Turn it inside out so I can see
The part of you that's
drifting over me
- Io penso solo sia carina…- Nara prese a divincolarsi dalla collosa presa di
Kiba e Naruto, ben stretti attorno al suo collo, starnazzando come oche, in
un’imbarazzante imitazione del sesso femminile.
Choiji sbadigliò appena,
sorridente. Sgranchì le gambe anchilosate sulla stretta e dura panchina,
voltandosi verso il campo da basket dove alcune figure si agitavano in preda
all’estasi da partita.
Partita osservata da alcune ragazze, tra le quali
quattro ciuffi ormai noti spiccavano prepotenti.
- E allora è solo per questo
che siamo venuti fino a qui…ed è solo una coincidenza che lei sia qui, Shika?-
chiese Choiji, masticando nuovamente qualcosa di indefinito
Shikamaru si
voltò verso il campo dove le figure, ovvero Neji e Kankuro, stavano dando mostra
della loro abilità, osservati da un’estasiata Tenten e un’apparentemente
annoiata… Temari
- Naruto, io ti scanno!- urlò rivolto al biondino che si
nascose dietro Kiba, colpevole di aver suggerito l’uscita
- Che ne potevo
sapere che fosse qui!- disse, iniziando a correre, imitato dagli altri due
compagni.
Sentiva il fianco premere, continuando a sbuffare
ferocemente.
Non poteva farsi beccare da Nara.
Era calmo e pacato ma…le
sue vendette erano sicuramente tra le più crudeli. Come quella volta che Kiba lo
aveva svegliato in piena notte.
Il povero ragazzo e il suo cagnolone,
Akamaru, ricordavano con chiarezza la vendetta di Shika…
Voltò la testa verso
l’inseguitore, che ora sembrava aver desistito, infilandosi le mani in
tasca.
Forse sarebbe stato meglio farsi acchiappare…ora quella peste avrebbe
trovato un modo per fargliela pagare. Con calma e usando le sue famose cellule
grig…
- Ahi!-
Una voce sottile.
A Naruto sembrò di sfiorare qualcosa di
incredibilmente leggero. Qualcosa che, cadendo a terra, produsse un tonfo e un
piccolo lamento.
Fermò la corsa, osservando qualcosa accanto ai suoi
piedi.
Fu solo quando il suo sguardo incrociò dei pallidi occhi chiari che
capì cosa avesse colpito.
Una ragazza.
Just tell me how I got this far
Just tell me why you're here
and who you are
- scusami…- mormorò Naruto,
mostrando un sorriso alla giovane, che abbassò rapidamente lo sguardo.
- Mi
scu…si lei- balbettò di rimando l’altra, mentre ciuffi scuri le ricadevano sulla
pelle eburnea del viso, appena accaldata da un lieve rossore, ancor più evidente
su quel pallore.
- Stai bene?- Naruto le si era avvicinato, porgendole la
mano, osservando da lontano Shikamaru essere afferrato o meglio, abbrancato,
dalla Sabaku. Che caratterino frizzante, la ragazza!
La mora davanti a lui,
intanto, lo stava osservando da sotto la frangetta scura, tremando
vistosamente.
- si…- mormorò infine, dopo lunghi attimi di silenzio – sei
stato molto gentile…- concluse. Ora anche la voce aveva preso a fremerle.
-
Ma se ti ho investito! Sono un vero cafone!- Naruto rise, portandosi la mano,
mai afferrata dalla mora, che si era rialzata faticosamente dalla buffa
posizione sulla quale era atterrata, dietro la nuca.
L’altra sorrise appena,
mentre il rossore si estendeva sull’intero viso.
- comunque…ora che non vado
più di fretta…- indicò Shikamaru con un cenno del capo, oramai preso da
un’accurata scansione delle tette di Temari
– potremmo anche presentarci.
Naruto, piacere- le porse ancora la mano, aprendo nuovamente uno dei suoi solari
sorrisi.
La ragazza sembrò cercare imbarazzata le parole, prima di portare
una mano chiusa a pugno sotto al mento e prendere fiato, come per raccogliere il
coraggio prima di un’impresa epocale.
- Hina…- provò a bisbigliare, prima che
una mano le afferrasse la spalla.
- Che sei venuta a fare?-
Naruto osservò
il ragazzo che era apparso alle spalle della giovane, osservandone i lineamenti
sottili e gli occhi pallidi. Così simili a quelli di quella certa Hina.
-
Neji…mio padre ti cercava – mormorò come risposta l’altra, piegando la testa in
gesto di sottomissione più eloquente di mille parole.
