11/04/2013
4 recensioniFissa la televisione, anche se non né è interessato.
“WITHOUT MY BOO TIME” lo chiama lui, il tempo passato in questo modo; ed è terribilmente noioso…
Sente la porta d’ingresso aprirsi di scatto.
Fa in tempo a spostare lo sguardo da davanti a destra che un Louis pallido, molto pallido, e con una mano davanti alle labbra, sfreccia nel corridoio.
Harry, allarmato, s’affretta a raggiungerlo e bloccargli un polso.
Louis si gira.
Verde nell’azzurro. Azzurro nel verde… o meglio, azzurro incredibilmente spento nel verde.
-Che succede Louis?- gli domanda dolcemente.
Louis cerca di liberarsi dalla stretta di Harry, ma quest’ultimo non demorde.
-Harry, cazzo, lasciami!-
Harry, cocciuto com’è, non l’ascolta, anzi… rafforza la presa.
Louis lo guarda negli occhi e intanto cerca di divincolarsi dalla sua presa ferrea.
Ma è incredibilmente debole…
-Louis, spiegami che succede, ti prego- un tono pià preoccupato che autoritario.
Harry ha paura che sia successo qualcosa a Louis.
“Che ha fatto alla festa?” si domanda. -Harry, mollami!- -No!-
-HARRY TOGLITI DAL CAZZO, DEVO VOMITARE! NON MI SENTO BENE!- Urla Louis, delle lacrime già negli occhi.
“Ma il tuo alito non sa di alcool… non hai bevuto Louis… e non hai nemmeno la febbre” pensa Harry una volta toccata la fronte del castano.
Sposta lo sguardo da Louis alla sua mano sul polso dell’amato.
La toglie.
Vede Louis correre al bagno, socchiudere la porta e rimettere l’anima.
Fissa la porta del bagno per qualche secondo, indeciso sul da farsi.
Si mette, così, ad analizzare.
“Prima di tutto l’alito di Louis non sa di alcool, perciò non ha bevuto nulla. Birra, vodka… nulla! E poi sua madre non glielo permetterebbe davanti ai suoi occhi, nella loro casa. Perciò… perché cazzo sta così male?”
Si avvicina al bagno e osserva Louis da quella piccola fessura della porta: Louis è chinato a terra, il corpo tremante, le mani sul volto e i capelli spettinati.
Uno, due, tre, tanti singhiozzi.
Louis piange, e molto.
Harry, allarmato, si affaccia col volto nel bagno.
-Boo hai bisogno d’aiuto?-
-N-no H-Harry, v-vattene di l-là-
-Ma Lou… stai piangendo! Fatti aiutare, amore… mi fai star male!-
-No… p-per favore… vai di l-là. Tra p-poco v-vengo-
Harry, con un sospiro pesante, chiude la porta.
Vorrebbe tanto aiutare il suo cucciolo, ma non può, Louis l’ha detto chiaro e tondo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Passando circa 30 minuti, forse di più, prima che Louis esca dal bagno.
Harry si alza di scatto dal divano, dove si è seduto ad aspettarlo, e gli va incontro.
Gli prende una mano. Trema…
“Oh amore… Perché stai così male?”
-Ehi… Come va ora?-
Gli accarezza, con la mano libera, una guancia.
-Meglio…- è un sussurro, il suo.
-Perché stai così male, Lou?-
Vede Louis alzare lo sguardo e incatenarlo al suo. I suoi occhi si fanno ancora una volta lucidi.
-N-non lo so… ero a casa da mia madre, stava andando tutto alla perfezione, fino a… fino a quando ho sentito un peso qui, allo stomaco… e ho avuto la sensazione di nausea. Ho salutato tutti in fretta e ora sono qua-
Harry aggrotta la fronte e cerca di capire.
-E’ strano Louis… lo sai, vero?-
-L-lo so c-che è strano, m-ma cosa p-posso farci io?-
Louis inizia nuovamente a piangere.
Harry lo abbraccia di slancio.
-Non preoccuparti amore, ora andiamo a dormire e domani starai nuovamente bene-
Louis alza il capo e fa combaciare le loro labbra.
