Sorrise.

Viserys sorrise.

Avrebbe finalmente avuto la sua corona, quella corona tanto agognata e desiderata, quel barbaro si era finalmente deciso a dargli ciò che era stato promesso.
Sorrise verso Daenerys, sua sorella, la sua amata sorellina, che solo poco prima aveva minacciato di uccidere per estirpare dal suo ventre il frutto di quello schifo. Daenerys era sua, ne avrebbe fatto ciò che voleva, tutto pur di tornare a casa, anche rinunciare alla sola che gli avrebbe potuto dare un erede puro.

Sorrise, Viserys sorrise.

Ma Daenerys no, e lui se ne accorse.

Dany, pensò, Dany, perché non sei felice? Torneremo a casa, gloriosi come mai lo siamo stati, e sarai la mia regina.

Felicità, tristezza, malinconia, sentimenti racchiusi in un unico sorriso.

Daenerys se ne accorse, Viserys anche.

Perché questa tristezza? Perché? Avrebbe riavuto tutto, sarebbe tornato tutto come in passato. Avrebbe vendicato suo padre e Rhaegar, oh Rhaegar, suo fratello, perfetto, degno e legittimo erede, voleva essere come lui, doveva essere come lui, e lo sarebbe stato.

Un mal di testa improvviso, stupido vino, barcolla leggermente.

Gli fecero male, quei dannati Dothraki, gli fecero davvero male quando torsero il suo braccio e lo fecero inginocchiare.

Perché questo dolore? Cosa ho fatto? Che succede?

Cibo sprecato, calderone sul fuoco, oro.

No, adesso capiva.

Non avrebbe rivisto la sua amata casa, niente gloria, niente onore.

Solo malinconia e tristezza.

Perché?

È sempre stato così, tutto ciò che amava gli veniva portato via: prima suo padre, Rhaegar e il suo regno, dopo sua madre per colpa di quella maledetta che odiava, ma allo stesso tempo amava e a cui aveva rinunciato per un amore ancora più grande, amore che avrebbe perso da li a poco.

Perdere tutto.

Viserys sa che vuol dire.

Famiglia, casa, amore e vita.

Perdere tutto.

Dany, DANY! Fermali, mia dolce sorella, DANY!

Non un movimento, nessuno, lei lo guardava, lo guardava senza far nulla e in quell’istante lui comprese.

Non ho perso nulla, non avevo nulla.

E fu incoronato, e nessuno, NESSUNO dimenticò quel giorno, il giorno dell’incoronazione dell’ultimo Drago, lui era un Drago, nessuno aveva il diritto di contraddirlo.

Nessuno, NESSUNO dimenticò quel giorno, il giorno tanto atteso dell’incoronazione di Viserys III Targaryen.
 



Autore:
Ed eccoci alla fine di questa breve pazzia. Viserys. Viserys. Viserys. Mi darete del pazzo ma è un personaggio che ho amato ed amo tutt’ora, mi ci rispecchio davvero tanto, diciamo che abbiamo sofferto per le medesime situazioni e siamo rimasti soli ( e si, lo ammetto, non avevo i soldi per il pranzo e ho venduto mia sorella...)
Ho voluto provare uno stile di scrittura diverso, pieno di ripetizioni (come avrete notato!), se trovate errori grammaticali, di sintassi o di battitura avvisate e avrete la mia immensa gratitudine!
Grazie per essere arrivati fin qua giù! Fuoco e Sangue!