Buongiorno a tutti! Questa è la prima storia che scrivo e spero vi piaccia.. è stata cambiata rispetto all'originale che, a mio parere, sembra essere contro la felicità di Regina.. anche questa è un po triste, ma anche lei avrà il suo happy ending... un po' sudato però.. vabbe vi lascio al prologo! Recensite e sappiatemi dire cosa ne pensate!! un bacio,

la vostra step <3

PROLOGO:

Svegliarsi accanto ad un uomo che non è il tuo Amore, che non può essere il tuo Amore..lui se n'è andato.. tempo fa... per sempre... me l'hanno portato via.. me l'ha portato via... non tornerà mai più.. ero quasi riuscita a convivere con questa triste realtà, ma la vista di quell'uomo ha fatto cadere tutto quel castello in incerta stabilità.. quel castello che era in bilico sul burrone della disperazione e la soglia della sopravvivenza.. si.. sopravvivere... ecco quello che stavo facendo.. sopravvivevo.. giorno dopo giorno... l'uomo dormiva.. mi guardai attorno.. non era la mia stanza.... era molto più piccola.. un lampadario pendeva dal soffitto, poteva ricordare quello della mia camera, ma era molto più piccolo e meno lavorato.. poi un suono tremendo, assordante, diabolico, irruppe nel silenzio della stanza... proveniva da un oggetto appoggiato su un tavolino accanto a me.. segnava le 6.45.. il numero lampeggiava in rosso.. non voleva spegnersi! Lo buttai giù dal comodino, l'uomo si svegliò, mi guardò negl'occhi, mi si avvicinò pericolosamente, mi baciò.. ero paralizzata..

-Buongiorno stella..- mi salutò così..

erano mesi che qualcuno non mi chiamava così.. mi sentii svenire.. delle urla si alzarono dalla parte opposta della casa.. si alzò.. scomparve nel buio e dopo un paio di minuti ricomparve sull'uscio della camera... reggeva due bambini piccoli.. 3 e 4 anni.. una sua frase mi uccise..

-Salutate la mamma, forza..- mamma?! La mamma?! Non sono figli miei quelli.. dov'è lei?! Dov'è la mia bambina?! Tutto era successo talmente tanto velocemente che non avevo realizzato il peggio: quella principessina aveva avuto il suo lieto fine.. ci era riuscita...mi aveva distrutto il mio ultimo barlume di felicità... la mia unica ragione di vita! Mi aveva affidato una famiglia non mia.. in un mondo non mio.. con un'identità non mia..e dovevo stare al gioco.. solo io e Lui ne conoscevamo la fine... sapevamo che mia figlia ci avrebbe salvato.. ma il problema era sapere dove fosse.. se era ancora viva.. se stava bene! Aveva qualche giorno di vita quando mi è stata strappata via!

Ogni giorno è una sfida...fare finta di essere chi non si è.. avere due mondi in testa.. sognarne e ricordarne uno, perfetto e splendido, ma viverne una altro, un incubo.. giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.. poi.. quando arrivi a perdere tutte le speranze, il destino ti porta verso la salvezza...