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Autore: Rico da Fe    13/04/2013    7 recensioni
Povero Italia! Il Club dei Buongustai composto da Turchia, Cina e Francia lo ha rifiutato snobbando la sua cucina!!! Meno male che la nostra nazione riccioluta ha una valanga di amici capitanati dal fratellone Romano, pronti a consolarlo... e a tramare vendetta!!! Riusciranno i nostri eroi a far smettere di piangere l'incrocio tra un'ambulanza e la Fontana di Trevi in cui si è trasformato Italia?
Beh, non chiedetelo a me: LEGGETEVI LA STORIA!!! XDXDXD
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Nordici, Sud Italia/Lovino Vargas, Svizzera/Vash Zwingli, Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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"VEEEE!!! ME MISERO, MISERANDO, MISERRIMO! SOB E RI-SOB!!!"
"Dai, Italia, non fare così..." mormorò, invano, Danimarca.
"TAPINO ME, TAPINA LA VITA, TAPINO TUTTOOOO!!!"
Nulla da fare: l'italiano era inconsolabile.
Erano seduti tutti e quattro nella caffetteria della scuola per nazioni, e Danimarca, Australia e Polonia cercavano di consolare la nazione peninsulare, senza ottenere grandi risultati.
"Cioè, tipo, calmati Italia... Che sarà mai!"
"PRRRRRRR!" fece il naso di Italia nel fazzoletto gentilmente offerto da Australia.
"Già, Italy, non ci pensare... Che ne dici se andiamo a farci una nuotata?" propose l'australiano speranzoso, ma fu inutile.
"VEEEEEE!!! Che onta! Che vergogna! Triplo sigh!!!"
"Allora ti offro una birra..." disse il danese, ma Polonia lo bloccò.
"Per carità! Poi, tipo, gli viene la depressione! Lo sai che l'alcohol amplifica le emozioni?"
"Come se non fosse già a un passo dal suicidio..." convenne Australia, guardando preoccupato l'italiano.
"Se posso intromettermi..." intervenne Svizzera dal tavolo affianco "vi suggerirei di offrirgli del cioccolato... Mette allegria!"
Detto ciò, allungò a Danimarca una barretta di cioccolato Cailler. Questi offrì la barretta a Italia che iniziò a sgranocchiarla tra le lacrime.
"Sigh... Munch... Sob... Chomp..."
"Ma si può sapere che gli è successo?" domandò poi lo svizzero agli altri tre.
"Beh, vedi, hai presente, tipo, il Club dei Buongustai?" spiegò Polonia. "Quello composto da Francia, Cina e Turchia? Ecco, Italia oggi si è, tipo, presentato da loro chiedendo di essere, tipo, ammesso... Loro gli hanno fatto cucinare un piatto che poi hanno, cioè, assaggiato..."
"Lui ha preparato un piatto di spaghetti col pomodoro" continuò Danimarca "e a Turchia sono piaciuti molto... Cina però si é sentito profondamente offeso perché gli spaghetti li ha inventati lui, e Italia gli ha quindi 'fregato' l'idea..."
"Mentre Francia" proseguì Australia "gli ha fatto una scenata esagerata perché secondo lui quello non era un piatto di classe... E quindi Italia è stato rimbalzato, e non l'ha presa bene..."
"COME SOFFROOOO! VEEEEEEE..."concluse Italia, finendo la cioccolata e scoppiando di nuovo a piangere.
"Meno male che la cioccolata mette allegria..." borbottò il danese guardando storto lo svizzero.
Richiamato dal 'veeee' disperato di Italia, Romano si catapultò alla velocità della luce nella caffetteria seguito a ruota da Lituania e Olanda, entrambi col fiatone.
"Che cazzo è successo al mio stupido fratellino?" chiese apprensivo agli altri quattro, quasi strozzando Danimarca con la sua stessa cravatta.
"Cough! Cough!" rispose questi, cercando di liberarsi.
"Che significa 'cough! cough!'?"
"Che sto morendo?"
"Ops... Scusa..." disse il meridionale mollando la cravatta.
Mentre Danimarca si massaggiava il collo e Lituania salutava ansimando Polonia, Romano prese una sedia e si sedette accanto al povero inconsolabile Italia. Anche Svizzera, rinunciando ormai ai compiti, spostò la sedia e si intromise tra Italia e Polonia, mentre Lituania rimediava uno spazietto tra il polacco e Australia.
