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Autore: bambi88    30/10/2007    13 recensioni
Fiction collegata a "Hey Temari" anche se non è necessario aver letto la prima per leggere questa. Naruto è un vero teppista, forse un pò irresponsabile e sbadato.
Hinata è una ragazza sola, forse troppo sola, che nel ballo trova quel raggio di luce che desidera tanto.
Saranno le strade di qeusti ragazzi che si incroceranno ( anzi, scontreranno) un pallido giorno di settembre.
La canzone è "everywhere" di Michelle Branch.
Spero di avervi incuriosito
Un bacio, fatemi sapere cosa ne pensate
Roberta
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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everywhere hinata

Turn it inside out so I can see
The part of you that's drifting over me

- Io penso solo sia carina…- Nara prese a divincolarsi dalla collosa presa di Kiba e Naruto, ben stretti attorno al suo collo, starnazzando come oche, in un’imbarazzante imitazione del sesso femminile.
Choiji sbadigliò appena, sorridente. Sgranchì le gambe anchilosate sulla stretta e dura panchina, voltandosi verso il campo da basket dove alcune figure si agitavano in preda all’estasi da partita.
Partita osservata da alcune ragazze, tra le quali quattro ciuffi ormai noti spiccavano prepotenti.
- E allora è solo per questo che siamo venuti fino a qui…ed è solo una coincidenza che lei sia qui, Shika?- chiese Choiji, masticando nuovamente qualcosa di indefinito
Shikamaru si voltò verso il campo dove le figure, ovvero Neji e Kankuro, stavano dando mostra della loro abilità, osservati da un’estasiata Tenten e un’apparentemente annoiata… Temari
- Naruto, io ti scanno!- urlò rivolto al biondino che si nascose dietro Kiba, colpevole di aver suggerito l’uscita
- Che ne potevo sapere che fosse qui!- disse, iniziando a correre, imitato dagli altri due compagni.
Sentiva il fianco premere, continuando a sbuffare ferocemente.
Non poteva farsi beccare da Nara.
Era calmo e pacato ma…le sue vendette erano sicuramente tra le più crudeli. Come quella volta che Kiba lo aveva svegliato in piena notte.
Il povero ragazzo e il suo cagnolone, Akamaru, ricordavano con chiarezza la vendetta di Shika…
Voltò la testa verso l’inseguitore, che ora sembrava aver desistito, infilandosi le mani in tasca.
Forse sarebbe stato meglio farsi acchiappare…ora quella peste avrebbe trovato un modo per fargliela pagare. Con calma e usando le sue famose cellule grig…
- Ahi!-
Una voce sottile.
A Naruto sembrò di sfiorare qualcosa di incredibilmente leggero. Qualcosa che, cadendo a terra, produsse un tonfo e un piccolo lamento.
Fermò la corsa, osservando qualcosa accanto ai suoi piedi.
Fu solo quando il suo sguardo incrociò dei pallidi occhi chiari che capì cosa avesse colpito.
Una ragazza.

