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Autore: Valy_Tina    11/04/2013    2 recensioni
Piccolo stralcio di vita quotidiana di Mello e Matt, per far sorridere e divertire. Spero che vi piaccia! (Siate spudoratamente sinceri e brutalmente crudeli!)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di nerd, biondine isteriche e strani finali.







Per il biondo quella settimana non era stata esattamente il massimo del divertimento. Aveva avuto parecchio lavoro da fare, e mentre lui si impegnava a fare ricerche per saperne un po' di più su questo Kira, c'era Matt che passava la maggior parte del suo tempo a poltrire e giocare. Diverse volte gli era capitato di svegliarsi la notte tardi, disturbato dai suoni provenienti dalla televisione oppure dalle imprecazioni borbottate dal rosso. Quel cretino aveva intenzione di crepare giocando fino al mattino ai videogiochi, prima o poi? In più si era dimenticato di comprargli del cioccolato. Poteva anche accettare la sua ossessione per i videogiochi -in fondo perfino la prima volta in cui lo aveva visto aveva una console tra le mani- ma aveva bisogno del cioccolato. Oh, avanti Mello, sei proprio sicuro che si tratti solo del cioccolato? Probabilmente doveva essere lo stress a giocargli brutti scherzi, ma aveva iniziato anche a parlare con una vocina nella sua testa. Okay, magari non era tutta qui la storia. Per quanto potesse provare un certo senso di repulsione nei riguardi del sentimentalismo, un cuore da qualche parte ce l'aveva anche lui. Vai avanti, ci siamo quasi. Oh, per la cronaca, la sua personalissima rottura di coglioni ambulante possedeva una spiccata ironia. Comunque sia, il punto era che... Per la miseria, anche lui aveva bisogno di attenzioni! Sia chiaro, non era affatto geloso di una maledetta Playstation. Era semplicemente stufo di osservare dei tizi che uccidevano gente. Ed era altrettanto stanco di sorbirsi le varie tragedie messe in scena dal rosso nel caso in cui gli capitasse di perdere. Ovviamente lui non sarebbe mai andato dal suo fidanzato -Dio, a volte gli capitava di chiedersi come diamine fosse possibile- per reclamare un po' di attenzioni. Da una parte, però, sapeva che quello doveva trattarsi del suo modo per scaricare lo stress accumulato in quei giorni. Ma non era lui quello che lavorava fino a notte tardi per fare ricerche e studiare dei piani. “Mel, dovresti seriamente rilassarti un po' di più!” gli aveva perfino detto, qualche giorno prima. Con quale logica avrebbe potuto rilassarsi? Era praticamente saltato in aria ed un pazzo omicida uccideva gente con un quaderno. A dire il vero stava cercando di dimenticare il giorno in cui era esploso insieme al suo ormai impraticabile quartier generale. Inizialmente era stato difficile accettare la vistosa ed ampia cicatrice che gli colorava la pelle, ma probabilmente se non fosse stato per Matt in quel momento non sarebbe neanche stato lì. Lui era stato la prima persona a cui aveva pensato. Nel suo cervello si era impiantata la consapevolezza che sarebbe quasi sicuramente morto, insieme all'immagine del ragazzo. Non aveva idea di dove fosse, né di cosa facesse nella vita, ma sentiva che in un modo o nell'altro quella testa calda avrebbe attraversato mari e monti per andare lì ad aiutarlo. Era sempre stato così. Quei due, in un modo o nell'altro, c'erano sempre l'uno per l'altro. Matt era inoltre l'unica persona a non guardarlo come se fosse una mezza specie di fenomeno da baraccone.
Questo però non era importante, ed il biondo scacciò via quei pensieri scuotendo il capo. Mentre pensava a tutto questo, Mail non si era minimamente accorto della sua presenza. Era rimasto impalato davanti alla porta con la testa tra le nuvole, ed il rosso non aveva fatto una piega, troppo preoccupato ad uccidere gente come al solito. Aveva inconsapevolmente incurvato la schiena in avanti, come se volesse avvicinarsi maggiormente allo schermo della televisione. I gomiti erano poggiati sulle ginocchia, e muoveva le dita così in fretta che il biondo per un attimo aveva avuto paura di vedere il joystick frantumarsi sotto di esse. Nonostante il suo atteggiamento da nerd, non poteva fare a meno di trovarlo attraente. Ma in fondo non c'era una sola stramaledetta volta in cui non lo trovasse attraente. Anche se difficilmente lo avrebbe ammesso ad alta voce. Dato che il signorino non aveva intenzione di accorgersi della sua presenza, il biondo si schiarì la gola un paio di volte. Niente. Fece un altro tentativo. Niente. Iniziava davvero a spazientirsi.
-Sai, in caso tu non te ne sia reso conto, sono tornato.-
Ennesimo buco nell'acqua. Matt si limitò a rivolgergli un distratto cenno del capo, senza neanche curarsi di guardarlo. Lo stress accumulato in quei giorni, sommato ad una sgradevole sensazione nella bocca dello stomaco -Dio solo sapeva quale strana magia gli avesse fatto quel nerd- fecero scattare qualcosa in lui. Qualcosa che probabilmente non sarebbe dovuto scattare. Prima che se ne rendesse conto, o almeno che il suo cervello decidesse di renderlo partecipe dei suoi piani, aveva estratto la pistola dalla cintura dei jeans. Tolse velocemente la sicura e puntò l'arma contro la console.

