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Autore: Small Wolf    08/04/2013    4 recensioni
Andy Biersack si sarebbe aspettato di tutto dalla vita anche perchè la vita già gi stava dando di tutto: Amore, soldi, carriera, amici fidati... eppure c'era qualcosa che mancava, qualcosa che gli serviva per completare la sua felicità. Certo, lui non ci aveva mai pensato a fondo nè aveva mai particolarmente badato a quella strana sensazione di vuoto che provava di tanto in tanto, ma il destino invece sì e fu lui a rimediarvi una serata d'aprile...
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A pensarci bene forse avrebbe dovuto accettare la proposta di JInxx nel farsi accompagnare a casa dato che era l'unico disponibile a riaccompagnarlo indietro perchè CC e Jake erano occupati a riportare di peso Ashley a casa dopo l'lultima sbronza.
Era tardissimo e lui, stanco e con l'alcol delle numerose birre, bevute quella sera, che ancora gli ribolliva nelle vene vedeva a malapena la strada davanti a sè. Avrebbe dovuto accettare, si, almeno per l'incolumità altrui. Probabilmente, l'unico mtivo per cui non era ancora andato a schiantarsi contro qualche palo della luce, era che conosceva alla perfezione la strada che conduceva dal pub di fiducia della bend alla sua villa in periferia.
Quando finalmente accostò l'auto accanto al vialetto d'ingresso sospirò sollevato per essere ancvora tutto intero e si trascinò stancamente fuori dalla macchina senza neppure chiuderla a chiave per la distrazione dovuta al sonno.
Aprì la porta di casa e ancora vestito si lasciò cadere sul divano rosso e nero dello spazioso salotto di casa.
-Grazie a Dio-mugugnò mentre strisciava sui cuscini e si sbavava il leggero trucco nero contro la stoffa un pò rugosa del sofà. Quando anche le sue lunghe gambe smisero di pendere dal bracciolo si concesse finalmente di chiudere gli occhi azzurrissimi per farsi una sana dormita ristoratrice, vestiti o meno, catene o no. 
Stava per caere nel sonno quando un tic tac fastidioso, che conosceva fin troppo bene come quello dell'antipatico orologio sulla parete al di sopra del plasma, gli fece sbarrare nuovamente le palpebre nere.
 -Uffaaaa...-si lamentò premendosi un cuscinetto sul viso-avevo avvertito Juliet di smontare quell'arnese prima che se ne andasse...
Con le lacrime di disperazione agli occhi si alzò, accese il lampadario, e prese a fissare sconsolato le lancette scure che correvano sulla piattaforma tonda. Più fissava l'oggetto, più sentiva i nervi affiorargli e l'occhio sinistro tremare nervosamente.
Cacciò un grido liberatorio, dettato anche dall'alcol, e afferrata una ciabatta solitaria sul tappeto affianco al divano prese la mira e la scagliò contro l'orologio che si bloccò all'istante.
Sorrise sadicamente mentre spegneva la luce e riaffondava fra gli ampi cuscini del divano. 
Andy non seppe quanti minuti passarono ma quando sentì il campanello d'ingresso trillare si augurò vivamente di essere giunto almeno al mattino. Riaccese la Bajure accanto al divanetto e fisso la parete dove l'orologio era ancora fisso alle tre e mezza del mattino. Si diede dello stupido e andò alla porta d'ingresso barcollando pericolosamente. Furiosamente aprì la porta e uscì sulla soglia, dove però, non trovò nessuno.
-Maledetti truzzetti-biascicò con il fare molto simile a quello di uno sgorbutico vecchietto. Si richiuse la porta dietro ma neppure raggiunta l'ambita meta ecco dinuovo il campanello. Questa volta corse alla porta e la spalancò svelto sicuro di sorprendere quel simpaticone che non trovò.
-Chiunque sia non è divertente! Se ci riprovate vengo fuor e sfogo i miei nervi su di voi!-gridò in preda alla rabbia-Allora, dove vi siete nascosti?!
Andy scese dalla veranda e arrivò in giardinocon le mani premute sui fianchi stretti. INciampò in uno degli sciocchi nanetti da giardino che era stato costretto a piazzare per l'amore della sua ragazza e imprecò: quella non era davvero nottata!
Provò a rialzarsi ma la terra, che il temporale della seraprima aveva ridotto a una poltiglia informe di fango, lo fecero ricadere sulle ginocchia, imbrattandolo ancora di più. 
-Maledizioneee!!!-strillò senza rendersi conto di essere alle cinque del mattino, a cavalcioni nel fango, con i capelli neri e scompigliati e due occhiaie da far invidia a un drogato.