Just tell me how I got this far
Just tell me why you're here and who you are

- scusami…- mormorò Naruto, mostrando un sorriso alla giovane, che abbassò rapidamente lo sguardo.
- Mi scu…si lei- balbettò di rimando l’altra, mentre ciuffi scuri le ricadevano sulla pelle eburnea del viso, appena accaldata da un lieve rossore, ancor più evidente su quel pallore.
- Stai bene?- Naruto le si era avvicinato, porgendole la mano, osservando da lontano Shikamaru essere afferrato o meglio, abbrancato, dalla Sabaku. Che caratterino frizzante, la ragazza!
La mora davanti a lui, intanto, lo stava osservando da sotto la frangetta scura, tremando vistosamente.
- si…- mormorò infine, dopo lunghi attimi di silenzio – sei stato molto gentile…- concluse. Ora anche la voce aveva preso a fremerle.
- Ma se ti ho investito! Sono un vero cafone!- Naruto rise, portandosi la mano, mai afferrata dalla mora, che si era rialzata faticosamente dalla buffa posizione sulla quale era atterrata, dietro la nuca.
L’altra sorrise appena, mentre il rossore si estendeva sull’intero viso.
- comunque…ora che non vado più di fretta…- indicò Shikamaru con un cenno del capo, oramai preso da un’accurata scansione delle tette di Temari
– potremmo anche presentarci. Naruto, piacere- le porse ancora la mano, aprendo nuovamente uno dei suoi solari sorrisi.
La ragazza sembrò cercare imbarazzata le parole, prima di portare una mano chiusa a pugno sotto al mento e prendere fiato, come per raccogliere il coraggio prima di un’impresa epocale.
- Hina…- provò a bisbigliare, prima che una mano le afferrasse la spalla.
- Che sei venuta a fare?-
Naruto osservò il ragazzo che era apparso alle spalle della giovane, osservandone i lineamenti sottili e gli occhi pallidi. Così simili a quelli di quella certa Hina.
- Neji…mio padre ti cercava – mormorò come risposta l’altra, piegando la testa in gesto di sottomissione più eloquente di mille parole.
- Ce ne andiamo subito- disse il ragazzo, osservando con la coda dell’occhio un intontito Naruto, con la mano ancora tesa e il sorriso appena sfumato.
- E tu?- chiese infine, con aria di sfida
- Uzumaki Naruto- rispose il biondo, indurendo l’espressione. Lo Hyuga emanava arroganza ad un chilometro. Eppure tutti lo conoscevano, quella sottospecie di genio, molto in vista tra le ragazze di scuola. Anche Ino e Sakura si erano, in passato, prese una bella cotta per quel "pallidino", come aveva preso a chiamarlo Shikamaru. Ma questo ( soprattutto) anche per l’amicizia che il giovane sembrava aver stretto con la bella Sabaku. O almeno secondo quello che si mormorava.
L’altro sembrò ignorarlo, voltandosi verso un ragazzo che Naruto riconobbe immediatamente.
- Kankuro torno a casa…- sbottò lo Hyuga, sbuffando
- Che palle, per una volta che ti stavo distruggendo…-
Neji sorrise - …per una volta che perdevi con meno di sei punti di distacco- disse, ironico.
L’altro scosse le spalle, indifferente.
I due interruppero il battibecco quando Naruto si frappose tra i due, rivolgendosi alla ragazza.
- spero tu stia meglio, hai una brutta cera, Hina- disse, fissandola preoccupato.
La ragazza nascose ancor più il viso tra il bavero della giacca ed i capelli
- sto benissimo…- balbettò, mentre le labbra si piegavano involontariamente in un sorriso.
- Ti sei fatto il fidanzatino, Hyuga?- chiese Kankuro, battendole una mano sulle spalle, meritandosi due occhiate furenti
- Invece di rompere a mia cugina, guarda dov’è tua sorella…- rispose acido Neji, afferrando il braccio della giovane, costringendola a seguirlo.
Kankuro fissò intontito un punto all’orizzonte, prima di prendere letteralmente fuoco e borbottare qualcosa riguardo i "ragazzini pervertiti"
- TEMARIII!-
Naruto vide Shikamaru e la ragazza iniziare a fuggire e immaginò il tono scocciato dell’amico, tradendosi con un sorrisetto divertito che non sfuggì al fratello geloso.
- che hai da ridere?- sibilò Kankuro, crocchiando le dita della mano
Naruto era un ragazzo che aveva tanti aggettivi, in una possibile descrizione.
Alcuni riguardavano il suo aspetto fisico, altri la sua socievolezza, altri la sua spiccata qualità di sorridere alle vita.
Ma la voce più importante era sicuramente sotto la categoria: "rapporti interpersonali". Naruto era e sempre sarebbe rimasto un irrequieto attaccabrighe. Un vero teppista.
- hai qualche problema?- piegò le labbra in un sorriso stirato. Aveva proprio voglia di tirare un po’ di pugni.
Con un sospiro si accorse che Kiba non fosse nelle vicinanze. Peccato, si stava per perdere una scazzottata con uno del quarto…ci sarebbe rimasto malissimo.
Kankuro caricò il pugno, roso dalla rabbia.
Un sibilo veloce, un urlo.
Kankuro si massaggiò la mano, segnata dal lancio di una pietra.
- smettetela-
Naruto si voltò alle sue spalle.
- Sasuke, che diavolo vuoi?- sbraitò, mostrandogli il grugno
- Fermare una rissa da cui usciresti a pezzi, testa quadra-
Neji, Hinata e Kankuro, intanto, seguivano la nuova scena, chi seccato, chi ancora spaventata, chi ormai preso da furia distruttrice.
Sasuke rivolse loro un’occhiata gelida
- Neji, da quanto…- sibilò, sorridendo, ignorando le urla di Naruto
- …Uchiha…- mormorò l’altro, voltandosi - …a presto- terminò, mentre Kankuro, ancora massaggiandosi il pugno, rivolgeva ai due ragazzi un’occhiata furente.
- Pivelli… - sibilò allontanandosi nella direzione dalla quale Temari era letteralmente sparita con l’altro ragazzino.
Naruto seguì con lo sguardo la giovane Hyuga, che camminava lenta accanto al cugino.
- ti sei imbambolato?- chiese Sasuke, mentre Choiji e Kiba accorrevano ( chi più lentamente, masticando, chi più rapidamente, già negli occhi il luccichio della rissa).
- Ma che cavolo è successo qui?- chiese infine il ragazzone, spingendosi in bocca delle untuosissime patatine – e dove si è cacciato Shika?-

