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Autore: fabi300108    13/04/2013    2 recensioni
Quando Remus capì di non poter fare a meno di Dora... Storia che ha partecipato al contest :"Hufflepuffs in love - Anche loro si innamorano"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Finalmente mio...
lala
Sotto le fronde del grande salice che cresce a pochi metri dal Lago Nero, nessuno li può vedere, e poi, sono tutti impegnati a fare ordine nei loro pensieri per la morte di Silente.

Lei lo tiene ancora per mano, è sempre calda la pelle di lui, ma i suoi occhi sono velati dalla tristezza e dalla malinconia e non solo per la morte dell’amato preside. L’uomo sembra molto più vecchio di quello che è, ma la giovane si stringe a lui, gli prende il viso tra le mani e lo bacia. Spontaneamente, senza pensarci, lasciandosi andare...

E’ un bacio leggero, più timido del battito d’ali di una farfalla, con delicatezza lo spinge verso il tronco della pianta, e lo fa suo baciandolo più a fondo, stringendosi di più contro il suo corpo, carezzandogli i capelli precocemente grigi e il viso scempiato da alcune cicatrici, dovute alle numerose trasformazioni. Remus, dopo un attimo di sconcerto, si lascia andare, e la accoglie tra le sue braccia cingendola per i fianchi, e per qualche minuto non esiste altro che il battito all'unisono dei loro cuori che galoppano all’impazzata, il fluire del sangue, e l’odore mescolato delle loro pelli. E’ lui per primo a staccarsi dal bacio, frastornato, col rumore delle onde del lago nelle orecchie, nei suoi occhi ora aperti, c’è sconcerto e preoccupazione:

Sai che stiamo facendo un errore?”

La donna sorride materna, gli occhi sembrano brillare di luce propria, sa che non è facile prenderla sul serio con quei capelli rosa, ma dalla sua voce, oltre ad un'infinita dolcezza, traspare sicurezza e determinazione. Prende le mani dell'uomo, e le stringe nelle sue :

 

Non stiamo facendo nessun errore Remus”

 

Quando ti guardo penso a tutto quello che potresti avere, e che con me non avresti….”

 

 

E’ buffa Tonks, con quel sopracciglio inarcato e le braccia sui fianchi, sembra quasi Molly:

 

 

E allora sentiamo professor Lupin cosa potrei avere?”

 

Un bel ragazzo giovane, tanti bambini, uno senza la mia maledizione nel sangue, una persona con tutta la vita davanti e dei sogni ancora da realizzare, in un periodo come questo in cui tutti ci sentiamo dei condannati a morte”

 

La giovane lo guarda sconvolta, la sua bocca assume la forma perfetta di una “o”, poi il volto di lei si illumina e gli salta in braccio allacciandosi con le gambe al corpo di lui, gli riempie il viso di baci, uno schiocco ogni frase:

 

Sciocco, pauroso, lupo mannaro! Che me ne faccio di un giovane e bel ragazzo? Purtroppo abbiamo visto che non si può restare tali! Io amo te! Vecchio professore disilluso, di tredici anni più grande e lupo mannaro! O te, o nessuno Remus!”

 

Non può farne a meno Lupin, non riesce a resisterle ancora, non può vincere contro quella petulante, bellissima, ostinata, coraggiosa, testarda, giovane donna! Riuscirebbe a far cedere ad un interrogatorio un mangiamorte con molto meno! Le sorride di rimando, e in quel sorriso l’uomo sembra ritornare giovane come durante gli anni di Hogwarts, Ora è lui a baciarla, a stringerla, a toccarla, sotto quell'albero, sdraiati sull'erba, con i denti di leone che si attaccano ai loro capelli e ai loro vestiti.

 

 

Non so se sono passati giorni, ore o pochi minuti da quel bacio di Remus, ma il tempo sembra essersi fermato....

 

 

Dora si poggia sul petto del suo amore, le guance rosse e un sorriso felice, le labbra un po' gonfie per i tanti baci, dati e ricevuti, l’uomo le carezza i capelli, in questo momento non pensano a niente, hanno le menti piacevolmente leggere, non ci sono fantasmi né paure delle difficoltà che a giorni vivranno, ma riescono solo a pensare a quant'è bello e piacevole stare così.