- Ce ne andiamo subito-
disse il ragazzo, osservando con la coda dell’occhio un intontito Naruto, con la
mano ancora tesa e il sorriso appena sfumato.
- E tu?- chiese infine, con
aria di sfida
- Uzumaki Naruto- rispose il biondo, indurendo l’espressione.
Lo Hyuga emanava arroganza ad un chilometro. Eppure tutti lo conoscevano, quella
sottospecie di genio, molto in vista tra le ragazze di scuola. Anche Ino e
Sakura si erano, in passato, prese una bella cotta per quel "pallidino", come
aveva preso a chiamarlo Shikamaru. Ma questo ( soprattutto) anche per l’amicizia
che il giovane sembrava aver stretto con la bella Sabaku. O almeno secondo
quello che si mormorava.
L’altro sembrò ignorarlo, voltandosi verso un
ragazzo che Naruto riconobbe immediatamente.
- Kankuro torno a casa…- sbottò
lo Hyuga, sbuffando
- Che palle, per una volta che ti stavo
distruggendo…-
Neji sorrise - …per una volta che perdevi con meno di sei
punti di distacco- disse, ironico.
L’altro scosse le spalle,
indifferente.
I due interruppero il battibecco quando Naruto si frappose tra
i due, rivolgendosi alla ragazza.
- spero tu stia meglio, hai una brutta
cera, Hina- disse, fissandola preoccupato.
La ragazza nascose ancor più il
viso tra il bavero della giacca ed i capelli
- sto benissimo…- balbettò,
mentre le labbra si piegavano involontariamente in un sorriso.
- Ti sei fatto
il fidanzatino, Hyuga?- chiese Kankuro, battendole una mano sulle spalle,
meritandosi due occhiate furenti
- Invece di rompere a mia cugina, guarda
dov’è tua sorella…- rispose acido Neji, afferrando il braccio della giovane,
costringendola a seguirlo.
Kankuro fissò intontito un punto all’orizzonte,
prima di prendere letteralmente fuoco e borbottare qualcosa riguardo i
"ragazzini pervertiti"
- TEMARIII!-
Naruto vide Shikamaru e la ragazza
iniziare a fuggire e immaginò il tono scocciato dell’amico, tradendosi con un
sorrisetto divertito che non sfuggì al fratello geloso.
- che hai da ridere?-
sibilò Kankuro, crocchiando le dita della mano
Naruto era un ragazzo che
aveva tanti aggettivi, in una possibile descrizione.
Alcuni riguardavano il
suo aspetto fisico, altri la sua socievolezza, altri la sua spiccata qualità di
sorridere alle vita.
Ma la voce più importante era sicuramente sotto la
categoria: "rapporti interpersonali". Naruto era e sempre sarebbe rimasto un
irrequieto attaccabrighe. Un vero teppista.
- hai qualche problema?- piegò le
labbra in un sorriso stirato. Aveva proprio voglia di tirare un po’ di
pugni.
Con un sospiro si accorse che Kiba non fosse nelle vicinanze. Peccato,
si stava per perdere una scazzottata con uno del quarto…ci sarebbe rimasto
malissimo.
Kankuro caricò il pugno, roso dalla rabbia.
Un sibilo veloce,
un urlo.
Kankuro si massaggiò la mano, segnata dal lancio di una pietra.
-
smettetela-
Naruto si voltò alle sue spalle.
- Sasuke, che diavolo vuoi?-
sbraitò, mostrandogli il grugno
- Fermare una rissa da cui usciresti a pezzi,
testa quadra-
Neji, Hinata e Kankuro, intanto, seguivano la nuova scena, chi
seccato, chi ancora spaventata, chi ormai preso da furia distruttrice.
Sasuke
rivolse loro un’occhiata gelida
- Neji, da quanto…- sibilò, sorridendo,
ignorando le urla di Naruto
- …Uchiha…- mormorò l’altro, voltandosi - …a
presto- terminò, mentre Kankuro, ancora massaggiandosi il pugno, rivolgeva ai
due ragazzi un’occhiata furente.
- Pivelli… - sibilò allontanandosi nella
direzione dalla quale Temari era letteralmente sparita con l’altro
ragazzino.
Naruto seguì con lo sguardo la giovane Hyuga, che camminava lenta
accanto al cugino.
- ti sei imbambolato?- chiese Sasuke, mentre Choiji e Kiba
accorrevano ( chi più lentamente, masticando, chi più rapidamente, già negli
occhi il luccichio della rissa).
