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Autore: Sei tu il mio sorriso    07/04/2013    0 recensioni
"Ormai Wanda ha deciso, e io da qui dentro non posso più fare niente.
Non posso dirle niente, non mi ascolta. Non capisce che non voglio andarmene, non a questo prezzo. Lei non può morire per lasciare che io viva la mia vita, ormai le voglio troppo bene."
Ancora una volta sulla coppia Jared/Melanie :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared, Melanie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai Wanda ha deciso, e io da qui dentro non posso più fare niente.
Non posso dirle niente, non mi ascolta. Non capisce che non voglio andarmene, non a questo prezzo. Lei non può morire per lasciare che io viva la mia vita, ormai le voglio troppo bene.
Ma lei è troppo buona, e preferisce morire piuttosto che rubare la vita ad un’altra persona, chiunque essa sia, anche se fosse la persona più crudele e brutale del mondo.

Lanciamo un ultimo sguardo a Ian, che dorme profondamente nel nostro letto… no, nel loro letto, di Ian e di Wanda. Poi ci avviamo per le gallerie fino all’ambulatorio di Doc.

Ci andiamo di notte, così che nessuno soffra nel vedere Wanda morire, non vogliamo che nessuno sia più triste, deve tornare ad esserci la gioia in queste grotte, e Wanda pensa che solo io possa riportarla, ma non capisce che tutti amano lei, non me. Nessuno conosce me in questo posto, tranne Jamie, Jared, Jeb, Maggie e Sharon, i miei parenti. Ma anche loro hanno iniziato ad amare lei e non più me, nessuno pensa più a me, tranne Jared.

Lascio che questi pensieri arrivino a Wanda, e lei fa fermare il nostro corpo. Le scendono due lacrime dagli occhi, e sento che sono nostre.
Mie perché devo lasciare la mia migliore amica e mia sorella, sue perché non vuole pensare che la gente sarà più triste senza di lei… non capisce quanto tutti le vogliono bene.

Ricominciamo a camminare ed entriamo nell’ambulatorio di Doc, lui è in piedi accanto al lettino, sta preparando gli strumenti per praticare quello che Wanda gli ha insegnato l’altro giorno: a estrarre un’anima da un corpo.

“E’ ora” gli sussurriamo decise.
Vorrei correre a nascondermi per cercare di non essere presente mentre Wanda se ne va, sarebbe un dolore troppo grande, ma poi capisco che devo stare con lei, devo aiutarla in questo momento, devo salutarla nel modo migliore che esista.

Ci stendiamo sul lettino, e mentre Doc accende le lampade e finisce di preparare le medicine e gli strumenti, parlo con Wanda.

“Ti prego, non andartene, non voglio tornare, non a questo prezzo. Sei mia sorella, non posso vivere senza di te, e neanche Ian, Jamie, Jeb, Lily… tutti vogliono bene a te, non a me. Anche Jared, e non negarlo.” le dico con la voce rotta dalla tristezza.
“Devo morire, sai anche tu quanto mi sento in colpa per aver preso la tua vita. Mi dispiace, ma devo morire. Ti voglio bene, sei l’unica vera amica che io abbia avuto in queste nove vite, e ti ringrazio per esserti fidata di me e per avermi dato la possibilità di conoscere queste meravigliose persone. Salutale da parte mia, e di a Ian che lo amo, addio Mel” mi risponde con la voce salda e dolce.

Doc inizia a stordirci, e mentre iniziamo a vedere sfocato, sentiamo che qualcuno entra dalla porta e urla “Non puoi ucciderla Doc, non mi lascerà solo. Non farlo!”
Quella voce, la riconosceremmo tra mille. Ian.

Wanda vorrebbe rispondere, ma inizia a farsi tutto troppo confuso e dopo, solo il buio.
 
