Compito,
studio e noi...
"Uhm...No, Lena... Devi
fare così... il calcolo non è questo...
è diviso dieci per tre"
"Ah. Ah si, scusami, ma
è
un po' di tempo che non tocco la matematica, e non riesco a scrivere
bene i
numeri"
"Capisco...Stai
tranquilla, abbiamo tutto il tempo, non farti prendere dalla fretta."
"Che bella voce che
hai..." disse Lena guardando in alto, con faccia sognante.
"Meno male che devi fare
il compito! Su, continua a scrivere..."
"Ah... D'...
D'accordo...Solo che se mi stai così attaccato è
un po' difficile..."
"Chissene importa del
compito, ormai hai capito il meccanismo anche se sbagli a scrivere,
è la
trentesima operazione che svolgi..." disse Yomi quasi strusciandosi al
suo
collo.
Con voce molto sonnacchiosa.
"Ah, tesoro...Tra poco
dovrebbe tornare Sakito con tua sorella... Almeno lei è
libera da cose, visto
che il compito lo hai fatto con me..."
"Già... Ma intanto una
cosa è successa, e qui sono serissima: non amo scherzare con
la salute delle
persone che amo, nè tanto meno con la mia. E' successo che
alla fine in un
qualche modo sei riuscito a calmarmi, saranno passate quattro ore dal
nostro
arrivo... Grazie."
"Ci ho messo quattro ore,
Lena, ma anche se dovessi metterci l'eternità per aiutarti a
guarire e a
riconquistare la fiducia negli altri, allora ci metterò
tutto il tempo che
serve, tutta l'eternità."
"Oh... Yomi..."
sussurrò Lena con un groppo in gola "Yomi...Grazie...Ti
prego...Non...Lasciarmi..."
"Shht, Lenočka...
Shht..." le sussurrò lui, tenendola teneramente per la vita.
Si stese
accanto a lei sul letto, e pensò a cantare con la sua voce
potente e dolce per
calmarla.
"Ah, Lena... Scusa se mi
sposto da qui, mando un messaggio a Sakito, per dirgli che io sono con
te a
casa tua, e non a casa nostra, in teoria mi aspettano lì per
le registrazioni
del primo singolo."
"Perchè non vai?
Potresti
lasciarmi qui, intanto lo sai che so badare a me stessa."
"Lo so benissimo, ma non
mi fido, non posso lasciarti sola, sei mia, ti amo, e poi..."
"Uhm... Messaggio
ricevuto..."
"Uhm... Che strano, come
mai non c'è nessuno?" si chiese Ruka, o forse, lo chiese
all'aria sopra di
lui, che gli rispose con un ululato.
"Si sta alzando il vento,
chissà dove sono andati a finire quei due..." gli chiese
Hitsugi.
"Io non ne ho
idea...Magari lo sa Sara, solo che è rimasta indietro con
quel dongiovanni del
nostro leader...Guardali, sono là a scambiarsi
smancerie...Che teneri..."
fu l'opinione di Niya, forse anche poco condivisa.
"Bleah! Ah, ma li vedi??
Sono dietro di noi da mezz'ora, sono sempre rimasti indietro...Avranno
un'overdose da zucchero!" dissero in contemporanea gli altri due.
"Taka non la smettono,
falli smettere... Mi dà fastidio..."
"Ma certo...Basta voi!"
"Certo, Taka...
scusaci...."
"Ah, Sara, sai dov'è
Lena
con Yomi...Ho capito che si sono allontanati insieme, ma
così non si
fa..." chiese ancora Ruka.
"Lena è abituata a
tornare subito a casa nostra, gliel'ho detto io. Così lei si
sente più sicura,
e lo sono anche io. Ma in fondo con lei c'è Yomi. Lei si
sente al sicuro, ed
ora che anche io lo conosco bene, mi sento più tranquilla."
"Certo, capisco..."
"Mi è arrivato un
messaggio" ed effettivamente tutti sentirono dei trilli "Sono con Lena a casa sua, stiamo
alzandoci per venire Perfetto, tra
poco saranno qui, visto Ruka??"
"Uhm... si..."
"Siamo tornati!"
"Ciao, Lena! Che avete
fatto?"
"Yomi mi ha aiutato a
fare il compito... E' stato strano, quasi divertente..."
"Che compito avevi?"
"Uhm... Dovevo svolgere
delle identità, e poi fare dei calcoli, delle equazioni e
risolvere quesiti."
"Come??" aveva una
faccia stravolta "Sei riuscita a farle??" poi spostò il suo
sguardo a
quello di Yomi "Si, l'ho aiutata io... Ci abbiamo messo quattro ore, ma
li
abbiamo finiti..."
"Davvero...Wow... Hai
aiutato mia sorella a guarire, o comunque sembra funzionare...." disse
con
occhi molto lucidi. Quel giorno le due sorelle parevano avere voglia di
piangere.
"Tutto ok, Sara?"
chiese dolcemente Sakito.
"Uhm... Si...Coraggio,
andiamo in studio."
"D'accordo."