Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Kei_Saiyu    02/11/2007    5 recensioni
Versi incessanti lacrime di dolore
Ridi per mascherare quelle perle che scendono invisibili sul tuo viso
Fingi di stare bene in queste sere in cui chiedi amore
Ma sai che domani starai peggio di ieri ed allora continui col tuo falso riso

Il dolore di chi è abbandonato e di chi abbandona. Il senso di colpa che ti lacera le carni. La pazzia che ti avvolge nel suo abbraccio materno per non farti più soffrire...è giunta l'ora di mettere fine a questa storia, non credi?
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’Alba Seguente

Disclaimer: I pg non sono miei, sono maggiorenni e del Sensei…ecc ecc…non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento…ecc ecc…

Ps: Questa storia è il Sequel di “Please, love my true face”. Non è necessario leggere la precedente, comunque ecco dove potrete trovarla : Please, love my true face

Pps: Probabilmente vi risulterà che Naru sia un bel po’ OOC, ma una ragione c’è e verrà spiegata nel corso della storia. Lo stesso vale per Sasu ^^. Ah il raiting l’ho messo R (arancione) per la violenza e accenni yaoi ^^

L’Alba Seguente

Versi incessanti lacrime di dolore

Ridi per mascherare quelle perle che scendono invisibili sul tuo viso

Fingi di stare bene in queste sere in cui chiedi amore

Ma sai che domani starai peggio di ieri ed allora continui col tuo falso riso

Luna che argentea illumina le vie.

Stelle che splendenti rischiarano le tenebre.

No.

Non è così e lui lo sa bene; perché lui vede tutto, perché lui sente tutto ciò che accade intorno e guarda assorto la notte buia e fredda, carica di nuvole nere che prepotenti nascondono quella luce che potrebbe aiutarlo. E sta lì, seduto compostamente, immobile a pensare guardando il cielo scuro e ad ascoltare le lievi onde del fiume ai suoi piedi.

Non ha voglia di fare niente.

Non ha voglia di sentire nulla.

Vuole piangere ma non può.

Vuole ridere ma non ci riesce.

Vuole vivere ma si sente morire.

Lente, delle note di una canzone gl’invadono la mente, annullando qualsiasi altro pensiero, qualsiasi altro rumore. Non riesce a trattenersi, la melodia gli entra in corpo, circondandolo con dolcezza e seducendolo fino a farlo cedere.

Sa che cederà.

Sa che la stava chiamando.

Sa che è ciò che vuole in quei momenti di buio.

Sa che comunque finirà ed allora, forse, piangerà un po’, per poi ridere ancora.

Si alza da quella posizione scomoda, iniziando a spogliarsi per poi immergersi nell’acqua fredda

di quel fiume così piccolo, ma che al momento pare tanto grande.

S’immerge fino alla testa 1, 2, 3 volte, fino allo sfinimento, fino a non sentire più il freddo pungente ed allora, quando sa di essere pronto, utilizza il chakra per restare in piedi su quell’acqua tanto limpida.

Prende un profondo respiro ed inizia a danzare, a girare senza voler smettere, senza pensare, senza sentire nient’altro che la sua voce, mentre il canto che prima sentiva solo nella sua mente fuoriesce dalle sue labbra carnose e rosee. E continua imperterrito a girare ed a cantare, mentre ancora le lacrime premono per vedere la luce, non sapendo che non la troveranno se non negli abissi più oscuri.

Acqua nell’acqua.

Le gocce salate sono riuscite a rompere quella barriera fatta di lunghe ciglia dorate e percorrono quei tratti, non più così infantili, fino a morire, a cadere fra le braccia delle altre compagne più dolci di quel fiume, eppure non si mischiano, riescono a mostrarsi lo stesso sulla superficie, come a ricordare al proprietario che loro sono uscite e che lo stanno guardando, ridendo del suo stato.

