Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: My Dream    08/04/2013    0 recensioni
Lei: italiana, dolce e disponibile, si trasferisce a Los Angeles per migliorare il suo inglese accettando di insegnare l'italiano a un cantante di fama mondiale.
Lui: Justin Bieber, cantante famoso in tutto il mondo, odiato da gente chiamata 'haters' e amato dai suoi fans conosciuti come 'beliebers'. Dopo un concerto a Bologna particolarmente felice per lui, decide di imparare l'italiano per le sue beliebers italiane.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.
 


"Rebecca! Sveglia! Vuoi perdere l'aereo?" Mia madre entrò in camera e comincio a scuotermi e ad urlarmi contro, dato che non davo segni di vita, andò a tirare su le tapparelle della finestra facendo un rumore infernale e facendo entrare la luce del sole, sbuffai e mi alzai dal letto trascinandomi dietro il lenzuolo apposta.
Mia madre si avvicinò a me e con uno strattone prese il lenzuolo fulminandomi con lo sguardo, feci spallucce ed entrai in bagno, raccolsi i miei capelli castani in una coda di cavallo che mi ricadeva sulle spalle e mi misi un filo di trucco, poi indossai un paio di pantaloncini corti e una maglia con scritto: "I'm sexy and I know it".
Tornai in camera e cominciai a trascinare una valigia giù per le scale fermandomi ad ogni santissimo gradino.
"Vuoi una mano?" Chiese mio padre dopo che ero arrivata al penultimo scalino, mi girai verso di lui con uno sguardo assassino,
"Mi prendi in giro?" Gli chiesi con apparente calma, lui sorrise divertito e scosse la testa,
"Ti porto giù l'altra, dai!" A quel punto sorrisi soddisfatta e andai a cercare mia madre.
"Mamma?" La chiamai,
"Dimmi tesoro" Continuava a correre di qua e di là, non si fermava un attimo.. Cos'aveva?
"Cosa c'è?" Chiesi, a quel punto si fermò a guardarmi, aveva uno sguardo triste.. Mi accarezzò una guancia e sorrise tristemente,
"La mia bambina.. Stai crescendo così in fretta.." Disse commossa,
"Mamma.. Non ho 40 anni.." Sbuffai, lei sorrise ancora,
"Lo so, amore, ma forse non riesci a capire.. Stai crescendo così velocemente.. Ora andrai in America ad insegnare l'italiano ad un cantante di fama mondiale.. E chi sa che un giorno non succederà qualcosa tra di voi.." Mi fece l'occhiolino ed io alzai gli occhi al cielo,
"Sempre la solita.." Dissi e lei rise,
"Mi mancherai, Rebecca" Ecco che arriva la parte sdolcinata..
"Mamma, non sarà per sempre lo sai" Lei annuì non del tutto convinta,
"Ormai sei grande.. Se per caso vorrai fermarti lì, con quel Justin, noi capiremo.." Mi disse, spalancai gli occhi,
"Mamma, sai che la mia vita è qui. Qui ho i miei amici e sono straordinari, poi ho te, papà e la scuola.. Non posso lasciare tutto per.. Per un cantante che pretende di imparare l'italiano in pochi mesi.. Secondo me è un pallone gonfiato, come tutti quelli con i soldi in tasca, quindi tornerò di sicuro" Dissi soddisfatta del mio ragionamento, lei sorrise,
"Non sarà così" Disse infine e questa risposta mi lasciò perplessa,
"Ma come..? Perchè dici così?" Chiesi confusa, lei scosse la testa,
"Le cose non vanno mai come devono andare. Ti farà male lasciare Los Angeles, te lo assicuro" Detto questo tornò ai suoi lavori lasciandomi lì.
Ragionai molto sulle parole di mia madre, non mi ero mai resa conto di tutta questa saggezza..
Forse aveva ragione lei, ma non avrei mai rinunciato a quel vaggio, per niente al mondo.
Squillò il cellulare, risposi:
"Pronto?"
"Pronto? Rebecca?" Era Luca, sorrisi sentendo la voce del mio migliore amico,
"Sono io, dimmi"
"Ecco.. Dato che oggi parti.. Pensavo di.. Accompagnarti io in aereoporto.." Disse impacciato,
"Certo, ci sarei andata da sola, quindi va bene" Dall'altra parte un sospiro di sollievo che mi fece quasi ridere, perchè era così in ansia?
"Perfetto! A dopo"
"A dopo" Riattaccai, mi era sembrato strano..

