The Rain Falls-la tigre è dentro di te.
 

                                         
                    
                          
 
                                                                                                                                                                            
                                                                                                                                                                    Ci trasformiamo in tigri a ogni settilunio.
                                                                                                                                                                    Non è colpa nostra, è la Dea Gatta che ce lo impone.
                                                                                                                                                                    Chi venera lei, vive.
                                                                                                                                                                    Chi è contro di lei, muore.
                                                                                                                                                                    Morirò presto, me lo sento.



Mi chiamo Licia, non sono mai stata brava con le presentazioni, forse perché non so chi sono. Il mio nome non mi trasmette nulla, la mia vita non mi dà niente, o almeno così andavano le cose prima.
Sono una ragazza di diciassette anni, capelli castano-ramati, iridi azzurre, carnagione chiara, un po' bassa e minuta, non sarò una di quelle barbie perfette, bionde, bellissime e popolari, ma se lo fossi, non sarei qui a raccontare la mia storia. Almeno per una volta, la protagonista di questa favola, non è una principessa vanitosa, ma una ragazza normale che nasconde il fisico in felpe larghe, che per ripararsi, quando piove, si tira su il cappuccio, quella ragazza insicura, complessata, ma pur sempre come le altre. Eppure per lui ero una principessa, ma avevo aspettato così tanto, che alla fine alle favole non ci credevo più. Tutte quelle storie piene di fantasia, con un lieto fine, due innamorati… Io vedevo solo una ragazza sola, talmente smemorata da dimenticarsi dell’ombrello, intenta a ripararsi dalla pioggia, aspettando il Sole.
Non sapevo che sarebbe stata proprio la pioggia a cambiarmi la vita.
-Io sono pericoloso, non puoi stare con me, lo capisci?-sbottò il giovane dagli occhi verdi.
Io non potevo ancora rendermene conto. Una voce dentro di me m’indusse a indietreggiare, il suo sguardo non prospettava nulla di buono, era come il fuoco, se ti avvicini troppo rischi di bruciare, ma lui aveva riacceso la fiamma che giaceva ormai spenta da tanto tempo, proprio dentro al mio cuore.
-Sei bella, letale, fragile.-ghignò, accarezzandomi le gote umide. Le lacrime mi rigavano il viso.-Forse sarebbe potuto accadere qualcosa tra di noi, ma tutto finisce male con me.
Se avessi saputo cosa sarebbe accaduto dopo, avrei seguito i suoi consigli, non bisogna innamorarsi di ragazzi tenebrosi come lui, ma sarei stata disposta a vivere nelle tenebre per l’eternità, pur di stare a contatto con qualcosa che mi ricordava lui. Al buio siamo tutti uguali, solo i sentimenti ci distinguono e, le più belle emozioni, si provano proprio quando la luce non filtra.
-T-Tu mi ami, io ti amo.-balbettai, pensando febbrilmente.
Cosa mi aveva attratto da quel ragazzo? Non lo sapevo con esattezza, ma le uniche parole che mi venivano in mente proprio dalla mia coscienza, dicevano che entrambi ci consideravamo due anime vuote che potevano colmarsi solo con l’amore. Ma con l’amore si rischia di farsi male, non è un’arma a doppio taglio, ma una barriera a specchio. Attacchi l’altro e quello stesso colpo ti si rivolta contro. Avevo subito solo io.
Il giovane rise, le fossette gli attribuivano un aspetto bambinesco. Il suo profumo, muschio e cuoio, impregnava l’aria. Attirai la sua attenzione, avvicinandomi sempre di più, i nostri corpi si sfiorarono, sentivo il suo respiro caldo sulla pelle.
-Guardami, negli occhi. Abbi il coraggio di dire che non mi ami, che mi hai solo preso in giro.-sibilai, poggiando la sua mano sul mio cuore che batteva a mille. Lui abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. Scossi la testa con un sorriso lieve, quasi amaro.
-Vedi? Non ci riesci, perché sappiamo entrambi che non è così.-sentenziai alla fine.-Se tu te ne vai, io appassirò come un fiore. Quando ci sei, è sempre primavera.
Le nostre stirpi erano contro di noi, dovevamo combattere, farci la guerra, odiarci ed essere nemici, ma così ci avremmo fatto solo più male.
-Le ninfe, le seguaci della Dea Gatta, non possono promettere amore a un loro cacciatore, o verranno sacrificate e trucidate.-brontolò esasperato.
-Io ti prometto amore, Harry.-aggiunsi con coraggio.
Lui mi fissò, la paura lo stava assalendo, si stava preoccupando per me! Non ebbe il tempo di obbiettare, che le nostre labbra si unirono in un unico bacio, intenso e romantico. Il bacio decisivo. Lo strinsi con violenza, il nostro amore malato, platonico, meraviglioso e vero, ci aveva portato a rinnegare la nostra natura. Ma io senza di lui non ero mai stata niente.
Una goccia di pioggia m’inumidì il volto. Adesso eravamo insieme ad aspettare il Sole.
Cosa avevo fatto?