I recognize the way you make me feel
It's hard to think that you might not be real

- l’hai baciata?-
- le hai toccato le tette?-
- ti ha offerto da mangiare?-
Shikamaru beveva tranquillamente la sua coca-cola, ondeggiando sulle gambe della sedia.
- vuoi risponderci?- Naruto si piegò minaccioso verso il ragazzo che aprì svogliatamente un solo occhio
- che stavate dicendo?...scusate mi ero appisolato…-
Kiba digrignò i denti, Naruto mostrò il pugno e Choiji morse avidamente il panino imbottito.
- ci dici che hai fatto con Sabaku per tutto il pomeriggio?- ripeté la domanda iniziale Inuzuka, quella che era poi stata travolta da circa un milione di domandine indiscrete ( e quelle sopraccitate non erano che le più pie, soprattutto da parte di Kiba e di Naruto)
Nara sbadigliò, mostrando loro con lentezza il medio.
- col cavolo- sibilò, ridendo. – così la pagate…- sbottò, lanciando la lattina vuota nel cestino
- sei insopportabile- Naruto incrociò le braccia ale petto, storcendo le labbra in una smorfia
- io vado al bagno- proseguì, uscendo dalla classe mentre Kiba e Choiji continuavano l’assedio.
Il biondo uscì dalla classe, continuando a borbottare insulti verso Shikamaru, con le braccia incrociate dietro la nuca.
Fu allora che un’ombra attirò la sua attenzione.
Corti capelli scuri, grandi occhi pallidi.
E la divisa scolastica.
Sgranò gli occhi, sorridendo.
- Hina!- sbottò, raggiungendo la ragazza, che camminava affiancata da Tenten, quarto C.
La mora si voltò, arrossendo.
- lo conosci?- Tenten lo fissava dubbiosa, osservando la camicia fuori dai pantaloni e la cravatta non stirata, gettata distrattamente sulla spalla.
- Certo che mi conosce…l’ho investita ieri!- rise il ragazzo, facendo arrossire ancor più la Hyuga
Tenten spostò lo sguardo su l’amica, sorridendo impercettibilmente
- Capisco…- mormorò, facendole l’occhiolino – …sarebbe Uzumaki…- disse, compiaciuta, prima di schiaffeggiarsi la fronte – che sbadata, devo andare!- disse, iniziando a correre.
- Si chiama Hinata, non Hina…- bisbigliò all’orecchio del giovane, lasciandoli soli nel corridoio.
Naruto, incapace di seguire ciò che nell’arco di ben ventitre secondi era successo, annuì stordito, mentre Hinata si poggiava al muro, sbiancando.
- stai bene?- Naruto le portò le spalle attorno alla vita, sorreggendola.
Ma questo, contro ogni aspettativa del ragazzo, non fece altro che peggiorare la situazione.
- oddio…- bisbigliò, mentre la ragazza perdeva i sensi.

