Serie TV > Hélène e i suoi amici
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Autore: Lila_88    11/04/2013    1 recensioni
I ragazzi hanno lasciato i dormitori per vivere tutti insieme in una grande casa. Là continuano a vivere le loro avventure, a tempo di musica e con qualche sorpresa in vista, tipo il ritorno un vecchio amico. Un mio personale seguito dopo la fine di Hélène e i suoi amici.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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AMITIE', AMOUR ET FAMILLE





CAPITOLO 1


Quando Nicolas e José rientrarono a casa quel giorno, dopo aver terminato le prove con Olivier e Christophe, trovarono le ragazze che studiavano in salotto. Nicolas andò a baciare la sua Hélène, mentre José si sedette sul divano, salutando con un generico ‘ciao ragazze’ e ignorando Benedicte. Laly notò la cosa e, soprattutto, notò quanto la ragazza ci rimase male. Quando si accorse di essere osservata, Benedicte alzò lo sguardo su Laly e le sorrise imbarazzata. Poi radunò i suoi appunti, sparsi sul tavolo, e uscì dalla stanza. Laly guardò con occhi accusatori José. Quest’ultimo, infastidito dagli sguardi insistenti della ragazza, la affrontò.

“Che cosa c’è?”

La ragazza aggrottò la fronte, poi si alzò e si fermò davanti a lui, con le mani sui fianchi.

“Ti costa così tanto dire ciao alla tua ragazza, quando entri in casa? Sono giorni che sei scortese con lei!”

“E, dimmi un po’, a te costa tanto farti gli affari tuoi?”

José non le lasciò il tempo di ribattere, perché si alzò e lasciò anche lui la stanza, per dirigersi verso l’uscita dell’appartamento. Laly si rivolse stupita ad Hélène e Nicolas che erano stati spettatori silenziosi del breve scambio di battute fra i due.

“No, ma dico, vi sembra normale? Si può sapere cosa gli prende? E’ così strano, ultimamente!”

“Credo che fra lui e Benedicte stia succedendo qualcosa. Magari hanno discusso.”

“Beh, non è un buon motivo per comportarsi in questo modo! Avete visto come mi ha risposto?!”

Nicolas si schiarì la voce, prima di esprimere la sua opinione.

“Forse non vuole... intromissioni altrui. Se veramente è una cosa che riguarda lui e Benedicte, probabilmente non ha piacere che ci venga messa bocca da altre persone.”

“Stai dicendo che sono una ficcanaso?”

“Sto dicendo che se eviti di fargli domande, non rischi che ti risponda male.”

Laly non sapeva se essere più indignata perché José le aveva risposto male, oppure perché Nicolas le aveva appena dato della ficcanaso. Ad Hélène, tuttavia, la sua faccia parve così buffa che non riuscì a trattenere un sorriso. Si avvicinò all’amica, prendendola a braccetto, prima di voltarsi di nuovo verso Nicolas.

“Perché non vai a cercare José, mentre noi andiamo a chiedere a Benedicte se vuole un succo di frutta?”

“Va bene.”

Nicolas prese la propria giacca e le lasciò sole. Prima di andare a cercare Benedicte, Laly volle fare una domanda all’amica.

“Ma non è intromettersi anche questo?”

“No. Andiamo solo a chiedere a Benedicte se ha sete. Senza fare domande, ricorda. Se vorrà parlarci di quello che sta succedendo, ce lo dirà lei.”

Laly annuì, poco convinta. Quando bussarono alla camera di Benedicte dovettero aspettare qualche momento, prima che la ragazza aprisse la porta con gli occhi di chi ha appena pianto.

“Tutto bene Benedicte?”

Hélène fulminò con lo sguardo Laly, che fece un gesto di scusa. Non era riuscita a trattenersi.  


/***/


Nicolas riuscì a trovare José nel bar vicino a casa. Si sedette davanti a lui, che lo guardò in cagnesco.

“Se sei venuto per fare domande, puoi anche tornare a casa.”

“No, l’unica cosa che volevo sapere è sei hai già ordinato. Ma se vuoi non te lo chiedo!”

L’espressione di José si ammorbidì leggermente.

“No, non ancora.”

Nicolas chiamò il cameriere e ordinò due birre, dopodiché lo guardò di sottecchi.

“Lo so che Laly, a volte, sa essere snervante, ma non lo fa con cattiveria.”

“Non mi va di parlarne, però credo che a volte sia un po’ troppo impicciona... Mi ricorda tanto Johanna, quando fa così!”

Nicolas rise.

“Già! In effetti...”

Finalmente, anche José si rilassò, sorridendo.


/***/


Quella sera la cena passò per lo più in silenzio. Dopo che le ragazze ebbero riassettato la cucina, si spostarono tutti in salotto. Fuori aveva iniziato a piovere.

“Allora, Laly, hai notizie di Sebastien?”

“Si, ha detto che lui e la sua famiglia sono a Milano, in questi giorni. Il Duomo della città è bellissimo.”

“Ah, e quando torna te lo ha detto?”

“Penso che non rientrerà prima di dieci giorni.”

“Beh, spero che passi in fretta il tempo, perché fare le prove senza il bassista è una palla, vero José?”

Il ragazzo si limitò ad annuire. Il campanello li fece voltare tutti verso l’ingresso.

“Ma chi può essere?”

“Forse è Natalie, oggi avevamo appuntamento alla palestra, ma non si è vista.”

“Vado io.”

Laly si alzò e si diresse verso la porta di ingresso. Quando aprì e si ritrovò davanti il giovane che aveva suonato, rimase senza parole per qualche istante, prima di scoppiare a ridere, mettendosi una mano davanti alla bocca.

“Oh mio Dio, non posso crederci!!!”

I ragazzi furono attirati dalla curiosità e rimasero altrettanto sorpresi vedendo Christian, zuppo di pioggia, che li osservava sorridente.

“Ciao a tutti. So che non mi aspettavate, ma posso chiedervi di farmi entrare? Sapete, mi sento un po’... bagnato, qui fuori.”

“Ma certo! Prego”

Laly si fece da parte. Tutti erano felici di quella visita inaspettata. Tutti tranne José, che con sguardo duro fissava Benedicte. La ragazza abbassò lo sguardo, con aria rammaricata.




/***/ Questa è la storia che sto preparando da tempo, cercando di pianificarla secondo un mio schema. Un altro capitolo è pronto e lo posto domani e un terzo è già in lavorazione. Spero che vi piaccia! /***/

  
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