Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: irishpuppysmile    10/04/2013    1 recensioni
A volte riveliamo i nostri sentimenti troppo presto.
ma altre volte troppo tardi
Molti invece rivelano tutto appena è il momento
mentre altri lo fanno senza pensarci due vole
-
Niff
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nick Duval stava camminando per strada sbuffando per il peso delle borse della spesa,andando verso casa. Guardò il cellulare scorgendo l’ora; 18.47 e lui non si era ancora fatto vivo a casa o in città,si stava preoccupando.
Aprì la porta di casa sperando di trovarlo sul divano sorridente a aspettarlo come ogni giorno,ma la casa era esattamente come l’aveva lasciata.
Nonostante il carattere scontroso a volte era anche dolce,raramente però,non chiedeva mai aiuto a nessuno. Gli piaceva fare da solo e non dipendere da nessuno.
Nick per questo suo comportamento a volte era rimasto deluso,credeva che lui si fidasse abbastanza da chiedergli aiuto.
Ma d’altro canto non poteva biasimarlo;era nato e cresciuto in un vicolo pieno di drogati come sua madre e suo padre i quali non venivano considerati tali da lui,aveva imparato a cavarsela con le sue forze e a non chiedere niente a nessuno.
Faceva un lavoro pericoloso,ma non aveva mai fatto vedere a Nick l’insicurezza per esso,ogni volta difendeva il suo ‘lavoro’ come se fosse una cosa di vitale importanza,anche se Nick gli aveva offerto di vivere a sue spese lui aveva accettato il tetto sotto la testa ma non l’aiuto economico.
Sospirò e incominciò a mettere al proprio posto la spesa per poi pulire il soggiorno. Costatando che non ci fosse più niente da pulire si butto sul divano sbuffando dalla preoccupazione.
Accese la televisione facendo zapping tra i canali per cercare qualcosa che lo potesse distrarre,nervoso si alzò e emise un gemito infastidito
Salì al piano superiore,spogliandosi nel tragitto per poi andare a fare una doccia fredda per cercare di calmarsi.
Chiuse gli occhi facendo scivolare le gocce di acqua fredda sulla sua pelle ma dopo poco uscì,si asciugò e si rivestì controllando poi l’ora; 19:05.
Il tempo passava così lentamente secondo lui. Si stese sul divano e chiuse gli occhi sospirando,iniziò a fare risuonare nella mente la melodia che suonava da piccolo al pianoforte,finalmente si rilasso e sorrise perdendosi nei ricordi,per poi addormentarsi.
Ξ
Jeff corse per la strada nella notte girandosi ogni tre secondi per controllarsi le spalle.
Sebbene tutte le altre volte gli era andata bene questa volta invece ci stava rimettendo la pelle. Girò l’angolo e si mise schiena al muro,poi quando vide passare i suoi due inseguitori con le pistole in mano sospirò,controllò che non ci fossero altri nemici e li lasciò andare,sedendosi gemendo dal dolore,aveva ricevuto un paio di colpi,il braccio sinistro non lo sentiva nemmeno più e la gamba destra era di sicuro ricoperta di sangue,per non parlare del dolore che sentiva al petto e al collo,la testa gli girava e i suoi occhi erano lucidi; non era ridotto per niente bene.
Si alzò gemendo e con le ultime forze che gli rimanevano si trascinò verso casa di Nick,arrivato alla porta si guardò intorno e suono il campanello sperando solo che il moro accorresse alla porta il più velocemente possibile. Per sfortuna di Jeff,così non fù. Continuò a suonare e a dare pugni alla porta con il braccio sinistro che a ogni movimento bruciava.
Dopo una ventina di minuti un assonnato Nick Duval aprì la porta e sgranò gli occhi ritrovandosi il biondo in quelle condizioni.
Le uniche cose che Jeff vide prima di svenire furono gli occhi preoccupati di Nick.
Ξ
Nick scese e risalì le scale un paio di volte prima di fermarsi accanto al letto dove il biondo dormiva con una smorfia sul volto.
Il moro prese a accarezzare i capelli di Jeff,sorridendo tristemente.