Hinata era abituata a quel buio improvviso, a quei suoni sordi, a quel frusciare e a quella sensazione di nulla che la coglieva spesso.
Sospirò, aprendo gli occhi.
Eppure lei non era davvero una ragazza così fragile… il problema era la sua innata timidezza.Dove si trovava?
Allungò la mano che frusciò al contatto del lenzuolo rigido.
Ci risiamo, pensò. Sono di nuovo in infermeria.
E pensare che proprio lì era iniziato tutto, quasi un anno prima.
Lei era svenuta ( Neji l’aveva sgridata e lei si era sentita mancare) e lui era a farsi fasciare una mano seduto sul lettino. E aveva urlato qualcosa come " gliela rompo quella faccia da schiaffi a Sasuke se scopro che esce ancora con Sakura". E Hinata aveva sorriso, fissandolo, quella volta.
Nonostante i lividi, i graffi e l’inevitabile nota ( se non persino una sospensione, come annunciava uno scocciato vice-preside), riusciva ancora ad urlare e a mostrarsi così deciso.
Mentre lei era sbiancata appena un odioso cugino le aveva dato della fallita davanti la sua classe.
E così quella volta aveva deciso che avrebbe conosciuto quel ragazzo. Uzumaki Naruto.
Peccato che per ben un anno si era limitata a seguirlo di nascosto, arrossendo al suo passaggio.
Prima di quello stupendo pomeriggio prima.
- ehi ti sei ripresa?-
Hinata aprì gli occhi chiari, mettendo a fuoco la figura che le si era avvicinata.
Figura che le rivolse un luminoso sorriso.
Non poteva essere. Era sicuramente un sogno. Un bel sogno…
- ben tornata!-
Chiari e dolci occhi azzurri. Pelle scura e perfetta. Luce dorata attorno al viso.
Non c’era dubbio…un sogno.
Un sogno che starnutì, con un suono secco e sordo.
- sei reale…- mormorò Hinata, afferrando il lenzuolo, come spaventata
- Naruto- bisbigliò la ragazza, balzando a sedere – che ci fai qui?- disse d’un fiato
- Allora sai parlare senza balbettare!- Naruto si sedette accanto a lei – qualcuno crede che sia io la causa del tuo svenimento. Sono in punizione… - rise, grattandosi il naso con il palmo della mano
- Oh mi dispiace…- disse lei, lisciando il lenzuolo con la mano
- …ovviamente la punizione è di stare chiuso in biblioteca…ma praticamente conosco tutte le vie di fuga da quel buco – rise soddisfatto – ed ero preoccupato per te...- Hinata arrossì, se possibile, ancor di più
Naruto sembrò meditare, afferrandosi con due dita il mento.
- il mio amico Choji dice che svieni perché mangi troppo poco…- Naruto le sollevò un braccio – eppure non mi sembri troppo magra…-
Hinata si morse un labbro, imbarazzata
- Shika invece sostiene che tu dorma poco…ma nonostante il pallore non hai occhiaie…bella pelle invece…-
- E Kiba…bhe su quello che dice quell’idiota è meglio sorvolare- rise.
- Kiba Inuzuka lo conosco, eravamo insieme alle medie…- s’intromise nei pensieri dell’altro Hinata – è…è Kiba - sorrise, mentre Naruto si voltava verso la porta, negli occhi un’ombra di preoccupazione
- Devo andare!- le scapigliò i capelli, avvicinandosi alla finestra. – ci sentiamo, Hinata!-
La ragazza affondò la testa nel cuscino, fingendosi addormentata, quando l’infermiera entrò nella stanza.
- quel farabutto deve essere qui!- disse, seguita dal bibliotecario.
E Hinata, sepolta dal ruvido lenzuolo, si ritrovò a sorridere.

 

And when I wake you're never there
But when I sleep you're everywhere
You're everywhere

Hinata camminava lentamente nel corridoio della villa, indosso l’asciugamano ricamato con le iniziali.
I capelli grondavano acqua sulle spalle, facendola rabbrividire.
Sospirò di sollievo quando vide le porte della sorella e del padre ancora sbarrate.
Dovevano essere ancora fuori, chi per scuola, chi per lavoro.
Si lasciò sfuggire un sorrisetto soddisfatto, accelerando il passo.
Ondeggiò sulle gambe tornite, entrando in camera.
La luce si accese sulla libreria di legno, sulla scrivania scura e sui libri scolastici ordinati per materia.
Uno sbuffo uscì involontariamente dalle labbra. Labbra che si serrarono concentrate quando si avvicinò alla mensola dove svettava padrone l’unico oggetto di quella stanza che lei amava davvero.
- ci vuole qualcosa di…orecchiabile.- disse, afferrando uno dei dischi e infilandolo nello stereo.
La musica si diffuse nella stanza, inondando di note e parole la ragazza che si lasciò trasportare dal ritmo.
Rivestirsi a tempo di musica.
Ballare fino a sentirsi svenire ( e a lei capitava, eccome…).
Addormentarsi cullata da quei dolci suoni.
Hinata ballava, muovendo le gambe, le braccia, la testa, canticchiando con la sua innocente voce le strofe veloci.
Si lasciò cadere sul letto, i capelli umidi attorno al viso accaldato.
- Naruto…- si portò una mano alla bocca, imbarazzata.
- …vorrei fossi qui…- chiuse gli occhi, mentre l’immagine di lui le appariva chiara e distinta.
Il suo viso, le sue mani, il suo sorriso.
Bloccò i suoi pensieri quando un brivido freddo la scosse.
Un brivido che non era dovuto alla maglia bagnata che le aderiva al corpo, né al vento di settembre che filtrava dalla finestra socchiusa.
Si sforzò di addormentarsi, mentre Naruto riprendeva prepotentemente il sopravvento sulla sua mente.
E a lei piaceva lasciarsi trasportare da lui.

