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Autore: PrettyFrigginCool    13/04/2013    4 recensioni
Un Blaine stalker. Un Sebastian vittima. Un finale inaspettato.
[Seblaine]
Genere: Dark, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti seguirò, per sempre.



Una sua ciocca di capelli castano chiaro nel bagno dell’ospedale in cui lavorava.

Un calzino umido portato via dal vento dal filo del bucato nel suo cortile.

Una pagina di un suo vecchio libro di storia, così consumato da venir buttato nel cassonetto dietro casa sua.

Un ombrello bagnato dalla pioggia, lasciato ad asciugare sotto il suo portico.

Il campanello della sua bicicletta, con le ruote così sgonfie da rimanere abbandonata contro il portone dell’ingresso sul retro di casa sua.


Quanto aveva faticato a procurarsi quelle piccole cose. Appartenevano tutte, o meglio, erano appartenute tutte alla persona più importante della sua vita.
L’uomo dei suoi sogni.
La sua salvezza.
Il suo futuro marito.
Sebastian Smythe. 27 anni, alto, capelli castani, francese. Sorriso strafottente evoce sexy. In poche parole, la perfezione.

Certo, Sebastian non lo sapeva ancora, ma Blaine era sicuro che ricambiasse i suoi sentimenti. Lo notava quando lo osservava, silenziosamente. Quando lo seguiva per assimilare tutte le sue abitudini, le attività che amava fare e quelle che doveva fare. Quando si procurava ferite superficiali solo per farsi curare da lui, un dottore al pronto soccorso dell’ospedale più importante della città. Era evidente che lui lo amasse, sì. Era evidente da come gli sorrideva mentre gli chiedeva come si fosse procurato quel taglio, da come gli diceva scherzosamente di fare attenzione quando tagliava gli ortaggi per la zuppa, “Non vorrai rovinarti quel bel corpicino che ti ritrovi, dolcezza” diceva.

C’era un unico problema. Sebastian, era gay o etero? Blaine era naturalmente convinto dell’omosessualità del bellissimo dottore (dopotutto lo amava, no?), ma non aveva mai avuto una conferma.
Il dottor Smythe si era sempre limitato a fare quelle battutine, che potevano essere semplicemente un modo per prenderlo in giro.
Poi, un giorno, Sebastian gli aveva detto una cosa, e i dubbi, se mai c’erano stati, lo avevano abbandonato definitivamente.
Gli aveva detto che era così carino che era un peccato fosse etero. In quel momento aveva capito che stava solo aspettando il momento giusto per dichiararsi.

Mentre si perdeva nei suoi pensieri, nascosto dietro alla siepe nel cortile della villa di Sebastian (ricco sfondato), con la schiena contro un ramo e le gambe strette al petto, avvertì un rumore di passi sulle assi di legno del porticato.
Scostò una fronda con la mano e quando focalizzò la figura che stava per bussare alla porta, la sua testa sembrò riempirsi di grida acute, che gli pungevano il cervello come mille piccole api.
Era un uomo, di circa 25 anni, biondo e alto, con gli occhi azzurri e un sorriso smagliante.
Era benvestito, con una giacca di pelle e pantaloni attillati, che esaltavano il suo bel fisico asciutto e i leggeri addominali fasciati da una camicia sbottonata. Segni particolari: sembrava avesse un’insegna luminosa in testa con scritto “GAY”.
Bussò alla porta e Sebastian lo fece entrare in casa. Sul suo volto si dipinse lo stupore, presto rimpiazzato da rabbia e dolore.

Era stato tradito dalla sua unica ragione di vita. Dalla roccia che lo teneva ancorato alla ragione. Distrutto dal dolore, rimase come in trance, a fissare un punto indefinito sul tetto. Gliela avrebbe fatta pagare.
Se lui non avesse potuto averlo, non lo avrebbe avuto nessun'altro, gay, etero o unicorno che fosse.
Raccolse una pietra da terra e la scagliò violentemente contro la finestra, frantumandola. Sebastian abbassò la testa di colpo, terrorizzato (Dio, com’era carino spaventato!), poi si avviò verso la porta della stanza ed uscì dal suo campo visivo. Nel giro di pochi secondi, spalancò la porta, sorridendo strafottente.

