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Autore: irishpuppysmile    12/04/2013    3 recensioni
Nick. Jeff. Arriety.
Il sole caldo delle due del pomeriggio illuminava la città. Poche erano le macchine che passavano per le strade come altrettanto poche erano le persone che si trovavano per le vie
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole caldo delle due del pomeriggio illuminava la città. Poche erano le macchine che passavano per le strade come altrettanto poche erano le persone che si trovavano per le vie. Una di queste era un ragazzo con una camicia bianca e dei Jeans blu chiari con capelli mori. Aveva una tracolla con dei libri,astuccio e quaderni. Tutto il materiale utile per studiare.
Infatti il ragazzo si stava dirigendo verso la biblioteca a quattro piani della sua città. Gli piaceva andare lì. Gli abitati della città pensavano poco a leggere o ad andare in un posto pieno di libri,per questo era solito andarci. C’era poca gente e si poteva stare tranquilli.
Doveva studiare per i vari compiti in classe e si dedicava anche alla lettura di alcuni libri non consigliati dai professori. La maggior parte delle persone che frequentavano quella biblioteca erano anziani e di tanto in tanto qualche ragazza della sua età.
La maggior parte dei ragazzi che conosceva erano soliti andare a divertirsi senza pensare ai doveri di ogni giorno.
Quel giorno,Nick,si era avviato verso la biblioteca molto presto. Gli altri giorni si faceva vivo verso le quattro del pomeriggio.
Appena arrivato si sedette a un tavolo e iniziò a tirare fuori i libri di storia,quaderno e penne. Aveva un compito tra due giorni e non se la sentiva di arrivare all’ultimo minuto per ripassare qualcosa. Iniziò a leggere e a ripetere mentalmente aiutandosi con degli schemi o degli appunti che aveva preso in classe.
Con questo ritmo continuò per due ore. Decise di fare una pausa per andare a prendersi qualcosa da bere alla macchinetta presente al secondo piano.
Abbandonò la sua roba e salì le scale arrivando alla macchinetta. In pochi secondi riscese con in mano un bicchiere di tè alla pesca. Continuò a studiare fino a che non fu interrotto da dei rumori provenienti qualche sedia più in là di lui.
C’era un ragazzo biondo che cercava disperatamente di attaccare il cavo della batteria del computer negli spazi appositi,senza però riuscirci. Nick cercò di non ridere e si alzò avvicinandosi. Senza pensarci mise la sua mano sopra quella del biondo e infilò la presa. Appena si accorse del gesto tolse la mano,come scottato.
-Perdonami,è stato un gesto impulsivo- disse sottovoce per non essere ripreso dalla donna che guardava la sala,scettica.
Il ragazzo biondo annuì e gli sorrise per ringraziarlo. Nick sentì un brivido passargli per la schiena e tornò al suo posto cercando di concentrarsi sui compiti di storia.
Con la coda dell’occhio vide il ragazzo leggere un libro e poi trascrivere qualcosa al computer,sicuramente una ricerca. Riportò il suo sguardo sulle pagine di storia e gli sembrò che fosse diventato greco. Scosse leggermente la testa e cercò di concentrarsi di nuovo. Prese due o tre libri su cui cercare altre informazioni da aggiungere e così passarono altre due ore. Appena ripose i libri sugli scaffali e mise le sue cose nella tracolla il ragazzo di prima stava staccando il computer e lo stava sistemando.
Guardandolo un ultima volta,Nick uscì dirigendosi verso il bar più vicino per rilassarsi un po’.
Con sua sorpresa dopo alcuni minuti vide entrare il biondo che si mise in fila. Nick pagò e si mise a un tavolino iniziando a mangiare la sua brioche e a gustarsi il suo cappuccino.
-“posso sedermi?”- una voce fece risvegliare dai suoi pensieri il moro che alzò lo sguardo incontrando degli occhi curiosi e allegri,riconoscendolo come il ragazzo del computer annuì.
-“Io sono Jeff”- si presento porgendo la mano
Nick la strinse e sorridendo gli rispose –“Piacere,Nick”-
Questa era la prima volta che Jeff Sterling e Nick Duval si incontrarono e fecero amicizia,da quel giorno iniziarono a essere amici,poi il loro rapporto si evolse e diventarono migliori amici per poi innamorarsi.
Molti pensavano che si sarebbero lasciati,invece continuarono a vivere insieme. Comprarono casa e si stabilirono come coppia.
Da quel giorno passarono venticinque anni e ora Jeff e Nick hanno quarantun anni e una bambina di tredici.
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Casa Duval-Sterling
La casa di Jeff e Nick era ancora avvolta nel silenzio. Tutti dormivano ma preso la sveglia sarebbe suonata.
Nick però si svegliò qualche minuto prima che essa potesse suonare e la spense. Si ristese sospirando e stropicciandosi gli occhi.
La sera prima aveva scordato di chiudere le tapparelle e ora la luce entrava dalla finestra. Si voltò su un fianco per guardare il biondo accanto a lui ancora nel mondo dei sogni.
Gli accarezzo la guancia e subito dopo gliela baciò. Sentì la pelle liscia e morbida a contatto con le sue labbra e sorrise.