 

I sense it now, the water's getting deep
I try to wash the pain away from me
Away from me

- Shika è fuori, svelti!- Kiba, fermo sulla porta, fece cenno ai due amici che sbucarono dalla classe.
- Sei sicuro che non starà andando da lei?-
- Ma se ha mandato Choji a cercarla oggi…sicuramente no…- Kiba sorrise malvagiamente, strofinandosi le mani – ricapitoliamo: troviamo Temari, prendiamo un po’ in giro Shikamaru e ci godiamo le reazioni…che ne dite?-
Choji ingoiò – è un piano scemo e Shika ci ammazzerà…-
Naruto fissò l’amico – però ne sarà valsa la pena…- si scambiò il cinque con l’Inuzuka.
- io me ne tiro fuori…- Choji si allontanò, facendosi strada tra i due
- tieni almeno la bocca chiusa!- gli urlò dietro Naruto, mentre Kiba gli poggiava una mano sulla spalla, in volto un’espressione di sconforto – non puoi chiedergli questo… come farebbe, poi, a mangiare?-
Una risata tra il crudele e il divertito riempì l’aria del corridoio, quando i due si mossero per raggiungere il quinto E.
E Temari, ovviamente.
- Hinata - Neji era di fronte a lei, braccia incrociate al petto, sguardo severo.
Tenten, accanto al ragazzo, guardava la ragazzina con un’espressione mortificata.
Chissà cosa era andato a dirle. Sicuramente non era un buon momento per la giovane Hyuga.
- Ne…ji…- balbettò lei, nascondendo il quaderno con le dita tremolanti
- Ho saputo che hai dimenticato di svolgere i compiti ieri - le disse, strappandoglielo dalle mani
Hinata abbassò lo sguardo.
- mi chiedo cosa ne penserà zio Hiashi…- borbottò
La ragazza represse un singhiozzo, nascondendosi dietro la frangia
- che non sono degna del cognome che porto…- bisbigliò, in un ritornello che le ripetevano da anni.
E va bene, aveva sbagliato. Si era addormentata pensando a Naruto.
Lei faceva sempre più del dovuto. Sudava, studiava, piangeva più delle altre.
Ma non era mai abbastanza degna. Lei non era infallibile. Infallibile come Neji.
Trattenne ancora un singhiozzo, mentre anche lo sguardo glaciale del cugino si abbassava, come rattristato.
- Neji, piantala-
Hinata alzò gli occhi sulla ragazza che aveva parlato, seduta sul banco di Gaara.
E incrociando i suoi occhi verdi si chiese come sarebbe stato rispondere così a suo cugino.

- CHE VUOL DIRE CHE NON E’ IN CLASSE?- Kiba si tappò le orecchie.
Naruto sapeva urlare persino più di Ino se provocato.
Aveva certi acuti…
La ragazza scosse di nuovo la testa dei lunghi capelli rossi
- la battona è dal fratellino demente. Terzo E.- rispose, accarezzando la fodera del flauto del corso di musica
- Tayuya!- un ragazzo evidentemente con problemi di peso più gravi di Cho le si era avvicinato, pronto ad una litigata. – quante volte ti ho detto di moderare il linguaggio!-
Kiba e Naruto si scambiarono un’eloquente occhiata, defilandosi sotto il tema musicale delle "cinquanta più fantasiose parolacce" ad opera di Tayuya.
- che esemplare di ragazza…-
- modello "scaricatore di porto/all inclusive"- sbottò Naruto, facendosi spazio nel corridoio intasato della ricreazione.
- Ci siamo!- disse entrando nell’aula.
- Uzumaki- sguardo gelido.
- Hyuga- acque profonde.
- Na…ruto…-