- Ma che cavolo è successo qui?- chiese
infine il ragazzone, spingendosi in bocca delle untuosissime patatine – e dove
si è cacciato Shika?-
I recognize the way you make me feel
It's hard to think that you might not
be real
- l’hai baciata?-
- le hai toccato
le tette?-
- ti ha offerto da mangiare?-
Shikamaru beveva tranquillamente
la sua coca-cola, ondeggiando sulle gambe della sedia.
- vuoi risponderci?-
Naruto si piegò minaccioso verso il ragazzo che aprì svogliatamente un solo
occhio
- che stavate dicendo?...scusate mi ero appisolato…-
Kiba
digrignò i denti, Naruto mostrò il pugno e Choiji morse avidamente il panino
imbottito.
- ci dici che hai fatto con Sabaku per tutto il pomeriggio?-
ripeté la domanda iniziale Inuzuka, quella che era poi stata travolta da circa
un milione di domandine indiscrete ( e quelle sopraccitate non erano che le più
pie, soprattutto da parte di Kiba e di Naruto)
Nara sbadigliò, mostrando loro
con lentezza il medio.
- col cavolo- sibilò, ridendo. – così la pagate…-
sbottò, lanciando la lattina vuota nel cestino
- sei insopportabile- Naruto
incrociò le braccia ale petto, storcendo le labbra in una smorfia
- io vado
al bagno- proseguì, uscendo dalla classe mentre Kiba e Choiji continuavano
l’assedio.
Il biondo uscì dalla classe, continuando a borbottare insulti
verso Shikamaru, con le braccia incrociate dietro la nuca.
Fu allora che
un’ombra attirò la sua attenzione.
Corti capelli scuri, grandi occhi pallidi.
E la divisa scolastica.
Sgranò gli occhi, sorridendo.
- Hina!- sbottò,
raggiungendo la ragazza, che camminava affiancata da Tenten, quarto C.
La
mora si voltò, arrossendo.
- lo conosci?- Tenten lo fissava dubbiosa,
osservando la camicia fuori dai pantaloni e la cravatta non stirata, gettata
distrattamente sulla spalla.
- Certo che mi conosce…l’ho investita ieri!-
rise il ragazzo, facendo arrossire ancor più la Hyuga
Tenten spostò lo
sguardo su l’amica, sorridendo impercettibilmente
- Capisco…- mormorò,
facendole l’occhiolino – …sarebbe Uzumaki…- disse, compiaciuta, prima di
schiaffeggiarsi la fronte – che sbadata, devo andare!- disse, iniziando a
correre.
- Si chiama Hinata, non Hina…- bisbigliò all’orecchio del giovane,
lasciandoli soli nel corridoio.
Naruto, incapace di seguire ciò che nell’arco
di ben ventitre secondi era successo, annuì stordito, mentre Hinata si poggiava
al muro, sbiancando.
- stai bene?- Naruto le portò le spalle attorno alla
vita, sorreggendola.
Ma questo, contro ogni aspettativa del ragazzo, non fece
altro che peggiorare la situazione.
- oddio…- bisbigliò, mentre la ragazza
perdeva i sensi.
Hinata era abituata a quel buio
improvviso, a quei suoni sordi, a quel frusciare e a quella sensazione di nulla
che la coglieva spesso.
Sospirò, aprendo gli occhi.
Eppure lei non era
davvero una ragazza così fragile… il problema era la sua innata timidezza.Dove
si trovava?
Allungò la mano che frusciò al contatto del lenzuolo
rigido.
Ci risiamo, pensò. Sono di nuovo in infermeria.
E pensare che
proprio lì era iniziato tutto, quasi un anno prima.
Lei era svenuta ( Neji
l’aveva sgridata e lei si era sentita mancare) e lui era a farsi fasciare
una mano seduto sul lettino. E aveva urlato qualcosa come " gliela rompo quella
faccia da schiaffi a Sasuke se scopro che esce ancora con Sakura". E Hinata
aveva sorriso, fissandolo, quella volta.
Nonostante i lividi, i graffi e
l’inevitabile nota ( se non persino una sospensione, come annunciava uno
scocciato vice-preside), riusciva ancora ad urlare e a mostrarsi così
deciso.
Mentre lei era sbiancata appena un odioso cugino le aveva dato della
fallita davanti la sua classe.
E così quella volta aveva deciso che avrebbe
conosciuto quel ragazzo. Uzumaki Naruto.
Peccato che per ben un anno si era
limitata a seguirlo di nascosto, arrossendo al suo passaggio.
Prima di quello
stupendo pomeriggio prima.
