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Autore: cciastinhugme    08/04/2013    0 recensioni
Lei è una ragazza estroversa, insicura che ha bisogno di essere rassicurata, stronza con le persone che se le meritano e dolce con poche persone, come il suo migliore amico Louis.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[CAPITOLO UNO].
 
Mi sentì un peso sulla pancia, qualcuno mi stava ammazzando? io: -cazzo Louis, levati!- dissi buttandolo con una spinta per terra, dopo essersi grattato il culo si alzò in piedi, Louis: -come sei dolce di prima mattina- io: -sì lo so, che vuoi? devo dormire- Louis: -DEVI DORMIRE? ma se è l'una, sprechi così la tua giornata?- con un gesto veloce li buttai appresso il cuscino, io: -sembri mia madre, esci da questa stanza!- dissi indicando la porta, sbuffò e se ne uscì seriamente. Cercai senza nessun risultato di riaddormentarmi, così mi alzai involontariamente dal letto e senza sistemarmi scesi di sotto. Louis si girò verso di me e rise, Louis: -non avevi intenzioni di dormire?- io: -vaffanculo- dissi buttandomi vicino a lui sul divano, Louis: -tanto da domani non dormi più- disse smettendo di ridere e fece una faccia seria, cosa veramente preoccupante, io: -perchè?- chiesi preoccupata, Louis: -domani si rinizia la scuola- disse sbuffando, amava troppo la scuola lui, sìsì. Io: -oddio mi ero completamente scordata- dissi mettendomi la mano sulla testa, Louis: -sì, per me sarà anche più difficile, è l'ultimo anno, tu stai ancora in 4- io: -sì ma arriverà anche a me quel momento, per ora ti dico solo.. buonafortuna- dissi dandoli una pacca sulla spalla, Louis: -vaffanculo- disse facendo cadere letteralmente la sua testa sopra le sue ginocchia.
 
Io: -Louis se non ti spicci salgo e ti butto dal balcone- dissi lamentandomi per la centesima volta, Louis: -eccomi eccomi- disse scendendo di corsa le scale, sapeva che ero capace di tutto. Louis: -sei sicura che tuo cugino stia lavorando a quest'ora?- io: -sì, c'è sempre al pub e poi sono solo le 4- dissi prendendolo dal braccio e trascinarlo fino al pub di Nathan. Nathan: -oh chi si rivede, sempre insieme voi due?- io: -sai, abitiamo insieme, comunque ciao anche a te- dissi andando a sedermi su quella sedia scomodissima, io: -lo dico e lo ridico, perchè non comprate delle poltrone?- Nathan: -sai, non abbiamo tantissimi soldi quanto tu pensi- sbuffai, Nathan: -allora? cosa ordinate?- Louis: -io voglio una sprite- io: -io..- Nathan mi fece tacere e con un movimento veloce mi posò davanti una bottiglia di vetro di coca cola, sorrisi e poi inizia a bere. Nathan: -come vanno le cose?- smisi di bere, io: -male, anzi, malissimo- Nathan mi guardò confuso, Louis: -domani rinizia la scuola- disse posando la sua bottiglia di sprite ormai finita, Nathan: -dai non sarà tanto difficile- disse accenando un sorriso di compassione, io: -grazie a ciccio, tu hai finito la scuola- Nathan scoppiò a ridere mentre io non ci trovavo niente di divertente, riniziava l'inferno!. Io: -e tu che dicevi che non c'è gente a quest'ora- dissi girandomi con quella sedia girevole verso la parte della porta, Louis fece lo stesso guardando la massa di ragazzi/e che si catapultò dentro il bar. Louis: -tutti sbagliando- io: -sì, le scuse- dissi ridendo, Nathan: -che ci fate ancora qui? non andate a ballare?- disse indicando la folla che si scatenava, io: -a ballare, io? HAHAHHAH no.- dissi diventando seria dopo aver fatto finta di ridere, Nathan fece le spallucce mentre Louis accettò l'offerta, catapultandosi in pista. Continuai a parlare tranquillamente con mio cugino quando ad un certo punto mi girai per cercare Louis, una bionda in calore li si stava strusciando addosso e lui non sembrava dispiaciuto, Nathan: -sei gelosa vero?- mi girai di colpo guardandolo male, io: -è solo il mio migliore amico- dissi sbuffando, Nathan: -se lo dici tu- disse scoppiando a ridere, io: -Sì LO DICO IO-.
 
-GIORNO DOPO, INIZIA L'INFERNO-
 
Io: -NO, NON MI ALZO, NON CI VADO A SCUOLA- dissi continuando a rimettermi la coperta che Louis mi levava, Louis: -dai non fare i capricci, pensi che io ci voglio andare? io che sono stato bocciato 2 volte?- io: -e allora non ci andare nemmeno tu, io da qui NON MI ALZO- dissi mettendomi sopra la faccia il cuscino. Mi sentì trascinare e poco dopo mi ritrovai io questa volta col culo per terra, io: -che antipatico- dissi toccandomi la parte mal ridotta per poi alzarmi, io: -che sia l'ultima volta che finisco per terra- Louis: -è quello che ti dico io ogni mattina- dopo quello che mi aveva appena detto non riuscì a non ridere, faceva pena. Cacciai Louis dalla stanza così da potermi preparare per la mia tanto 'AMATA' scuola, andai in bagno, non avevo tempo di farmi una doccia veloce così mi lavai la faccia, i denti e andai a vestirmi (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=78292543&.locale=it) e poi mi profumai. Louis: -finalmente- disse alzando le mani al cielo, sì, facevo sempre tardi quando si parlava di scuola, lo sorpassai e entrai nella sua auto. Poco dopo ci ritrovammo davanti a quel edificio immenso, attraversammo il cancello, io: -ci sediamo? non mi va di entrare ora- dissi sedendomi subito sulla pancina di legno, Louis fece lo stesso, osservammo ogni persona che passava, potevamo dire di conoscere tutti, Louis: -Matt non è cambiato per niente- disse indicandolo mentre si sbacciuchiava con una moretta, io: -perchè Ashley sì?- Louis si girò e notò Ashley che si faceva toccare da circa 5 ragazzi, che zoccola. Louis: -e quello?- io: -quello chi?- Louis: -quello là- disse indicando un ragazza seduto su un'altra panchina abbastanza lontana dalla mia, mi bloccai, o si bloccarono le persone intorno a me non so ma sentì una cosa forte dentro il petto, il ragazzo che stavo fissando alzò lo sguardo e mi accennò un piccolo sorriso, dio mio mi stavo letteralmente sciogliendo, le sue fossette dio mio. Louis: -allora?- io: -eh?- Louis: -lo conosci?- disse abbassando la testa cercando di fissarmi, io: -ah no, non penso- dissi ritornando sulla terra, Louis: -ah no perchè lo fissavi in un modo..- io: -come?- domanda da 1 milione di euro, Louis: -niente lascia stare, andiamo?- io: -sìsì andiamo- dissi alzandomi e andai verso l'entrata, la panchina in cui era seduto il ragazzo era vicino all'entrata così mi girai un altro volta per osservarlo meglio ma questa volta non c'era.. era sparito.
  
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