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Autore: IlSorrisoDiHoran    11/04/2013    0 recensioni
Arianne è una diciasettene con tanti sogni nel cassetto.Vive a Santa Monica,California,con la sua famiglia e la sua amica Jessica.Entrambe coltivano la passione per la fotografia e sognano un giorno di diventare professioniste. La vita di Arianne sarà scombussolata dall'arrivo di un nuovo studente molto intrigante e da una scoperta che le segnerà la vita per sempre.Arianne lotterà fino alla fine senza mai mollare ma anche i più forti alla fine cadono.
Buon Lettura :)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" Arianneeeeeeee "
Le grida di sua madre la mattina,al contrario di tanti adolescenti,le piacevano,le trovava tanto dolci ma sopratutto le ricordavano che sua mamma era ancora là con lei, e che nessuno se la fosse presa e portata via. Forse poteva sembrare ridicolo,ma ad Arianne,un adolescente come le altre,piaceva andare per negozi con la madre e parlare di tutto ciò che le accadeva,le sembravano piccole cose che rendevano il loro rapporto ancora più stupendo. Le sembrava strano che molte ragazze della sua età avessero ammazzato le loro madri,dato il rapporto tanto squallido.Persone di quel genere ne conosceva a dozzine,persino la sua migliore amica aveva un rapporto squallido,orribile.Jessica viveva da sola,perché la madre l'aveva buttata di casa dopo che aveva insinuato che l'attuale compagno della madre fosse troppo aggressivo.La madre presa dall'amore incondizionato l'aveva buttata di casa e il padre,per quanto ha potuto fare ,dato che abita in Australia, le ha lasciato la sua vecchia casa,un gioiellino per l'esattezza.Ma questo non era ciò che voleva veramente Jessica.Jessica avrebbe preferito vivere per la strada e sapere che sua madre era al sicuro e non tra le grinfie di un uomo aggressivo con seri problemi mentali.Aveva fatto del male anche a Jessica una volta ma Arianne,da vera amica,era arrivata subito a casa loro dicendo a Jessica di fare le valigie e di venire a casa sua.Non sopportava che qualche pazzo toccasse Jessica,non le potevano toccare Jessica,Jessica doveva essere trattata meglio di qualunque altra persona,dopo tutto ciò che le era successo.
Arianne si alzò nonostante i vari contrattamenti che aveva cercato di fare con la madre per restare ancora un pò a letto.Aveva caldo e ne aveva tutte le ragioni per averle dato che era già arrivato Aprile. " Manca poco " si ripeteva.Se lo ripeteva per non scoraggiarsi,perchè insomma le giornate passavano lunghee e noiose.Non ne coglieva il senso e ciò le dispiaceva perchè insomma una diciasettene dovrebbe andare fuori,divertirsi,stare con il fidanzato,ma lei non voleva e non aveva niente di ciò.Lei voleva andare a fare foto al mare,parlare con la sua migliore amica e suonare la chitarra sulla spiaggia o su un immenso prato verde scalza a ballare e guardare le nuvole.Era una ragazza piuttosto romantica e fantasiosa.Già da piccola scriveva piccole storie nelle quali raccontava del suo amore,del suo matrimonio,della sua età  adolescenziale,tutto il contrario di ciò che stava vivendo.Aveva imparato che se non si aveva seno e sedere messi al loro posto non si era nessuno,per poi non parlare del fisico!Invidiava a morte quelle ragazze stupende che giravano per la scuola,le classiche cheerlieder che perchè erano belle fino ad un certo punto diciamocelo!Ai ragazzi di oggi piacevano le ragazze con 5kg di mascara e matita cosa che ad Arianne faceva ridere e intristire.Ridere perchè insomma sembravano dei clown e secondo lei avevano il viso affaticato  dal troppo trucco, ma intristire perchè non si coglieva più la bellezza naturale,perchè non si amavano più quelle ragazze aggraziate.Molti le dicevano che era nata in un epoca sbagliata,con tutta onestà; non se la filava nessuno:aveva voti buoni,non vestiva roba di marca o magliette ULTRAscollate e usava poco trucco. Una sfigata secondo le popolari,una che se esistesse ancora la piramide sociale sarebbe stata messa ancora piu grave; sotto degli schiavi.
Appena alzata il suo adorato cagnolino li saltò addosso ricordandole che era importante per lei e che le voleva bene...al contrario di ciò che fece suo fratello Jason di 12 anni che le aveva tirato fuori tutti i reggiseni urlando fuori dalla finestra " Sono in vendita,10 dollari l'uno ".Ecco come cominciare la mattina nei peggiori dei modi.Arianne ci avrebbe potuto fare un manuale dato che suo fratello tutte le mattine le rovinava il buon umore e la felicità.Si vestì in fretta,senza curarsi del fatto che si fosse messaun reggiseno giallo sgarggiante sotto una maglia bianca.Ciò che le piaceva di più del suo corpo erano i suoi capelli neri e lunghi.La maggior parte delle volte gli lasciava sciolti con una bandana intorno legata a fiocco.Si mise le vans rosse,prese lo zaino nero e si avviò verso la scuola.
