Anime & Manga > Record of Lodoss War
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    12/04/2013    2 recensioni
In effetti averla accanto era il sogno più bello per Parn.
Un sogno d'amore e di speranza per il futuro.
E tra le braccia del dolce oggetto del suo desiderio, quel sogno si era già avverato...
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alla mia amica Michela Rikku Oliviero, con tanti auguri di BUON COMPLEANNO...

 

I sogni si avverano
immagine di: LadyRosse su deviantART

 

 

Deedlit non tollerava molto bene il caldo.
Con l'arrivo della bella stagione, era veramente molto difficile per lei girovagare in lungo e in largo per le terre di Lodoss con addosso la corazza e i paramenti vari.
A volte le sembrava addirittura di soffocare.
Gli Elfi Chiari non erano abituati a sostenere gli sforzi fisici inutili, dal momento che la loro magia gli permetteva di sopperire agilmente al problema delle lunghe distanze da percorrere, tuttavia la bionda fanciulla aveva un buon motivo per sopportare stoicamente quella fatica.
Sia a cavallo che a piedi, mai e poi mai avrebbe rinunciato alla compagnia di Parn.
Pur di godere ogni singolo momento del viaggio insieme a lui, Deedlit era pronta a ben altro genere di fatiche.
Non era certo facile accompagnare il Libero Cavaliere nelle sue imprese, poiché questi non restava mai troppo a lungo nel medesimo posto, eppure Deedlit accettava ogni genere di fatica senza mai lamentarsi.
Di tanto in tanto, perfino quello zuccone di Parn si rendeva conto delle difficoltà sostenute dalla sua compagna.
Deedlit non era tipo da lamentarsi per la propria stanchezza, né era capace di rinfacciare alcunché, ma non ci voleva certo un genio per capire che quello stile errante di vita non era propriamente adatto alla sua natura eterea e aggraziata di magica creatura dei boschi.
Deedlit era nata per volare.
La sua essenza era nell'essere sospinta dalle ali del vento.
Il mondo degli uomini era come la terra sotto le zampe di un bellissimo cigno, bisognoso di riposarsi di tanto in tanto, prima che questi spiccasse di nuovo il volo con le sue candide ali piumate.
Parn non poteva costringere Deedlit tutto il giorno sulla schiena di un cavallo, o peggio ad arrancare a piedi dietro di lui sulle piste rocciose e impervie.
Non c'era bisogno di affrettarsi, nessuno li attendeva da nessuna parte, cosicché Parn non vedeva motivo di affaticare la compagna più del necessario.

 

- Sei stanca, Deed ? - domandò ad un tratto, volgendo uno sguardo all'elfa dietro di lui. - Possiamo fermarci un po', se ti va!

 

Deedlit sorrise.
Erano appena giunti in una piccola radura tranquilla.
Parn fermò il cavallo e, smontando dunque di sella, respirò a pieni polmoni il profumo che giungeva alle sue narici.
L'odore di alberi e resina, misto a quello dell'erba umida e dei fiori, si accompagnava al placido rumore delle acque gorgoglianti di un piccolo fiume lì vicino.
Deedlit si avvicinò alla riva, spogliandosi dell'armatura e delle protezioni ai piedi e sugli avambracci, sedendosi e immergendo appena le gambe nel piccolo corso d'acqua. La sensazione di freschezza la fece rabbrividire un istante, per poi socchiudere gli occhi e diventare un tuttuno con la natura circostante.
Parn rimase immobile ad osservarla.
Era bellissima.
Non solo per le curve armoniose e sottili, peraltro disegnate dalla corta tunica verde che indossava, ma per il fascino che nessuna fanciulla umana poteva eguagliare. La dolcezza del suo volto, il sorriso sulle sue labbra, o le morbide ciocche armoniose che ricadevano lungo il suo corpo come magici fili di luce dorata.
Quale altra creatura poteva dirsi così affascinante?
Ogniqualvolta che la vedeva così, Parn era incapace sia di muoversi che di parlare.
Da che la conosceva, gli era impossibile immaginare la propria vita senza di lei.
Deed era l'immagine concreta di tutti i suoi sogni, il simbolo di purezza che desiderava da sempre ma che quasi non osava sperare, ed era proprio lì accanto a lui. Non c'erano parole per descriverla, non esistevano termini appropriati per definirla...
Questa era Deedlit.
Così vicina eppure, allo stesso tempo, così lontana da tutto il mondo materiale.
Non era una fanciulla qualsiasi, poiché sapeva risplendere di grazia e armonia, ed anche il suo modo di fare semplice e spontaneo aveva un che di magico e straordinario.
Accanto a lei, Parn perdeva di vista perfino lo scorrere del tempo.
Poteva rimanere lì a guardarla per ore, fresca e raggiante come l'acqua pura e cristallina del fiume, e non si sarebbe certo stancato.