- ehi ti sei ripresa?-
Hinata aprì gli occhi
chiari, mettendo a fuoco la figura che le si era avvicinata.
Figura che le
rivolse un luminoso sorriso.
Non poteva essere. Era sicuramente un sogno. Un
bel sogno…
- ben tornata!-
Chiari e dolci occhi azzurri. Pelle scura e
perfetta. Luce dorata attorno al viso.
Non c’era dubbio…un sogno.
Un sogno
che starnutì, con un suono secco e sordo.
- sei reale…- mormorò Hinata,
afferrando il lenzuolo, come spaventata
- Naruto- bisbigliò la ragazza,
balzando a sedere – che ci fai qui?- disse d’un fiato
- Allora sai parlare
senza balbettare!- Naruto si sedette accanto a lei – qualcuno crede che sia io
la causa del tuo svenimento. Sono in punizione… - rise, grattandosi il naso con
il palmo della mano
- Oh mi dispiace…- disse lei, lisciando il lenzuolo con
la mano
- …ovviamente la punizione è di stare chiuso in biblioteca…ma
praticamente conosco tutte le vie di fuga da quel buco – rise soddisfatto – ed
ero preoccupato per te...- Hinata arrossì, se possibile, ancor di più
Naruto
sembrò meditare, afferrandosi con due dita il mento.
- il mio amico Choji
dice che svieni perché mangi troppo poco…- Naruto le sollevò un braccio – eppure
non mi sembri troppo magra…-
Hinata si morse un labbro, imbarazzata
-
Shika invece sostiene che tu dorma poco…ma nonostante il pallore non
hai occhiaie…bella pelle invece…-
- E Kiba…bhe su quello che dice
quell’idiota è meglio sorvolare- rise.
- Kiba Inuzuka lo conosco, eravamo
insieme alle medie…- s’intromise nei pensieri dell’altro Hinata – è…è Kiba -
sorrise, mentre Naruto si voltava verso la porta, negli occhi un’ombra di
preoccupazione
- Devo andare!- le scapigliò i capelli, avvicinandosi alla
finestra. – ci sentiamo, Hinata!-
La ragazza affondò la testa nel cuscino,
fingendosi addormentata, quando l’infermiera entrò nella stanza.
- quel
farabutto deve essere qui!- disse, seguita dal bibliotecario.
E Hinata,
sepolta dal ruvido lenzuolo, si ritrovò a sorridere.
And when I wake you're never there
But when I sleep you're
everywhere
You're everywhere
Hinata camminava lentamente nel corridoio della villa, indosso l’asciugamano
ricamato con le iniziali.
I capelli grondavano acqua sulle spalle, facendola
rabbrividire.
Sospirò di sollievo quando vide le porte della sorella e del
padre ancora sbarrate.
Dovevano essere ancora fuori, chi per scuola, chi per
lavoro.
Si lasciò sfuggire un sorrisetto soddisfatto, accelerando il
passo.
Ondeggiò sulle gambe tornite, entrando in camera.
La luce si accese
sulla libreria di legno, sulla scrivania scura e sui libri scolastici ordinati
per materia.
Uno sbuffo uscì involontariamente dalle labbra. Labbra che si
serrarono concentrate quando si avvicinò alla mensola dove svettava padrone
l’unico oggetto di quella stanza che lei amava davvero.
- ci vuole qualcosa
di…orecchiabile.- disse, afferrando uno dei dischi e infilandolo nello
stereo.
La musica si diffuse nella stanza, inondando di note e parole la
ragazza che si lasciò trasportare dal ritmo.
Rivestirsi a tempo di
musica.
Ballare fino a sentirsi svenire ( e a lei capitava,
eccome…).
Addormentarsi cullata da quei dolci suoni.
Hinata ballava,
muovendo le gambe, le braccia, la testa, canticchiando con la sua innocente voce
le strofe veloci.
Si lasciò cadere sul letto, i capelli umidi attorno al viso
accaldato.
- Naruto…- si portò una mano alla bocca, imbarazzata.
- …vorrei
fossi qui…- chiuse gli occhi, mentre l’immagine di lui le appariva chiara e
distinta.
Il suo viso, le sue mani, il suo sorriso.
Bloccò i suoi pensieri
quando un brivido freddo la scosse.
Un brivido che non era dovuto alla maglia
bagnata che le aderiva al corpo, né al vento di settembre che filtrava dalla
finestra socchiusa.
Si sforzò di addormentarsi, mentre Naruto riprendeva
prepotentemente il sopravvento sulla sua mente.
E a lei piaceva lasciarsi trasportare da lui.
