Era successo di nuovo...il gelo era calato nuovamente su Konoha investendola con venti gelidi e pioggia. non vi era anima per le strade, tutti in casa probabilmente a proteggersi da quel freddo. E Lei? lei era ancora lì che attendeva pazientemente che il freddo le gelasse anima e cuore. troppo dolore per poter vivere senza voglia di morire. una ventata le mosse i capelli violacei e sussultò. una lacrima le scese sul volto solitaria per poi dare la mano ad una goccia di pioggia. era propio vero...c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo...e lei era una di questi...sospirò sconfitta. aveva perso tutto...e niente. apparentemenete la sua vita non era cambiata... tranne per quel formicolio che avvertiva in sua presenza...quell'odio che si era tramutato in ammirazione, poi in amicizia...ed ora? a che punto era arrivata? fin dove si era spinta? troppo in là per poter tornare indietro.
-Anko?-
la ragazza si voltò incurante degli occhi arrossati. l'avevano giudicata troppe volte perchè le offese o le insinuazioni di un tipo qualunque potessero scalfirla.
-Kurenai?-
la sensei si avvicinò mettendosi seduta sul ciglio della strada accanto all'amica.
subito delle gocce di pioggia scesero ad imerlarle il viso e a bagnarle i capelli neri.
-come mai qui? non hai freddo?- chiese incatenando i suoi occhi rossi a quelli scuri di Mitarashi.
-no...mi piace il freddo...-
rispose abbassando lo sguardo e tornando a fissare un punto impreciso del terreno.
-ah davvero? eppure eri tu quella sempre solare ed allegra...-
-già... come va con...- la frase rimase sospesa a mezzaria trascinata via dalla brezza che tirava.
Kurenai si fece cupa e un velo di tristezza calò sui suoi occhi scarlatti.
-bhè...devo ancora superare il pensiero che non lo rivedrò mai più se non in una foto...- rispose amaramente. Asuma era morto e con sè ogni gioia di Kurenai.
Anlo le accarezzò una guancia sorridendo.
-Lui ti ama...non vorrebbe vederti così...-
la donna sorrise debolmente rispondendo a quella carezza amichevole e consolatoria. sapeva che nulla le avrebbe ridato il suo amato...ma sapeva che in quel momento anche piccoli gesti come quelli potevano scaldarla più di qualunque altra cosa.
-e tu? come mai qui a piangere?-
la domanda della Yuhi arrivò senza preavviso colpendola in pieno. non se lo aspettava...
-io...bhè...io avevo voglia di piangere e basta-
disse la pidaria. poi si pentì di quel tono duro...incredibile come quel pensiero potesse portarla a rivolgersi in quel modo anche alla sua migliore amica...
-scusa...non volevo trattarti male-
-di niente...ti capisco...è qualcosa di nuovo vero?-
Anko annuì sconsolata.
-conosco bene Kakashi...difficile non innamorarsi di lui...è gentile, simpatico, aperto...-
la Mitarashi la guardò...non capiva...
-Hatake simpatico?-
-si, simpatico, perchè?-
Anko strabuzzò gli occhi.
-ma se è sempre freddo come un ghiacciolo!-
Kurenai si lasciò sfuggire una risatina sommessa.
-si vede che non lo conosci...eppure so che la tua non può essere una cotta...-
portò un braccio attorno alle spalle dell'amica stringendola amichevolmente a sè. la loro era una salda amicizia che nemmeno la volontà ferrea di cui erano dotate sarebbe riuscita a distruggere.
-dimmi cosa devo fare! io non voglio amarlo! io voglio che tutto torni come prima!-
-e perchè non vuoi provare a conoscerlo meglio...che ne sai...-
Anko scosse la testa. il perchè? uno sciocco motivo che riusciva comunque a metterle una gran paura. lei temeva il cambiamento...sapeva che avrebbe stravolto la sua vita quel ragazzo. aveva paura di non riconoscersi più...
era cosa rara che Kurenai perdesse la pazienza, ma con Anko era praticamente impossibile non farlo.
improvvisamente quell'abbraccio si trasformò in qualcosa di meno piacevole. le afferrò le spalle con le mani squotendola.
-Dannazione Anko ti stai buttando via! guardati come sei ridotta! stai qui a piangerti addosso senza voler trovare una soluzione quando sai perfettamente che c'è!-
Detto ciò si alzò guardandola, la ragazza dai capelli viola aveva lo sguardo da cane bastonato.
-non ti riconosco più Anko-
e Kurenai uscì di scena lasciandola lì, sul ciglio dlla strada, bagnata e infreddolita. sola con i suoi rimorsi.
è quando Ami qualcuno che non ricambia,
quando sei attratta da Lui perchè impossibile,
quando vedi ogni speranza cadere sotto l'immagine di lui con un'altra che piò averlo,
quando lo ami ma lui non sa nemmeno cosa sia l'amore, o peggio ignora la sua esistenza....
che gli Angeli piangono.