"Che diavolo è successo?" chiese Olanda, intrufolandosi tra Danimarca e Australia e sedendosi anche lui al tavolo. "Quel 'veeee' è stato particolarmente sonoro... Pensate che l'abbiamo sentito persino in palestra!"
"Che ci facevate in palestra?" chiese curioso Australia.
"Guardavamo le selezioni per le ragazze pon-pon..."
"Wow! Chi abbiamo quest'anno?" chiese Polonia interessato.
"Belgio, Ungheria, Bielorussia, Taiwan, Vietnam... Quando Italia ha urlato stavamo vedendo il provino di Ucraina..."
"E Fær Öer?" si informò Danimarca.
"Era tra le candidat..."
"SNIIIIFFFF!!!" piagnucolò Italia, riportando tutti quanti al tavolo dove lui stava soffrendo amaramente.
"Tsk! Che bastardi insensibili..." brontolò Romano contrariato. "Comunque io adesso sto con una cheerleader*! Alla faccia vostra!"
"Ehm... Comunque, Italia, se ti può consolare, Monaco era tra le candidate più papabili..." mormorò Lituania con un timido sorriso.
"Comunque, si può sapere che è tutta 'sta disperazione?" chiese il Sud Italia agli altri, abbracciando fraternamente il Nord.
Polonia gli riassunse brevemente ciò che era successo quella mattina, mentre Svizzera offriva a Italia dell'altro cioccolato e Danimarca ordinava birre per tutti (tranne che per Italia, che rischiava seriamente il suicidio).
Romano cambiava sfumatura di viola a ogni parola del polacco; quando questi finì di parlare, era ormai color melanzana.
Sinonimo di follia omicida, anzi, Francicida.
"Qui" esordì a un certo punto il Sud con fredda voce da serial killer "occorre una vendetta in grande stile..."
"Uuuuh... Ascia mia, preparati: sangue francese per cena!" esclamò Danimarca sfregandosi le mani con aria malvagia.
Olanda fece scrocchiare i pugni e Australia sfoderò il suo speciale boomerang munito di bordi taglienti. Molto taglienti.
Per fortuna (di Francia e Cina) però, a quel tavolo erano presenti altre quattro nazioni piuttosto pacifiche (o meglio, Svizzera era pacifico a modo suo), che riuscirono a farli desistere dai loro scopi sanguinari.
"Non è con la violenza che si aggiustano le cose!" disse lo svizzero, contrariato.
"E-ecco, appunto... M-metti via il f-fucile..." farfugliò Danimarca, 'nascondendosi' dietro la sua Carlsberg.
"Fucile? Quale fucil... Ah... Ops, scusate, dev'essere il mio subconscio..." disse Svizzera, mettendo via l'arma.
Nel frattempo, la seconda barretta di cioccolato sembrava aver avuto effetto su Italia, che aveva smesso di piangere e si era un po' calmato.
In quel preciso istante entrarono Norvegia e Islanda.
"Ehilà... Seduta spiritica?" chiese Islanda, ammiccando alle otto nazioni sedute in cerchio attorno al tavolo.
"Certo, richiamiamo lo spirito della birra, vedi?" rispose sarcastico Romano, indicando le birre.
"Conoscendo una certa persona, potrebbe anche essere così." ribatté piatto Norvegia, ammiccando a Danimarca e sedendosi a un tavolo vicino col fratello.
"Veramente stavamo consolando il povero Italia..." spiegò Lituania, raccontandogli poi tutta la storia come l'aveva sentita da Polonia (omettendo però i 'cioè' e i 'tipo' di troppo).
"Fossi in voi..." cominciò Islanda, dopo che fu calato il silenzio.
"Che faresti?" chiesero i due italiani apprensivi.
"È solo un input... Ma la vendetta è un piatto che va servito freddo, giusto?"
"Ehm... Che intendi?"
Islanda, Norvegia e Danimarca si guardarono e sorrisero complici.
"Noi di freddo ce ne intendiamo..."
"Ehi... Non vorrete farli massacrare da Russia, vero?" tremò Lituania, guardandosi nervosamente intorno manco si aspettasse di veder spuntare un tubo di rubinetto da dietro i distributori automatici.