Gaara sollevò lo sguardo sul biondo che era appena entrato.
Era uno degli amici di quello "scrocchia-zeppi" che andava dietro la sorella. Almeno era quello che Kankuro gli ripeteva fino allo strenuo.
Hinata, la sua silenziosa compagna di classe, fissò il biondo per una sequenza interminabile di secondi.
Gaara non era un ragazzo socievole, proprio per questo amava starsene zitto.
C’è chi gli dava del matto e si beccava una bella dose di pugni, ma per lo più tutti lo lasciavano solo.
E sola era spesso anche la Hyuga. Forse per questo Gaara decise di seguire la scena, evitando di voltare la testa disinteressato.
- Hinata, ci sono problemi?- Naruto le si era avvicinato, porgendole un fazzoletto - …non è il massimo, ma quelli del discount si pagano di meno…e io sono raffreddato- si scusò, mostrando orgoglioso il naso rosso.
La ragazza sollevò lo sguardo.
Poco prima, nelle pozze profonde degli occhi del cugino si era sentita annegare, ora rivedeva la luce.
- grazie…- bisbigliò asciugandosi gli occhi, mentre Neji veniva trascinato via da una Tenten furente.
- E ringrazia che non ti faccio mettere seduto vicino a Lee…- gli borbottava, riaffermando il vecchio detto che "chiodo scaccia chiodo" o meglio: " preoccupazione scaccia preoccupazione"
Kiba intanto, dopo aver fissato Hinata interdetto per qualche secondo, le balzò al collo, abbracciandola.
- Hina! Da quanto tempo…eri alta così!- indicò un’altezza ridicola con il palmo della mano, in una sua classica posa boriosa - Pensa che in questi tre anni sei sempre stata qui…ma non ti ho mai vista in giro…-
- Esco poco…- si scusò la ragazza, divincolandosi dalla stretta dall’amico
- Diciamo che non esci affatto… sei stupenda!- le sorrise, mente Naruto li guardava imbarazzato
Kiba fissò negli occhi l’amica, che, come incantata, seguiva i movimenti di Uzumaki.
- capisco…- le bisbigliò, facendole l’occhiolino – io avrei una missione…Naruto, l’accompagni tu a darsi una sciacquata?- chiese, voltandosi verso il biondo che annuì, sorridente.
Uscirono dalla classe, mentre Hinata, pizzicandosi i palmi delle mani e mordendosi la lingua, tentava di non svenire ancora.
- eri qui per chiedermi qualcosa di quella zucca in salamoia di Nara?- Temari era balzata alle spalle di Kiba, che si beccò uno schiaffo sulla nuca – sono di pessimo umore, fila, ragazzino-

You're everything I know that makes me believe
I'm not alone

- serve una mano?- Naruto era poggiato allo stipite della porta del bagno delle ragazze, che Hinata si era chiusa come una forsennata alle spalle.
- No..gra…zie…- balbettò l’altra di rimando, sovrastando appena lo scrosciare dell’acqua.
Si lasciò scivolare a terra, sbattendo la testa sulla parete fredda di ceramica.
Un singhiozzo le sfuggì dalle labbra, socchiudendo gli occhi pallidi.
- e va bene…se vuoi che parli da solo lo farò- Naruto si era voltato verso la porta chiusa, prendendo fiato.
- Allora…inizierò parlando di me: Naruto Uzumaki. Bellissimo ragazzo, modestamente, occhi celesti e capelli biondi. Bel carattere, un buon sinistro. Kiba afferma sia micidiale. Ha una media che sfiora quasi la sufficienza a scuola e va pazzo, come è noto, per la Haruno, che, come è noto, lo ignora completamente, preferendogli quel borioso dell’Uchiha. Che, tra parentesi, è il migliore amico dell’Uzumaki. Non chiedermi come si possibile tutto ciò. Inoltre Naruto ha la capacità di parlare per ore anche ad un muro…-
La porta cigolò, rivelando il viso dolce di Hinata.
- perché lo fai?- chiese, pigolando
- cosa?-
- questo-
- perché sei sempre sola. E io capisco benissimo cosa si prova-
Hinata sollevò coraggiosamente gli occhi.
- ora non mi sento sola, Naruto-

You always light my way
I hope there never comes a day
No matter where I go
I always feel you so