Un timido raggio lunare riesce a spuntare dalle nubi nere, andando ad illuminare il ragazzo che ancora danza, mostrando capelli biondi come il sole ed occhi azzurri come il cielo limpido, eppure qualcosa macchia quelle iridi cristalline….una luce strana circondata da chiazze profonde, ma dura poco e tutto sembra tornare normale.

Continua nella sua folle danza, nel suo canto disperato, fino a perdere tutto, fino a lasciarsi andare definitivamente, facendo sparire il chakra che gli permetteva di rimanere a galla, solo per abbandonarsi e sprofondare dolcemente fra quelle fredde acque, cullato dalle onde che continuano a nascere e sentendo il fiato che poco a poco lo lascia, ma non è triste, anzi è felice, perché sa che ancora una volta LUI non gli permetterà di sprofondare in quel buio eterno ed allora aspetta, godendosi quel momento che ama, godendo della mancanza di aria sempre più presente.

Una mano.

Lunghe dita che sfiorano le tue.

Azzurro nella pece.

Aria, aria, aria, aria.

Lascia che quelle dita stringano le sue per riportarlo a galla e quando riesce nuovamente a respirare tossisce, sapendo che mancava veramente poco questa volta.

Si lascia trasportare fino alla riva, facendosi prendere in braccio da quella figura ammantata di nero e sorride, finalmente felice.

Lascia che quelle mani fredde lo sfiorino per scaldarlo, ma non ha bisogno di quel calore e quella strana luce brilla nuovamente nei suoi occhi, ma non da modo all’altro di vederlo poiché immediatamente gli si stringe al collo, poggiando le sue labbra quasi livide sulle gemelle.

Si lascia avvolgere da quel calore, prendendone quanto può per poi ridonarlo con più forza, mentre quel bacio diventa passionale ed esigente di un qualcosa di più.

Preso da quelle sensazioni, spoglia il compagno dal mantello, rivelando, anche nel buio sempre più scuro, un corpo tonico e perfetto ricoperto dagli abiti. Un solo pensiero gl’invade la mente questa volta

« Inutili! »

Con forza gli strappa la maglia, ma non basta, non quella sera! Ed allora gli apre i bottoni dei pantaloni, facendo tacere le lievi proteste dell’altro con un caldo bacio, mentre traffica con le mani sulla zip, abbassandola velocemente per poi poggiare il palmo della mano sulla stoffa già gonfia dei boxer. Ridacchia nel bacio e si scosta giusto per vedere il volto del compagno diventare leggermente rosso, ma non si fa intimorire dallo sguardo truce che gli lancia quando si accorge del suo ridere e malizioso gli sussurra in un orecchio

« Questa sera non ti lascerò scappare da me….»

L’altro ragazzo protesta, spostando quella mano calda dal suo punto debole

« No…Naruto devi piantarla di fare così…la prossima volta…non ti salverò…»

Il biondino lo guarda tranquillo, come se non avesse sentito una sola parola e tenta nuovamente di portarsi ad un livello più intimo, ma l’altro gli blocca il polso guardandolo furioso, iniziando ad urlargli contro

« NO! Ho detto di no Naruto! Non puoi essere così egoista! Non ti salverò più, hai capito?! »

Naruto risponde serenamente, non facendosi intimidire da quell’assurda minaccia

« Mi lascerai morire? »

L’altro prende un profondo respiro chiudendo gli occhi, poi li riapre, immergendosi in quelle profonde pozze cristalline ed è tentato di dirgli che no, non lo lascerebbe mai morire, ma quel gioco deve finire ed il ragazzino lo deve capire una volta per tutte.

Risoluto, risponde con il tono più glaciale possibile, notando immediatamente un bagliore sinistro in quegli occhi che tanto ama

« Esattamente »

Freddo, piatto, incolore.

Naruto si alza, fissando con interesse l’acqua, poi parla, ma la sua voce è vuota

« Ho capito. Allora vai, ma devi promettermi una cosa…»

« Ok. Che cosa? »

Si volta a fissarlo con un piccolo sorriso amaro, imprimendosi nella mente quel volto che per tanti anni ha amato ed ammirato

«…Se non mantieni le tue parole, starai con me per sempre, ormai hai accettato, non puoi rifiutare e adesso vai via.»