 

I ricordi investono Remus: la prima immagine che ha di Dora, una bambina di pochi anni coi codini che diventano rosso fuoco per la rabbia appena lui già adolescente la chiama per nome, le sue ginocchia sempre sbucciate ma lei sempre sorridente, le sue smorfie buffe accentuate dalla capacità di trasformarsi. E poi la ricorda ragazza, giovane donna, inciampare sempre nel portaombrelli a forma di zampa di Troll a Grimmauld Place, la vede stanca, sudata e impolverata di ritorno da una missione, la vede guardarlo con occhi languidi mentre prova ingenuamente se non a sedurlo almeno a farsi notare. E lui l'ha sempre rifiutata, l'ha sempre allontanata, ha schivato i suoi baci, ha evitato di stare solo con lei, Ma ora basta, non la terrà più lontana, con la sua testardaggine, il suo coraggio, la sua audacia l'ha completamente conquistato, un'ultima domanda:

 

Quindi sei sicura?”

La giovane lo guarda, e il suo aspetto muta, sembra di nuovo la bambina coi codini, dalle orecchie comincia a uscire del fumo e i suoi capelli già passati dal rosa all’arancione stanno diventando di un inquietante rosso. L'uomo non può fare a meno di ridere e la stringe nuovamente a se…

Ok, ok”

Dora lo sente muoversi e frugarsi nelle tasche. Da questa ricerca esce fuori una scatolina:

Allora ti serve questo”

Davanti a lei, un modesto anello d’oro giallo con una rosa di Francia al centro, la pietra è dell’esatto colore dei capelli di Dora, lui lo ha pronto in tasca, chissà da quanto lo tiene lì…

Dora ripensa alla prima volta che l’ha visto a casa di suo cugino Sirius quando lei aveva appena cinque anni, un ragazzo alto e serio che le sorrideva e le passava di nascosto pezzetti di cioccolata. Ricorda che ogni volta che lei restava dal cugino, molto poco propenso a fare il baby sitter, era Remus a occuparsi di lei, le raccontava le favole, la preparava per la notte, ed era nel letto del lupo che la piccola si infilava se faceva qualche incubo. Poi Sirius finì ad Azkaban e lei rivide Lupin come membro dell’ordine della fenice,era molto più triste, aveva perso già da tempo la famiglia e gli amici, e ora viveva solo per l’ordine. Malinconico e precocemente invecchiato. Sempre posato e serio, gli domandava degli studi, gli chiedeva come andava il corso per Auror, la aiutò con l’incanto Patronus che non gli riusciva bene e con gli incantesimi scudo. Che emozione per la giovane sentire la mano dell’uomo sulla sua per mostrarle gli incantesimi! Ricorda le missioni affrontate insieme, di quanto era preoccupato il suo sguardo e di come si rasserenò quando la vide di ritorno la notte in cui morì Malocchio, di come le asciugò le lacrime per la morte del mentore e amico. Ricorda quel bacetto leggerissimo e rapido che è riuscita a rubargli a Grimmauld Place, e la costanza e la perseveranza con cui giorno per giorno cercava di dimostrargli che non era una scolaretta, che lo poteva amare e non gli importava nulla di nessun impedimento.

Gli occhi di lei sono lucidi, ma gli fa una smorfia buffa e si infila con decisione l’anello al dito:

Si, Remus, penso proprio che mi serva…”

Finalmente mio... di fabi300108

Grammatica 16/20
Stile 10/10
Caratterizzazione personaggi 15/15
Credibilità pairing 5/5
Originalità 9,5/10
Gradimento personale 10/10
Totale 65,5/70

Un ringraziamento speciale a Chiarilu, giudice di questo contest,  il banner poi, è bellissimo!!!! E a Giulio,  mio stupendo fidanzato, che dopo cinque anni insieme mi fa battere sempre forte il cuore, e mi riempe di magnifiche emozioni di cui poi, posso narrare...

   
 
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