I sense it now, the water's getting deep
I try to wash the
pain away from me
Away from me
- Shika è fuori, svelti!- Kiba, fermo
sulla porta, fece cenno ai due amici che sbucarono dalla classe.
- Sei sicuro
che non starà andando da lei?-
- Ma se ha mandato Choji a cercarla
oggi…sicuramente no…- Kiba sorrise malvagiamente, strofinandosi le mani –
ricapitoliamo: troviamo Temari, prendiamo un po’ in giro Shikamaru e ci godiamo
le reazioni…che ne dite?-
Choji ingoiò – è un piano scemo e Shika ci
ammazzerà…-
Naruto fissò l’amico – però ne sarà valsa la pena…- si scambiò il
cinque con l’Inuzuka.
- io me ne tiro fuori…- Choji si allontanò, facendosi
strada tra i due
- tieni almeno la bocca chiusa!- gli urlò dietro Naruto,
mentre Kiba gli poggiava una mano sulla spalla, in volto un’espressione di
sconforto – non puoi chiedergli questo… come farebbe, poi, a mangiare?-
Una
risata tra il crudele e il divertito riempì l’aria del corridoio, quando i due
si mossero per raggiungere il quinto E.
E Temari, ovviamente.
- Hinata -
Neji era di fronte a lei, braccia incrociate al petto, sguardo
severo.
Tenten, accanto al ragazzo, guardava la ragazzina con un’espressione
mortificata.
Chissà cosa era andato a dirle. Sicuramente non era un buon
momento per la giovane Hyuga.
- Ne…ji…- balbettò lei, nascondendo il quaderno
con le dita tremolanti
- Ho saputo che hai dimenticato di svolgere i compiti
ieri - le disse, strappandoglielo dalle mani
Hinata abbassò lo sguardo.
-
mi chiedo cosa ne penserà zio Hiashi…- borbottò
La ragazza represse un
singhiozzo, nascondendosi dietro la frangia
- che non sono degna del cognome
che porto…- bisbigliò, in un ritornello che le ripetevano da anni.
E va bene,
aveva sbagliato. Si era addormentata pensando a Naruto.
Lei faceva sempre più
del dovuto. Sudava, studiava, piangeva più delle altre.
Ma non era mai
abbastanza degna. Lei non era infallibile. Infallibile come Neji.
Trattenne
ancora un singhiozzo, mentre anche lo sguardo glaciale del cugino si abbassava,
come rattristato.
- Neji, piantala-
Hinata alzò gli occhi sulla ragazza
che aveva parlato, seduta sul banco di Gaara.
E incrociando i suoi occhi
verdi si chiese come sarebbe stato rispondere così a suo cugino.
- CHE VUOL DIRE CHE NON E’ IN
CLASSE?- Kiba si tappò le orecchie.
Naruto sapeva urlare persino più di Ino
se provocato.
Aveva certi acuti…
La ragazza scosse di nuovo la testa dei
lunghi capelli rossi
- la battona è dal fratellino demente. Terzo E.-
rispose, accarezzando la fodera del flauto del corso di musica
- Tayuya!- un
ragazzo evidentemente con problemi di peso più gravi di Cho le si era
avvicinato, pronto ad una litigata. – quante volte ti ho detto di moderare il
linguaggio!-
Kiba e Naruto si scambiarono un’eloquente occhiata, defilandosi
sotto il tema musicale delle "cinquanta più fantasiose parolacce" ad opera di
Tayuya.
- che esemplare di ragazza…-
- modello "scaricatore di porto/all
inclusive"- sbottò Naruto, facendosi spazio nel corridoio intasato della
ricreazione.
- Ci siamo!- disse entrando nell’aula.
- Uzumaki- sguardo
gelido.
- Hyuga- acque profonde.
-
Na…ruto…-
Gaara sollevò lo sguardo sul biondo che era appena entrato.
Era uno degli
amici di quello "scrocchia-zeppi" che andava dietro la sorella. Almeno era
quello che Kankuro gli ripeteva fino allo strenuo.
Hinata, la sua silenziosa
compagna di classe, fissò il biondo per una sequenza interminabile di
secondi.
Gaara non era un ragazzo socievole, proprio per questo amava
starsene zitto.
C’è chi gli dava del matto e si beccava una bella dose di
pugni, ma per lo più tutti lo lasciavano solo.
E sola era spesso anche la
Hyuga. Forse per questo Gaara decise di seguire la scena, evitando di voltare la
testa disinteressato.