Il ragazzo si alza da terra, sistemandosi i pantaloni ed il mantello. Guarda il volto del biondo per un’ultima volta, poi si allontana, sparendo dalla sua visuale, ma le sue ultime parole riecheggiano nell’aria

« Non ti salverò…ricordalo…»

Senza volontà, Naruto si porta verso la riva di quel lago, facendosi accarezzare i piedi nudi dall’acqua tiepida. Un nuovo canto si leva in cielo, più disperato del primo ed allora s’immerge leggermente continuando a cantare. Le caviglie…le gambe…l’addome…il torace…ed infine la testa. Come poco prima è completamente immerso nell’acqua, aspettando la morte o quelle dita fredde.

È solo un gioco.

Una piccola scommessa.

Arriverà prima il sonno eterno od il suo salvatore?

Morirà?

Vivrà?

I secondi passano veloci, arrivando a sfiorare il primo minuto, poi il secondo….poi il terzo. Nessuna mano tende verso la sua.

Una consapevolezza che fa dannatamente male.

Una scommessa divinamente crudele.

Si abbandona completamente fra le fredde acque, sente che manca poco all’arrivo della fredda amica e compagna ed una morsa gli stringe il petto…paura? No, delusione probabilmente oppure…una speranza appena morta. Chiude gli occhi ridendo mentalmente del paragone, fra pochi secondi anche lui sarà morto come quella speranza che nutriva inconsciamente.

Le forze lo abbandonano completamente, spingendolo a forza in un limbo buio e freddo, perdendo la cognizione del tempo e dello spazio, avvertendo solo un dolore lancinante ai polmoni prima di lasciarsi andare veramente…

Caldo.

Che la morte sia in realtà calda?

Un senso di vomito assale Naruto, costringendolo a mettersi di lato per rigettare solo acqua. Un brivido gelido gli percorre le membra, ma subito dopo un calore lo avvolge, rendendolo conscio di due braccia calde che lo circondano tremanti, mentre una voce lievemente incrinata lo raggiunge

« …sei vivo…»

Senza saperne il motivo, inizia a piangere a dirotto rispondendo a quell’abbraccio

« Mi hai salvato…»

Il ragazzo dai capelli color della notte si scosta per guardarlo in volto. Lo bacia dolcemente sulle labbra poi sussurra una debole motivazione

« Non potevo lasciarti andare…»

« Sai che cosa hai appena fatto? »

« Si…ma non posso mantenere la mia promessa. Io non sono libero…lo sarò solo dopo la mia morte »

Naruto immagazzina quelle parole, poi risponde in maniera fin troppo tenera per quell’argomento così delicato

« Allora facciamo l’amore qui, adesso…e poi…moriremo…Sasuke…non lasciarmi ancora da solo, troviamo la nostra felicità nella morte…insieme…»

Ed il moro non sa che fare. Riflette su ciò che ha passato per arrivare a quel punto. Riflette su ogni singolo peccato che ha commesso e soprattutto, riflette su ciò che ha fatto a quel giovane angelo dalle ali irrimediabilmente spezzate.

Sospira di angoscia e rassegnazione, perché non lo lascerà ancora da solo, questo è certo, ma lui è un vendicatore…

Ha tradito il villaggio, pur di mantener fede ad una promessa fatta a se stesso.

Ha tradito gli amici, pur di riuscire a trovarlo.

Ha tradito il suo unico amore, pur di trovare la forza per mantenerla quella dannata promessa.

Che fare dunque? Ma la risposta la conosce, la trova nel fondo di quelle iridi dalla luce malata, perché ha capito, è un traditore mica uno sciocco! Ha capito che il suo piccolo angelo non ha retto, spezzato sotto un senso di colpa, che sicuramente ha provato, del tutto inesistente.

