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Autore: nana101    11/04/2013    0 recensioni
Blaine sa tutto di Sam, ma quanto sa Sam di Blaine? Una storia o meglio una lettera in cui Blaine si "confessa" a Sam. Spero che vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Sam Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lettera ad un amico

Ciao Sam
Ehi amico
Ok hey,
bhè come credo che tu sappia sono Blaine, (andiamo te l’ho data io la lettera chi dovrebbe averla scritta?) ti ho scritto questa lettera perché…bhè…ecco in realtà non lo so perché lo scritta, anzi, si lo so, tu Sam sei il mio migliore amico, io so tutto di te, so cosa fai quando sei agitato, so qual è la tua “passione segreta”, conosco la tua famiglia, so quanto stai male perché sei convinto che nessuna università ti accetti (anche se secondo me ti prenderanno, sei un ragazzo intelligente credimi), so come ti batte il cuore quando stai con Brittany e di come sei geloso di Santana. Vedi so tutto di te probabilmente ti conosco meglio di quanto conosco me stesso.

Ma il punto è un altro: tu di me non sai praticamente niente, o meglio sai molte, moltissime cose di me, ma non quelle più importanti…è per questo che ho deciso di scriverti, per raccontarti tutto, quello che sono, quello che ero e quello che spero di diventare con l’aiuto di persone come te, di persone che mi accettano per quello che sono, persone che mi amano, che mi sono sempre vicine.

Allora, come cominciare? Trovato, inizierò dal momento in cui la mia vita è cambiata, da quando la mia vita è stata rivoltata come un calzino da lavare: il mio coming out. Tu sai quanto vado fiero di me stesso, di quanto non m’importa del pensiero della gente ignorante, non è sempre stato così, durante il mio primo anno di liceo ho deciso di “venire allo scoperto” la ritenevo la cosa giusta da fare. Sai come possono essere cattive le persone da quel momento la scuola era diventato un inferno così ho deciso di dirlo ai miei, ma c’era un piccolo problema non gli avevo ancora detto niente riguardo alla mia scelta sessuale e quando l’ho fatto ho trasformato anche la mia casa nel mio inferno personale: mia madre non faceva altro che piangere e chiedersi il perché mentre mio padre era peggio, non mi guardava più in faccia e se lo faceva bhè lo faceva con disprezzo. Fortunatamente le cose sono cambiate e credo che se le cose rimanevano come erano a quest’ora non sarei qui.

Per far migliorare un po’ le cose c’è voluto un avvenimento orribile o almeno per me è stato orribile: il ballo.

Il ballo, io feci il grande errore di credere che sarebbe andato tutto bene, che magari mi sarei divertito, che illuso vero? Non andò così. Invitai l’unico ragazzo gay della scuola oltre a me gli dissi che non era giusto il fatto che noi non ci saremmo potuti divertire come tutti gli altri. La sera del ballo sembrava perfetta, nessuna ci aveva dato fastidio, nessuno sguardo accusatorio, nessun insulto, niente di niente, fino a quando stavamo aspettando il padre di Joe (si chiama così il ragazzo che invitai) alcuni ragazzi si avvicinarono, erano giocatori di football, erano stati miei compagni di squadra (già giocavo a football ero il co-capitano, ero bravo), loro iniziarono ad insultarci poi…le cose degenerarono. Sono stato in ospedale per due settimane, tre costole incrinate, frattura al polso (il tentativo di un pugno troncata sul nascere da qualche energumeno) e diversi tagli e contusioni. Mia madre nonostante la mia “diversità” mi voleva bene, andò subito dal preside della scuola che ovviamente non fece niente perché parole sue “non c’erano testimoni”, dopo quel giorno mi cambiarono scuola e andai alla Dalton.

Mio padre continuava ad essere contrariato, a guardarmi con disprezzo ma almeno mi rivolgeva la parola, certo lo faceva solo per ripetermi che ero un fallimento e che non valevo niente ma almeno mi parlava. Un giorno mi propose di riparare un auto con lui, io accettai, ero felice, credevo che finalmente fosse cambiato, balle, era solo una scusa per controllare se magari sporcandomi le mani sarei tornato etero quella stessa sera avemmo una lite piuttosto accesa e…lo sai no? Io non reagisco. Non parlammo per settimane, io per paura e lui per…non lo so perché ora però il nostro rapporto è migliorato certo non gli parlo dei ragazzi che mi piacciono o cose simili ad esempio non conosce Kurt ma a me va bene lo stesso non posso aspettarmi altro da lui, mi basta.

Quando andavo alla Dalton avevo il terrore di incontrare di nuovo quei tre della mia vecchia scuola, abitavano a due isolati da casa mia, così per un certo periodo i sono fatto accompagnare a scuola da Cooper (mio fratello) poi però lui è partito, è andato a lavorare a Los Angeles per trovare fortuna, mi ha lasciato da solo in quella casa, i miei voti si sono abbassati e mio padre me lo faceva pesare come l’ennesimo fallimento, non ce la facevo più, Wes e David i miei migliori amici della Dalton mi hanno aiutato molto, loro erano gli unici a sapere tutto per filo e per segno. Mi hanno proposto di stare nel dormitorio della Dalton e io ho accettato, meno tempo passavo a casa e meglio stavo.
Poco a poco ho iniziato a riprendermi a prendere il controllo della mia vita, sono entrato nei Warbles ho iniziato di nuovo a cantare, dopo il ballo avevo smesso non vi trovavo un senso, il canto è una cosa che deve portare felicità e io in quel momento non ero felice, ma loro i Warbles mi hanno accettato, sono diventato il loro leader ma prima di tutto il loro amico.

Poi è arrivato Kurt…la cosa più bella che mi fosse mai capitata, era così triste quando lo visto per la prima volta, ha pianto quando mi ha parlato di Karovsky e io ero infuriato no volevo che passasse quello che ho passato io per colpa di persone ignoranti.
La notte del giorno in cui l’ho affrontato non ho dormito ero terrorizzato per la reazione che aveva avuto quella mattina mi continuavo a chiedere il perché del mio gesto e non capivo ma poi ho capito perché l’ho fatto io amavo Kurt dal primo momento in cui l’ho visto anche se
non me ne ero accorto farei tutto per lui.


Per lui ho cambiato scuola ed ecco il problema principale della mia decisione: i miei genitori.
Mia madre sapeva di Kurt e ne era più che felice invece mio padre non ne sapeva niente quindi non capiva il perché di questa mia decisione secondo lui folle. Alla fine con l’aiuto di mia madre sono riuscito a convincerlo.


Allora…mmm…si! Credo sia tutto, scusa se non ti dico tutto di persona ma è abbastanza difficile per me raccontare tutto e non ho voluto dirti tutto di persona anche perché sarei potuto scoppiare in lacrime e mostrarmi in quel modo proprio non mi andava, quindi si è tutto.
Grazie Sam, grazie di aiutarmi, grazie di ascoltarmi senza chiedere niente in cambio.
Grazie.







ok cos'ho pubblicato non lo so neanche io comunque fatemi sapere :)
nana101

  
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