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Autore: ArmoniaDiVento    10/04/2013    4 recensioni
Un George Weasley tornato a sorridere e un Harry Potter bisognoso di distrarsi, seduti per terra in un angolo dei Tiri Vispi Weasley; una bottiglia di Whiskey Incendiario mezza vuota e tanti ricordi spassosi che tornano alla memoria.
E poi quelle parole...
-Perché?
-Perché non la vedo.
-Non vedi? Chi?
-Quella luce.

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Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: George Weasley, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nickname su EFP e forum: ArmoniaDiVento 
Titolo della storia: Quella luce
Pairing: George/Harry
Prompt:ricordi
Rating: verde
Genere: fluff, commedia
Avvertimenti: -
Introduzione: un George Weasley tornato a sorridere e un Harry Potter bisognoso di distrarsi, seduti per terra in un angolo dei Tiri Vispi Weasley; una bottiglia di Whiskey Incendiario mezza vuota e tanti ricordi spassosi che tornano alla memoria.
E poi quelle parole...
-Perché?
-Perché non la vedo.
-Non vedi? Chi?
-Quella luce.
NdA: beh, infine eccola qui! Questa storia è stato un vero parto... premetto che questa storia l’avevo già scritta tepo fa, perché questa crack pairing mi affascinava parecchio, e ho cercato di renderla più credibile possibile. Sul risultato della mia fantasia contorta non ne ho idea, lascio a voi la parola... una cosa è certa, scrivere di questa stranissima coppia mi è piaciuto un sacco! Enjoy.

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Quella luce.


 
 
-Ahah, sììì... e ti ricordi quando siamo venuti a prenderti con la macchina di papà? Abbiamo sorvolato mezza Londra, di notte... mamma ci avrebbe uccisi...
-Certo, come dimenticarselo? Una delle vostre trovate migliori!... e i fuochi d’artificio con la Umbridge? Godric, quanto ho riso... quella vecchia megera, se lo meritava eccome...
-Aspetta aspetta, me ne è venuta in mente un’altra... quando abbiamo bevuto la Pozione Invecchiante e ci sono spuntate quelle due barbe bianche... ci siamo rotolati per terra e azzuffati come due imbecilli, che ridere...
-Eravate convinti di fregare Silente, eh...
-E quella volta che Ron ha ballato con la McGranitt per le prove del Ballo del Ceppo? Ma te lo ricordi? Era rosso come un peperone... “Weasley, metti la mano qua...” aaaah, che momento epico, l’abbiamo preso in giro per mesi...
-Ahah, davvero...
-Merlino, sai cosa mi è venuto in mente? ...quella volta che ho beccato te e Ginny che vi baciavate in cucina e ti ho guardato malissimo... davvero, ogni volta che ci penso mi viene da ridere e...
-Io e Ginny ci lasciamo.
-...non puoi capire, avresti dovuto vedere la tua faccia in quel momento, perché era veramente...
 
Tic. Tac.
 
-...che... cos’hai detto?
 
Tic. Tac.
 
-Io e Ginny ci lasciamo.
 
Tic. Tac. Toc.
 
George si schiarì la voce.
 
-Beh, era anche ora.
 
Passò un minuto, forse due, prima che Harry Potter riprendesse il controllo dei suoi sensi e della sua voce, ma il suono che ne uscì non risultò comunque particolarmente articolato.
-Ch... hh... i-io...
-Sei proprio buffo, Harry.
 
George versò un’altra generosa dose di Whiskey Incendiario nel bicchiere del moro, che da pochi minuti giaceva vuoto ai suoi piedi.
Poi, con un’alzata di spalle, decise di rabboccare anche il suo.
Harry prese automaticamente in mano il bicchiere e, sempre con un’espressione allibita, ne riversò in un sol fiato il contenuto ambrato nella sua gola, che prese a bruciare, mentre i suoi occhi verdi iniziarono a lacrimare.
-Ehi, vacci piano amico! Cos’è tutta questa foga?
-Eh?... Io... cosa? Tu... ti ho appena detto che tua sorella ed io...
-Sì sì, taglia con queste frasi sconnesse, tanto so già tutto.
-Sai... te l’ha detto lei?
-No, genio, lo so perché l’ho capito.
-...ah.
George prese un altro sorso dal suo bicchiere, deglutendo rumorosamente.
-Così... è davvero così evidente?- mormorò l’altro, torcendosi le mani.
-Beh, dipende.
All’ennesimo sguardo interrogativo del moro, George sbuffò.
-Se Madre Natura ti ha dotato di un cervello più infinitesimale di quello di una gallina spennacchiata, come nel caso del mio fratellino Ronald, hai buone possibilità di non accorgertene; se invece hai la fortuna di possedere un cervello di dimensioni naturali, per non dire più grandi della norma, come nel mio caso del resto, beh allora...
George ammiccò e sorrise.
 
