Kirino aveva saltato un giorno di scuola, ora stava tranquillo a poltrire sul letto di camera sua.

Improvvisamente il cellulare si illuminò, catturando la sua attenzione … Chi poteva mai essere?

Prese il cellulare, curioso, e visualizzò il messaggio:

Mittente: Il coniglio bianco [Numero Privato]

Oggetto: Caro Ranmaru.

Testo: Ciao Ranmaru, tu non mi conosci e io mi presento a te. Sono il coniglio Bianco, un venditore di fiabe, sogni, desideri e stelle. Sai, è da tempo che ti vedo annegare nei singhiozzi e nel pianto e ti vedo rodere nelle fiamme della tristezza.

Ho così deciso di farti un piccolo dono, ma non è di questo che vorrei parlarti ora. Qui sotto troverai una lista con pochi ingredienti, vai a prenderli poi torna qui.

Ingredienti: due zollette di zucchero, un po’ di cannella e un pizzico di sale.

Kirino fece come scritto nel messaggio, scese di corsa a prendere quello che il Coniglio Bianco gli aveva chiesto. Era assai inquietato da questo tizio: chi era, come faceva ad avere il suo numero e soprattutto come faceva a sapere il suo nome?

Tornò su con gli ingredienti e strozzò un urlo: sul suo letto c’erano sparpagliate parti di un corpo cadaverico. Il cellulare vibrò e si illuminò.

Mittente: Il coniglio bianco [Numero Privato]

Oggetto: Bravo, ora non ti resta che fare la bambola.

Testo: appoggia in quelle scodelle gli ingredienti. Ah, tranquillo! Sono pezzi di assemblaggio non è un corpo umano. Sotto al letto troverai tutti i particolari e tutto quello che ti serve per fare la tua bambola. Si, hai capito bene: devi costruirti una bambola. Essa sarà custode di te e dei tuoi sentimenti.

Auguri per la nuova creatura di porcellana, il coniglio bianco.

Kirino si avvicinò sconvolto al letto e raccolse una valigia, al suo interno c’erano altri pezzi:

occhi di ogni forma e colore, stoffe per fare dei vestiti, accessori, parrucchini, pennelli … il rosa si sedette in terra e iniziò a costruire il volto.

Lui trovava noioso giocare con le bambole, e questa per lui sarebbe solo stato uno sfogo.

Iniziò ad assemblare le varie parti tra di loro, poi si arrese e sistemò con cura tutti gli oggetti al loro posto.

…………………………….. A scuola, il giorno dopo.

Kirino non riusciva a stare attento, il suo sguardo cadeva sempre sullo scheletro di plastica e sui pezzi del corpo finti su cui la professoressa spiegava.

Gli cadde la felpa dalla sedia, quando si girò notò che un ragazzo infondo alla classe stava leggendo un manuale strano, e nei suoi occhi si riflettevano le immagini di alcune bambole.

-Prof! Mi scusi, posso andare di fianco a Kyle?- la professoressa guardò Ranmaru con disapprovo, poi però si convinse e annuì.

-Cosa leggi?- chiese in un sussurro mentre sistemava le cianfrusaglie sul banco.

-I modi migliori per assemblare una bambola.- a quelle parole Kirino sgranò gli occhi: com’era possibile che il ragazzo più spietato del mondo costruisse bambole?

-centra per caso il coniglio bianco? Perché a me è arrivata roba strana da quel tizio … - disse il rosa, il verde si girò verso di lui e gli avvicinò il libro.

-si. Lui è un grandissimo creatore e mercante. Comunque se ti chiedi chi è … è meglio non saperlo. Chi scopre la sua identità viene ucciso dalle sue stesse opere.- rispose secco.

Il resto della lezione lo passarono a leggere quel libro.

………………………..Fine lezione

-Ehi, Bibi!-

-Bibi?-

-Si, Bjorn è un nome freddo. Comunque, oggi ti va di venire da me? Tieni, questo è il mio indirizzo!- un ragazzo castano fece cadere la cartella, mentre le lacrime gli rigarono il viso. Bjorn baciò la fronte a Ranmaru e si allontanò, mentre Shindou scappò preso dalla gelosia.