- Hinata, ci sono problemi?- Naruto le si era
avvicinato, porgendole un fazzoletto - …non è il massimo, ma quelli del discount
si pagano di meno…e io sono raffreddato- si scusò, mostrando orgoglioso il naso
rosso.
La ragazza sollevò lo sguardo.
Poco prima, nelle pozze profonde
degli occhi del cugino si era sentita annegare, ora rivedeva la luce.
-
grazie…- bisbigliò asciugandosi gli occhi, mentre Neji veniva trascinato via da
una Tenten furente.
- E ringrazia che non ti faccio mettere seduto vicino a
Lee…- gli borbottava, riaffermando il vecchio detto che "chiodo scaccia chiodo"
o meglio: " preoccupazione scaccia preoccupazione"
Kiba intanto, dopo aver
fissato Hinata interdetto per qualche secondo, le balzò al collo,
abbracciandola.
- Hina! Da quanto tempo…eri alta così!- indicò un’altezza
ridicola con il palmo della mano, in una sua classica posa boriosa - Pensa che
in questi tre anni sei sempre stata qui…ma non ti ho mai vista in giro…-
-
Esco poco…- si scusò la ragazza, divincolandosi dalla stretta dall’amico
-
Diciamo che non esci affatto… sei stupenda!- le sorrise, mente Naruto li
guardava imbarazzato
Kiba fissò negli occhi l’amica, che, come incantata,
seguiva i movimenti di Uzumaki.
- capisco…- le bisbigliò, facendole
l’occhiolino – io avrei una missione…Naruto, l’accompagni tu a darsi una
sciacquata?- chiese, voltandosi verso il biondo che annuì,
sorridente.
Uscirono dalla classe, mentre Hinata, pizzicandosi i palmi delle
mani e mordendosi la lingua, tentava di non svenire ancora.
- eri qui per
chiedermi qualcosa di quella zucca in salamoia di Nara?- Temari era balzata alle
spalle di Kiba, che si beccò uno schiaffo sulla nuca – sono di pessimo umore,
fila, ragazzino-
You're everything I know that makes me
believe
I'm not alone
- serve una mano?- Naruto era
poggiato allo stipite della porta del bagno delle ragazze, che Hinata si era
chiusa come una forsennata alle spalle.
- No..gra…zie…- balbettò l’altra di
rimando, sovrastando appena lo scrosciare dell’acqua.
Si lasciò scivolare a
terra, sbattendo la testa sulla parete fredda di ceramica.
Un singhiozzo le
sfuggì dalle labbra, socchiudendo gli occhi pallidi.
- e va bene…se vuoi che
parli da solo lo farò- Naruto si era voltato verso la porta chiusa, prendendo
fiato.
- Allora…inizierò parlando di me: Naruto Uzumaki. Bellissimo ragazzo,
modestamente, occhi celesti e capelli biondi. Bel carattere, un buon
sinistro. Kiba afferma sia micidiale. Ha una media che sfiora quasi la
sufficienza a scuola e va pazzo, come è noto, per la Haruno, che, come
è noto, lo ignora completamente, preferendogli quel borioso dell’Uchiha.
Che, tra parentesi, è il migliore amico dell’Uzumaki. Non chiedermi come si
possibile tutto ciò. Inoltre Naruto ha la capacità di parlare per ore anche ad
un muro…-
La porta cigolò, rivelando il viso dolce di Hinata.
- perché lo
fai?- chiese, pigolando
- cosa?-
- questo-
- perché sei sempre sola. E
io capisco benissimo cosa si prova-
Hinata sollevò coraggiosamente gli
occhi.
- ora non mi sento sola, Naruto-
You always light my way
I hope there never comes a day
No matter where I go
I always feel
you so
- dove stiamo andando?- Hinata
respirava a fatica, inciampando per le ripide scale del palazzo
abbandonato
Naruto la guardò sorridendo, tenendole salda la mano che aveva
afferrato
- Tenten mi ha detto che ti piace la musica…- le fece l’occhiolino,
mentre il tramonto scendeva alle loro spalle
- Ma ora è buio…- si lasciò
sfuggire lei, imbarazzata
- E tu per tutti, Neji compreso, sei a cena da
Ten…perciò sta calma…- Naruto era così, semplicemente imprevedibile.
- Sali
questi gradini e lo vedrai…- la costruzione che si apriva davanti ai loro occhi
sembrava antica e in disuso
- Sei sicuro…- Hinata si interruppe. Se Naruto
diceva che era possibile salire, non sarebbero stati i suoi inutili piagnistei a
dissuaderla. Sarebbe salita.
Cercò di sorridere, in uno sforzo che si andò a
sommare a quello di frenare il tremore alle mani per l’emozione.
