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Autore: Lela_88    08/04/2013    4 recensioni
Jude ha la febbre, cosa sarà capace di fare l'amore?
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, 
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. 
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, 
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. 
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, 
dalle ossessioni delle tue manie. 
Supererò le correnti gravitazionali, 
lo spazio e la luce 
per non farti invecchiare. 
E guarirai da tutte le malattie, 
perché sei un essere speciale, 
ed io, avrò cura di te.


Più veloci di aquile i miei sogni 
attraversano il mare.


Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. 
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. 
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, 
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. 
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. 
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. 
Supererò le correnti gravitazionali, 
lo spazio e la luce per non farti invecchiare. 
TI salverò da ogni malinconia, 
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te... 
io sì, che avrò cura di te



 
 
 
 

Jude ha la febbre, ci siamo sentiti ieri a telefono, aveva una vocina tenerissima e si lamentava per una forte emicrania.
 
Ora sono in viaggio per raggiungerlo.
È vero, chiunque si chiederebbe se è normale uno che si faccia undici ore di volo per arrivare dall’altra parte dell’oceano solo perché l’altro ha la febbre, sono sicuro che nessuno capirebbe le mie ragioni, ma io ho promesso di esserci sempre, di proteggerlo e farlo sentire meno solo.
Come adesso, non me lo ha detto chiaramente, per non farmi preoccupare, ma io lo so che è da solo a casa e so anche quanto lui sia insofferente ai dolori influenzali e quanto si preoccupi per ogni piccolo malessere che gli provoca questo stato. Lo ha fatto anche quando ero io quello che stava poco bene, si occupava di  me come se stessi per morire. Sorrido al pensiero, è troppo dolce quando si prende cura di me o dei suoi figli.
Eppure non sono mancate le volte in cui ho dovuto rassicurarlo nei suoi momenti di sconforto, quando credeva di aver fallito tutto nella sua vita o quando credeva di non darmi le attenzioni che meritavo. È un bravissimo padre ed un ottimo compagno, ci sono momenti – e io lo so – in cui è difficile crederci, ma è anche per questo che io ci sono, come lui c’è per me.
Ho promesso di proteggerlo da tutto e da tutti, farei di tutto per preservare la sua vitalità e la sua allegria. Come si può pensare che undici ore di viaggio mi fermino?
 
Manca davvero poco all’arrivo, ma con il pensiero sono già con lui, il pensiero e i sogni non hanno bisogno di ore di volo per raggiungere la meta, saranno sempre li un passo prima di me.
 
Sono arrivato a Londra.
Dall’aeroporto a casa sua non c'è molta la strada da fare, prendo un taxi e in poco tempo sono da Jude.
Non sa che sono qui e non mi aspetta, ma, fortunatamente, io ho le chiavi di casa sua, me le ha lasciate perché voleva che mi sentissi a casa ogni volta che venivo da lui. Quanto amore può esserci in un piccolo gesto.
Pago il taxi e mi avvio verso casa, sono le otto e mezzo, stanco com’era starà ancora dormendo. Passo il primo cancello e vado alla porta facendo meno rumore possibile.
Come previsto c’è un silenzio tombale, mi tolgo il cappotto, prendo la mia valigetta – ho ancora della roba mia qui - e salgo al piano di sopra. La porta di camera sua è aperta, entro e lo vedo tutto rannicchiato come un riccio sotto le coperte; si vedono solo i capelli e un po’ di fronte.
Quanto mi spiace vederlo così... mi avvicino lentamente, scosto le lenzuola per scoprirgli il viso, scotta ancora e ha gli occhi contornati di rosso. Devo fare qualcosa.
Raccolgo i fazzoletti, le scatole vuote dei medicinali, i bicchieri d’acqua vuoti e torno al piano inferiore, voglio preparargli un bel tea caldo e qualcosa da mettere sotto i denti.
 