«Guarda come ti sei ridotto.»
Jeff si mosse e si sveglio per una fitta alla gamba,ora non più piena di sangue.
Sospirò e si ristese,ad occhi chiusi.
Sebbene Jeff fosse sveglio e Nick lo sapesse rimasero in silenzio per svariati minuti prima che al biondo potesse scappare una lacrima dagli occhi ancora chiusi. Nick sussultò a vedere la lacrima e il sorriso di Jeff
«So- Sono contento di averti conosciuto …. Nick» mormorò Jeff aprendo gli occhi e facendoli incontrare con quelli del moro che diventarono lucidi
Era la prima volta che Jeff lo chiamava con il suo nome,di solito lo chiamava sempre moro e Duval,Nick gli sorrise e gli asciugò la lacrima ancora ferma sulla guancia fredda.
«Anche io Jeff,anche io» sussurrò il moro prima di abbracciare l’amico che,con sua sorpresa, lo strinse ancora di più.
Appena sciolsero l’abbraccio Jeff si ristese dolorante e sorridendo
«mi sono ridotto male eh?» chiese ridendo
Nick sgranò gli occhi e gli diede un leggero schiaffò sulla nuca. Come si può ridere se si è ricoperti di ferite?
«scusa,scusa.» alzo le mani il biondo sorridendo,per poi tossire e ristendersi.
«devi lasciare questo lavoro» disse sicuro di sé Nick dopo alcuni minuti di silenzio in cui il biondo aveva chiuso gli occhi,ignorando la presenza dell’altro,cosa che continuò a fare scuotendo la testa in segno di negazione
«come no? Ma sei pazzo?» esclamò Nick alzandosi di scatto dalla sedia,Jeff aprì un occhio per poi richiuderlo e scuotere ancora la testa in segno di negazione,prese la mano del moro che si era riseduto sbuffando e la strinse,incrociando le sue dita con quelle del ragazzo.
«Jeff … »
Il biondo trascinò Nick sul letto con se,tenendogli ancora la mano.
«non sono mai stato bravo con le parole ..» iniziò Jeff aprendo gli occhi e tenendoli fissi sul soffitto «ma non ho mai trovato una persona a cui volere veramente bene.» continuò
Nick lo guardò.
«ti sei preoccupato per me?» chiese poi al moro,girando la testa,vide l’altro annuire e rialzò gli occhi al soffitto «sembra strano,ma … » sul suo volto si formò un’espressione di insicurezza che gli donava.
«… credo di essermi innamorato di te,Duval»
Nick sorrise al suono del suo cognome e si avvicinò alla guancia del biondo per lasciarci un tenero bacio,strofinò nello stesso punto la punta del naso e sorrise a Jeff che era leggermente arrossito.
«io ti ho sempre amato» sussurrò prima di uscire dalla stanza per andare in cucina a preparare qualcosa per cena.
Jeff sorrise chiudendo poi gli occhi,non gli aveva detto la cosa più importante,ma non aveva più nemmeno le forze per chiamarlo,fissò ancora il soffitto e,sorridendo tristemente mormorò «ti amo Nick.»
Chiuse finalmente gli occhi,avendo ormai consumato tutte le energie e fece uscire la sua anima per andare a vivere con quella di suo fratello;tra le nuvole,in cielo: dove avrebbe potuto guardare Nick dall’alto.
ܤ
Nick risalì dopo un ora trovando il biondo addormentato,si sedette accanto a lui e gli toccò la fronte,stava per ritrarre la mano,quando si accorse della temperatura; era bassa,freddo.
Scosse Jeff per il braccio,ma non rispose né aprì gli occhi. Tocco il suo petto,più precisamente il luogo dove si trovava il cuore e si stenti un brivido salire lungo la schiena quando non avvertì il battito cardiaco.
Guardò il volto di Jeff,trovandolo tranquillo e con un sorriso.
Sentì le lacrime rigargli le guance e si stese accanto a lui stringendo la mano senza vita del ragazzo come se la speranza ci fosse ancora.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: irishpuppysmile