Certo con
lui che la trascinava per le scale tenendole i fianchi era tutto più
difficile.
Una ventata d’aria fresca la riscosse dai suoi ancora
innocenti pensieri, mentre Naruto, con un balzo poco meno che felino, scavalcava
un inferriata
- salta- le disse – e non guardare giù. Siamo sul tetto- le
sorrise, sicuro
- Neji mi ucciderebbe- aggiunse, quando la ragazza gli
inciampò tra le braccia, nascondendo lo sguardo, trattenendolo sulle punte delle
scarpe – andiamo!-
Hinata lo seguiva, osservando gli ultimi raggi di luce
fondersi nei suoi capelli dorati, reprimendo un sospiro.
Era con
Naruto.
Era uscita con Naruto.
Era sola con Naruto.
Era sola con Naruto
in un posto isolato.
Ecco, si sentiva svenire di nuovo.
- Hinata, entra
qui!- Naruto la tirò per la manica del giacchetto scuro, tenendole la testa
abbassata – sbrigati…e non fare rumore-
La ragazza deglutì rumorosamente,
ripensando al dolce sorriso della sua professoressa delle medie, la Yuuhi,
quando le ripeteva che l’amore l’avrebbe " tolta dal torpore delle
timidezza".
Piaceva la poesia, alla Yuuhi…
- Guarda…- Naruto si era
scansato, facendosi spazio nel soppalco dove si erano, con qualche difficoltà,
infilati.
Hinata sbarrò gli occhi chiari, arrossendo.
- è la compagnia di
balletto russa…- mormorò, mentre, sotto di loro dal pubblico si levava un
applauso entusiasta.
- Spero di non averti fatto arrivare troppo in ritardo…-
rispose il ragazzo, accovacciandosi
La ragazza si voltò verso di lui,
tremando
- …non c’erano più i biglietti…-
- infatti il nostro è
un…chiamalo "posto speciale"…- fece l’occhiolino -…abito qui vicino e da piccolo
non riuscivano a tenermi a casa… il palazzo abbandonato era il mio rifugio. Un
rifugio accanto al teatro comunale, comunque…- Naruto rise piano, mentre la
ragazza spostava lo sguardo sul palco
- è bellissimo…- bisbigliò, mentre Naruto l’abbracciava -
questo è per farmi perdonare dello spintone al parco…- sorrise, e Hinata lasciò
che le luci dello spettacolo si adombrassero, rispetto a quelle che lesse nei
suoi occhi.
And when I touch your hand
It's then I understand
The
beauty that's within
It's now that we begin
- credi che Shikamaru abbia
ottenuto la parte?-
- ovviamente no…- Kiba si teneva le mani sullo stomaco,
piegato dalle risate, mentre Choji, con lo sguardo basso, sorrideva
imbarazzato
- il nostro amico è appena diventato uomo e tu arrossisci come
una femminuccia!- Naruto gli sbatté la mano sulla spalla, osservando con la coda
dell’occhio le mani di Nara stringersi attorno la vita di Temari.
- Secondo
me la soffoca…- fu il commento di Kiba, ancora preso ad asciugarsi gli occhi dal
troppo ridere
- Secondo me siete due idioti…- Ino si passò una mano tra i
capelli, avvolgendosi al braccio dell’Inuzuka – …non sono dolcissimi?-
-
Cavolate…il prossimo provino però lo faccio pure io…finissi anche io a pomiciare
una maturanda!-
- Scemo!-
Hinata seguiva la scena appoggiata alla parete
del corridoio.
Sospirò, maledicendo la sua dannata timidezza.
Da quando
Naruto l’aveva portata con sé allo spettacolo lei non aveva fatto che
evitarlo.
E da ombra che era stata…ora ombra era voluta diventare.
Eppure
sarebbe bastato solo un saluto.
Trattenne il fiato, socchiudendo gli
occhi.
- Vado a chiamare Kankuro…-
-
Così è la volta buona che si scatena la rissa, Naruto…-
- Bene!-
- Kiba
non ti ci mettere anche tu-
- …e voi che avete da guardare?-
Rumore di
passi, grida, risate…
Un vento improvviso.
Una mano.
- Hinata!-
La
mora aprì gli occhi, iniziando a tremare, specchiandosi in due laghi
azzurri.
- Na…ru…to- lui sorrise, spingendola dentro una classe vuota.
Il
ragazzo le passò una mano sulle labbra, zittendola.
