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Autore: Fly girl    02/11/2007    12 recensioni
Salve!!!! Questa fanfiction è incentrata sul famoso triangolo, Hao x Anna x Yoh, ma non è il solito susseguirsi di noiosi eventi, ho cercato di trasformarlo in una storia appassionante e accattivante,non dico altro, spero che vi piaccia!!!! Buona lettura!!! PS: Alzo il rating per sicurezza, ma non ci sono scene violente o altro.
-Ehi piccolino! Allora eri tu a fare tutto questo baccano eh?- E' vietato inserire il doppio tag br nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Hao Asakura, Yoh Asakura
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quello che si può trovare dietro l’angolo.


“Allora, devo prendere la salsa di soia, il sakè e poi, poi……….meglio controllare sulla lista”.

Erano questi i pensieri di Anna Kyoyama, mentre, in una fredda giornata di Dicembre, camminava per le vie della città. Ormai la bella stagione era conclusa, il freddo aveva già preso il sopravvento. Mentre camminava, rifletteva sul da farsi, quella sera toccava a lei, cosa davvero insolita, preparare la cena, ma era normale, infatti quel giorno nessuno degli amici di Yoh sarebbe venuto a trovarli, ci sarebbero stati solo loro due, una volta tanto, erano pur sempre fidanzati, un po’ di intimità era quello che ci voleva.


“Ah! Ecco! Il salmone, è l’unica cosa sulla lista che non ho comprato, che sciocca, quasi quasi me ne dimenticavo”.


Pensò lasciando trasparire una breve risatina, su quel volto di velluto. Continuò a camminare, incurante di quello che la circondava, e, si fermò, per specchiarsi in una vetrina; Eh si, doveva ammettere che da quando il torneo degli sciamani era stato interrotto, la sua bellezza era sbocciata: i lunghi capelli biondo cera, il corpo armonioso, gli occhi d’ebano scuro, stupendi, capaci di esprimere tristezza,felicità……..amore…….chissà per chi…..a quel pensiero la ragazza arrossi, perché il suo cuore sapeva benissimo a chi appartenere, ma non aveva il coraggio di sussurrarlo alla sua padrona, di dirle la verità. Ah l’amore! E’ un sentimento così delicato, trasparente, impercettibile, raro da trovare e da riconoscere, e disponibile solo per pochi fortunati, quel genere d’amore disinteressato, quando una persona riesce ad amare l’altro senza condizionamenti, più di se stesso. Chissà se lei avrebbe mai ricevuto quell’amore, Yoh era ancora un ragazzino, ma con un innocenza nell’animo disarmante, capace di far ragionare persino gli avversari, con quel modo di fare….. si…… l’aveva colpita subito; Yoh era stato l’unico ad accettarla per come era veramente, e glielo aveva dimostrato varie volte, anche mettendo a rischio la propria vita, pur di proteggerla, l’aveva salvata dalle fiamme della solitudine, e dai dolori della disperazione, e per questo, non l’avrebbe mai ringraziato abbastanza.


“ECCO!!! Mi sono persa in inutili pensieri, e adesso addio salmone, ma vedi un po’ se…….”.


Ma si bloccò, non appena sentì una strana presenza, non era molto forte, appena percettibile, non era in movimento, quindi era chiaro che la seguiva, ma decise di non farci caso, poteva essere l’aura di qualche spiritello pendutosi nelle vicinanze, e comunque, non ci sarebbero stati problemi ad eliminarlo.


Ormai il negozio era chiuso, pazienza, avrebbe dovuto preparare qualcos’altro. Certo, aveva diversi modi per prendere Yoh per la gola, a parte le apparenze, non si poteva negare che fosse un ottima cuoca.

Così, cercò di tornare di corsa a casa, la temperatura cominciava ad abbassarsi, e non voleva certo morire dal freddo. Quindi, affrettò il passo, entrando in un piccolo vicolo, quasi del tutto buio, per tornare prima a casa.

Ma…….di nuovo quella presenza, non c’era alcun dubbio, qualcosa o qualcuno la seguiva, così, continuò a camminare, come se niente fosse, in attesa che la strana presenza continuasse a muoversi. Ora era a qualche metro dietro di lei, ne era sicura, lentamente avvicinò la mano alla sua collana di perle, intenta ad utilizzarla, e……ad un tratto…….si voltò!

Ma non c’era nessuno, com’era possibile? Eppure….aveva sentito qualcosa, a meno che……

-Yu!- (Dovrebbe essere una specie di verso, scusatemi se sono così poco chiara, sono rotificata NDM).


-Ma cosa……..-

Anna allora abbassò lo sguardo, e vide…….una nekomata?! Ma cosa ci faceva una nekomata in città?! Benché poco convinta, si abbassò, avvicinandosi all’animale , guardandolo con sguardo amorevole.

-Ehi piccolino! Allora eri tu a fare tutto questo baccano eh?-


Disse, accarezzando lievemente il cucciolino sulla fronte, era così morbido e tenero; al suo tocco, la creaturina abbassò la testa, inebriata da quella sensazione di beatitudine. Aveva un mantello stupendo, ben curato, lucido, di un intenso marrone, non troppo scuro, un muso simpatico, e………….