Lo bacia dolcemente a fior di labbra, parlando lento come si fa con un bambino piccolo

« Naru…ho ancora una missione da compiere, lo sai bene, per questo ti chiedo di venire con me. Quando avrò finito, allora potremo stare insieme…va bene? »

Con gli occhi vitrei e lucidi, il biondino fa un piccolo cenno di assenso, ma aggrappandosi con tutte le sue forze alla maglia dell’altro pone una domanda, con uno tono di voce così basso ed incrinato da sembrare il pigolio di un pulcino impaurito

« Non mi stai mentendo, vero Sasu? Ti prego dimmi che non menti…io…non ce la faccio più…»

Lo stringe dolcemente a se, mordendosi il labbro inferiore con forza mentre pensa a quanto debba aver sofferto quel piccolo angelo.

Lo stringe con più forza, sussurrandogli all’orecchio parole di conforto, capaci di rendere, seppur per un breve istante, le sue iridi cerulee vive come un tempo e dopo un bacio dal sapore salato, si avviano verso la loro nuova ed ultima meta, passando prima verso casa del biondino per prendere qualche indumento e lasciare una lettera di scuse sul tavolo.

L’alba li coglie mentre si allontano dal villaggio in cui sono nati e cresciuti.

Lasciano amici e persone amate, ma non si voltano nemmeno una volta.

Lasciano tutto ciò che li ha uniti ed in seguito divisi, per poi riunirli ancora una volta, ma non si voltano indietro.

E proseguono nel loro cammino verso l’Inferno, perché sono due traditori, ma non se ne pentono e mai lo faranno.

Qualche mese dopo, l’alba li vede ancora insieme. Sporchi di sangue e di lacrime, ma sorridenti.

Ai loro piedi, la figura di Itachi Uchiha ormai morto con il sorriso in volto. Non una smorfia, ma un sorriso sereno di chi sa, che ha atteso tanto quel momento ed adesso se lo sta godendo per l’eternità.

A dispetto di tutto, quel giovane non voleva altro che veder crescere il suo amato fratellino assieme a colui che ama e sa che si rivedranno tutti e tre molto presto, per poter, magari, tentare in quell’amicizia che non hanno mai potuto avere.

Quella notte, nelle profondità del boschetto in cui hanno compiuto il dovere, Sasuke e Naruto fanno l’Amore per l’ultima volta, aspettando la nuova alba fra coccole e baci appena accennati.

Si avviano, allo schiarire delle tenebre, verso il luogo in cui hanno lasciato il cadavere, trovandolo così come lo avevano lasciato: supino, con la gola recisa e con una mano protesa verso di loro.

Si guardano negli occhi scambiandosi l’ultimo bacio ricolmo d’amore, poi si separano lentamente, senza comunque distogliere il contatto visivo.

Estraggono due kunai portandoli alla gola del compagno, mentre le mani libere si cercano intrecciandosi per l’eternità e nei loro occhi i ricordi si accendono con mille sfaccettature.

I pensieri incoerenti che li colpirono prima del loro atto d’amore

« S-Sasuke…?»

« Unh? »

« Non mi guardare così…a cosa pensi?.... Allora anche tu sei vergine! Umph, pensavo che fossi esperto, eppure ti stupisci per così poco…Sasu, si vede che non hai mai letto i libri di Kakashi-Sensei! »

« Tsk. Perché tu si? E comunque…anche se avessi fatto sesso, non l’ho mai fatto con un ragazzo! È normale che io pensi che il mio…coso non ci sta dentro questo…unh…cosetto…»

Il dolore provato nella penetrazione, sostituito successivamente dal piacere puro….

« Sasu…fa male…ahh…»

«…Resisti…»

« …P-prova a…muoverti…uh…»

Dopo altri incessanti momenti di agonia, Naruto avverte una sensazione, seppur lieve, di piacere. Il senso si fa più forte, inducendolo ad emettere i primi versetti di piacere.

Il dolore scema velocemente.

Il piacere aumenta inesorabilmente.

La loro prima dichiarazione dopo la fisicità, così timida e sconclusionata….

