“Anthony non ce la faccio!!” “Resisti tesoro siamo quasi arrivati!!” un uomo e una donna, in piena notte, nel folto di una prateria nei pressi di Palermo tentano di sfuggire ai poliziotti da un’ora ormai. Lei,stanca e ansimante,in preda alle doglie non riesce ad accelerare il passo più di tanto, e lui sudato e preoccupato in viso cerca di incoraggiarla.E’ una notte buia,la prateria mette tanta paura: il fruscio delle foglie,gli alberi spogli,il rumore di passi lontani,l’abbaiare dei cani,il fiato corto per la corsa,solo la luna illumina le due sagome scure tra l’erba pungente.Una casa si intravede in lontananza,villa Leonard per un attimo mette sicurezza.  Entrano,il marito giace delicatamente la moglie sul letto,è giunto il momento sta per partorire.Trema dal dolore,gli occhi celesti traboccano di lacrime bagnando quel viso,ormai diventato la loro dimora preferita. Stringe la piccola mano con quella del suo amato e un grido lancinante risuona nella stanza vuota. Un parto difficile si prevede,non si sono mai udite grida del genere. Mette tutta la forza che ha in corpo,solo per quel momento,solo per quella creatura,il resto non conta,non ha mai influito più di tanto.L’ultimo grido è il più forte,un leggero pianto fa eco nelle loro menti,l’uomo tremando solleva in aria quella piccola stella cadente,esatto così possiamo definirla,una minuscola stellina ricoperta da qualche chiazza di sangue,che si dimena tra le braccia del padre mentre due piccoli occhi guardano il mondo per la prima volta.”Agnese,guarda è una bambina!”adagia la piccola tra le braccia della madre e per un attimo il suo sguardo incontra quello di lei. Poggia le labbra sulla testolina e a stento riesce a parlare “Sei bellissima Hope”. Inizia nuovamente a sudare,ha la febbre molto alta,e quella ferita al braccio sanguina ancora “Anthony prenditi cura di Hope” “Agnese ti prego!!” “Ti amo”la voce le si spezza,la mano ancora intrecciata a quella del marito lentamente cade sul letto,quella stessa mano che cinque anni fa aveva stretto a sé per la prima volta,la stessa mano che aveva asciugato le lacrime di gioia nel giorno del loro matrimonio,la stessa mano che stringeva sempre nei momenti peggiori,adesso se ne era andata. “No!Non puo’ essere!! Amore mio non te ne andare!! NO! NO!!. La stringe a se come quando si stringono le bambine piccole per paura di farle scappare,per paura che possano crescere e andare via,ma questa bimba se ne è già andata e per sempre. Tutta Palermo conosceva all’epoca Anthony Leonard ma nessuno l’aveva mai visto piangere,un pezzo del suo cuore se n’è andato via. L’immagine di quella donna dai capelli dorati e dagli occhi color dell’oceano gli si para davanti agli occhi e con lei i ricordi “Nei tuoi occhi c’è il mare sai? “Sì,certo” disse lei ridendo,”No,davvero amo guardarli!!”. Stavolta le sue grida riempiono la stanza legate a quelle della creatura adagiata sul bordo del letto. Asciuga le lacrime dal viso e prende la figlia tra le braccia sussurrando parole decise “Ti prometto che ti proteggerò sempre bambina mia! Non permetterò che ti facciano alcun male! Saremo solo io e te Hope,fosse l’ultima cosa che faccio! Agnese,amore nessuno sfiorerà questa pelle candida come la tua,NESSUNO!!”





Ciao a tutti! questa è la mia prima fanfiction,grazie alla mia haloa ho scoperto questo sito,che con la sua solita vivacità mi ha saputo dare qualche consiglio per questa storia,per qualsiasi cosa lasciatemi una recensione.Spero vi piaccia,un bacio <3