Sembrava essere tornato quello di sempre.
George che sorrideva. George che prendeva in giro Ron. George che sogghignava.
Ma, più di tutto, George che dopo mesi riusciva a parlare di Fred, ad evocarne i ricordi, a rivivere i momenti più belli che lo legavano a lui.
Sembrava finalmente essere uscito da quel tunnel dov’era precipitato quella notte, da dove aveva creduto di non poter mai più tornare indietro, intriso di buio e dolore fin nelle viscere... ma adesso poteva scorgere, intuire sul fondo, uno spiraglio di luce.
 
Era la prima volta che Harry lo vedeva sorridere da quando era successo.
E quello che vide gli scaldò il cuore.
Sì sentì invadere da un calore inaspettato, una sensazione chiamata speranza.
Si sorprese nel constatare quanto gli era mancato quel sorriso... e non poté far altro che sorridere a sua volta.
 
Harry rivolse lo sguardo verso l’alto, verso gli scaffali del negozio traboccanti di merce che li sovrastavano.
 
Da quanto erano seduti lì a terra, fianco a fianco, la schiena contro il muro, a bere Whiskey e a ricordare i momenti più belli, i più divertenti dei loro anni a Hogwarts? Non ne aveva idea. Ma sentiva che non aveva molta importanza.
Voleva solo smettere di pensare ai suoi problemi, a Ginny e alla loro storia fallita, alla confusione che albergava nella sua testa, voleva semplicemente potersi distrarre... e poi voleva ridere. Sì, aveva una gran voglia di ridere. E chi, meglio di George, avrebbe potuto aiutarlo in questo?
E così avevano riso, riso a crepapelle e Harry si era sentito libero e leggero e...
 
Il suo sguardo si rabbuiò nuovamente, prima che ricominciasse a parlare.
-E come te ne sei accorto, se posso saperlo?
Il rosso lo squadrò con un’espressione a metà tra il divertito e l’incredulo.
-Caro il mio Harry, mi sorprendi. Sarai anche il Prescelto, il Bambino Sopravvissuto, il Salvatore dei Due Mondi eccetera, ma in quanto a perspicacia, beh...
Harry sbuffò.
Il rosso si permise una risatina.
-Ok, ok, ora la smetterò di elencare le tue mancate qualità intellettive e tornerò serio.
Fece una piccola pausa, come per preparare il terreno a quello che stava per dirgli.
Sospirò.
-Si vede lontano un miglio che non la ami.
Harry girò la testa così di scatto che per poco non si fece male al collo.
-Perché?
-Perché non la vedo.
-Non vedi? Chi?
-Quella luce.
Harry continuava a fissarlo, sbalordito. Dove stava andando a parare con quel discorso?
Il rosso continuò, il bicchiere stretto tra le dita intrecciate e lo sguardo perso davanti a sé.
 
-Perché nel tuo sguardo non c’è quella luce. Una luce che ti irradierebbe le iridi di venature chiare addolcendoti lo sguardo, una luce che si rispecchierebbe negli occhi di chi ti guarda, emanando calore.
 
Tic. Tac.
 
-E invece no. Non c’è.
 
Tic. Tac.
 
-Quando guardi mia sorella non c’è niente.
 
Harry sentì una scossa elettrica attraversare il suo corpo.
E in quel momento capì che George aveva perfettamente ragione. Su tutto.
Gli aveva letto dentro, come nessuno era riuscito a fare.
E no, non l’aveva giudicato. Nelle sue parole non c’era nessuna accusa, nessun risentimento.
Perché George era così. Osservava senza giudicare. Parlava senza mentire.

Nel tuo sguardo non c’è quella luce.
 
Era rapito da quelle parole.
Non aveva smesso di fissare il rosso nemmeno per un istante, le labbra leggermente socchiuse per la sorpresa e gli occhi spalancati e curiosi.
In quel momento George voltò leggermente la testa, trovandosi a pochi centimetri dal volto del moro.
Fu un attimo.
Un attimo in cui i centimetri fra loro diminuirono ancora e ancora e...
Harry non capì più niente.
 
Tic. Tac. Toc.
 
-Eccola, ora la vedo.
 
Fu poco più che un sussurro al suo orecchio, un soffio leggero.
 
-Quella luce.
 
 
 















Dedico questa storia alla dolcissima flors99, perché... da lei è partito tutto, dagli ignobili scherzi del Caso e dalle Coincidenze, da una sfida che sembrava impossibile e invece eccoci qui...
A fare il tifo per il bacio di George e a sorridere con lui!
Se questa storia esiste, è anche e soprattutto merito tuo :)
Grazie di tutto!
ArmoniaDiVento

  
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