Suonarono al campanello, andai ad aprire,
"Ciao, Luca" Dissi sorridendo,
"Ciao" Sorrise anche lui, "Sei pronta?" Disse sbirciando alle mie spalle, annuii,
"Solo un attimo.." Dissi tornando in casa e chiudendogli la porta in faccia.
Corsi dai miei genitori e li abbracciai,
"Ciao papà, mi mancherai.. E ricordati di svegliarti presto ora che non ci sarò più io a buttarti giù dal letto" Gli dissi facendogli l'occhiolino, lui sorrise e mi accarezzò la testa,
"Come farò tutto questo tempo senza la mia sveglia umana?" Chiese, risi,
"Arrangiati" Dissi, poi mi rivolsi a mia madre,
"Ciao mamma.. Io.. Tornerò, lo sai, vero?" Le chiesi ricordando il discorso di prima, notai che lei aveva le lacrime agli occhi e si teneva una mano sul cuore,
"Lo so, piccola.. Ma ricorda che, se non vorrai tornare a vivere qui, noi capiremo" Disse facendomi l'occhiolino, ma in questo modo lasciò cadere una lacrima, mi rattristai e l'abbracciai forte,
"Non dirlo neanche per scherzo" Sorrise tra i miei capelli,
"Buona fortuna, piccola mia, quando ci rivedremo non sarai più piccola.." Disse commossa, sorrisi,
"Forse cambierò, certo, ma voi sarete sempre fieri di me" Dissi sicura, entrambi sorrisero ed annuirono.
Dopo un ennesimo abbraccio di gruppo, presi le valigie e uscii di casa,
"Finalmente" Disse Luca, sorrisi,
"Scusami.." Sorrise anche lui e partimmo.

Una volta arrivati all'aereoporto, entrammo e poi mi girai verso Luca per salutarlo,
"Eccoci.. Io.. Devo andare" Dissi sorridendo, lui non sorrideva, era pensieroso..
Chiamarono il mio volo, feci due passi all'indietro verso il mio aereo,
"Devo andare, ciao" Dissi alzando una mano, lui scosse la testa come per liberarsi dei suoi pensieri e corse verso di me, spalancai gli occhi confusa nel momento in cui lui mi prese tra le braccia e mi baciò, non ricambiai il bacio.
Rimasi lì, un pezzo di legno tra le sue braccia, poi lui si staccò, mi guardo, ero sotto shock e mormorando uno:
"Scusami.." Se ne andò.
Ancora confusa, mi risvegliai e cominciai a camminare velocemente verso il mio volo.
Salii sull'aereo e presi posto vicino ad una biondina che doveva avere più o meno la mia età, quando mi vide sorrise, era un sorriso di plastica, finto..
"Ciao" Disse sempre con quel sorriso fastidioso,
"Ciao" Dissi, non avevo voglia di fare conversazione.
"Io sono Sol, tu sei..?" Chiese lei, trattenendomi dall'urlarle contro, risposi,
"Sono Rebecca"
"Piacere! Dove vai?"
"Los Angeles"
"Anch'io! Che coincidenza.. Cosa vai a fare lì?"
"Ad abitare per qualche mese.." Sembrava un interrogatorio degli agenti segreti..
"Wow! E dove?"
"A casa di Justin Bieber" A quel punto spalancò gli occhi,
"Che fortuna! Me lo farai conoscere?" Ma adesso pensa di essere mia amica questa?
"Non lo conosco nemmeno io.."
"E come fai ad andare a viv.." Le tappai la bocca con una mano,
"Senti, non ho voglia di parlare, ok? Bene" Tolsi la mano della sua bocca e cominciai ad ascoltare la musica.

Una volta arrivati, scesi dall'aereo con Sol dietro che squittiva emozionata, mi guardai intorno in cerca di qualcuno che fosse lì per me, scorsi una limousine nera parcheggiata in un angolo, doveva essere la mia? Con cautela mi avvicinai e un ragazzo scese dalla vettura venendomi incontro,
"Ciao! Tu saresti.." Controllò un foglio, "Rebecca Williams?" Chiese, annuii e lui sorrise porgendomi la mano, "Piacere, Chaz" Strinsi la mano,
"Rebecca.. Tu saresti l'amico di Bieber, giusto?" Lui annuì sorridente,
"Esatto! Vieni, c'è anche Ryan"
Mi portò nella limousine, in effetti c'era un altro ragazzo a bordo..
"Sono Ryan, ciao Rebecca!" Disse il ragazzo,sorrisi,
"Ehilà" Dissi accomodandomi,
"Allora.. Sei italiana? Se tutte le italiane sono come te, io mi trasferisco lì" Disse Ryan, scoppiai a ridere,
"Credo che siano meglio di me.." Ammisi, entrambi scossero la testa con forza,
"Impossibile" Dissero sorridendo, mi stavano già simpatici.
Arrivammo davanti ad una casa enrome e spalancai la bocca, loro risero,
"Benvenuta, Rebecca!" Urlarono mettendomi un braccio intorno alle spalle,
"Wow" Mi limitai a dire, tra poco avrei conosciuto Justin Bieber.. Uno con una casa così poteva essere umile? Non saprei..



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Ehi! Come vi sembra? Sinceri, eh!
A me sembra.. Uno schifo.. Però forse è perchè sono l'autrice..
Va bene.. Mi lasciate qualche parere personale?
Grazie!
#muchlove



  
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