-Ti amo, lo sai?-
-Lo so, e ti amo anche io-
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Dei raggi di luce penetrano dalle finestre, facendo corruciare la fronte al riccio.
Quest’ultimo si stiracchia e fa scivolare una mano sul lato sinistro del letto matrimoniale.
Quella parte di letto è fredda, non c’è nessun corpo adagiato sopra.
Harry spalanca gli occhi e si siede di scatto.
“Dove.Cazzo.E’.Louis?”
La paura e la preoccupazione lo possiedono muovamente.
Si alza dal letto e si avvicina al bagno.
-Amore mio sei qui dentro?-
Un singhiozzo rumoroso lo fa sussultare.
Cerca di entrare, ma la porta è stata chiusa a chiave.
-Louis, aprimi ti prego!-
Sbatte un pugno sulla porta; è seriamente in ansia per il castano.
-Louis, ti voglio aiutare! Amore fatti curare da me!-
-H-ho p-paura, H-Harry…- Louis piange mentre dice queste parole; parole che fanno male al riccio… molto male.
“Come posso aiutarti, amore mio? Come?”
-Louis apri la porta e vieni da me. Forza amore, sono qui per te- lo dice dolcemente, ma incapace di nascondere la sua voce rotta.
La porta si apre di scatto e un Louis col volto cadaverico, sciupato, si affretta a corrergli incontro.
Harry lo stringe a sé, cercando di diffondergli calore.
-Andiamo dal medico, Louis… stai male-
-N-no, restiamo q-qua-sussurra.
“Sei debole amore mio…”
Gli accarezza i capelli, lo prende per il polso e lo porta verso l’ingresso.
-No, ora fai come ti dico. Ci andiamo e basta. Stai malissimo-
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------I signorini Styles e Tomlinson?-
-Eccoci-
Harry prende per mano Louis e lo porta con sé nella stanza del loro medico.
-Salve ragazzi, come posso aiutarvi?-
-Ecco, dottore, il mio ragazzo sta male… Ha continui attacchi di nausea ed è debole. La febbre, però, non ce l’ha.-
-Benissimo. Louis, puoi sederti lì, per favore?-
Louis annuisce flebilmente.
-Harry, potresti lasciarci soli, per favore?- dice il medico.
Harry guarda prima lui, poi Louis.
-S-sì, ma per favore: lo visiti per bene.-
Il medico fa una flebile risata, gli da una pacca sulla spalla e gli dice -Tranquillo, farò il possibile-
Sta per andarsene, quando…
-HARRY EDWARD STYLES! Non te ne vai fuori senza avermi prima dato un bacio!-
Harry si avvicina a lui e gli da un bacio a stampo.
-A dopo, amore-
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Passa tempo infinito per Harry.------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
“Dio, ma quanto ci mette?!”
Si alza di scatto quando sente la porta aprirsi.
Louis sembra scosso, molto.
Il riccio gli prende le mani e le intreccia alle sue.
-Allora amore? Che ti ha detto?-
-H-Harry… promettimi che non te ne andrai, che non mi lascierai… che mi starai sempre accanto-
-Amore mi stai facendo preoccupare…-
-Promettimi tutto quello che ti ho elencato prima-
-Te lo prometto-
-I-io…-
GENTE C’MON C’MON!
Ciao a tutti!
Prima di tutto vi ringrazio per essere arrivati fin qua, per aver letto questo primo capitolo, che è un poema, ma non importa… dapperunicorn lo sa <3
Spero vi sia piaciuto, anche se a me, sinceramente, non soddisfa molto.
Questa storia è a rating arancione perché nei prossimi capitoli ci saranno scene più spinte, diciamo.
Ma una domanda ve la voglio proprio fare… secondo voi cos’ha il nostro Lou?
Spero che qualcuno recensisca questo capitolo e risponda alla domanda… dapperunicorn mettiti al lavoro, quindi ahah c:
Seriamente, mi piacerebbe moltissimo avere recensioni da leggere, sia positive che negative… almeno capisco cosa va e cosa no!
Spero che qualcuno la faccia.
Tanto tanto love to everyone asgdfj