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Autore: Delirious Rose    12/04/2013    1 recensioni
Erano tanti, troppi i giorni che aveva trascorso a rimandare quel momento, la parte più semplice e più difficile del piano che aveva escogitato per mettere in salvo i suoi genitori: ma se i Death Eaters avevano ucciso degli innocenti perché Muggle, solo il Cielo sapeva che cosa avrebbero potuto fare alla famiglia di una strega come lei, con l’aggravante che era la migliore amica di Harry Potter.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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«Marnie1, il té è pronto!»

«Scendo subito, mamma!»

Ma Hermione Jane Granger non si mosse: i suoi occhi erano fissi sulla prima pagina del Daily Prophet mentre il nodo che sentiva in gola si faceva più stretto.

Il titolo, a grossi caratteri, leggeva “Famiglia Muggle sterminata” e la fotografia, la unica ad essere immobile nel giornale, mostrava un uomo ed una donna fra i venticinque ed i trent’anni con in braccio due gemelli di neanche un anno: quella notizia aveva subito attirato la sua attenzione, quando quella mattina il gufo le aveva portato il giornale e, per la prima volta in sette anni, la giovane strega s’era rifiutata di lasciarlo leggere ai suoi, di genitori. Quando suo padre le aveva chiesto il motivo, aveva semplicemente risposto che non c’era niente d’interessante, a parte la trascrizione del discorso del nuovo Ministro della Magia, ed aveva cercato di finire la sua colazione come se niente fosse, non ostante quel nodo in gola che le si era formato all’improvviso le impedisse di mandare giù anche solo un sorso d’acqua.

Hermione prese il giornale in mano e, trattenendo un singulto, lo piegò e lo infilò nella borsa. Lasciò lo sguardo vagare per la sua stanza, soffermandosi sulla biblioteca svuotata dei suoi libri, sulla vecchia sedia a dondolo in cui sedevano i suoi genitori quando, da piccola, le leggevano una storia della buonanotte, sulla giostra appesa al soffito con le sue ballerine di carta iridescente che si muovevano al minimo soffio di vento – l’unica nota infantile che non aveva mai voluto cambiare nella sua camera nel corso degli anni. Si asciugò gli occhi col dorso della mano, afferrò la borsa e, fatto un respiro profondo, uscì.

I suoi genitori erano in salotto e sorseggiavano una tazza di té fumante come ogni giorno, rassicurante piccola abitudine: la strega accarezzò con lo sguardo le grandi spalle di suo padre –quante volte, da piccola, lo aveva pregato di portarla a cavalluccio!- e la nuca di sua madre, lasciata scoperti dai capelli bruni in cui aveva amato avviluppare le sue dita di bimba.

Estrasse la bacchetta veloce e senza fare rumore, puntandola contro le due persone che più amava al mondo: la punta tremava appena mentre Hermione stringeva l’oggetto convulsamente. Erano tanti, troppi i giorni che aveva trascorso a rimandare quel momento, la parte più semplice e più difficile del piano che aveva escogitato per mettere in salvo i suoi genitori: ma se i Death Eaters avevano ucciso degli innocenti perché Muggle, solo il Cielo sapeva che cosa avrebbero potuto fare alla famiglia di una strega come lei, con l’aggravante che era la migliore amica di Harry Potter.

Ansimò, cercando di trattenere i singulti –non poteva permettersi di sbagliare quell’incantesimo, altrimenti avrebbe perso davvero i suoi genitori per sempre!- cercando di trattenere l’istinto di abbracciarli un’ultima volta –il suo piano sarebbe andato a monte, se solo avessero saputo quello che la loro bambina voleva fare.

Chiuse gli occhi e, preso un respiro profondo, li riaprì con una nuova determinazione nello sguardo.

“Mamma, papà, voglio bene.”

«Obliviate




 

Pensavo di allungare la storia, ma poi ho preferito interrompermi per non andare troppo OOC. Tra l’altro l’ho scritta di getto e non voglio rivederla più di tanto, proprio per evitare di snaturare le emozioni che questa scena del film mi ha dato.

1.Marnie: era il nomignolo di Hermione, una delle bimbe di cui mi occupavo quand’ero una ragazza alla pari in Inghilterra.

   
 
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