“Che stano, eppure ha qualcosa di familiare”.


Penso dubbiosa, ma guardandolo, si disse che non poteva essere, e si abbandonò alla possibilità di coccolarlo.


-Ma sei qui tutto solo? Povero piccolo, dov’è la tua mamma?-


Riprese, mentre il cucciolino cominciò a leccarle timidamente una mano. Anna non resistette, e cominciò a ridere a crepapelle.


-Su, adesso smettila! Mi fai il solletico ahahaha!-


E detto ciò, lo prese in braccio, era così piccolo e indifeso, gli faceva tenerezza, e non resistette alla tentazione di guardare quegli occhi piccoli e sfuggenti, così belli, così profondi, tinti di un intenso marrone scuro, ingannatori, travestendosi con il mantello della notte, atteggiandosi a neri. Il piccolo cucciolo non poteva fare a meno di muoversi fra le braccia di Anna, accoccolandosi sul suo petto, in cerca di una posizione maggiormente comoda. La ragazza lo guardò intenerita.


-Sei davvero un simpatico botolo! Ma dov’è la tua mamma?-


Il cucciolino, a quell’affermazione, sembrò bloccarsi, e il suo sguardo perse quel barlume di felicità insidiatosi prima. Quella domanda gli fece male, davvero male.


“Sapessi”


Pensò il la creaturina. Ormai con lo sguardo rivolto verso il basso, ma non versò una lacrima, ormai era una storia passata, ma sempre vivida nella sua mente.


-Se n’è andata, non è vero?-


Disse l’itako, in modo comprensivo, sapeva cosa si provava perdendo le persone più care, chissà quale grande dolore provava la nekomata. Vedendo la sua reazione, si prodigò a stringerlo delicatamente, in quello che assomigliava ad un abbraccio protettivo, e consolatorio. Si, Anna era una ragazza dura in apparenza, ma nascondeva in se una dolcezza disarmante, che solo pochi come Yoh, erano riusciti a comprendere, malgrado la severità era una ragazza dall’animo delicato e nobile, anche, piuttosto testarda e impulsiva.


-Ti capisco benissimo, sai, manca anche a me, non ho mai conosciuto mia madre, e posso comprendere il tuo dolore-


Intervenne, era sinceramente addolorata per la sorte del cucciolo, così piccolo, e già privato della sua unica guida al mondo. Forse, era stata separato dalla madre, oppure, nel peggiore dei casi, sua madre era…………. Non aveva nemmeno il coraggio di pronunciare quella parola nella sua mente.


“Quindi lei……..è come me!”


Pensò l’insolito gattino, trasparendo un sentimento di stupore.

Anna ormai aveva deciso, non poteva lasciarlo li, se qualcuno lo avesse trovato, avrebbe passato tutto il resto della sua vita in una gabbia, gli uomini, comprendendo la sua vera natura, lo avrebbero catturato, guidati dall’ignoranza e dalla paura, ma come biasimarli.

-Ok, ti porto via di qui, che ne dici, vuoi venire con me?-


Chiese all’animaletto, consapevole che lui avrebbe capito, e le avrebbe risposto.

Lo sguardo della bestia mistica allora si illuminò, le saltò addosso, e cominciò a leccare il viso della giovane donna, che cominciò a ridere di gusto.

-Ok ok!!! Lo prendo per un si!!!! Ahahahaha!!! Ora smettila pero!-


Il piccolo, dopo alcuni minuti, si staccò dal viso di Anna, ed ella, lo prese, delicatamente, coprendolo con il suo cappotto, facendo in modo di non farlo soffocare.


-Ora stai buono, appena arriveremo a casa ti rimetterò un po’ in sesto, e dovrò anche darti un nome, ok? Ma ora silenzio-


La piccola nekomata si ammutolì, diventando complice della cosa.

Anna controllo con attenzione che non ci fosse nessuno, prima di uscire dal vicolo. Constatando l’inesistenza del pericolo.
Uscì, con passo veloce, dirigendosi verso casa.
Sul volto dell’animaletto si dipinse un sorriso soddisfatto.

-Tutto secondo i piani, le cose non potevano andarmi meglio-


Pensò, mentre quel sorriso si trasformava in un ghigno, di puro divertimento, fiero e spavaldo, pensando alla prossima mossa. Ma questo, Anna non poteva saperlo.



To be continued................................


NOTE DELL’AUTRICE!!!!!

Allora? Che ve ne pare? Lo so, il primo capitolo è un po’ noioso, ma dovevo prima farvi capire come stanno le cosa.
Cosa vorrà fare il misterioso cuccioletto?
Che segreto nasconde?
Almeno, vi ho incuriosito?
Spero di si, ma nei prossimi capitoli vi assicuro che ne vedrete delle belle!!!!!

MI RACCOMANDO!!!! COMMENTATE NUMEROSI!!!!!!!!!


BACIONI!!!!!!!


Fly girl.
  
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