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Autore: Novalis    10/04/2013    5 recensioni
Elisa e Filippo, due ragazzi le cui vite sono sempre state legate da un sentimento infrangibile quale è l'amicizia, faranno i conti con quello che è l'amore, un sentimento che ti coglie di sorpresa!
Che cosa fare quando scopri che colui che ritenevi il tuo migliore amico è qualcosa di più?
Dal testo...
-A che pensi?- chiese il moro, vedendo la sua amica assorta, in chissà quali pensieri.
-Come?...No, a niente! Pensavo solo a come bello sia il nostro rapporto di amicizia e di come si assomigli a quello del film.
-Amicizia…già, solo quella!-esclamò il ragazzo, tornando a volgere il suo sguardo, dalla castana alla televisione.
-Già…perché avresti voluto fosse qualcos’altro?!- chiese la ragazza con fare ironico e sorridendo alla cosa appena detta. Sì…perché, era strano chiedere al suo migliore amico se volesse che la loro amicizia degenerasse in qualcosa di più.
-E se così fosse ti darebbe tanto fastidio?- chiese il ragazzo, questa volta mettendo in pausa il film e guardando negli occhi Elisa.
Spero di avervi incuriosito!:D
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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INNUENDO  D’AMORE
Elisa e Filippo si conoscevano da quando entrambi avevano smesso di bere dal biberon, e avevano incominciato a fare discorsi in merito a quale fosse il cartone animato più bello che Italia uno trasmettesse ogni pomeriggio verso le 16.30, quando Emanuela la madre della prima , invitava il piccolo Fil, a fare una merenda con tanto di crostata alle ciliegie e bicchiere di latte a casa loro.
Erano diventati migliori amici col tempo, con la sicurezza che entrambi avrebbero potuto fare affidamento uno sull’altro in ogni occasione. Ad incrementare la loro amicizia c’era la loro sfrenata passione per i Nirvana e per Lucio Battisti, le cui canzoni conoscevano a memoria, e soprattutto per il cinema,  su cui si divertivano a fare gare in ambito di attori.
All’età di dodici anni, la piccola Elisa, che tanto piccola non lo era più, iniziò a sentire un sentimento nuovo nascere dentro di sé, un sentimento che la sua amica dell’epoca Clarissa, aveva definito con la parola AMORE. Un sentimento che aveva iniziato a provare verso un vispo ragazzetto di terza media, la cui prima cosa che saltava all’occhio era il piercing che portava all’orecchio destro. Per il resto era un ragazzino come tanti, con una capigliatura color del grano alla luce del sole, e con un paio di occhi color del mare, su cui la piccola Elisa, passava ore a fantasticare.
Spesso capitava, che chiedesse a Fil di farglielo conoscere, perché Fil e il biondino, frequentavano lo stesso corso pomeridiano di basket, ma il primo insinuava spesso di non avere mai troppo tempo per parlarci poiché troppo impegnato con gli allenamenti.
All’età di sedici anni, il giovane Filippo, che oramai non indossava più quell’orrenda montatura alla “Harry Potter”, come spesso definita dalla piccola Elisa, sugli occhi color del cioccolato fondente, poteva vantare una fama di vero latin lover. I capelli neri più della pece, un tempo costantemente tenuti a bada  da un appiccicosa brillantina, sotto costrizione della madre, ora erano portati liberamente e alcune ciocche lisce come la seta gli ricadevano sugli occhi.
Elisa, invece, non aveva di certo la fama di una latin lover, ma la fama di una ragazza intelligente e dolce, una ragazza come tante, ma pronta ad aiutare il prossimo, ogni qual volta che ce ne sarebbe stata l’occasione. I ricci capelli color castagna, schiariti solo da qualche colpo di sole qua e là, sotto consiglio della bella amica Serena, le rendevano il tondo viso più luminoso.
All’età di vent’anni, i due ragazzi, che fino a quel momento erano sempre andati a scuola insieme, frequentando il liceo scientifico della loro città, separarono le loro vite scolastiche. Infatti, Filippo intraprese l’avventura alla facoltà di medicina, mentre Elisa, da sempre amante della scrittura, soprattutto di quella che raccontava le verità di ogni giorno , si iscrisse alla facoltà di “Scienze della comunicazione”, con la speranza che un giorno sarebbe potuta diventare un’ ottima giornalista.