-Okay Andy... va tutto bene, in fondo, che saranno mai due ore di sonno per notte nell'ultima settimana? Che vui che te ne importise qualunque deficiente si diverte a vederti soffrire? Ma si dai, la vita in fondo è bella anche con questi imprevisti, no?-balbettò con una risatina isterica e le mani semiguantate contratte nella terra nel'istinto di sbriciolare ogni cosa.
Finì appena di autoconsolarsi che gli irrigatori del giardino, impostati per quell'ora, iniziarono a spruzzare con numerosi e fini getti l'acqua fresca all'erba del praticello, inglobando anche il povero vocalist.
-Io odio la vita...-sussurrò in preda alla più totale disperazione senza avere neanche più la forza di gridare. Rimase per alcuni secondi seduto sull'erba a fissare il fuoto fra i ciuffetti bagnati di capelli che gli coprivano a tratti la fronte e gli occhi fichè non si decise ad alzarsi almeno per evitare di passare da psicomane. 
Arrivò fino all'entrata di casa davanti alla quale si accorse esserci qualcosa di insolito proprio sul tappeto. Si chinò sulla cesta di vimini bianco e quando la sollevò all'altezza dlle sue iridi incredule furono due brillanti occhi verdi da neonata ad accoglierlo con aria interrogativa.
-Oh. Mio. Dio.
Entrò in casa ripetendo la frase a macchinetta e si richiuse la porta alle spalle con un piede. Poi sollevò la bimba di circa otto mesetti per scrutarla: era minuta con la testina bruna e gli occhi smeraldini che incuriositi si guardavano attorno.
Andy invece era a dir poco shokkato: gli avevano mollato una poppante davanti a casa senza lasciare nemmeno un messaggio, un'indicazione, nulla. E lui non sapeva neppure che fare stanco e intontito si limitava a fissarla stravolto e preoccupato.  
Forse per quella sua espressione scontenta la bimba allungò le braccina vesro il visop contorto del vocalist e gli schiacciò le guance pallide fra le manine paffute con una risatina dispettosa. Lui rimase solo più perplesso sul da farsi e la riadagiò nella cesta scatenando orima dei deboli singhiozzi fino allo scoppio definitivo in un pianto.
-No, no, no, no,no, piccoletta, non piangere, ti prego! Su, su ti tengo io, c'è Andy qua buona per favore-la supplicò intanto che si affrettava a riprenderla fra le braccia tatuate e a dondolarla sul suo petto. 
Rimase zitto finchè lei non si fu calmata e appena fu sicuro di averla adormentata afferrò il cellulare sul tavolino di cristallo accanto al tavolo e compose il primo numero che gli venne in mente: quello di Ashley.
Appena la voce stordita del bassista gli raggiunse le orecchie si pentì di non aver ragionato più accuratamente su chi chiamare ma evitò i rimproveri e cercò di essere il più lineare possibile dato che sapeva quanto il cervello dell'amico potesse essere sconnesso più del normale dopo una sbronza e un concerto.
-Ashley, sei tu?-chiese per evitare di prendere un infarto sentendo la voce sensuale di qualche bionda, reduce dalla notte precedente.
-Si, e quale idiota pensi che ti risponderebbe a quest'ora senza mandarti  affanculo?
-Mmm... Senti ho un problema, cioè, una catastrofe in casa!-esclamò 
-Uffa, ma si può sapere che genere di guaio è adesso?
 Andy prese un profondo respiro e si decise a dire ad Ashley tutta la verità: -E' un guaio con il pannolino e due denti!
-Uh? Come hai detto? Un nonnino sui tetti?-chiese neanche molto perplesso il bassista mentre si stirava sul materasso sul materasso della sua camera da letto, dove Jake e CC l'avevano buttato a farneticare alcune ore prima nell'attesa che si addormentasse.
-Ma quale nonnino?! Parlo di una bimbetta che mi hanno mollato davanti a casa alle cinque del mattino! Ashley, hanno abbandonato una minore da me e io non so che fare! Che faccio?! Oddio, e se si sveglia?
-Andy, Andy, Andy, calmati amico! Se continui così sarai tu quello per cui preoccuparsi e comunque...-sbadigliò- non è che mi ripeteresti il problema? Sai sono un pò lento al mattino... 

Commento Autrice:
Allooooora come vi sembra il primo capitolo di questa fic? Lo so, è un pò comica all'inizio ma prometto che tratterò anche temi da popcorn e lacrime ;)
Comunque è la prima fic sui Bleck Veil Brides che scrivo quindi non siate troppo cattivi se vorrete recensire XD
Ciao e al prossimo capitolo! (Spero XXD)
  
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