- dove stiamo andando?- Hinata respirava a fatica, inciampando per le ripide scale del palazzo abbandonato
Naruto la guardò sorridendo, tenendole salda la mano che aveva afferrato
- Tenten mi ha detto che ti piace la musica…- le fece l’occhiolino, mentre il tramonto scendeva alle loro spalle
- Ma ora è buio…- si lasciò sfuggire lei, imbarazzata
- E tu per tutti, Neji compreso, sei a cena da Ten…perciò sta calma…- Naruto era così, semplicemente imprevedibile.
- Sali questi gradini e lo vedrai…- la costruzione che si apriva davanti ai loro occhi sembrava antica e in disuso
- Sei sicuro…- Hinata si interruppe. Se Naruto diceva che era possibile salire, non sarebbero stati i suoi inutili piagnistei a dissuaderla. Sarebbe salita.
Cercò di sorridere, in uno sforzo che si andò a sommare a quello di frenare il tremore alle mani per l’emozione.
Certo con lui che la trascinava per le scale tenendole i fianchi era tutto più difficile.
Una ventata d’aria fresca la riscosse dai suoi ancora innocenti pensieri, mentre Naruto, con un balzo poco meno che felino, scavalcava un inferriata
- salta- le disse – e non guardare giù. Siamo sul tetto- le sorrise, sicuro
- Neji mi ucciderebbe- aggiunse, quando la ragazza gli inciampò tra le braccia, nascondendo lo sguardo, trattenendolo sulle punte delle scarpe – andiamo!-
Hinata lo seguiva, osservando gli ultimi raggi di luce fondersi nei suoi capelli dorati, reprimendo un sospiro.
Era con Naruto.
Era uscita con Naruto.
Era sola con Naruto.
Era sola con Naruto in un posto isolato.
Ecco, si sentiva svenire di nuovo.
- Hinata, entra qui!- Naruto la tirò per la manica del giacchetto scuro, tenendole la testa abbassata – sbrigati…e non fare rumore-
La ragazza deglutì rumorosamente, ripensando al dolce sorriso della sua professoressa delle medie, la Yuuhi, quando le ripeteva che l’amore l’avrebbe " tolta dal torpore delle timidezza".
Piaceva la poesia, alla Yuuhi…
- Guarda…- Naruto si era scansato, facendosi spazio nel soppalco dove si erano, con qualche difficoltà, infilati.
Hinata sbarrò gli occhi chiari, arrossendo.
- è la compagnia di balletto russa…- mormorò, mentre, sotto di loro dal pubblico si levava un applauso entusiasta.
- Spero di non averti fatto arrivare troppo in ritardo…- rispose il ragazzo, accovacciandosi
La ragazza si voltò verso di lui, tremando
- …non c’erano più i biglietti…-
- infatti il nostro è un…chiamalo "posto speciale"…- fece l’occhiolino -…abito qui vicino e da piccolo non riuscivano a tenermi a casa… il palazzo abbandonato era il mio rifugio. Un rifugio accanto al teatro comunale, comunque…- Naruto rise piano, mentre la ragazza spostava lo sguardo sul palco
- è bellissimo…- bisbigliò, mentre Naruto l’abbracciava - questo è per farmi perdonare dello spintone al parco…- sorrise, e Hinata lasciò che le luci dello spettacolo si adombrassero, rispetto a quelle che lesse nei suoi occhi.


And when I touch your hand
It's then I understand
The beauty that's within
It's now that we begin

- credi che Shikamaru abbia ottenuto la parte?-
- ovviamente no…- Kiba si teneva le mani sullo stomaco, piegato dalle risate, mentre Choji, con lo sguardo basso, sorrideva imbarazzato
- il nostro amico è appena diventato uomo e tu arrossisci come una femminuccia!- Naruto gli sbatté la mano sulla spalla, osservando con la coda dell’occhio le mani di Nara stringersi attorno la vita di Temari.
- Secondo me la soffoca…- fu il commento di Kiba, ancora preso ad asciugarsi gli occhi dal troppo ridere
- Secondo me siete due idioti…- Ino si passò una mano tra i capelli, avvolgendosi al braccio dell’Inuzuka – …non sono dolcissimi?-
- Cavolate…il prossimo provino però lo faccio pure io…finissi anche io a pomiciare una maturanda!-
- Scemo!-
Hinata seguiva la scena appoggiata alla parete del corridoio.
Sospirò, maledicendo la sua dannata timidezza.
Da quando Naruto l’aveva portata con sé allo spettacolo lei non aveva fatto che evitarlo.
E da ombra che era stata…ora ombra era voluta diventare.
Eppure sarebbe bastato solo un saluto.
Trattenne il fiato, socchiudendo gli occhi.
- Vado a chiamare Kankuro…-
- Così è la volta buona che si scatena la rissa, Naruto…-
- Bene!-
- Kiba non ti ci mettere anche tu-
- …e voi che avete da guardare?-
Rumore di passi, grida, risate…
Un vento improvviso.
Una mano.
- Hinata!-
La mora aprì gli occhi, iniziando a tremare, specchiandosi in due laghi azzurri.
- Na…ru…to- lui sorrise, spingendola dentro una classe vuota.
Il ragazzo le passò una mano sulle labbra, zittendola.
- credo che il peggio sia passato…-
- cioè?-
- hai mai visto due furie alleate?...bene, ti sei appena persa una fusione tra Temari e Ino…- sghignazzò
Il ragazzo aprì la finestra, lasciando che la luce penetrasse nella stanza buia.
Fissò lei negli occhi chiari, sospirando.
- quando arrossisci sei molto carina-
- io arrossisco sempre-
- allora sei sempre molto carina-
Si lasciò sedere su una delle sedie accanto la finestra, mentre la ragazza tentava di riacquistare una respirazione regolare.
- bella giornata…- lui giocherellava con un laccio della felpa della divisa, mentre lo stomaco iniziava a brontolargli.
- E per rompere a Shika non ho nemmeno pensato al pranzo…- gli occhi si inumidirono – hai del ramen?-
Hinata scosse la testa, rattristata
- bene…ti va di andare a cercare qualcosa di commestibile?- rise il ragazzo, porgendole la mano.
Hinata trattenne il fiato, prendendola tra le sue.
- effettivamente ho fame anche io…-
Naruto sorrise, stringendole le dita nervosamente
- vorrei che non finisse mai- - si lasciò sfuggire la ragazza
- cosa?- chiese Naruto, con un’eloquente espressione da fesso
- nulla…- Hinata arrossì, sciogliendo la presa alle mani
il ragazzo sorrise, afferrandola per la vita
- non sono un genio come Nara…ma credo di aver capito…-

