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Autore: maristella_armstrong    12/04/2013    0 recensioni
Astrid Madler è una ragazza unica con un potere che è unico in tutta la specie di mutanti lui può prevedere il passato il presente e il futro e ha una forza sovrumana! con lei si aggiunge anche un misterisoso ragazzo di nome Harry che anche lui è unico nella specie di mutanti lui è uno dei Wolwerin. Si incontrenno nella loro accademia la M&G( accademia di MUTAZIONE E GENETICA) dove insieme agli altri amici di Harry dovranno imarare a gestire a pieno i loro poteri e prepararsi a combattere una battaglia mondiale, contro gli altri mutanti.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Qualcosa di nuovo-
Sono Astrid. Madler, ho 18 anni bhe si 18 anni, ma ho una vita del cazzo. Come ho già detto, l’unica cosa che non riesco a controllare sono i miei poteri. Per quanto sia qui da così tanto tempo i miei poteri aumentano sempre e io non riesco ancora a controllarmi bene, ma oltre a questo sono una ragazza che prova sempre ad andare avanti, amo divertirmi, ho un sacco di problemi, tra cui la mia diversità. *** La mattina.. Confusa come sempre! Mi alzai da letto, pensando alla nottata e alla strana visione che ho avuto nel sonno. Vedevo dei nuovi ragazzi e uno di loro che pestava il mio piede facendomi cadere tutti i libri per terra. Guardandomi allo specchio pensai “ma che razza di visioni hai ne Astrid”. Poi apri l’armadio e presi dei vestiti a cavolo come sempre presi lo zaino e mi diressi verso la porta. Mi aspettava un'altra giornata come tutte le altre, andai al bar a fare colazione, forse così potevo addolcirmi un po’ la mattinata, ma solo per qualche istante. Presi un estha-tè e un cornetto. Mentre salivo le scale per arrivare in terrazza chiamai mamma, ma non mi rispose..rimisi il telefono dentro la borsa con rabbia per colpa dei suoi comportamenti di questi ultimi tempi. Non feci in tempo a mettere piede in classe che un ragazzo …. Mi passò davanti pestandomi un piede,facendomi cadere tutti i libri per terra. Rimasi schioccata dalla scena era come quella della mia visone. Mi andai a sedere in classe. Ogni volta avevo sempre questo ragionamento che mi gironzolava nella mente: “La scuola è odiata dalla maggior parte dei ragazzi. Sarà per le interrogazioni, i compiti a casa, le verifiche, i compagni di classe… I motivi sono molteplici. Esiste una scuola, però, che possiamo dire che è “l’eccezione alla regola”. È apprezzata, perché lì i ragazzi possono essere quello che vogliono, possono essere loro stessi. La M&G Academy è la scuola in questione. Cosa avrà di tanto speciale questa scuola? Beh, questo ancora non ve lo posso dire. È una scuola per studenti… “capaci”, più di tanti altri semplici ragazzi. Dove le loro capacità sono apprezzate, stimate, aiutate a crescere. Ogni professore ha il suo ruolo, finché gli alunni possano apprendere ciò che non esiste. Che frase bizzarra… diciamo che esiste, ma non agli occhi di persone comuni, normali. Non ai tuoi occhi, per esempio È il momento che sappiate cosa bisogna essere, cosa bisogna avere, per essere accettati alla M&G Academy. Capacità. Capacità più uniche che rare. Capacità che solo i mutanti possono avere.” La campanella suonò. Finalmente l’ora di potenziamento era finita! Mi diressi verso il mio armadietto, al numero centouno, sulla fila di sinistra. La rotella argentata doveva fare tre tocchi a destra e cinque a sinistra, per aprirlo. Una volta spalancata la portiera in alluminio, posai il libro di potenziamento “Mente Aperta”, per prendere poi quello di lettura leggera “Dimond”. Una domanda ricorrente su quella materia: a cosa serve?? Non ho bisogno di leggere leggermente, sempre che volesse dire quello… Appena posati i libri, mi sistemai delle ciocche viola dietro le orecchie e chiusi l’armadietto. Il movimento fluido dell’anta scoprì, accanto al mio armadietto,un ragazzo alto magro e con capelli ricci e occhi verdi come smeraldo.. il viso perfettamente perfetto. Sembrava un angelo. Ma che ci faceva lì quella visione?! “La smetti di fissarmi?” chiesi gentilmente. Con voce sublime, come il canto di una musa. Dolce, un po’ acuta, ma non troppo. “Harry Styles, piacere” disse educatamente. “Il piacere è tutto tuo” mi risposi mentre frugavo nello zaino alla ricerca delle sigarette,. Fu come cadere dalle nuvole.