 
Mi arrivano suoni ovattati e confusi, poi apro lentamente gli occhi.
C’è qualcuno chinato sopra di me, ma non lo riconosco.
Piano piano metto a fuoco le immagini  e vedo che è Jared, mi sorride come non ha mai fatto, formando quelle piccole rughe intorno agli occhi.

“Bentornata Mel” mi sussurra e mi aiuta ad alzarmi, sorreggendomi con una mano sul fianco.
Cerco Wanda nei pensieri e non la trovo, mi sento sola. Ho perso mia sorella.

Quando riesco a stare in piedi da sola, mi volto e guardo Doc. Mi travolge una rabbia intensa, mi avvio con passo deciso verso di lui e allungando le mani grido “L’avete uccisa! Lei non c’è più! Siete dei mostri!”
Cerco di assalire Doc, ma due braccia possenti mi stringono per la vita, e mi alzano da terra portandomi il più lontana possibile da Doc.
“Mel, adesso calmati” mi mormora la voce calma di Jared, e io non riesco ad ascoltarlo.
“Perché dovrei calmarmi? AVETE UCCISO MIA SORELLA!” continuo a gridare.

Doc gli lancia un’occhiata per suggerirgli di portarmi fuori, e lui lo ascolta senza pensarci due volte. Mi prende per mano e letteralmente mi trascina fuori, portandomi nel corridoio.
Respiro profondamente mentre scoppio in lacrime, singhiozzando rumorosamente.
Nonostante io sia arrabbiata mi fiondo tra le braccia di Jared. Lui mi stringe protettivo, come a cercare di proteggermi da tutto il male che c’è fuori da queste grotte, ma anche da quello che c’è all’interno. Lui vuole solo il mio bene.
Mi accarezza dolcemente la testa, mentre continuo a bagnargli la maglietta.

“Non l’abbiamo uccisa. Sapevamo che avresti reagito così, e anche Ian lo avrebbe fatto. L’abbiamo messa in un crioserbatoio, e se vuoi, domani usciamo subito a cercarle un corpo. Volevamo solo aspettarti, così che il corpo lo possa scegliere tu. Sappiamo che ci tieni, e tanto Ian la amerebbe in qualsiasi corpo” mi sussurra calmo, in attesa di una mia reazione.

Mi stacco velocemente e lo guardo negli occhi “Non stai scherzando? L’avete salvata davvero?” non aspetto una risposta e lo abbraccio forte, lo stringo felice.
“Grazie, grazie, grazie! L’unica cosa… dobbiamo trovare un corpo in cui lei non si senta in colpa per aver “rubato” la vita di quella persona, dobbiamo trovare qualcuno che non sia più presente se estraiamo l’anima. Qualcuno che con l’inserzione dell’anima, sia scomparso. Altrimenti lei si sentirebbe ancora più in colpa di come si sentiva dentro di me” dico.
“Certo, certo, tutto quello che ci chiedi sarà fatto, tranquilla. Solo tu sai quello che lei voleva veramente, perciò, ti lasciamo campo libero.” Risponde rassicurante.

Torno nell’ambulatorio e abbraccio tutti i presenti, loro sono confusi e Jared gli spiega il motivo della mia felicità.
In un angolo noto Ian, che prima non avevo visto, stringere un crioserbatoio, quello di Wanda.
Mi avvicino lenta a lui, e metto una mano dolcemente sul contenitore.
“Pensavo fossi morta sorellina… vedrai, presto ci riabbracceremo, ti voglio così bene” sussurro emozionata.

Io e Jared usciamo dall’ambulatorio e ci dirigiamo verso la sua camera, anzi, nostra.
Appena dentro, lui si siede sul materasso e io lo seguo velocemente, sdraiandomi stretta al suo petto.
Sento il suo cuore battere forte, e so che solo io posso farlo diventare nervoso così.
In un attimo mi sdraio sopra di lui guardandolo negli occhi.

