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Autore: Rogues    14/04/2013    1 recensioni
"E' bello doppo il morir vivere anchora", ma quando diventa un'abitudine è complicato trovare qualcosa per cui tornare.
Spesso i motivi sono più terreni di quanto non si immagini.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Leo Aiolia, Virgo Shaka
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Shaka” disse il redivivo Aiolia rientrando nella suo templio
“Cosa c’è?” Rispose l’interpellato, seguendo ad occhi, letteralmente, chiusi il suo compagno d’armi.
“Ti rendi conto di cosa è appena accaduto?!”
“Aiolia” e con questo si avvicinò all’amico, cercando di essere il più comprensivo possibile “Capisco che per te sia stata un’esperienza traumatica, ma…”
“E’ la mia prima resurrezione! Ti rendi conto?” Con un sorriso ad intera arcata dentaria, il Cavaliere del Leone, ormai incontenibile, abbracciò in lacrime il suo compagno.
“Che emozione” si scostò leggermente da lui, così da poterlo guardare negli occhi … o nelle palpebre “Non sei eccitato anche tu? Eh?” Ed ecco un altro abbraccio.
Shaka era impassibile, sapeva che cercare di divincolarsi sarebbe stato inutile. Era solo in attesa che tutto finisse presto.
“Shaka” iniziò a scuoterlo Aiolia “Shaka, apri gli occhi. Non devi vergognarti con me, fammi vedere questi occhioni blu pieni di lacrime”.
Rimanere immobili ed in silenzio era la soluzione migliore, il Cavaliere della Vergine ne era certo. ‘Assecondalo’, pensava, ‘Farà uno dei suoi monologhi, ma tra un po’ smetterà’.
Purtroppo le parole aumentavano e gli abbracci si intensificavano.
“Su, abbracciami anche tu. Capisco di star parlando con un veterano, sono più le volte in cui muori che quelle in cui mi baci” sospirò e riprese “Adesso, però, non ci lasceremo più.” Detto ciò, prese l’amico tra le sue braccia, sollevandolo da terra, e si avviò, trionfalmente, verso la cucina.
“Aiolia, correggimi se sbaglio, ma ho l’impressione che tu mi abbia volontariamente distaccato dal suolo e, ti prego fermami se ciò che dico non risponde a verità, non rivedrò presto casa mia, giusto?”
“Scherzi? Ora abbiamo bisogno di nutrirci d’amore e di parole. Morire e ritornare in vita sono esperienze che mettono appetito. Non credi anche tu?”
Shaka era sicuro che fossero giunti a destinazione, ma non capiva come mai fosse ancora sospeso in aria. Aprì finalmente gli occhi ed improvvisamente tutto fu più chiaro.
“Non avrai mica intenzione di iniziare una discussione ‘cuore a cuore’?!” Fulminò con lo sguardo l’amico, ritrovandosi seduto sulle sue ginocchia.
“Certo, non pensavo ad altro mentre le nostre anime aleggiavano nel Limbo” fu la fiera reazione “Chissà lui cos’hai in mente in questo momento. Chissà quando ne parleremo se si commuoverà. Chissà se sarà seduto lui sulle mie ginocchia od io sulle sue. Non ti ponevi le medesime questioni?”
“No.” Replicò seccamente “Fammi capire: siamo andati nell’Ade, siamo morti una volta, siamo scomparsi trafitti da un’onda di luce, siamo rimasti bloccati in un luogo al di là del tempo e dello spazio ed il tuo primo pensiero era quello di chiacchierare” trasalì “No, perdonami. Ho tralasciato l’amletico dubbio sull’ubicazione di ciascuno durante la chiacchierata: le tue ginocchia o le mie?. E la tua eccitazione per la resurrezione è dovuta a questo. Ho tralasciato qualche passaggio?”.
“Beh, messa così non suona più tanto bene” Aiolia si alzò, liberando Shaka e voltandogli le spalle. “Scusa, però dovevo pur trovare qualcosa che mi rendesse vivo anche nella morte, qualcosa che mi facesse venir voglia di tornare. Insomma, era la mia prima volta, volevo condividere l’esperienza”.
Continuava a girare per la stanza senza il coraggio di girarsi, grattando nervosamente i riccioli intatti. Effettivamente, pensava, raccontare ad uno che parla quotidianamente con Buddha e bazzica gli inferi per diletto, che il suo primo pensiero era tenerlo sulle sue gambe, commovendosi ed abbracciandosi in preda a crisi ormonali, forse, forse, non era stata una delle sue idee migliori.
Ad un tratto una mano poggiata sulla spalla interruppe il flusso dei suoi pensieri.
“Aiolia, guardami, per favore”
“Non voglio”
“Non essere testardo, rivolgi a me il tuo sguardo”
“No, non voglio più parlarne”
“E perché mai?”
“Perché no.”
“Aiolia”
“Ho detto no.”
“Aiolia”
“No, no e no”
“Aiolia, per favore, calmati e dimmi cosa succede. Perché non vuoi girarti e non vuoi parlare?”
“Perché tu vuoi confidarti solo con Buddha! Le mie spalle non sono abbastanza grandi per piangerci su? Solo perché lui è più grosso?!” obiettò voltandosi di scatto.
‘Shaka, calma’, ‘Shaka, respira’, ‘Ricordati che hai abbandonato il flusso delle emozioni terrene’.
Niente di tutto ciò stava funzionando, l’aria era carica di sgomento e tensione, ma un adulto doveva prendere la situazione in mano.
“Aiolia” Shaka ispirava ed espirava, ispirava ed espirava “Ti assicuro che, se mi dovesse venire voglia di soffocare tra le lacrime, tu saresti l’unico al quale mi rivolgerei per essere consolato e…” Ispirava ed espirava, ispirava ed espirava
“… Coccolato”
Abbozzò un sorriso ed accorciò le distanze dall’altro uomo
“Come facevi notare tu poco fa, sono solito ‘bazzicare’ nell’Ade, ma anche io ho un desiderio che mi porta non bramare di rimanere lì; l’anelito di una specifica cosa che mi porta a smaniare il rientro a casa”.
Il Cavaliere del Leone non voleva continuare, si era imposto, in quei due secondi di profonda riflessione, di non parlarne più. No, non avrebbe ceduto alla curiosità, non avrebbe ceduto alla…
“Qualcosa, cosa?!” Troppo tardi, aveva ceduto. Non ebbe il tempo di rendersene conto, quando due labbra si posarono sulle sue.
“Qualcosa questo” Shaka sorrise, allontanandosi di poco dal compagno.
“Vuoi dire che è la prima cosa che ti viene in mente quando vai via?” Aiolia non era sicuro che quel bacio fosse la risposta o solo un modo per farlo tacere.
“E’ la prima cosa non solo quando vado via, ma…” si avvicinò, prese il suo viso tra le mani “…Ogni volta che torno” e lo baciò di nuovo.


Mi sono sempre chiesta come fosse tornare ogni volta, soprattutto se si muore con tutta quella frequenza. Questo demenziale e, per fortuna, breve "spaccato di vita quotidiana" ha il solo scopo di sdrammatizzare un pò il tutto. Ditemi pure cosa ne pensate, qualunque critica servirà per migliorare e, nel caso, per darmi all'eremitaggio
  
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