"Macché Russia d'Egitto... Dovete agire con cervello e sangue freddo!" ribatté Islanda, avvicinandosi con fare da cospiratore.
"Io non sto capendo un tubo!" esclamò irritato Australia.
"P-per favore... N-non parlate di tubi... M-mi mettono ansia..." biascicò il lituano, bianco come il muro che aveva dietro.
"Spiegati, Islanda, per cortesia..." chiese Olanda curioso, intimando a tutti di tacere.
"Semplicemente io agirei in questo modo" chiarì il nordico "ossia... Lascerei perdere quel club idiota e ne costituirei un altro più esclusivo! Il regolamento scolastico stabilisce che il numero minimo per creare un club è di almeno tre studenti; inoltre si può essere iscritti a più di un club, l'importante è che questo non intralci le attività scolastiche... Ad esempio Norge fa parte sia del Club Nordico, costituito da cinque persone, sia del Club della Magia, composto da tre membri..."
"Ehi, noi siamo in tutto dieci!" esclamò Polonia eccitato. "Possiamo costituire un club!"
"Un altro Club dei Buongustai?" disse Svizzera, pensieroso. "Non so... Mi dà tanto di copiare..."
"Lasciatemi finire..." continuò Islanda "... In poche parole, se proprio volete vendicarvi, vi basterà creare un club esclusivo come il loro, ma con più membri, in modo tale da risultare inattaccabile: l'attuale Club dei Buongustai è, come del resto il Club della Magia o il Club del Pesce di Romano, Lituania e Olanda, piuttosto vulnerabile in quanto formato da tre soli membri: se uno se ne va, per regolamento, addio club! Quindi se voi riuscite a strappare un membro ai Buongustai (e non QUEL membro), il loro club va a farsi benedire... E voi avete la vostra vendetta!" concluse l'islandese, abbattendo il pugno sul palmo dell'altra mano.
In caffetteria calò il silenzio.
"Ehi... A me sembra un'ottima idea!" esclamò poi Australia, entusiasta.
"Già! Ma non contate su di me: io devo gestire già due club, quello della Magia e quello Nordico!" intervenne Norvegia.
"E anch'io sono piuttosto impegnato, tra Club del Pesce e Coro..." mormorò dispiaciuto Lituania.
"Un bel problema... Ma ho la soluzione!" proruppe Italia, smettendo di deprimersi e scattando in piedi. Tutti tacquero, sperando che tirasse fuori qualcosa di intelligente.
"Dunque: io e Romano ce la caviamo egregiamente ai fornelli, giusto? Mentre il club del pesce si occupa principalmente di pesca e vendita di pesce..."
"In un certo senso sì" lo interruppe Olanda "nel nostro club, Lituania pesca il pesce, io lo vendo e Romano insegna come cucinarlo..."
"E questa è un'ottima idea, Olanda!" proseguì Italia. "E noi faremo qualcosa di simile: uniremo, se i membri sono d'accordo, il Club Nordico e il Club del Pesce alle doti culinarie mie e di Romano..."
"Non riesco a capire dove vuoi arrivare..." disse Svizzera, incrociando le braccia sul tavolo e guardando con attenzione l'italiano.
"È presto detto: i Nordici, Lituania e Polonia pescheranno il pesce e insegneranno come pescarlo, d'accordo con Australia che insegnerà a tutelare i fondali marini e a riconoscere le specie che si possono pescare... Poi, io e Romano insegneremo come cuocere il pesce e come preparare piatti deliziosi adatti ad ogni occasione: tali piatti faranno venire l'acquolina in bocca agli altri studenti, che chiederanno a gran voce di entrare nel nostro club per imparare a cucinare il pesce... E qui entrano in gioco Olanda e Svizzera, pronti a vendergli il nostro pesce oppure i nostri piatti! Allora? Che ne pensate?"
Calò un silenzio di tomba.
Tutti guardavano esterrefatti Italia, non riuscendo a credere che quella testolina spesso ebete e stupida fosse capace di escogitare piani tanto arguti. E dire che Turchia l'aveva detto, che se messo alle strette Italia dava il meglio di sé!