Poco dopo sentì un mugolio provenire dal ragazzo. Anche se era cresciuto non era cambiato molto,la mattina mugolava ancora.
-“Sai? Forse dovresti raderti,pungi!”.- mormorò svegliandosi il biondo,già sorridente di prima mattina.
-“E tu dovresti smettere di mugolare come un gatto la mattina”- ribatté il moro alzandosi e andando in bagno,prima che il marito potesse farlo per primo.
Jeff roteò gli occhi e si alzò dal letto uscendo dalla camera per andare a svegliare la figlia.
Entrò in camera sua e per poco non inciampò nella catasta di vestiti a terra. Scosse la testa divertito e aprì la finestra facendo entrare la luce.
Sentì la figlia girarsi dal lato opposto proprio come faceva a volte lui quando Nick lo svegliava di pomeriggio.
-“Arriety alzati,devi andare a scuola”-  di risposta ebbe un altro mugolio,uscì dalla stanza sicuro che si sarebbe alzata e scese in cucina per preparare la colazione.
In pochi minuti Arriety arrivò in cucina abbracciando Jeff e prendendo posto per la colazione.
Vedendo che Nick non accennava a scendere Jeff chiese alla figlia di andare a vedere che cosa stava facendo mentre lui continuava a preparare dei toast
Arriety salì le scale due a due e entrò in camera dei genitori trovando suo padre steso a pancia in giù con le braccia sotto il cuscino,addormentato.
Scosse la testa divertita e prese la rincorsa buttandosi poi sul letto facendo,di conseguenza, svegliare Nick.
“Ei Buongiorno!” mormorò aprendo gli occhi assonnati,salutò la figlia con un bacio sulla fronte e l’abbracciò.
-“Papà Jeff è preoccupato,non scendevi più”- gli riferì la figlia
-“Vai sotto Arriety e di a papà che scendo subito”- la figlia annuì e scese le scale.
Nick si sciacquò la faccia per risvegliarsi e scese anche lui le scale entrando silenziosamente in cucina,fece segno alla figlia di stare in silenzio e,ricevendo una risposta affermativa con il capo,si avvicinò al biondo mettendogli le braccia intorno alla vita e il voltò nell’incavo del collo.
Inizialmente Jeff sussultò a quel contatto ma poi sorrise sentendo i baci del marito sul collo. Chiuse gli occhi. Click. Jeff si voltò e abbracciò Nick per poi baciarlo. Click. Appena si staccarono si sorrisero e dopo un ultimo abbraccio il moro si sedette a tavola seguito dal biondo e iniziarono tutti e tre a fare colazione.
Il telefono di Jeff e quello di Nick iniziarono a vibrare sul tavolo nello stesso momento. Era una richiesta bluetooth. Entrambi accettarono e dopo poco a Jeff comparve l’immagine di lui e del moro che si baciava e a Nick quella in cui dava dei baci sul collo al marito.
Sorrisero a vedere quelle foto e si voltarono verso Arriety che fischiettava leggendo un libro con il cellulare accanto alla ciottola vuota di cereali.
Nick si alzò e ringraziò la figlia con un bacio sulla guancia sinistra mentre Jeff su quella destra. Arriety sorrise e si alzò
-“Io vado a scuola,ciao”- disse prima di prendere lo zaino e uscire di casa.
Jeff guardò la porta sorridente e iniziò a sparecchiare. Venne bloccato da Nick che incominciò a baciargli il collo come qualche minuto fa,poi salì e si spostò davanti al marito,baciandogli lo zigomo destro per poi passare alle labbra.
Jeff sorrise nel bacio e portò le braccia al collo di Nick,le cui mani erano sui fianchi del biondo.
Nick continuò ,poi, a baciargli il collo mordendo qualche volta. Sorrise compiaciuto quando sentì Jeff gemere leggermente.
Ritornò sulle sue labbra e sentì le mani del marito fare su e giù per la sua schiena per poi togliergli la maglia verde che si era messo.
Jeff iniziò a baciargli il collo e poi scese sorridendo sul petto,accarezzandolo.
Nick lo guardò e si abbassò prendendolo come si prende una sposa. Jeff iniziò a ridere e baciò la fronte del moro.
-“Dopo tutti questi anni,riesci sempre a prendermi in braccio”.- disse Jeff ridendo
-“Sei sempre stato una piuma Jeffie,lo sei tutt’ora.”- rispose salendo le scale Nick
Arrivarono in camera da letto con il letto ancora sfatto e ci si buttarono ridendo.
Continuarono a baciarsi senza pensare ai propri lavori.
 
-“N-Nick,do-dovrem-mo andare a la-lavoro”- disse con la voce tremante dal piacere.
-“Mhm-Mhm”- mormorò l’altro da sotto le coperte
-“N-Nick …” – Jeff non protestò più troppo preso dal piacere che in quel momento sentiva.
Quando entrambi arrivarono all’apice del piacere si baciarono sorridenti e stanchi nonostante fossero le nove di mattina.
Jeff dopo essere stato tra le braccia del marito per almeno mezzora si addormentò. Nick si fece una doccia e si rivestì,baciò la fronte di Jeff sorridendo e uscì di casa andando al lavoro e chiamando l’ufficio di Jeff per avvertire che oggi non ci sarebbe stato.
Molti pensavano che si sarebbero lasciati
Ma loro si amavano più di qualsiasi altra cosa al mondo; il loro amore aveva fatto nascere una bambina e ora continuavano a amarsi e rispettarsi l’un l’altro. Si baciavano sempre come se fosse la prima e ultima volta. E ogni tanto la sera ricordavano il giorno in cui si incontrarono.
 
The End
 
   
 
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