Ero
preparato a ciò che avrei trovato.
Mia
madre ha fatto un ottimo lavoro in questi anni.
L’immagine davanti a me coincide perfettamente con
quella che ho costruito grazie alle sue parole.
Disprezzo, orgoglio.
Malinconia,
sofferenza.
Nobiltà.
Lei
vedeva in te tutto questo, e lo stesso vedo io, come se ti guardassi attraverso
i suoi occhi.
Ma
qualcosa va diversamente da come avevo immaginato.
Quando
mi guardi, le mie guance si incendiano.
Mi
mordo le labbra, mi sforzo di mostrare indifferenza.
Non
devi sapere che sono tuo figlio.
Così combatto la mia battaglia.
Potente è il mio nemico.
Il desiderio di rifugiarmi tra le tue braccia.
E chiamarti papà.
FINE
Nota dell'autrice:
un ringraziamento speciale a coloro che hanno recensito la mia one-shot
pubblicata ieri, "Ti porterò a pescare". Finalmente sono
riuscita a scrivere una drabble, e spero di avervi trasmesso
qualcosa... fatemi sapere! Un abbraccio, Sonsimo.