 

- Parn - esclamò lei raggiante, riscuotendolo dai suoi pensieri. - Vieni, siediti anche tu, l'acqua è freschissima!

 

Parn annuì.
Il tempo di sfilarsi l'ampio pettorale della corazza e i guanti, tenendo tuttavia bene allacciata la spada al fianco, il giovane si avvicinò a lei e si sedette. Deedlit immerse le mani nel fiume, chiudendole a coppa e serbandovi una piccola pozza scintillante, cosicché invitò Parn ad assaggiarne un sorso.
Il giovane accettò con gratitudine, bevendo dalle sue mani, sentendosi riavere subito dopo aver accostato il liquido alle labbra.
Deedlit sorrise.

 

- E' incredibile come, nonostante gli orrori e le tragedie della guerra, la vita racchiude comunque il fascino della sua essenza in un angolo tranquillo come questo!
- Già - osservò Parn.
- Sarebbe bello se gli uomini imparassero a godere delle piccole gioie, senza cedere alle tentazioni dell'odio e della violenza, e a rispettarsi l'un l'altro... in perfetta armonia, come la natura che ci circonda!
- E' un bel sogno - sottolineò l'altro, chinando il capo mestamente.

 

Purtroppo non tutti gli uomini vogliono la pace.
Il mondo vede pace ed ostilità in egual misura, indipendentemente dai propri sovrani, e queste due cose pendono costantemente sui piatti della stessa bilancia. Tuttavia distruggere la vita è semplice, chiunque può brandire malamente la propria spada, per sommergere i propri simili nel sangue della violenza; creare la vita e preservarla, fermandosi anche solo un momento e guardando oltre un egoistico interesse, è molto più difficile se non addirittura impossibile.
E' un mistero come il libero abitrio possa dare origine a questo.
Gente che racchiude in sé il potere ma non altrettanta consapevolezza nell'usarlo.
Il resto, per l'appunto, è solo sogno...

 

- Dimmi Parn - fece Deedlit, guardando preoccupata la triste espressione del giovane. - Se la guerra finisse, e se ne avessi la possibilità, quale sogno vorresti vedere realizzato?
- Difficile dirsi - mormorò il cavaliere. - Posso mettere la mia spada al servizio dei deboli, lottare per quello in cui credo, e impegnarmi affinché il mondo diventi un posto migliore! A pensarci bene però, dopo aver realizzato un altro sogno, nulla mi impedisce di realizzarne altri...

 

Deedlit sbarrò gli occhi perplessa.

 

- Di quale sogno si tratta?
- Uno molto speciale - rispose Parn, mettendo un attimo da parte ogni dubbio e guardandola dritto negli occhi. - Tu!
- Oh, Parn - fece Deedlit commossa.

 

In effetti averla accanto era il sogno più bello per Parn.
Un sogno d'amore e di speranza per il futuro.
E tra le braccia del dolce oggetto del suo desiderio, quel sogno si era già avverato.

Foto: Scusa il ritardo, Michela...
Sorry!

FINE

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Record of Lodoss War / Vai alla pagina dell'autore: telesette