“Mi sei mancato tanto, Jared. Là dentro ero intrappolata, volevo dirti tutto quello che sentivo, ma non potevo. Così tante volte avrei voluto dirti che ti amavo, ma non sono mai riuscita a dirtelo, e ora che posso, sappi che non mi fermerò più, ti amo Howe” finisco divertita.
“Finalmente sei qui veramente, Mel. Pensavo di averti persa, che non saresti mai più tornata da me. E’ da quando ho scoperto che eri ancora presente dentro Wanda che avevo la speranza di poter stringere te, non il tuo corpo, non lei, fra le mie braccia. Ti amo, e adesso non ti lascerò andare così facilmente. Voglio restare con te per sempre.” Mormora guardandomi negli occhi e accarezzandomi una guancia.
“Per sempre, Jared” sussurro prima di baciarlo.

All’inizio sono baci delicati e dolci, poi diventano sempre più passionali.
Mi metto a cavalcioni su di lui e piego la testa all’indietro, mentre lui lascia sul mio collo e sul mio petto baci infuocati, arriva fino all’incavo del seno, poi mi toglie la maglietta leggera che indosso mentre io armeggio con i bottoni dei suoi pantaloni. Glieli sfilo con facilità e poi passo alla sua maglietta, gliela tolgo senza tante esitazioni e mi fermo a osservare i suoi muscoli e i suoi addominali. Dio quanto è bello.
Lui mi sfila i pantaloncini che indosso e rimaniamo in intimo, che presto va a fare compagnia al resto dei vestiti sul pavimento.
Siamo nudi, corpo contro corpo, coperti solo da un lenzuolo leggero.
Tra un bacio e l’altro mi sussurra “Sei sicura? Non è passato troppo poco tempo da quando sei tornata te stessa?” è preoccupato per me.
“Non sono mai stata più sicura che in questo momento. Non voglio aspettare un momento di più, io ti voglio” rispondo guardandolo negli occhi.

Ricominciamo a baciarci e finalmente diventiamo un’unica persona.

Quando mi sveglio sono stretta al suo petto e lui sta ancora dormendo.
Mi sollevo leggermente e lo ammiro, è bellissimo, e sono fortunata ad averlo al mio fianco. E’ il compagno perfetto, e lo amo più di qualsiasi altra cosa.

Gli sussurro “E’ ora di svegliarsi, amore. Abbiamo una missione da compiere”.
Lui apre lentamente gli occhi e mi guarda, mi sorride e mi da un bacio. Poi si alza e iniziamo a vestirci.
Quando siamo pronti, ci avviamo verso la sala in cui si trovano le macchine.

“E’ meglio andare subito, altrimenti O’Shea ci ammazza. Scommetto che è impaziente di avere di nuovo Wanda al suo fianco, e lo comprendo.” Mi dice con una piccola risatina.
Si ferma un attimo e mi guarda “Anche io ero impaziente quando hanno estratto Wanda da te, volevo che ti svegliassi subito.”
Mi si avvicina e mi avvolge le braccia intorno alla vita “Ti amo, Stryder, sai?” aggiunge.
“Lo so, Howe, ma non quanto io amo te” accorcio le distanze e lo bacio.
Poi ci mettiamo in viaggio sulla jeep.

Guardando il paesaggio mi metto a pensare.
“Tranquilla sorellina, presto ci riabbracceremo. Hai una grande famiglia qui, tanta gente ti rivuole. Tutti ti vogliono bene.
Hai visto quanto siamo felici io e Jared? E’ solo merito tuo, e ti meriti di essere ugualmente felice con Ian. DEVI vivere la tua decima vita, e fra poco ne avrai la possibilità”.



Ormai sono alla mia terza fanfiction, spero che nelle ultime due io sia migliorata rispetto alla prima. Grazie per chi ha letto le prime due, e grazie a Diesis_Girl per la recensione. 
Spero di riuscire a scriverne una al giorno, almeno, ma non vi prometto nulla ;) 
Alla prossima.


-Sei tu il mio sorriso
  
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