Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |      
Autore: The Edge    12/04/2013    6 recensioni
Si portò una mano alla nuca e cominciò a grattarsela a velocità inaudita.
All’improvviso sorrise malefico, un’idea geniale aveva appena fatto capolino nella sua mente.
“London? Cash? Venite da papà, che ha bisogno di voi” li chiamò a gran voce.
p.s. one-shot ad alto contenuto di idiozia.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Un delicato aroma di dolci appena sfornati riempiva il salottino di casa Hudson.
Un sorriso ebete, accompagnato da un rivoletto di bava, faceva la sua comparsa sul viso di Slash.
Il riccioluto chitarrista stava pregustando il meraviglioso momento in cui avrebbe potuto deliziare la sua bocca con le squisitezze preparate dalla moglie.
C’era solo un piccolo inconveniente: Perla lo aveva avvertito “Saul, se solo osi mangiare un dolcetto caldo… Niente sesso e niente chitarra per un mese. Chiaro?”

Lui aveva annuito, come poteva fare altrimenti davanti ad una simile minaccia?
Però aveva fame… e quei dolci sembravano così invitanti…
Doveva fare qualcosa per poterli assaggiare. Assolutamente.

Si portò una mano alla nuca e cominciò a grattarsela a velocità inaudita.
All’improvviso sorrise malefico, un’idea geniale aveva appena fatto capolino nella sua mente.
“London? Cash? Venite da papà, che ha bisogno di voi”  li chiamò a gran voce.

Il primo ad arrivare fu Cash, che venne preso in braccio dal chitarrista, il quale gli scompigliò teneramente i capelli.
“Pa’ che cosa vuoi?” domandò London, mentre si sistemava il capellino sulla testa.
Slash sorrise furbetto e posò a terra il bambino “Ragazzi, sentite questo delizioso profumino? La mamma ha sfornato dei dolcetti…”
“E tu vorresti mangiarli” concluse il maggiore dei suoi figli.
“Bravo London! Vedo che hai capito. Ho un piano”
“No papà, tu hai una chitarra. Hai presente? Chitarra. Ripeti con me –C H I T A R R A-” osservò pazientemente il ragazzino.

Slash rimase momentaneamente senza parole, ma si riscosse in fretta e puntò l’indice contro London “Vedi di non fare troppo il simpaticone.. Che altrimenti i dolci me li pappo tutti io e non te ne lascio nemmeno un pezzettino da assaggiare. Stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse… che ho un piano a dir poco geniale.”

Cash osservò sia il fratello che il padre e mormorò “Ebbene? Diccelo.”
Il chitarrista si accovacciò davanti ai figli, posò la mano destra sulla spalla di London e la sinistra su quella del più piccolo “Okay ciurma. Il Soldato Cash distrarrà il nemico, ovvero la mamma. Mentre il Superiore Hudson e il Soldato London prenderanno il dolce bottino. Non è un piano assolutamente geniale??” disse orgoglioso della sua trovata.
Il ‘soldato’ London si portò una mano sul viso e scosse la testa “Papà… sei da ricovero.” Concluse con un sorrisetto divertito.
“Ne riparliamo dopo piccoletto, dopo che avrai la bocca sporca di cioccolata e reclamerai a gran voce di  volere le coccole.”

“Papà questo è un colpo basso” osservò il più piccolo dopo una profonda pausa di riflessione da parte di quei due.
“Allora soldati. Siete pronti per la missione?”
“Sì”
“..cosa mi tocca fare? Comunque sì” mormorò a bassa voce London.

Il Superiore Hudson si rotolò per terra, nascondendosi dietro i mobili e appoggiandosi sui gomiti strisciò verso la cucina.
“Via libera soldati” bisbigliò rivolgendosi ai due bambini.

Cash, da bravo soldatino, ubbidì agli ordini del padre e andò da Perla.
Con il più dolce e tenero dei sorrisi, il bambino cominciò a parlare a raffica tentando di distrare la madre.
London nel frattempo osservava l’operato del fratello e una volta confermata la riuscita dell’impresa, mostrò il pollice all’insù a Slash, il quale gli fece l’occhiolino “Perfetto. E’ il nostro momento soldato!”
I due sgattaiolarono in cucina e cominciarono a cercare i fantomatici dolcetti appena sfornati.
Li cercarono dappertutto, ma niente. Sembrano svaniti nel nulla, eppure Slash era certissimo della loro esistenza, non poteva averli immaginati!

“Papà…”
“Dimmi”
“C’è una cosa che dovresti vedere…”
“Cosa?”
“Tieni”
London porse al padre un foglietto accuratamente piegato.
Slash lo aprì delicatamente e lesse il suo contenuto.
“Saul ormai ti conosco. Sapevo che avresti provato a fare un attentato ai miei dolci, perciò mi sono premunita. Li ho nascosti e ve li farò mangiare questa sera. Con amore, Perla.
p.s. sei stato adorabile con i bambini, dovresti fare lo scemo più spesso”




Angolo della matta:
Mi sono proprio affezionata a questo posto, eggià.
Okay, due parole su questa one-shot altamente demenziale: Io mi diverto come un topo nel formaggio ad immaginare scene del genere. E' più forte di me, compatitemi.
Inoltre Slash è una fonte inesauribile di idee, e mi sembrava carino scrivere una storia su quell'ammasso di ricci con le gambe.
Contando che poi in questo ultimo periodo i Guns N' Roses non mi escono dalla testa, anzi, si divertono a soggiornare nella mia mente e mi ispirano tante stronzate.
Questa ne è la prova.
Okay, spero di avervi fatto sorridere un pochettino.
Alla prossima gente!
The Edge
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: The Edge