Era bastato un solo sparo a distruggerla in mille pezzi. Il rosso, con il joystick stretto così forte tra le mani da essersi crepato un po', osservava lo schermo della tv ad occhi sgranati.
-Ho detto- iniziò il biondo, rompendo quel silenzio come se niente fosse -Che sono tornato.-
La reazione di Matt non tardò ad arrivare, ed era più o meno come se l'era immaginata lui. Forse solo un po' più violenta, dato che in meno di tre secondi si era ritrovato a terra.
-Cosa cazzo ti è saltato in mente?! Sei forse impazzito?!- nonostante il rosso fosse su di lui, non aveva osato torcergli un solo capello. Anche se la schiena di Mello doleva un po' a causa dell'impatto con il pavimento. -Sei solo una biondina isterica!- proseguì Mail, toccando un tasto alquanto delicato.
Oh Matt, pensò il biondo, questo non avresti dovuto dirlo. Prima che il nerd potesse fare o dire qualcosa, Mihael gli aveva sferrato un pugno sulla mascella. Diversamente dal rosso, lui non si faceva scrupoli a fargli male. Specialmente perché la sua corporatura era più robusta di quella del biondo, il dolore sarebbe passato più in fretta di quanto pensasse. Purtroppo.
Approfittando della sua distrazione -la mascella di Matt era già di un colore violaceo, il che gli dava una certa soddisfazione- Mello sgusciò via, mettendosi in piedi di fronte al compagno.
-Tu invece sei uno stramaledetto nerd che fa il coglione da una settimana.- ribatté prontamente, guardandolo fisso negli occhi, inconsapevole di aver ammesso, seppur indirettamente, il suo bisogno di ricevere attenzioni da lui.
Questo dettaglio non sfuggì al rosso, che con un sorrisetto provocatorio si alzò a sua volta, sostenendo il suo sguardo. Avrebbe potuto perdersi in quel mare ghiacciato che erano i suoi occhi. “Come fai a sopportarlo?” era la domanda che si sentiva porre più di frequente. La risposta? Non lo sapeva neanche lui. Con il tempo, o probabilmente anche dalla prima volta, era riuscito a vedere un lato di Mello che probabilmente nessun altro avrebbe mai visto. Era riuscito a sciogliere quelle due lastre di ghiaccio che aveva negli occhi, a superare la barriera che aveva creato tra lui ed il mondo. Era riuscito a distinguere il suo celato distacco dal suo interesse. Era riuscito a ritagliarsi un posto per sé nel cuore di quel maledetto biondino e nonostante si sentisse ridicolo solo pensando tutto ciò, sapeva perfettamente che la situazione tra loro non sarebbe cambiata. Perlomeno non da parte sua.
-Cos'hai da sorridere in quel modo?- il frastuono dei suoi pensieri fu interrotto dalla voce di Mello. E per l'ennesima volta Matt si chiese come facesse ad avere una tale sicurezza in se stesso.
-Sorrido perché sei un idiota.- proferì il rosso con immenso divertimento.
Okay, questa non era esattamente la risposta che Mello si aspettava da lui. Rimase infatti lì impalato ad osservarlo, sorpreso e confuso allo stesso tempo. Per quale motivo era lui l'idiota, ora? Eppure prima che potesse porgli quella domanda, le labbra di Matt si erano già impossessate delle sue. Fu come se gli avesse letto nel pensiero, ed il biondo capì subito le parole del ragazzo. Per quanto si sforzasse, non era mai riuscito a nascondere i propri sentimenti con lui. E mai ci sarebbe riuscito. All'improvviso però le parole “biondina” e “isterica” riaffiorarono nella sua mente, così Mello riprese per un attimo il controllo di sé. Morse le labbra del nerd, lasciando sfuggire a quest'ultimo un lieve mugolio di dolore, costringendolo subito dopo ad allontanarsi.
-Ora che ti prende?- probabilmente non glielo avrebbe mai detto, ma Mello adorava quell'aria da cane bastonato che assumeva quando era confuso.
-Chiamami di nuovo biondina isterica e giuro che la prossima volta morderò qualcos'altro.- mentre stringeva le braccia attorno alla sua vita, il biondo lo aveva sentito trasalire. Non poté fare a meno di ridere. Avvenimento degno di nota che accadeva solo in presenza, e per merito, di Matt.
Non sapeva se lo avesse fatto per chiudere il discorso o per altro, ma il biondo sentì nuovamente le sue labbra contro le proprie, così si arrese al suo volere -cosa che, inspiegabilmente, accadeva solo in certi contesti- e si lasciò condurre in camera da letto, urtando vari oggetti dato che nessuno dei due aveva intenzione di lasciare in pace le labbra dell'altro. Ed in fondo era inutile prendersela per certe cose. Mello lo sapeva, eppure... Eppure non lo sapeva neanche lui cosa. All'improvviso tutto lo stress sembrava essere scomparso, sostituito da un sentimento che lo faceva stare così bene da spaventarlo. Chissà se prima o poi gli avrebbe detto di amarlo. Ma, ne era certo, il rosso lo sapeva già. Gli aveva sempre letto nel pensiero, e questa era solo una delle innumerevoli parti di lui che amava.