(non dovevo fargli capire che la sua voce mi fece sbalordire! quindi mi limiyai ad essere distaccata come faccio ogni volta). La sua voce era bellissima e qualcosa mi diceva che lui era diverso ma a modo suo. Mi allontanai senza accorgermi che avevamo avuto uno specie di conversazione, ma dopo mi senti chiamare,mi girai e feci un sorriso. “Come ti chiami?” dissi, con un tono da bimbo di prima elementare. “Astrid, Astrid Madler” “Questo non è il tuo nome…” “Come scusa?” dissi aggrottando la fronte “Oddio scusa che sbadato, non avevo fatto caso che avevi detto il tuo nome” “infatti eri preso a fissare quelle ragazze dietro di me” dissi scocciata. “Che osservazione acuta. Disse sbalordito. “Ahahah, non sei divertente: comunque ora devi scusarmi ma voglio fumarmi una sigaretta prima di tornare in classe“ “E io pensavo che potevi darmi una mano a cercare la classe visto che abbiamo le stesse lezioni”. “ Come sei abbastanza grande da disorientarti” dissi ironicamente. “E’ difficile che mi perdo” disse, dandosi tante arie.. “Senti, mi lasci in pace?!” Ripresi a camminare lasciando il riccio alle mie spalle; ma mi raggiunse nuovamente. “Styles! Lasciamo stare!!” “Sai, io qui non sono famosa, anzi sono molto evitata per colpa del mio potere ‘unica amica che ho è Perrie e poi non sono una che ha fama qui dentro e da come ho visto tu e il tuo gruppo di amici già state avendo abbastanza fama qui dentro specialmente dalle ragazze, ma non da me, quindi stammi abbastanza alla larga. Il ragazzo dagli occhi verdi si fermò sbalordito dalle mie parole, rimasi fermo immobile ad ascoltare mentre parlavo con aria di disprezzo in tutto. Quindi, ci vediamo alle lezioni. Mentre mi dirigevo in giardino ma guardai il grande orologi e vidi le 8:15 "ecco per colpa di questo ragazzo Harry, non sono potuta nemmeno uscire fuori a fumare" dissi bisbigliando.Rimisi la sigaretta apposto e corsi verso l’aula di lettura, con in mano il mio tomo di cinquecentosettantasei pagine. Di solito vicino a me si sedeva Perrie ma quel giorno no. Quel giorno volevo stare da sola a riflettere su i miei poteri. Volevo avere tutto il banco a disposizione, Entrò la professoressa, con affianco i cinque ragazzi nuovi arrivati. “Ragazzi,loro sono Harry Styles, Niall Horan, Liam Payne, Zayn Malik e Louis Tomilson Seguiranno questo corso con noi. Ragazzi andate a sedervi Signorino Styles si può accomodare vicino alla signorina Madler, visto che la signorina Edwards non c'è” Sfoggiai un occhiata alla professoressa , appena pronunciò l’ultima frase. Il riccio alzò gli occhi al cielo, ma non modificò più di tanto la sua solita espressione seria.Trascinò la sedia facendo un rumore secco e si mise a sedere appoggiandosi con tutti la schiena sullo schienale della sedia. “Ehi, Harry!” Chiamò l sottovoce Niall. “Cosa vuoi, tappo?” “Carina la tua compagnuccia” Mi intromisi nella conversazione “Ragazzi non è divertente e ora lasciatemi in pace! Soprattutto tu Harry, non rompermi troppe le scatole” mi rimisi a guardare fuori dalla finestra visto che guardare le nuvole che si spostano lentamente è diventata la cosa più bella durante quella lezione. A quelle parole socchiusi gli occhi: “E’ mia, Niall, non provarci nemmeno”. Girandomi di scatto a quella frase dissi:” wowowowo! Io non sono di nessuno e non scassate le scatole”! Ma a quelle parole “Signora Madler, vuole spiegare lei ai nostri nuovi compagni come funziona la nostra scuola?” domandò la Cardigan. “Più che una domanda, mi sembra un’affermazione…”replicai. “Bene, allora mi affermi ciò che le ho chiesto. In piedi, per cortesia”Mi alzai, pronta a pronunciare le più furbe parole che mi potessero venire in mente. Da come ho capito che questo Niall è un grande amico del riccio. Capelli biondi, tinti, con qualche accenno al marrone, occhi azzurri come il ghiaccio, voce roca e dolce ed era un rubacuori. “Allora… ehm…” “Entro domani, signorina Madler” “Sì, allora… La M&G Academy accompagna ragazzi capaci a crescere. Ad esempio ci sono alunni che riescono a congelare oggetti, Ragazzi che corrono velocissimo,chi riesce riesce a comandare l’acqua chi sa usare la telecinesi ecc..altri controllano il fuoco e tanti altri tipi di poteri ce ne sono di tutti i tipi… ehm… questo è tutto. La mia faccia era diventata viola dalla vergogna “Si sieda signorina Madler” La Cardigan si diresse alla lavagna, prese un gessetto e scrisse ‘M&G’. “M&G – iniziò la spiegazione – sta per Mutazione e Genetica. La mutazione è un errore commesso nella replicazione del nostro DNA. Ogni mutante è unico. Tranne in qualche raro caso dove si possono trovare più individui con la stessa capacità specifica” Luois alzò la mano, in attesa di poter fare una domanda alla Cardigan. La professoressa le diede la parola. “Qual è la capacità che lei conta di aver visto più spesso, e quali sarebbero i rari casi di poteri? ” Suonò la campanella: era ora di uscire. “La lezione è finita, ragazzi!” La Cardigan non era mai stata così gentile. Non avevamo mai avuto il permesso di uscire dall’aula appena suonata la campanella. Presi i libri e corsi all’armadietto, Dovevo sembrare distaccata. Per quel giorno era già abbastanza fatto una grande figura di merda, poi ripensavo alle parole di Harry “Lei è mia Niall” cosa voleva dire! Io non sono di nessuno, sono solo mia e basta. Posai i libri, ma non staccai nemmeno per un secondo dall’armadietto guardavo Harry che cazzeggiava con i suoi amici insieme al gruppo più fico della scuola Era così misterioso… M’incuriosiva, m’intrigava. Dovevo conoscerlo! Anche se ogni volta lo respingevo per paura che poteva solo usarmi Ero pronta a tutto, pur di scoprire il motivo per cui erano nella scuola, qual’era la loro forza, il loro punto debole. Volevo sapere bene chi sono quei cinque ragazzi super fichi e misteriosi.
  
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