07/04/2013
2 recensioni.Non hai capito, come sempre.
E così te ne sei andato.
Dentro di me ho sempre temuto che l’avresti fatto e infine è successo.
Mi accascio in terra cercando di trattenere le lacrime, senza riuscirci. Sento i passi di Harry che ritorna nella tenda, rimango fuori, sull’erba bagnata.
E non posso fare a meno di capirti. Quello che ti ha spinto ad andare via, Ron, sono quelle stesse cose che provo io tutti i giorni.
Sei andato via perché non ce la facevi più a sopportare questa vita, ma cosa credi? Che a me e a Harry piaccia?
Vivere in una tenda scomoda, in giro per il mondo, per cercare Horcrux che potrebbero essere ovunque e, per quel che ne sappiamo anche non esistere, perché sono solo ipotesi di Silente. Campare mangiando funghi e pesce di fiume mezzo crudo e sentire lo stomaco che brontola appena finita quella che dovrebbe essere la cena.
Senza contare il tempo passato a cercare di capire a cosa diavolo servono le cose che Silente ci ha lasciato, e odiarlo perchè non è stato una volta chiaro in vita sua e ci ha lasciato la responsabilità di prendere scelte che potrebbero costarci la vita.
Perché mi ha lasciato un stupido libro di fiabe? E cos’è quell’occhio disegnato sopra? Dobbiamo cercare informazioni o stiamo sbagliando completamente strada?
So che ti sei fatto le stesse domande, mentre eri di guardia, rigirandoti lo spegnino in mano.
So che hai cercato di racimolare giornali per non vedere il nome di qualche tuo familiare scritto sopra, mentre io non ho più nessuno che cerchi il mio, di nome, perché non sono più figlia di nessuno.
E rimangono gli Horcrux.
E dopo aver rischiato la vita per cercarli, per trovarli, e per impossessarcene scopriamo di non sapere neanche come distruggerli mentre lui, quel maledetto medaglione, sa benissimo come distruggere noi. Lo so che ci sta avvelenando, quando è il mio turno per portarlo sento di non aver nessuna speranza, ho come la certezza di star compiendo un’impresa impossibile.
E’ tutto questo che ti ha fatto andare via Ron.
Io ti capisco. Quello che non capisce, come sempre, sei tu.
Non capisci che, comunque, questo è l’unico modo per cambiare le cose.
Noi tre siamo gli unici che abbiamo la possibilità di far cadere Voldemort e se noi falliamo, condanniamo il mondo intero.
Forse non ti sono ben chiare le nostre responsabilità.
Forse pensi che stiamo facendo tutto questo solo per noi, per potercene tornare a casa, se ci sarà ancora, e mangiare i tre pasti caldi che prepara mamma.
Non pensi a tutte quelle persone, maghi e babbani, che sperano che qualcuno faccia qualcosa per fermare i Mangiamorte. Non pensi a tutti i nostri amici, all’Ordine della Fenice, ai tuoi genitori, che stanno credendo in noi.
Non ci pensi, non ci hai pensato e ti sei permesso di mollare quella che credevi un’impresa personale ma che è l’unico modo per cambiare questo mondo e porre fine alla guerra.
Non hai capito, non ci hai pensato.
Come sempre.
-Note illeggibili di un bel verdino primavera-
Salve a tutti!
Sono già di ritorno con un’altra breve storia, questa volta su Hermione, della quale non avevo mai scritto.
Ma quest’idea mi frullava in testa da un bel po’ di tempo e ho voluto provare a scriverla. Devo dire che mi soddisfa abbastanza, spero piaccia anche a voi.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, le recensioni sono sempre gradite, ciao,
_Falsa Pista_