Ehy, in questo momento sono un po’ occupato, che ne dici di passare dopo, chiunque tu sia? Ho un bel biondino da scopare.”

Aveva una voce così calda, così rassicurante, così sexy. Una voce da dottore, in effetti. Mentre lui gli dava le spalle, Blaine saltò fuori dal nascondiglio e lo colpì in testa con un’altra pietra, che aveva raccolto poco prima.
Lo trascinò di peso sul retro, dove aveva nascosto la sua auto. Sebastian rimase incosciente per tutto il tragitto. Ogni tanto emetteva qualche gemito di dolore.
Quando furono arrivati Sebastian stava iniziando a riprendere conoscenza, allora Blaine lo fece scendere dal mezzo e, prendendolo sotto braccio, lo guidò fino alla porta di casa sua. Lo fece accomodare su una sedia, ed infine lo legò. Sebastian strabuzzò gli occhi più volte, confuso e spaesato.

Chi sei tu? Perché mi hai portato qui, cosa vuoi da me? Stavo per scopare con un ragazzo, io…” iniziò a blaterare sconnessamente.

Blaine era emozionato. Era la prima volta che Sebastian si rivolgeva a lui in un vero dialogo, che non fosse di cortesia. Questa volta, c’era qualcosa di nuovo. Smythe lo rispettava, perché aveva paura.

Il mio nome non è importante. Io so che tu lo sai, come so anche che mi ami. Immagino che quell’ uomo che era entrato in casa tua fosse venuto a importunarti, vero, tesoro? E tu stavi, con molta gentilezza, cercando di disilluderlo rifiutando le sue avances perché ami me, dico bene? Dico bene, amore?”

Blaine era sicuro che lui ricambiasse i suoi sentimenti. Non aveva alcun dubbio. Quella troietta voleva solo molestarlo. Lui non lo voleva. Lui gli era fedele. Lui lo amava.

Tu sei matto. Sei pazzo. Completamente fuori di testa. Hai un bel culo, ma sei un mentecatto!”

Il suo cuore si incrinò. Stava scherzando, non poteva crederlo pazzo, no, Sebastian era innamorato di lui.

Io… Non sono pazzo, amore! Tu… Davvero non ti ricordi di me? Ma è impossibile!”

Il suo mondo stava crollando a pezzi, non poteva essere vero. Sebastian lo amava, lo amava, lo aveva sempre amato. Si dovevano sposare e vivere per sempre felici.

Aspetta… Tu sei il moretto sexy venuto più volte al pronto soccorso! Ti tagliavi sbucciando le patate!” Esclamò improvvisamente, preso da un'illuminazione.

Oh, per fortuna. Evidentemente prima stava scherzando. Lo amava ancora, lo stava solo prendendo un po’ in giro.

Sì, sono proprio io. Vedi amore?” Disse, sorridendo sollevato. “Comunque, chi era il ragazzo?”

E’ un ragazzo che ho conosciuto ieri allo Scandals. Ma sono affaracci miei, se tu non fossi così pazzo potrei farci un pensierino ma, din din din!, sei matto da legare biscottino. Ora, lasciami andare, ho cose importanti da fare. Cose che si fanno in due, sai...” Disse, ammiccando.

Cose che si facevano in due... Sesso.
No, non poteva essere. Ma Sebastian l’aveva detto, e Blaine capiva sempre quando mentiva, gli bastava solo guardarlo negli occhi, i suoi bellissimi occhi verde smeraldo. E in quel momento, i suoi occhi tradivano paura e sincerità.

Dovevi fare sesso con quella puttana?” Ringhiò, stringendo i pugni. “Mi dispiace che tu mi abbia tradito. Ero convinto che mi amassi. Anzi, lo sono tutt'ora. Forse è stato solo un momento di debolezza, succede spesso a molte coppie, fortifica l’amore.” Continuò. “Ma vedi, io sono un po’ geloso. Voglio averti tutto per me. Quindi, se non potrai essere mio, non sarai di nessun’altro. Io sarò sempre con te, ti seguirò ovunque andrai. Per sempre. Hai la mia parola.” Disse, con un tono che Sebastian non riuscì ad identificare, ma che gli ghiacciava il sangue nelle vene.