« Sasuke…perché l’hai fatto? Cosa provi per me? »

«…E tu perché mi hai lasciato fare? »

« Mi sembra chiaro…è perché mi…piaci…e tu? »

« Mi sembra chiaro…è perché mi piaci anche tu »

La paura che ad essere amato non sia il VERO Naruto ma solo la sua Maschera….

«…Chi ti piace? Lei od Io? »

La mano di Sasuke si muove verso la guancia, posandosi a coppa su di essa e successivamente stringe le dita, come se stesse afferrando qualcosa, per poi strapparla deciso e buttarla per terra. Solo allora risponde

« Dobe…Sei TU! »

Le parole incessanti che Kyuubi creava apposta per lui, per distruggere la sua essenza così fragile, o forse proprio per preservarla….

“Mascherati bene bambino, perché qualcuno potrebbe notare le lievi incrinature di questa tua maschera imperfetta ”

“ Le difese sono calate. Piccolo bambino, qualcuno ha notato la tua maschera ormai in pezzi ”

“ Oh, mio piccolo bambino, sei sicuro che sia TU a piacergli? Non sarà che gli piace quella bella maschera ormai in pezzi? ”

Ed adesso tutto sta finendo. Come un film dalla trama scontata ma dai protagonisti ribelli, che decidono di dare un “taglio” alla storia.

Si fissano e sorridono.

Premono leggermente i kunai sulla pelle illesa.

Si sussurrano dolci parole d’amore…le ultime.

Affondano di poco nella pelle dell’amato.

« Ai Shiteru, Sacchan »

« Ai Shiteru, Nacchan »

Strattonano violentemente le armi recidendo le loro gole…recidendo le loro vite.

Cadono inermi sul terreno, paesaggio di morte, uno sopra l’altro, con ancora le mani intrecciate ed un sorriso felice sui volti non ancora baciati dall’oscura Signora.

L’alba seguente, Kakashi, Iruka, Sakura, Ino, Choji, Shikamaru, Neji, Kiba e gli altri amici dei due ragazzi, li trovano ancora così.

Da una parte il corpo di Itachi Uchiha, sorridente e con una mano protesa ad indicare, poco distante da lui, gli altri due corpi.

Poco distante, il corpo di Naruto Uzumaki abbandonato dolcemente fra le braccia di Sasuke Uchiha. Entrambi sorridenti e con le dita intrecciate protese verso il corpo del Mukenin.

C’è chi piange ed urla per la scomparsa dell’amico di sempre e di un amore mai ricambiato ( Ino e Sakura ).

Chi gli urla contro di essere solo dei maledetti vigliacchi ( Kiba e Rock Lee ).

Chi piange silenziosamente per la scomparsa dei loro due allievi, facendosi forza a vicenda ( Kakashi e Iruka ).

Chi lo crede solo opera di un destino avverso, nonostante non ci creda più nemmeno lui ( Neji )

Chi invece sorride. Conscio che infine quelle due teste calde sono finalmente unite per sempre, anche nella morte ( Shikamaru, Ten Ten e Choji )

E chi non sa nemmeno come comportarsi. Se piangere e disperarsi od augurargli invece ogni felicità.

L’alba seguente, il sole bacia con riverenza una lapide bianca con su scritto i nomi delle teste calde più amate, e talvolta odiate, del villaggio…

Vicino ad essa, una lapide di poco più scura, su cui è impresso il nome di un Mukenin odiato per tanti motivi, ma che alla fine è stato proprio lui a far unire due persone speciali come la piccola Kitsune e l’altero Neko.

OWARY

Bene bene, spero che sia piaciuta anche se è un po’ Death ^^;. Ringrazio infinitamente chi ha commentato la precedente storia ovvero: Vegigirls, Kuroihikaru, Elie191 e Marina Neko, ringrazio inoltre Reki-chan che sopporta i miei scleri e la mia voglia di scrivere death! XD. Un kissottone grande grande a chiunque legga e specialmente a chi commenta che mi fa felice!

Kei

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Kei_Saiyu