autore: Stupid Zeus    07/04/2013    1 recensioni
Linden Crown è una ragazza del Distretto 7 di Panem, chiamata a concorrere i tredicesimi Hunger Games a nome del suo Distretto. Cercherà di tornare a casa vittoriosa, per portare gloria al suo distretto e tanto, tanto dolore nel suo cuore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarà mezz'ora che sono sdraiata sugli aghi di pino. Non ho molta voglia di alzarmi, amo l'odore degli alberi del mio distretto, e non ho voglia di affrontare la mietitura, ma se non mi presento alla Piazza i Pacificatori mi puniranno. Raccolgo le forze per alzarmi, prendo la mia ascia e mi incammino verso casa mia. Il mio Distretto, il 7, è fitto di alberi, si trova nella zona delle Montagne. Noi abitanti dobbiamo raccogliere legname per Capitol City a vita. Arrivata a casa mi mi immergo nella tinozza piena d'acqua e mi lavo alla bell'-e-meglio. Dopo essermi asciugata vado in camera e apro il mio armadio. Studio i miei vestiti, quei pochi che ho sono tutte tute da falegname, ma sono sicura di avere un bel vestito da qualche parte. Alla fine dell'armadio trovo un vestito rosa confetto, con una striscia azzurra alla vita. Era di mia madre, quando aveva la mia età, quindici anni. Non sono nervosa per la mietitura di quest'anno, l'anno dei 13esimi Hunger Games, non credo che sarò chiamata. Non ho mai chiesto tessere, siamo solo due in famiglia e quello che abbiamo ci è sempre bastato.

Arrivata alla Piazza vedo tutti i ragazzi del mio distretto dai dodici ai diciotto anni. Vedo Mike, il mio migliore amico. Lo saluto in lontananza, deve stare in uno spazio della Piazza più lontano dal mio,  dato che ha diciassette anni. Capitol City ha allestito un grande palco per la mietitura, con tre schermi alti per trasmetterci il solito video riguardante gli Hunger Games. Finito il video sale sul palco Wannye Holiday, una stravagante donna della capitale. -Felici tredicesimi Hunger Games! Epossa la buona sorte bessere sempre a vostro favore. Ora io, Wannye, come di consueto, estrarrò il primo nome dall'ampolla contenente i nomi delle ragazze.-. La Holiday ha un accento fastidiosissimo, tipico di Capitol. Camminando su quei tacchi vertiginosi la Holiday infila la mano nell'ampolla e, facendo girare la mano, estrae il primo nome. - Linden Crown!-, urla al microfono. "oh no", penso, "quello è il mio nome." Le ragazze intorno a me formano uno spazio per farmi passare.
Ho voglia di piangere e urlare, la buona sorte non è stata a mio favore stavolta. Raggiunto il palco fisso il vuoto, tutto quello di cui riesco a pensare sono i miei punti di forza. Uso l'ascia da quando so camminare e so salire sugli alberi, possono bastare, credo. La voce di Wannye mi riporta alla realtà, urlando il nome del tributo maschile del mio distretto: -Tom Pitch!-. Tom è un ragazzo della mia età, che vedevo tutte le mattine a scuola, stava sempre per conto suo, ma era un ragazzo molto amichevole. Ci stringiamo la mano e cominciamo il nostro  cammino per i tredicesimi Hunger Games. 


   
 
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