Così dicendo, Blaine prese un coltello dal cassetto delle posate e si avvicinò al ragazzo davanti a lui.
Gli sorrise, era contento di quello che stava per fare.
Tutto stava per diventare più bello. Ignorando le urla che Smythe stava emettendo, iniziò a sferrare colpi alla cieca. Infierì sul corpo straziato finché non fu certo del decesso.
Cristo, era bello anche da morto. Poi,si passò la lama insanguinata verticalmente, lungo tutto l’avambraccio, chiuse gli occhi, e sorrise.

***

Blaine, amore, è tutto ok? Blaine? Dai cazzo, apri quei fottuti occhi”.

Blaine spalancò gli occhi di soprassalto, aveva il fiatone ed era tutto sudato. Avvertiva uno strano malessere addosso, e non riusciva a scrollarselo. Girò la testa trovò Sebastian che gli parlava in modo concitato.

Se-sebastian? Stai bene? Oddio, stai bene, oddio grazie.” disse Blaine, prima di abbracciarlo buttandoglisi addosso e stringendolo forte.

Il ragazzo lo guardò sorpreso, pensando che fosse impazzito.

Blaine, tipo, ti sei fatto di qualcosa mentre dormivo? Cioè, in realtà sono stato io a farmi te, ma hai capito no?”

Blaine rise, anche se era ancora agitato.

No, Bas, ho fatto un incubo terribile… Io ero… beh, uno stalker credo, ed ero in fissa con te, e poi mi ero appostato dietro casa tua, e un ragazzo ha bussato alla tua porta, e io ho tipo dato di matto, ti ho rapito e… Oddio, ti ho portato a casa mia, tu mi hai detto che non mi amavi e io… io ho ucciso prima te, poi me. E’ stato orrendo pensare di averti fatto del male, anche se era solo un sogno. Ti prego, abbracciami!”

Sebastian lo abbracciò, ma non disse niente, limitandosi ad assumere un’espressione pensierosa.

Quando il suo ragazzo se ne accorse, gli chiese cosa avesse.

Uh, Blainers, non preoccuparti. Solo che… beh, non ti avevo mai visto come una potenziale forma di pericolo, né come uno stalker… e la cosa è tremendamente eccitante.”

Blaine aveva la bocca spalancata, non riusciva a credere alle proprie orecchie.

Bas, ma seriamente? Sei diventato pazzo?”

Sebastian rise, facendo il broncio.

Sì, zucchero, di te e del tuo fantastico fondoschiena. Ma niente, trovo quella faccenda del “legato alla sedia” assolutamente eccitante.”

Il moro sembrò diventare pensieroso, poi si aprì in un ghigno.

Allora, vuoi vedere quanto io possa essere pericoloso? Con piacere.”

Detto questo, si avvicinò al suo fidanzato, gattonando sul letto, lo spinse in modo da farlo distendere, si tolse il papillon (lo usava anche per dormire, bah) e glielo legò intorno ai polsi, assicurandolo alla testiera del letto.
Iniziò a baciarlo e a morderlo per tutto il colpo, provocandogli dei gemiti.
Sebastian mormorò, con gli occhi che ardevano di desiderio:
Mmh, non mi sbagliavo. Tutto ciò è davvero tremendamente eccitante.”

 

Betta’s corner.

Betta’s back, bitches!
E Betta is also così depressa che scrive queste merdate, yeah! Btw, niente, è una cosa un po’ pazza che mi è venuta in mente dopo un concorso per la scuola, mi sono detta “Sì Betta, let’s do it, fatti odiare da tutti!”, e così è uscita questa angst (non riesco a classificarla, veramente, boh) dal finale a sorpresa, perché io sono Betta e io può, sorry. Grazie a Erika e Isabella che mi hanno risparmiato la vita anche se avrebbero voluto picchiarmi, visto che non gli avevo detto della seconda parte e del lieto fine (eheh che trasgry sono), alla mia beta Lavinia che mi sopporta… E niente, spero che vi sia piaciuta, magari lasciate un commentino, anche solo per mandarmi a quel paese haha.

Love ya,

Betta (@BettaMcGustin)

   
 
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