Mentre si riscalda l’acqua – ormai preparo un tea a regola d’arte - sistemo un po’ di cose e preparo il vassoio per la colazione.
Quando è tutto pronto salgo di nuovo sopra, ma prima di svegliarlo, poggio la colazione sul comodino e vado in bagno, recupero un paio di piccoli asciugamani e un contenitore per dell’acqua.
Ci infondo le pezze e dopo averle strizzate, torno da lui, mi siedo vicino al suo fianco e lo faccio girare sulla schiena. Ancora non si sveglia. Gli poggio una pezza bagnata sulla fronte.
<< Mmmmmmh >> fa un versetto di piacere e gli passo l’altra, prima sugli occhi, poi sulle labbra e poi sul collo, in un lento massaggio, gli alzo un po’ la testa e passo l’asciugamano anche dietro.
Apre lentamente gli occhi e mi guarda stupito, ma poi sorride. << Rob >> dice con voce rauca,<< Me lo sentivo che saresti venuto, ma non ti aspettavo così presto >> caccia una mano da sotto le coperte e la porta ad accarezzarmi il viso. Mi lascio andare al suo tocco << Buongiorno tesoro. Non potevo aspettare molto,  non sopportavo l’idea di saperti solo in una casa così grande e con la febbre. >> lascio un bacio sul suo palmo. << Ti ho preparato il tea, è ancora caldo, bevilo. Poi prenderai un antipiretico per farti scendere un po’ questa febbre. >>
<< Va bene mamma >> dice ridendo, ma si interrompe per un colpo di tosse. È felice che io sia qui e anche io lo sono. << Hai visto che succede se mi prendi in giro? >> chiedo e sorridiamo entrambi.
Purtroppo devo sfuggire al suo tocco, prendo il vassoio mentre lui si mette seduto meglio e glielo metto sulle ginocchia, intanto che lui mangia torno in bagno con le pezze ormai asciutte e decido di mettermi qualcosa di comodo per potermi stendere vicino a lui. Recupero una tuta, la indosso e come detto prima mi metto dall’altro lato del letto.
<< Grazie per il tea, il calore e il sapore di limone leniscono il fastidio che ho alla gola. Sei un tesoro. >> si gira e mi lascia un bacio sulla guancia.
<< Cosa credi? Quando faccio una cosa la faccio per bene >> provo a lasciargli un bacio sulle labbra - è strano averlo così vicino e non averlo ancora fatto -, ma lui si scansa.
<< Ho la febbre, Rob, non voglio che la prenda anche tu >> dice triste, lo so che anche lui vorrebbe baciarmi. << E poi lo senti come respiro? Sembro un trombone >> mette su un broncio troppo carino per ignorarlo. << Jude ascolta, lo sai che io non sono qui per quello, ti amo a prescindere e quindi mi armerò di tutta la pazienza che serve e farò in modo che anche tu ne abbia per non abbatterti troppo a questo piccolo malanno, staremo in silenzio in modo tale che il mal di gola non ti faccia tossire troppo e ci consoleremo nel pensare quante volte il mio e il tuo profumo si sono mischiati su questo letto,  nemmeno il tempo cancellerà questo ricordo.
Se ti concentri… >> sto bisbigliando nel suo orecchio e chiudo chi occhi, lui mi segue << Puoi ancora sentirlo il nostro odore. Lo senti Jude? >> apro leggermente gli occhi per guardarlo, fa cenno di sì con la testa,
<< Perfetto. E poi sia chiaro, qualsiasi suono che viene dal tuo corpo è musica per me, quindi non essere triste, anche il solo averti vicino mi fa stare bene e spero che per te sia lo stesso. >>. Concludo, gli lascio un bacio sulla tempia e lui si accoccola di più su di me. Rilassato.
<< Per me è lo stesso Rob, lo sai, come potrebbe essere il contrario. Ti amo. >>. Sono riuscito a tranquillizzarlo e fargli passare quella piccola tristezza che lo aveva preso.
Mentre si stringe di più a me, cercando conforto per la spossatezza dovuta alla febbre, io gli passo una mano tra i capelli.
 
Ad un canto, ecco a cosa potrebbe essere paragonato Jude.
Uno di quei canti che rimangono immortali e conservano la loro bellezza nella semplice trama.
Ed è così che sempre sarà anche lui. Un semplice, ma bellissimo, canto.
 
Perché sei un essere speciale e io, avrò cura di te

 
 
 
 
 
 

Nda: scusate tanto, so che dovrei pubblicare un nuovo capitolo della long.. quale?
The Holiday, che sto scrivendo in collaborazione con la mia cara Judsie passate e dite che ne pensate XD. Soprattutto scusate perché torturo con le song-fic, ma ho chi mi sprona e la mia testa non chiede altro ^__^.
e poi devo ringraziare la mia beta Jadjye che controlla i miei orrori della scrittura notturna XD thanks darling <3 Devo aggiungere qualcosa sulla canzone? È “La cura” di Battiato, quello che secondo me si può definire poeta *^*
Se volete, potete lasciare un commentino qui, ma se vi trovassi anche nella long non mi lamento XD un bacione a tutte.
Lela

 
   
 
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