"Uhm... C'è però un ulteriore problema..." intervenne nuovamente Norvegia. "Se ci spartissimo i ruoli come hai detto tu, andrebbe a finire che a pescare saremmo in sette, e a cucinare sareste solo in due: non riuscireste a cuocere il pesce pescato da sette persone in due!"
"Infatti noi non cuoceremo tutto il pesce: una parte la venderemo come materia prima, l'altra come piatto... Forse possiamo chiedere al preside se ci lascia un'aula libera abbastanza grande per allestire un angolo cucina e un angolo ristorante..."
Ma nonostante Italia fosse ormai lanciato nel suo grandioso progetto peschereccio, Norvegia continuava ad essere scettico.
"Per pescare occorre un sacco di tempo" obiettò ancora il norvegese "e il regolamento parla chiaro: non si possono sacrificare ore di studio per le attività dei club!"
"Vorrà dire che lavoreremo fuori orario... E poi, dai ragazzi, sarete in sette a pescare, e non sarà necessario prendere poi molto pesce: ci sono nazioni che non ne consumano!" replicò l'italiano.
"Uhm... D'accordo..." cedette infine Norvegia. "Chiederemo a Svezia e Finlandia se sono d'accordo per la fusione del Club Nordico con quello del Pesce..."
"Fantastico!" esclamò Danimarca scattando in piedi anche lui. "La faremo vedere a quegli odiosi Buongustai... Loro si limitano solo a cucinare e snobbare!"
"Ehi, ricordatevi il piano iniziale!" intervenne Islanda. "Dovete sfaldare il loro Club!"
"Magari quello viene come effetto secondario..." rispose Olanda, anche lui entusiasta per le sue future attività di vendita. "Forse se il nostro club va bene riusciamo ad assorbire anche loro! Magari cominciando da Turchia, che sembra quello più disponibile..."
"Ve~ Infatti era veramente dispiaciuto quando Francia e Cina mi hanno rifiutato..." mormorò Italia, ripensando alla faccia mortificata del turco quando i due gli avevano fatto la scenata alla Carlo Cracco.
Continuarono a chiacchierare e progettare per più di un'ora, stilando un elenco delle cose utili da fare una volta fondato il club, come la pubblicità attraverso il giornalino scolastico della cui redazione faceva parte anche Italia, oltre a Germania e Giappone, e la conservazione del pesce sotto sale suggerita da Olanda (avrebbe reso il pesce più saporito!).
 
Il giorno dopo, ottenuta l'aula libera dal preside, i ragazzi incominciarono le loro attività.
In breve, anche grazie al giornalino, la voce iniziò a spargersi e buona parte degli studenti prese a radunarsi, specie nelle due ore di pausa pranzo, nell'aula del Poseidon Club (questo il nome concordato tra i membri), attirata lì soprattutto dal delizioso profumino delle favolose pietanze di Romano e Italia: spigole all'acquapazza, branzini al sale, filetti di merluzzo, brodetti, cacciucchi, zuppe di cozze, spaghetti allo scoglio, all'astice, alle vongole...
All'entrata, pronti per gli 'ospiti', erano schierati vassoi contenenti alici marinate, tartares e carpacci di tonno o ricciola, ostriche, insalate di polpi e cocktails di gamberetti.
Al centro dell'aula, in bella vista, i fornelli dove i due italiani davano ampio sfoggio della loro arte culinaria realizzando veri e propri capolavori, dalla frittura di pesce all'astice alla catalana, e tra un piatto e l'altro Romano trovava anche il tempo di spremere qualche buon limone di Sorrento o di Sicilia su ricci di mare e altri molluschi vari.
Australia, nella sua porzione di aula, circondato da un meraviglioso dipinto su due pareti di Italia talmente realistico da catapultare immediatamente chi lo guardasse nella più bella delle barriere coralline, teneva interessantissimi corsi su come preservare i fondali marini, fluviali o lacustri e gli habitat del territorio di cui ciascuno di loro disponeva, insegnando anche come distinguere i pesci in via d'estinzione dagli altri, così da non far arrabbiare Green Peace e vivere tutti felici e contenti.
In un altro angolo era allestita l'elegante zona ristorante, simile all'interno di una barca, con reti drappeggiate sul soffitto e ancore e timoni disposti qua e là, alternati da graziose riproduzioni di galeoni e vascelli gentilmente offerti da Spagna e Inghilterra. Lì, gli studenti potevano assaporare le deliziose pietanze offerte dai due italiani, serviti da una graziosa Liechtenstein in veste di cameriera.