La strada nella quale passava da 17 anni era per lei la più stupenda di tutte. Era una strada sopra la spiaggia e la mattina la cosa più rilassante per lei era sentire il rumore delle onde e vedere la spiaggia che quando era illuminata dal sole era quasi bianca. Stupendo si,ma ei odiava con tutto il cuore quando pioveva. Era una cosa che non riusciva a concepire.Non le piaceva svegliarsi andare alla finestra e vedere tutto grigio e bagnato,il tempo infuiva sul suo carattere e una tipa gioiosa come lei non voleva starsene davanti ad una finestra e vedere un mondo triste senza un minimo di felicità Arianne però soffriva anche nel vedere il sole perchè ciòsignificava essere costrette a vedere dalla sua finestra corpi magnifici in spiaggia,coppie romantiche e ragazzi che non l'avrebbero mai minimamente calcolata. Però quando andava a scuola era diverso,nessuno alle 8 andava al mare e quindi poteva stare la da sola,ad ammirare la bellezza delle piccole cose.Adorava avviarsi per la scuola con l'odore di pane e croassant appena sfornati e fiori appena colti.Avvolte quando passava davanti a Lory,la fioraia,le regalava una peonia bianca,il suo fiore preferito sin da piccola.Làa Santa Monica non crescevano le peonie e Lory,amica d'infanzia della madre,gliele andava a prendere in una contea vicina.
Era arrivata davanti alla scuola,davanti a quell'imponente edificio,che per molti assomigliava ad un luogo di torture da come lo descrivevano,mentre per Arianne non era altro che un un luogo d'accesso per il suo sogno:dopo quello era libera di intrapendere i suoi sogni,la sua carriera,sfruttando però tutto ciò che aveva imparato in quel luogo definito "lugubre" da tutti i suoi compagni.
In verità; non chiamava mai quelli della scuola amici ma soltanto compagni.Con loro si saranno a malapena detti ciao o avranno avuto una conversazione svanita nel nulla.Per lei quegli non si potevano definire amici,quegli per lei erano "conoscenti" , per la maggiorparte persone che non avevano una così grande cultura e che erano interessati al liceo per le feste e le belle ragazze e poi vabeh c'erano quegli costretti dai genitori ad andare a scuola,da genitori con aspettative troppo alte.Arianne saliva le scale della scuola felice accanto alla sua amica scherzando e ridendo con i libri in mano come quelle giovani studentesse dei film.Adorava fare le scale con Jessy ma quando lei non c'era si sentiva sola,traumatizzata,triste.Anche in classe quando Jessy mancava ci stava male,non poteva inviarsi i bigliettini con nessuno.A chi li avrebbe potuto inviarli?A Rosaline la più popolare della scuola,a Erika la ragazza bulla grande 10 volte Arianne o a Kevin il ragazzo impacciato che amava la scienza (e fino a quà niente di male) che però aveva sempre il raffredore o qualche malanno, e la madre pur di liberarsene lo buttava a calci nel sedere a scuola.Insomma nella sua classe si passava dall'essere assolutamente fichi al non essere calcolati nemmeno dal criceto della classe. E quella mattina Arianne si sentiva totalmente sola,ignorata dal resto del mondo quasi non fosse umana perchèJessy non c'era e tutto era più difficile senza Jessy. Diciamoci la verità,Jessy aveva conoscenze e quelle poche feste a cui Arianne era andata,erano tutte fantastiche si ma nessuno aveva mai invitato LEI,avevno sempre invitato JESSY.Jessy aveva agganci,Jessy aveva più fortuna rispetto ad Arianne,aveva più possibilità di diventare una fotografa rispetto ad Arianne,cosa che la addolorava molto.Jessica le ripeteva sempre che avrebbero viaggiato il mondo insieme,sarebbero state famose e avrebbero fatto scoppiare di invida tipe come Rosaline.Arianne in quei momenti ci credeva ma poi si chiedeva se la loro amicizia fosse finita cosa le sarebbe rimasto?O meglio CHI le sarebbe rimasto?Jessica era l'ultima,l'unica persona a cui importasse veramente di lei dopo sua madre.Sarebbe morta sola in una tomba solitaria,senza nemmeno una dedica di qualcuno sulla lapide.Non poteva e lei non voleva che finisse così.
Anche se era stato duro solo salire le scale e attraversare il corridoio da sola,sapeva che il peggio la aspettava.Sarebbe stata sola per tutte e 5 le ore di lezione,senza quelle battutine ironiche sul seno della prof di Lettere e sull'orribile acconciatura della professoressa di Matematica.
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Entrata in classe si mise subito al suo posto,l'ultimo della fila,vicino al radiatore e alla finestra.Si sentiva osservata e non ne capiva il perchè.Era talmente bella?Si sentii più fuori posto di quanto non lo fosse.Era diversa ma non così tanto.
" Ragazzi e Ragazze ecco il vostro nuovo compagno ";La prof parlava come se stesse presentando un dio Greco cosa alquanto ironica per Arianne dato che si aspettava un ragazzo alto almeno 1 e 50 pieno di brufoli.
"Niall Horan"concluse la prof.
Arianne strizzò gli occhi per essere certa di aver visto bene o di avere un qualche tipo di allucinazione.Era stupendo con occhi celesti e capelli talmente biondi da far sembrare Rosaline una bionda tinta. Era stupendo e Arianne non riusciva a non toglierli gli occhi di dosso.Accanto a lui c';era un altro ragazzo Louis,un castano con occhi celesti da mozzare il fiato anche lui.La prof invitò Niall a sedersi accanto ad Arianne e Louis vicino ad Erika.Arianne diventò improvvisamente rossa per la vergogna.
"Ciao,sei Arianne vero? "
Arianne aveva la lingua intorcigliata e un nodo alla gola.Non riusciva a dire niente era bloccata dalla sua bellezza.
" Ehm non te lo dovrei dire io*risatina alla horan* ma hai un reggiseno alquanto appariscente "
Era fottuta.Ed aveva capito da dove venissero tutti quelli sguardi.




Spero vi sia piaciuto ; un pò corto ma  il bello ci sarà tra qualche capitolo c:
  
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