Era un sabato sera come tanti. Un sabato sera il cui programma era quello di stare seduti sul comodo sofà rosso della famiglia Fabiani( quella di Filippo), e di vedere uno dei tanti film strappalacrime di cui Elisa possedeva un’immensa collezione nella piccola casa in Via Verdi. Ma questa volta, era diverso, perché il film che scelsero di vedere non era la classica lagna ultra smielata causa diabete, ma era la divertente commedia americana, a sfondo romantico, il cui nome era: “ Harry ti presento Sally”, che vedeva protagonisti una giovane Meg Ryan e un giovane Billy Crystal, intenti a essere due migliori amici, la cui amicizia al termine del film , si sarà trasformata in amore.
Inizialmente non consapevole, Elisa, poi si rese conto che il rapporto dei due protagonisti del film era molto simile a quello che aveva con il suo migliore amico. Tutte le risate fatte tra un intervallo e un altro a scuola, le lacrime causate dalle delusioni d’amore che spesso la giovane aveva ricevuto, le battutine e le frecciatine lanciate ogni qual volta c’è n’era l’occasione, rendevano il rapporto tra Filippo ed Elisa, un rapporto d’amicizia, saldo ed infrangibile, come un vetro di una limousine.
-A che pensi?- chiese il moro, vedendo la sua amica assorta, in chissà quali pensieri.
-Come?...No, a niente! Pensavo solo a come bello sia il nostro rapporto di amicizia e di come si assomigli a quello del film.
-Amicizia…già, solo quella!-esclamò il ragazzo, tornando a volgere il suo sguardo, dalla castana alla televisione.
-Già…perché avresti voluto fosse qualcos’altro?!- chiese la ragazza con fare ironico e sorridendo alla cosa appena detta. Sì…perché, era strano chiedere al suo migliore amico se volesse  che la loro amicizia degenerasse in qualcosa di più.
-E se così fosse ti darebbe tanto fastidio?- chiese il ragazzo, questa volta mettendo in pausa il film e guardando negli occhi Elisa.
I suoi occhi così scuri e profondi, guardavano Elisa in una maniera strana, diversa, particolare. Con una luce con cui Filippo non aveva mai guardato la prima.
- Non capisco perché tu mi ponga una tale domanda! Non è una cosa su cui dovrei starci a pensare…siamo sempre stati due ottimi amici e non credo che questo ci abbia mai dato fastidio.
-Forse è meglio dire, che a TE non ha mai dato troppo fastidio.
-Cosa stai insinuando, Filippo?
-Insinuando  gerundio di insinuare! Che verbo complicato. Sai c’era una vecchia canzone dei Queen che si intitolava “Innuendo” e sai cosa significa?- chiese il giovane, rivolgendosi alla ragazza, la quale si limitò a fare un cenno di dissenso col capo,  un po’ confusa per ciò che stava succedendo.
-Significa proprio insinuazione!- rispose il ragazzo con un sorriso sornione.
-Bene, e detto questo mi vorresti far capire, cosa c’è? Cosa stavi insinuando prima?- domandò curiosamente Elisa, i cui occhi, altrettanto scuri e profondi guardavano attentamente quelli dell’amico.
Non le era mai sembrato così bello, come quella volta! Le labbra tendenti al rosso che spiccavano su una carnagione, forse un po’ troppo chiara, i folti capelli corvini di cui alcune ciocche ricadevano sulla fronte gli davano l’area di bello e tenebroso.
Elisa, si sentiva strana…insomma perché mettersi a pensare che il proprio migliore amico fosse bello? Certo era inutile negarlo, ma… per Dio era il suo compagno di giochi e di avventure ,colui che le era stato accanto in ogni momento, che le aveva curato le ferite d’amore, e adesso a causa di un suo pensiero detto a voce alta, il ragazzo stava dicendo delle cose strane che destavano molta sorpresa nella castana.
-Insinuavo che sono innamorato di te Elisa, che mi piaci da morire da quando ti vidi la prima volta con i capelli raccolti in una misera codina e con le piccole mani colorate di tempera rossa per un lavoro dell’asilo. Mi piaci, da quando ti sporcasti con la marmellata di ciliege, dopo aver mangiato la crostata di tua madre. Mi piaci da quando ti ostinavi ad affermare che “Biancaneve” era meglio de “Il libro della giungla”, mi piaci da…sempre.
