Harry stava lì, a contemplare il suo frappè, davanti agli occhi malevoli del Dursley, che sembravano dire "Vai vai, ingozzati con il frappè, così schiatti e non ti abbiamo più tra i piedi!". Lui, che ovviamente sapeva benissimo cosa passava per la testa a quei tre, beveva piano, un po' per fare loro dispetto, un po' perchè, in fondo in fondo, era preoccupato di potersi strozzare realmente. Riusciva a malapena a trattenere i segni del divertimento che gli dava quella situazione, ma la cosa che più lo faceva ridere era il fatto che Dudley, essendo diventato ancora più grasso e panciuto, non entrava nella sedia, e doveva fare una fatica enorme per stare in equilibrio! In tutto questo, era anche in pensiero, perchè di li a poco sarebbe dovuto andare a casa, dove sicuramente gli zii malefici avrebbero trovato qualcosa da ridire sul suo comportamento, del tipo "Hai mangiato troppo lentamente!" (il che era anche vero) oppure "Devi guardare negli occhi le altre persone!", e cose di questo genere.

Uscirono dalla gelateria e tornarono a casa, dove...

"Strambo.."

"Si, che c'è, caro cugino?" - e sottolineamo che quel "caro" era ironico - 

"Deficiente, credo che ci sia un piccolo problemino.."

Così, con un tono alquanto spazientito: "Sarebbe?"

"Mi sono incastrato..."

Indubbiamente era strano anche per lui metterci tanto tempo per entrare in casa. Harry tentò di spingere, tirare, tentò addirittura di cacciare la bacchetta pensando che con lo spavento sarebbe saltato ed entrato, si sarebbe rotta la porta, ma almeno sarebbe servito allo scopo, ma niente! Era troppo ciccione per oltrepassarla, così Harry disse: "Vabè, Dudley, fa niente, io non ci riesco, sbrigatela da solo..."

Detto questo, se ne andò ed entrò dal retro.

Alla fine gli zii riuscirono a far entrare in casa il loro panzarotto, ma con un piccolo espediente.. I POMPIERI!!!

Harry si prese una bella strigliata per non aver aiutato il suo importante e carissimo cugino, e così, dopo essersi preso la sua dose di punizioni giornaliere, alle quali ormai non faceva più caso, andò a letto, aspettando con ansia il suo ritorno a Hogwarts per il sesto anno.

Il giorno dopo Harry si svegliò di buon mattino, anche se non di sua volontà. Difatti, Dudley, che alloggiava nella camera di fianco alla sua, russava come un trombone, e non lo aveva lasciato dormire. Intenzionato a farsi un minimo di pisolino sul divano, scese le scale, quando guardando fuori dalla finestra intravide qualcosa che, volando, si dirigeva dritta dritta verso la finestra della casa. Ovviamente la aprì subito, e via via che si avvicinava riuscì a riconoscere in quella figura la sagoma di un gufo con una lettera legata alla zampa. 

Appena atterrò sul davanzale, slacciò il foglio da dove era legato, e il gufo così come era arrivato se ne andò.

Purtroppo però, non portava assolutamente buone notizie..

 

Caro signor Potter,

il Ministero della magia ha il dovere di avvisarla che la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts sarà chiusa fino a nuovo ordine. 

Per tanto la invitiamo a rimanere al suo alloggio, augurandole un buon proseguimento delle vacanze estive.

Distinti saluti

Dolores Umbridge

Segretario del ministro della magia.