 

'Cause you're everywhere to me
And when I catch my breath it's you I breathe

Hinata ruotò, ondeggiando la gonna chiara attorno alle gambe, seguendo i passi che aveva mandato a memoria durante estenuanti nottate.
Ripeté a mente il ritornello della canzone, mentre i piedi si muovevano morbidi sul tappeto.
I capelli ondeggiarono attorno al viso arrossato, creando giochi di chiaroscuro inimitabili.
Sorrise quando tutto cessò, in un rapido muovere di passi.
Il silenzio sembrò avvolgerla, finché non spalancò gli occhi.
Tremò, fissando lo sguardo pallido che si rifletteva nei suoi.
- allora Neji…la mia nuova insegnante di ballo dice che sono migliorata…- chinò il capo, prima di rialzarlo, sorridendo.
Se aveva imparato qualcosa è che si deve essere orgogliosi di sé stessi.
L’altro la fissò ancora, prima di assentire con il capo, seguito da Hanabi, appena dietro di lui
- sei una brava ballerina, Hinata- disse, sorridendo.
La ragazza arrossì appena, ringraziandolo con un cenno del capo.
Hinata si avvicinò poi al biondo, accasciato ai piedi del letto, sedendosi accanto a lui, poggiando le testa sulla sua spalla, respirando pesantemente.
- grazie per avermi dato il coraggio di farlo…- gli sussurrò all’orecchio, mentre lui le accarezzava i capelli lentamente.
- …e tu sei un ragazzo incredibilmente fortunato- intervenne Neji, rivolto a Naruto.
Questi alzò gli occhi verso il moro, sorridendo
- geloso che la tua cuginetta abbia occhi solo per me…?- chiese Naruto, con aria di sfida
- no- replicò Neji – felice che qualcuno finalmente la veda…-

You're in everyone I see
So tell me
Do you see me?

 

Ecco a voi la AU seguito di " ehy Temari ". Consigliata la lettura per comprendere i legami e gli intrecci tra le due storie. Anche se, credo, sia possibile leggere questa senza la shika/Tema.
Naturalmente Hina/Naru, ovviamente dedicata a Aleberyl90 e _Eleuthera_.
È proprio con lei che abbiamo convenuto che le nostre muse si frequentino e girino per gli stessi locali. Una delle mie scene ( sebbene scritta circa un mese fa) assomiglia a una descritta da lei nel suo assoluto capolavoro "nine scenes of the play", quello su Hina/Naru.
Ecco il link, per chi ancora non lo avesse letto ( fidatevi, è grandiosa):
leggi.
La canzone è "Everywhere" di Micelle Branch.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Attendo speranzosa i vostri commenti *_*
Che ne dite, continuo con altre coppie? Dico in quest’universo, intrecciando queste due storie con altre? Voi che ne pensate? Fatemi sapere, accetti anche suggerimenti…pensavo ad un triangolo Kiba/Ino/Kanku…( per te, _Ele_ sensei!) originale, no? ^_^
Un bacio
Roberta

p.s. grazie a tutte coloro che hanno letto e recensito la mia ultima Sasu/Saku "between bondage and smile"…siete uniche!*_*

  
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