13/04/2013
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TRAMA:
Una dopo l'altra cadono a terra, morte. Annabelle nasconde un segreto, non era più la ragazzina innocente del 1864. E' colpevole, di tutte le sue vittime. Ma l'egoismo l'avrebbe salvata, pensare a lei piuttosto che a loro, l'avrebbe fatto solo bene. Quando la vita è infinita devi fare ciò che ti conviene di più. Annabelle non è normale, Annabelle è un VAMPIRO e lotta per la sua sopravivvenza. Avere tutto o perdere tutto? Ovviamente avere. Ma un ragazzo di nome Louys riaccende quel bottoncino spento da tanto tempo di Annabelle. Ancora una volta l'amore trionferà?
Giulty. Primo Capitolo.
“ ‘ Sono triste, solo,
malaccompagnato
dalla vita che se ne va.
Il cielo grigio insi..’
Chiusi il libro, appena quattro righe ed ora già annoiata. Tutti erano fissati con ste balle, alla fine saranno lo stesso soli, perchè nessuno vuole nessuno. Sentii la porta chiudersi, era mio fratello che rincasava. Lui era un vampiro come me, lo trasformai io. Andai verso la finestra, era pomeriggio e il sole tramontava, amavo quel momento, nonostante tutto, potevo vederlo e questo sembrava accarezzare la mia pelle con i suoi raggi. Tutto dipendeva da un rapido gesto, togliermi quel braccialetto e mi sarei ustionata.
Il bussare alla porta della mia camera interruppe il silenzio.
'Avanti.'
Mi voltai e vidi mio fratello mantenere due bicchieri di sangue fresco, si sarebbe sentito anche da fuori. Chiusi le tende.
'Ho passato una bella nottata a cacciare, ti andrebbe un sorso?'
Mi prese la mano aprendola delicamente dalle mie dita e mise il bicchiere sul mio palmo. Lo strinsi e mandai giù tutto d'un sorso il liquido rosso.
'Sangue femminile, vero?'
Accennai un sorriso, essendo fiera di John. Era da molto tempo un vampiro e quando cacciava non mi offriva mai da bere, questo mi spense il sorriso, fancendomi riflettere.
'Esattamente, una bella ragazza che voleva solo una cena assieme e qualche uscita.'
Scoppiò a ridere.
Lo squadrai, poi cercando di ridere, il mistero si faceva più fitto, mio fratello non avrebbe mai osato fare del male ad una ragazza del genere, anzi per lui il mondo doveva essere così.
'Tu, invece? Non hai nulla per me?'
Un momento, ‘ ?o? hai ?ulla per me? ’ Dio avevo perso il conto dei giorni, lo feci mentalmente e tutto aveva un senso, era il suo compleanno e io me ero praticamente dimenticata, aveva compiuto un secolo e quarantanove giorni, sedici anni da un secolo e quaratanove giorni e io che ne avevo 20 dallo stesso tempo lo avevo scordato, non mi avrebbe mai perdonata.
'Sì, lo avrai stasera!'
Non avevo la pallida idea di cosa poter regalare a John, sapevo che da un bel po' si isolava, non volevo che fosse come me, senza amici, così decisi che organizzare una festa, sarebbe stato l'ideale. Una festa a sorpresa? Non era esattamente il mio settore, però ci avrei voluto provare. Nel frattempo che io pensavo lui era già sparito, per fortuna non poteva leggermi nella mente. Iniziai a telefonare amici da quelli di vecchia data ai più remoti e tutti accettarono con un sereno 'Sì '. Doveva essere proprio simpatico mio fratello.
Non era ancora tornato, avevo preparato il tutto, mi mancava solo vestirmi. Selezionai il suo numero e lo chiamai.
* ' Pronto Anna? '
' Sì, sono io. '
'Dimmi! '
' Dove sei? '
' A fare due tiri al campo, ehi..parlo di basket.'
Rise e così con lui.
' Ti passo a prendere fra un po'! *
Indossai un abito a tubetto rosso e sopra misi una giacca così da non mostrare la mia eleganza, mi truccai e poi infilai un tacco n.12 nero. A casa erano già arrivati tutti, lasciai il controllo ad una mia cara amica Melanie, anche lei un vampiro. Se non l'avrebbero ascoltata o gli avrebbe mangiati oppure semplicemente soggiogati.
Uscii ed andai a prenderlo.
'Dove mi porti?'
Sorride, dopo essere entrato guardando la strada.
'A casa, viene Melanie e Kevin.'
'Perfetto!'
Arrivata respirai profondamente, era quello il segnale per dire a Melanie che eravamo pronti. Inserii le chiavi nella toppa, la girai e...
' SOOOOOORPRESA!'
Urle, chiasso, musica partirono. John presto diventò l'uomo 'REGALO' aveva regali intorno, sulle braccia, fra le gambe, in testa, ovunque!
Era felice, si notava e per una volta ero felice anch'io, davvero.”
|SPAZIO AUTORE: Eccomi quì, con la mia prima storia! Spero vi piaccia. Recensionatemi e lo farò anch'io! |