Ho sempre voluto un animale, sin da piccola, sin da quando le mie braccia e le mie gambe erano cosi corte che non arrivavo nemmeno al tavolo per prendere il bicchiere e bere. Pensavo in grande. "Quando avrò 18 anni mi comprerò uno zoo." mi dicevo. Però non ero ancora al corrente che qualche anno dopo, quella voglia assurda di vivere in un ambiente animalesco, sarebbe andata scemando. E poi, cosa andavo dicendo. Avevo una famiglia. Avevo il mio adorato zoo.
Papà era il leone.. con la sua enorme criniera bionda e quei denti cosi bianchi e affilati che rendevano il suo sorriso quasi inquietante.
Mamma era una giraffa.. non so bene per quale motivo, molto probabilmente perchè dall'alto poteva imporre la sua egemonia da donna di casa.
Mio fratello era un topo.. perchè era un nano e lo odiavo. No, scherzo, lo adoravo.
Avevo il mio piccolo zoo, che altro avrei potuto volere? Ah, a proposito.. io.
Che animale ero? Non saprei definirmi. Non ero in grado allora, ne ora.
Un giorno a scuola ci dissero "Disegnate l'animale che vi rappresenta!". Disegnai una formica. Mi spiegarono il motivo ed ero d'accordo.
Sin dai tempi in cui ho memoria mi sono reputata una piccola cosa, inutile, inesistente. Qualcosa da prendere a calci e accantonare una volta finito il divertimento. Cosa ero io? Mi sentivo cosi.. cosi.. non lo so. Vivevo le mie giornate da piccola undicenne con il cuore in mano, seduta in un angolino, senza buttare un occhio al Mondo e vedere quali fossero le ultime news.
Non ero all'altezza. E non perchè fossi piccola, ma proprio non ero all'altezza delle situazioni.. della vita.
Quando nacqui ero un mucchietto di ossa gracile e silenzioso.
No, non è vero. Ero un elefante che frignava e che aveva sempre tanta fame. Sarà per questo che oggi quella formica si è trasformata in un elefante.
Un elefante.
Sono silenziosa e passo le mie intere giornate nel silenzio della mia camera e la luce del pc. Apro bocca solo se richiesto e guardo al Mondo, ma non lo vedo. Sento, ma non ascolto. Sopravvivo, ma non vivo.