È una sera come
tante altre e io sono sul solito divano nella mia solita casa mentre
guardo il solito poliziesco.
Alla fine i polizieschi
sono tutti uguali: una squadra, un omicidio e dei sospettati.
È buffo perchè
nessuno si ricorda mai il nome dei sospettati.
Sono comparse senza
gloria.
Questi pensieri mi
distraggono e fisso lo sguardo sul cielo scuro fuori dalla finestra
che ho difronte.
Non ci sono stelle nel
cielo stasera e il cielo è Blu.
Del Blu più
profondo che esista.
E poi la Luce in mezzo al
Blu.
Una sola, piccola luce.
-È un aereo.
-Ma allora perchè
continuo a fissarla?
I miei
occhi sono incollati a quel piccolo puntino giallo arancio.
-Vedrai che ora
appariranno le luci di segnalazione.
Ma non
si vedono.
-È un aereo!
-E allora perchè
non vedi altre luci?
-È un aereo.
-Ha una traiettoria
strana, come se venisse dritto verso di te in modo...traballante,
fluttuante?
-È un aereo...
-Ne sei così
sicura?
-È un
aereo...forse.
Ed
ecco che dentro di me il cuore comincia ad accelerare i suo battiti.
Tu
tum, tu tum... Tutum, tutum... tutumtutum...
-E se fosse...?
-No, è
impossibile ma...se fosse solo improbabile?
E
comincio a crederci!
Una
luce, non la stessa che sembra venire verso di me.
È
la luce che vorrei non ci fosse stata, la luce di segnalazione.
E
adesso non è più possibile mentire a se stessi.
-È un aereo.
-Già.
Torno
a guardare la Tv.
Sono
triste: fa male quando la speranza se ne va, la speranza di un sogno.
Però
sono anche felice.
Perchè?
Perchè
vuol dire che non ho smesso di sognare.