Il ragazzo sputò tutto con una tale determinazione e…freddezza da far quasi spaventare Elisa. Questa, rimase qualche attimo con la bocca spalancata e con la fronte corrugata. Non riusciva a capire se quello che stesse succedendo fosse frutto della sua immaginazione o fosse la realtà. A darle la risposta fu Filippo, il quale avvicinandosi pericolosamente alla ragazza le diede un casto bacio sulle labbra rosee. Un bacio semplice  e leggero come se sulle labbra ci fosse stato un pezzo di nuvola. Non era il primo bacio per Elisa, ma era come se lo fosse stato. Una miriade di emozioni si scatenarono dentro di sé, emozioni che non riuscii a capire. Cosa diamine stava succedendo? Quelle parole, quel bacio…piacere a Filippo? Chi l’avrebbe mai solo pensato. O forse, a pensarlo lo erano tutti tranne la diretta interessata la quale vedeva Filippo con gli occhi dell’amicizia o per meglio dire si era sempre ostinata a guardarlo con quegli occhi.
-Bè…direi, che questo è tutto quello che volevo dirti! Se hai qualcosa da dirmi dillo ora, ma non dirmi le solite cavolate del tipo: “ La nostra amicizia a causa del tuo comportamento è rovinata”  e altre simili scemenze, perché non mi pento affatto di quello che ti ho detto e del bacio che ti ho dato. E se la nostra amicizia finirà? Non mi importa, non ti voglio come amica Elisa, ti voglio come mia fidanzata, come ragazza che mi starà accanto tutta la vita.
La castana, continuava ad avere un espressione completamente stranita e sorpresa sul volta, ma dopo quelle parole e come se sentii un muro rompersi dentro di sé, come se  i suoi occhi avessero preso a vedere veramente. Non perché prima non vedesse, vedeva ma non guardava attentamente tutto ciò che la circondava. Quando in prima media l’amica Clarissa le descrisse il sentimento dell’amore, per quanto una ragazzina a quell’età possa comprenderlo, Elisa attribuì subito il sentimento al ragazzo biondo di terza, ma pensandoci un semplice bacio dato da colui che fino a quel momento era stato il suo migliore amico, le aveva dato emozioni che non aveva mai provato. I caldi occhi del ragazzo la guardavano curiosi di sapere cosa frullasse per la mente dell’ amica. Ma niente…sembrava come se Elisa fosse in un altro mondo…Cosa fare? Come comportarmi? E se lui piacesse anche a me? Erano queste le domande che la ragazza si stava ponendo, finché riuscii finalmente a spiccicare parola.
-Fil,…senti…ho tante domande per la testa in questo momento, insomma…io non pensavo che tu mi vedessi in questo modo. Ho sempre pensato che per te la nostra amicizia fosse un sentimento bellissimo che niente avrebbe potuto distruggere, ma…uff…non lo so! Ora mi hai baciato e credo che questo sia stato il bacio più bello che abbia mai ricevuto,  ti posso solo dire che sto bene con te, mi sento al sicuro e credo che nessuno potrà mai sostituirti nella mia vita, per cui…se hai pazienza e tempo, io voglio provare a guardare dentro di me e scoprire cosa provo veramente nei tuoi riguardi.
-Elisa, ho tutta la vita davanti! Sapere ciò che mi hai detto, poi mi dà speranza e niente…ti amo, piccola Elisa.
Un anno dopo…
Filippo ed Elisa era ufficialmente fidanzati, il loro rapporto era un rapporto speciale, alternato da piccole discussione ma anche da tanti, tanti momenti felici. Finalmente Elisa aveva imparato a guardare ciò che la circondava e a capire, che in fondo, il suo cuore era sempre stato del bel moro.
-A che stai pensando?- chiese il ragazzo, stringendo Elisa, sul suo petto.
Le sembrava di rivivere la stessa scena vissuta un anno prima.
-Penso a come tu sia dannatamente perfetto.
-Già…io pensavo a come sarebbe bello se potessimo vivere per sempre insieme…
-Stai insinuando qualcosa?- chiese la ragazza, consapevole del carattere del suo fidanzato.
-Sì! Sto insinuando che voglio sposarti…


THE END.

SALUTI E CONCLUSIONI…
Ciao ragazzi!:D
E’ la prima one shot che ho scritto e spero di cuore che vi sia piaciuta!:D
Il titolo è tratto da una canzone dei Queen che è proprio “Innuendo”. Non ha che fare con la mia storiella, ma è un canzone bellissima che mi ha fatto nascere l’ispirazione.
Concludo ringraziando, tutti coloro che l’hanno letta!
Alla prossima…Ah, e se vi va sarei contenta di sapere cosa ne pensate di questa mia piccola follia!:D

 
 
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