E mentre Olanda e Svizzera tenevano cassa, i Nordici, i Baltici e Polonia ritiravano ogni mattina ingenti quantità di pesce su ordinazione dai loro pescherecci sparsi per i sette mari.
Tale magnifica organizzazione non poté non destare interesse, e in breve la febbre del pesce contagiò mezza scuola.
La prima a volersi unire al club fu Seychelles, che si propose come cameriera assieme a Liechtenstein. A ruota la seguì Grecia, che si propose come fornitore dal Mediterraneo, dal momento che lui di pesce ne consumava poco. Poi fu la volta di Russia, che chiese di potersi occupare dell'angolo antipasti e di fornire caviale e aragoste in quantità, e Giappone, che si propose come cuoco assieme a Italia e Romano. Poi chiese di entrare anche Cuba, come aiuto per Australia nella zona 'ambiente', dal momento che anche lui disponeva di barriere coralline niente male.
Dulcis in fundo, le ragazze pon-pon capitanate da Belgio, Ungheria e Bielorussia imbastirono una fenomenale campagna pubblicitaria del Poseidon Club, attiva anche durante le partite di football o basket.
Tutto questo non poté non giungere alle orecchie di un certo club di buongustai, che decise di inviare Turchia ad indagare.
Quando Turchia tornò, con un sorrisetto sornione sulle labbra li informò che quel club era una vera forza, e che rassegnava le dimissioni: se ne andava.
"M-ma come..." provò a protestare Cina. "Se tu te ne vai-aru, noi restiamo senza club-aru!"
"Fatti vostri. Italia e Romano mi hanno ammesso come pasticciere, dal momento che gli studenti che pranzano al Poseidon Club spesso richiedono il dolce... E indovinate un po'? Io so preparare degli ottimi dolci!" rispose Turchia, sogghignando sprezzante.
"Mais... Che cos'ha quel patetico club in più rispetto al nostro?" domandò Francia stizzito.
Turchia gli si avvicinò, guardandolo fisso negli occhi.
"Cos'ha in più? Molte cose, mio caro Francia, ma una più di tutte: loro accettano tutti. Non fanno gli snob, non rifiutano nessuno solo perché non sa cucinare, e sono veramente aperti ad ogni tipo di cucina!"
Guardò Cina.
"Lo sai che hanno accettato Giappone come cuoco nonostante cucinasse il tonno in maniera diversa da loro? Lo sapete" proseguì poi guardando entrambi "che hanno accettato Inghilterra nonostante questi non abbia la più pallida idea di come cucinare un mezzo filetto di merluzzo? Ciascuno viene accettato e ciascuno ha un ruolo in base alle sue qualità!"
Francia e Cina tacquero.
"Però" aggiunse poi il francese "la nostra cucina ha più classe rispetto alla loro!"
"Già... È anche per questo che il loro club è migliore: loro cucinano per tutti, non solo per 'i veri intenditori della buona tavola'! E a tal proposito ti ricordo che gli hamburger di America piacciono molto più delle tue escargot!"
Detto ciò, Turchia voltò loro le spalle e se ne andò sfaldando completamente il Club dei Buongustai.
E non passò molto che anche Francia e Cina, messo vergognosamente da parte l'orgoglio, si presentarono davanti alla porta del Poseidon Club, e bussarono.
E Italia, vittorioso, con un gran sorriso e un caloroso 've~', aprì la porta e li ammise come cuochi.
 
NOTE DELL'AUTORE
 
Ok, non è niente di che... Semplicemente ero in spiaggia a casa di Egitto, il sole mi ha colpito con un violento cazzotto da 33º C, sono impazzito per circa un quarto d'ora e questo è quello che è venuto fuori... XD spero comunque che sia piaciuta! Fatemelo sapere se vi è piaciuta, e anche se NON vi è piaciuta (ma naturalmente è piaciuta a tutti, vero? O almeno, questo è quello che mi dice l'ascia di Dan o il boomerang di Australia... Scommetto che non volete scoprire quanto è tagliente vero? èué~)!!!
A presto!
 
 
 
  
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