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Autore: _Darkness1201_    07/04/2013    2 recensioni
''Lui rimase sorpreso e lei non smettendo di parlare fu zittita da quel bellissimo bacio che aveva aspettato per così tanto tempo.''
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Questa è la storia di una semplice ragazza come me; Ronnie, questo era il suo nome.
All’età di quattordici anni iniziò a tagliarsi a causa delle parole che le dicevano il padre e gli amici. Smise di fidarsi di tutti e i suoi tagli iniziarono ad essere sempre più profondi. La sua “migliore amica” era una lametta.
Metteva talmente tanti bracciali che nessuno si accorgeva che ogni mattina lei si tagliava e dopo indossava il suo solito sorriso.
Nessuno si accorgeva del male che le facevano chiamandola “balena”, “mammut”, “elefante”…
Gliene dicevano così tante che stava anche per suicidarsi, nessuno avrebbe sentito la sua mancanza.
Ma un giorno conobbe un ragazzo. Era così bello che tutte le volte che lo guardava smetteva di pensare alla sua “migliore amica” riuscendo a sentirsi, quasi, bella!
Dopo una settimana questo ragazzo la contattò.
Si sentivano ogni giorno a qualsiasi ora.
Quella lametta non la toccava da quasi un mese, ma le cicatrici non scomparivano.
Passato un mese decisero di incontrarsi. Lei lo aspettò per un'ora, ma lui non venne.
Ronnie corse a casa piangendo, entrò su facebook e vide un messaggio che diceva: “Ehi ‘ragazzina’… Lascia stare il mio ragazzo o ti ammazzo! Spero di essere stata abbastanza chiara. Avvicinati ancora una volta a lui e puoi dire ADDIO a tutto e a tutti!”
Lei riprese la lametta e cominciò a fare qualche taglio, poi si guardò allo specchio e vide una ragazza brutta, non vedeva più la bella ragazza del mese prima.
Vedere il sangue scendere giù dai suoi polsi le piaceva e le era mancata la sua “amica”.
La sera entrò su facebook, chiuse la porta a chiave, si tolse i bracciali e mise accanto al computer la lametta.
Le arrivò un messaggio da quel ragazzo e non esitò a leggerlo

lui: “scusa per oggi, mi spiace!”
lei: “fa niente, tranquillo…” –scrisse piangendo-
lui: “perché quei tre puntini??”
lei: “niente, perché?”
lui: “non li hai mai messi e mi sono incuriosito.”
lei: “sto bene…”
lui: “Ronnie?”
lei: “si?”
lui: “dimmi la verità, ci conosciamo da un mese. Fidati.”
lei: “ok…”

"Ronnie: gli dico che mi piace? Gli dico che sono autolesionista?
Cuore: digli la verità, anche se nel farlo la tua voce trema. Rischia il tutto per tutto!
Cervello: smettila scema! Non capirebbe!
Tagli: finiresti per farti ancora più male.
Lametta: io sarò sempre qui, fallo.-pensò fra sè e sè-"

lui: “tu scrivi, io vado a cenare:)”
lei: “allora, da dove iniziare?
Sono felice del fatto che solo da tre puntini tu abbia capito tutto.
Comunque, la tua ragazza mi ha cercata e mi ha detto che ti devo lasciar stare, ma non posso fermare i miei sentimenti.
Ho una cotta per te e non lo posso più negare!
Quando non sei venuto al nostro "appuntamento" sono corsa a casa piangendo e mi sono tagliata.
Esatto, mi taglio.
Non mi tagliavo da quando ti avevo conosciuto, ma poi la tua ragazza mi ha fatto ricominciare!
Mi dispiace!”
lui: “farò un discorsetto alla mia ex, non ti darà più fastidio.
Io ero lì stamattina, ma non ce l’ho fatta a venire verso di te per la paura di non piacerti. Ora che so della cotta è diverso.
Ma ti prego non farti più del male!
Sfogati con me, ma non farlo più, ti prego!”
lei: “grazie di tutto! A domani, ti voglio bene.”
lui: “a domani piccola, ti amo anch’io.”

Lei arrossì e senza accorgersene si addormentò per la prima volta con il sorriso sulle labbra. Purtroppo lei sapeva che non sarebbe durato a lungo.
Il giorno dopo a scuola vide un gruppo di ragazzi con a centro una ragazza, lei distolse lo sguardo e se ne andò, ma un ragazzo la fermò e quella ragazza, avvicinandosi a Ronnie, cominciò a picchiarla.
Ronnie aveva quasi perso i sensi; cominciò a pensare alla sua vita di merda, a quel ragazzo, a suo padre, a tutto! Stava per morire e non le dispiaceva.
Dopo poco che Ronnie aveva perso i sensi ed era sanguinante a terra arrivò quel ragazzo e vedendola in quelle condizioni corse dal preside.
Gli raccontò di quello che era riuscito a vedere e insieme riuscirono a far rinchiudere nel carcere minorile quella banda di teppisti che avevano quasi ucciso Ronnie.
Beh, lei rimase in coma per qualche mese e al suo risveglio avrebbe preferito essere morta…
Un giorno come tanti, mentre lei era ancora in ospedale, venne a farle visita quel ragazzo.
Lei fece finta di dormire, ma lui le si sedette accanto e cominciò a parlarle tenendole la mano.
“Spero tu stia dormendo, perché se tu fossi sveglia non avrei il coraggio di dirti ciò che ti sto per dire.
Sei diventata importante in poco tempo e oramai ci conosciamo da sei mesi.
Esatto, sei rimasta in coma per tre mesi circa e se tu non ti fossi svegliata entro questo tempo avrebbero staccato tutto e tu saresti morta.
Gliel’avrei fatta pagare alla mia ex e avrei fatto di tutto per raggiungerti! Io sono innamorato di te, ma sapere che sei così fragile e così ‘stupida’ da tagliarti mi fa cambiare idea.
Scusami, ma non riesco a provare più nulla per te.
Vorrei che tu fossi sveglia adesso, così potresti vedermi per l’ultima volta.
Addio. –si avvicinò e la baciò dolcemente sulla fronte-”
Una lacrima sfiorò delicatamente il viso di Ronnie e, quando il ragazzo uscì dalla stanza, si alzò dal lettino dirigendosi davanti allo specchio del bagno barcollando. Prese da uno scaffale uno scatolo, lo aprì e vide quelle lamette che avevano avuto il sopravvento su di lei, le guardò per l’ultima volta e le buttò.
Si guardò i polsi e tolse i bracciali per far cicatrizzare meglio i tagli, poi alzò lo sguardo e si vide allo specchio, quello specchio così tanto odiato e che ora le piaceva. Non vedeva più la stessa ragazza di prima. Si riusciva a vedere bella!
Passarono due anni, lei non si sentiva più con quel ragazzo da quel giorno così bello, ma anche così odiato per quel "addio".
Un giorno, forse per il caso o per il “destino”, loro si rincontrarono e parlarono tanto.
Lei gli raccontò tutta la verità su quel giorno e gli mostrò le cicatrici, lui rimase sorpreso e lei, non smettendo di parlare, fu zittita da quel bellissimo bacio che aveva aspettato per così tanto tempo.
  
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