[Qualche ora dopo...]

-Che hai Mel?- chiese il rosso con divertimento, osservando il biondo steso sul letto come se fosse in punto di morte dopo una corsa durata ore. -Sembra che ti sia passato addosso uno schiacciasassi, o che so io...- fu poi costretto a mordersi un labbro, perché l'espressione di Mello era così divertente da fargli venire voglia di ridere senza fermarsi più. Mentre quella strana felicità gli gonfiava il petto come un palloncino.

-Lurido bastardo! Giuro che quando mi alzerò di qui ti farò passare la voglia di ridere!- la collera del biondo nei suoi confronti non faceva altro che aumentare il suo divertimento, ma sapeva -per esperienza personale- che era meglio chiudere la bocca.
-Certo Mel, certo.- mormorò chinandosi verso di lui per baciargli le labbra morbide e lisce, forse anche meglio di quelle di una ragazza. (Altro pensiero che era meglio tenere per sé.) -La prossima volta ci andrò piano con te, prometto.- gli fece l'occhiolino prima di uscire dalla stanza per andare a farsi una doccia, ridendo a gran voce degli insulti che Mello stava urlando nella sua direzione. -Oh Mel...- scosse la testa tra sé e sé, con un sospiro. -Non cambierai mai.- eppure questa affermazione non poté fare a meno di fargli sfuggire un sorriso così idiota che, lo giurava, avrebbe voluto prendersi a pugni da solo.







Angolo dell'autrice:
Buonasera a tutti! So che probabilmente non è nulla di particolarmente eclatante, ma spero di avervi strappato qualche piccolo sorriso o che almeno vi sia piaciuta. Io ADORO Matt e Mello. Sono in assoluto la mia coppia yaoi preferita, potrei perfino arrivare a sognarli! Mi piace pensare che loro due siano così, insieme.
-Tina. (Ovvero la malata di yaoi :D)
  
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