- credo che il peggio sia
passato…-
- cioè?-
- hai mai visto due furie alleate?...bene, ti sei
appena persa una fusione tra Temari e Ino…- sghignazzò
Il ragazzo aprì la
finestra, lasciando che la luce penetrasse nella stanza buia.
Fissò lei negli
occhi chiari, sospirando.
- quando arrossisci sei molto carina-
- io
arrossisco sempre-
- allora sei sempre molto carina-
Si lasciò sedere su
una delle sedie accanto la finestra, mentre la ragazza tentava di riacquistare
una respirazione regolare.
- bella giornata…- lui giocherellava con un laccio
della felpa della divisa, mentre lo stomaco iniziava a brontolargli.
- E per
rompere a Shika non ho nemmeno pensato al pranzo…- gli occhi si inumidirono –
hai del ramen?-
Hinata scosse la testa, rattristata
- bene…ti va di andare
a cercare qualcosa di commestibile?- rise il ragazzo, porgendole la
mano.
Hinata trattenne il fiato, prendendola tra le sue.
- effettivamente
ho fame anche io…-
Naruto sorrise, stringendole le dita nervosamente
-
vorrei che non finisse mai- - si lasciò sfuggire la ragazza
- cosa?- chiese
Naruto, con un’eloquente espressione da fesso
- nulla…- Hinata arrossì,
sciogliendo la presa alle mani
il ragazzo sorrise, afferrandola per la
vita
- non sono un genio come
Nara…ma credo di aver capito…-
'Cause you're everywhere to me
And when I catch my breath it's you I
breathe
Hinata ruotò, ondeggiando la gonna chiara attorno alle gambe, seguendo i
passi che aveva mandato a memoria durante estenuanti nottate.
Ripeté a mente
il ritornello della canzone, mentre i piedi si muovevano morbidi sul
tappeto.
I capelli ondeggiarono attorno al viso arrossato, creando giochi di
chiaroscuro inimitabili.
Sorrise quando tutto cessò, in un rapido muovere di
passi.
Il silenzio sembrò avvolgerla, finché non spalancò gli
occhi.
Tremò, fissando lo sguardo pallido che si rifletteva nei suoi.
-
allora Neji…la mia nuova insegnante di ballo dice che sono migliorata…- chinò il
capo, prima di rialzarlo, sorridendo.
Se aveva imparato qualcosa è che si
deve essere orgogliosi di sé stessi.
L’altro la fissò ancora, prima di
assentire con il capo, seguito da Hanabi, appena dietro di lui
- sei una
brava ballerina, Hinata- disse, sorridendo.
La ragazza arrossì appena,
ringraziandolo con un cenno del capo.
Hinata si avvicinò poi al biondo,
accasciato ai piedi del letto, sedendosi accanto a lui, poggiando le testa sulla
sua spalla, respirando pesantemente.
- grazie per avermi dato il coraggio di
farlo…- gli sussurrò all’orecchio, mentre lui le accarezzava i capelli
lentamente.
- …e tu sei un ragazzo incredibilmente fortunato- intervenne
Neji, rivolto a Naruto.
Questi alzò gli occhi verso il moro, sorridendo
-
geloso che la tua cuginetta abbia occhi solo per me…?- chiese Naruto, con aria
di sfida
- no- replicò Neji – felice che qualcuno finalmente la veda…-
So tell me
Do you see me?
Ecco a voi la AU seguito di "
ehy Temari ". Consigliata la lettura per comprendere i legami e gli intrecci tra le due storie. Anche se, credo, sia possibile leggere questa senza la shika/Tema.Naturalmente Hina/Naru, ovviamente dedicata a Aleberyl90 e _Eleuthera_.
È proprio con lei che abbiamo convenuto che le nostre muse si frequentino e girino per gli stessi locali. Una delle mie scene ( sebbene scritta circa un mese fa) assomiglia a una descritta da lei nel suo assoluto capolavoro "nine scenes of the play", quello su Hina/Naru.
Ecco il link, per chi ancora non lo avesse letto ( fidatevi, è grandiosa): leggi.
La canzone è "Everywhere" di Micelle Branch.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Attendo speranzosa i vostri commenti *_*
Che ne dite, continuo con altre coppie? Dico in quest’universo, intrecciando queste due storie con altre? Voi che ne pensate? Fatemi sapere, accetti anche suggerimenti…pensavo ad un triangolo Kiba/Ino/Kanku…( per te, _Ele_ sensei!) originale, no? ^_^
Un bacio
Roberta
p.s. grazie a tutte coloro che hanno letto e recensito la mia ultima Sasu/Saku "between bondage and smile"…siete uniche!*_*