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Autore: Varro    08/04/2013    1 recensioni
"Tal!"
Le tribune erano letteralmente esplose quanto il Lupo era sceso nuovamente sul campo, armato con la propria panoplia pesante, la lunga spada a due mani che pendeva fiera fra le sue spalle di granito, attorniato dalle ragazze della sua squadra. Nel sole arancio-saturo del pomeriggio, lasciava scorrere lo sguardo sugli spettatori: quasi tutti gli studenti erano là, mentre il suo corpo si preparava allo scontro imminente, una marea di colori diversi. C'erano il rosso e il giallo per la Scuola del Fuoco, il Vulcano Furente, con striscioni che portavano scritte di incoraggiamento, l'azzurro della Scuola dell'Acqua, il Trono delle Maree, i cui allievi quel giorno erano particolarmente più attivi del solito, e poi la muraglia argentata degli studenti della Scuola di Luce, l'Alba d'Argento, che intonavano i canti di battaglia per far sentire ai giovani nell'arena il proprio supporto.
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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"Tal!"
Le tribune erano letteralmente esplose quanto il Lupo era sceso nuovamente sul campo, armato con la propria panoplia pesante, la lunga spada a due mani che pendeva fiera fra le sue spalle di granito, attorniato dalle ragazze della sua squadra. Nel sole arancio-saturo del pomeriggio, lasciava scorrere lo sguardo sugli spettatori: quasi tutti gli studenti erano là, mentre il suo corpo si preparava allo scontro imminente, una marea di colori diversi. C'erano il rosso e il giallo per la Scuola del Fuoco, il Vulcano Furente, con striscioni che portavano scritte di incoraggiamento, l'azzurro della Scuola dell'Acqua, il Trono delle Maree, i cui allievi quel giorno erano particolarmente più garruli del solito, e poi la muraglia argentata degli studenti della Scuola di Luce, l'Alba d'Argento, che intonavano i canti di battaglia per far sentire ai giovani nell'arena il proprio supporto.
Era l'ultima partita del girone, l'Alba conduceva per una differenza di soli duecento punti sulla seconda classificata, la Scuola dell'Ombra, il Patto di Selketh, quindi era logico che così tanti si fossero radunati per l'occasione: il torneo fino a quel punto era stato assai combattuto, il punteggio ne era la prova, quindi se ne sarebbero viste delle belle, davvero belle, e Tal non poteva che essere d'accordo. Pur sopportando poco la squadra avversaria, si pregustava lo scontro dalla settimana prima: c'era talmente tanto in gioco e così tanti modi per ottenerlo che l'imbarazzo della scelta era davvero un eufemismo. Dal suo punto di vista, che era sul campo, ma anche da quello dei compagni che se ne stavano tranquillamente comodi sulle panche in attesa di scatenarsi alla vista degli scontri futuri.

Si avvicinarono le sue compagne di squadra, Vala che giocherellava con la fibbia della cintura, i lunghi capelli rosso ambrato che sembravano avvolti da un alone di luce infuocata, e le gemelle che soppesavano assorte le armi. Più le guardava più gli veniva da sorridere: erano tenere, tutte e tre, preoccupate dalla partita come se fosse stato un appuntamento, si vedeva che ancora non erano completamente abituate al clangore dell'acciaio in battaglia, le urla di guerra, i ruggiti lupeschi e il chaos. Si vedeva che non erano nate per combattere ma che stavano dando il loro meglio per diventarlo, per raggiungere lui e forse, come sperava, superarlo. Le aveva addestrate personalmente nell'uso dell'armatura pesante, secoli passati letteralmente a massacrarle di colpi fino a che il protoacciaio delle piastre della corazza erano diventate la loro prima pelle.
Era stato un periodo lunghissimo e duro, di cui ancora portavano i segni su tutto il corpo, ma di cui nessuno si era pentito: il legame fra di loro si era rafforzato tantissimo per un semplice fatto. Tal non era un semplice addestratore da milizia cittadina, ma si poneva allo stesso livello dei propri protetti, di fatto sottoponendosi allo stesso regime massacrante, insegnando tramite l'esempio.
"Ricordatevi quello che vi ho detto negli spogliatoi: proteggete Vala, statemi dietro, il resto siamo in grado di improvvisarlo man mano senza grossi problemi. Praticano magia nera, agiranno per attaccarci alle spalle, cogliervi di sorpresa e dividerci, quindi non mollate il collegamento telepatico con me per alcuna ragione; da quello posso vedere quello che vedete voi."
Aayla, la mora delle due gemelle, sorrise lasciandogli una veloce pacca sulle spalle ridendo divertita.
"Sì, sì, vecchio brontolone, ce lo hai ripetuto fino alla nausea, ce lo ricordiamo."
Il giovane si finse offeso mentre scrocchiava con aria minacciosa le dita incassate nelle piastre delle manopole.
"E se, metti caso, lo stessi dicendo per puro sadismo?"
"Allora, se fosse così, diciamo che incorreresti nel mio... disappunto, ecco."

La voce, squillante perché amplificata magicamente, del commentatore, uno studente anziano del Vulcano Furente, interruppe quel veloce scambio di battute con la notizia che tutti in quell'arena stavano aspettando.
  
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