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Autore: WannaBeLoved    14/04/2013    1 recensioni
Uno sbaglio enorme che le costò tutta la vita. Un amore distrutto che prova a rinascere.
Ellen è a pezzi, non riesce più a vivere come prima. Ha bisogno di Niall, ha bisogno del suo pane quotidiano per sopravvivere.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ellen richiuse il suo libro di spagnolo per poi gettarlo con rabbia alle sue spalle, contro il muro.

Era stufa di passare il pomeriggio sui compiti, soprattutto se era stata messa in punizione dalla madre. “Due settimane in camera tua” le aveva detto con aria severa e superiore.

Così Ellen senza disubbidire, salì le scale che portavano in camera sua con le lacrime agli occhi.

Quel pomeriggio la sua stanchezza aveva raggiunto i limiti.

Si guardò intorno osservando le facce sui poster che la scrutavano dall'alto al basso.

Alcune sembravano volessero dirle “riprendi quel libro e riparti da zero” ma lei non ci fece caso. Era immersa nei suoi pensieri quando sentì qualcosa colpire il vetro della finestra.

Si alzò curiosa e dopo aver scostato la tenda si accorse che non cortile c'era Niall, il suo ragazzo, che le rivolse un'enorme sorriso. Indossava una camicia rossa a scacchi, abbinata a dei jeans neri e delle scarpe da ginnastica,

Senza esitare Ellen aprì la finestra che li stava dividendo.

<< Ehi, amore! Che ci fai qui? >> chiese sporgendosi.

<< Sono venuto a vedere come stai! Come va la punizione? >> le disse lui, quasi ironico.

Ellen avrebbe voluto parlargli, avrebbe voluto baciare di nuovo le sue dolci labbra perciò non esitò a pensare di raggiungerlo.

Spalancò tutta la finestra, decisa a saltare di sotto.

Non era la prima volta che lo faceva, soprattutto dopo averlo visto fare a mille persone nei film. Rimase in piedi sul bordo della finestra, con il vento che le scompigliava i capelli marroni e mossi che le arrivavano sopra le spalle. Niall la guardava spaventato e allo stesso tempo eccitato ma lei non ci fece tanto caso. Fece un lungo respiro e saltò giù di sotto.

Atterro saldamente sui piedi senza farsi male. Si voltò per guardare la finestra che dal basso sembrava piccola e lontana, ma invece non lo era per niente.

<< Dai, andiamo! >> disse lei, stampando un bacio sulle labbra di Niall e facendogli strada di seguirla.

<< Dove andiamo? >> chiese lui curioso.
<<
Andiamo da qualsiasi parte! Basta che tu sia con me! >> disse dolcemente Ellen, con le farfalle nello stomaco che non la smettevano di svolazzare. Niall rise, pensando che a volte era più dolce Ellen di lui.
Non disse di no alla proposta della ragazza e iniziò a seguirla per le strade della città di Mullingar, ridendo e parlando con il fiatone. Ellen decise di andare al parco, per passare un po' di tempo con il suo ragazzo.

Non passava un pomeriggio con lui da circa una settimana e aveva voglia di baciarlo come aveva sempre fatto. Sorpassarono il parco giochi dei bambini, che correvano e saltavano da una parte all'altra, per poi arrivare nella parte tranquilla del parco.

I due ragazzi si sedettero sotto un grosso albero che faceva molta ombra.

<< Tua madre non si arrabbierà quando non ti troverà in camera? >> chiese il ragazzo interrompendo il silenzio.

Fece cenno di no con la testa << Non m'interessa. Può darmi un'altra settimana di punizione, ma io scapperò sempre dalla finestra >>.

<< E se mettesse le barre di ferro alla tua finestra, chiudendoti in camera? >> insisté Niall scherzoso. Lei rise e si avvicinò a lui per dargli un dolce bacio sulle labbra.

<< Allora vorrà dire che sfonderò la porta, solo per te >> sussurrò al suo orecchio.

Ellen non si era mai sentita così innamorata di Niall, nemmeno quando lui l'aveva invitata ad uscire per la prima volta. Sentiva che il suo amore adolescenziale non sarebbe mai finito, sentiva che Niall era la persona giusta per lei.

I due ragazzi passarono il pomeriggio a coccolarsi sull'erba morbida, sotto la grande quercia del parco. Ellen in pochi secondi capì che se voleva passare altri pomeriggi come quelli al parco, doveva rimettersi in piedi e iniziare a studiare come faceva una volta.

Ellen rimase incantata dagli occhi di Niall, azzurri e infiniti come il mare. Baciò di nuovo le sue calde labbra e poi ancora e ancora. Era primavera e un uccellino si posò accanto a loro, cinguettando e poi svolazzando via, spaventato dalla mano di Niall che si allungava per attirare la sua attenzione. Era primavera ma un brivido di freddo scosse comunque Ellen, che si fece più spazio tra le braccia di Niall.
Niall la cirdondava con le sue forti braccia e non l'avrebbe nemmeno lasciata alzarsi. Il suo volto era appoggiato sulla spalla sinistra di Ellen, in modo da poterla baciare. Il suo profumo penetrava nelle narici del ragazzo, che lo assaporava senza mai stancarsene.

<< Amore, sono le sette di sera >> disse lui, interrompendo il contatto e aiutandola ad alzarsi dal prato.

<< Beh, si è fatto tardi. Devo veramente andare >> mormorò Ellen.

Niall si offrì di accompagnarla a casa, dicendo che non aveva nient'altro da fare se non stare con la sua ragazza. Ellen si diede una sistemata ai capelli e poi si tirò su i jeans blu che le scendevano sempre. Diede una spolverata alla maglietta azzurra che indossava e s'incamminò per casa, mano nella mano con Niall.

Prima di rinchiudersi in camera e sentire un'altra litigata con sua madre Ellen voleva divertirsi almeno per una volta. Baciò Niall con passione, che rimase di sasso perché non se l'aspettava proprio e poi gli sussurrò all'orecchio di seguirlo.

Niall stette al gioco della fidanzata, che guardava e ammirava con amore.

Forse anche lui, aveva trovato l'anima gemella. Forse anche lui non l'avrebbe lasciata andare per nessuno motivo.

<< Muoviti lumaca! >> gli urlò lei, passando davanti un bar di anziani signori che curiosi li osservarono.

<< Ora ti prendo! >> gli rispose lui, aumentando la corsa.

Niall aveva vinto il premio di atletica della scuola, non poteva farsi battere da una donna, anche se era la sua fidanzata. Svoltarono l'angolo: mancava ancora un isolato a casa di Ellen.

Il semaforo era rosso ma non c'era alcuna macchina, inoltre Niall la stava raggiungendo.

Ellen fece un rapido scatto e iniziò a correre sulle strisce pedonali.

<< Ellen >> urlò una voce che la ragazza conosceva bene.

<< Mamma? >> sussurrò voltandosi velocemente. Sua madre era dalla parte opposta del marciapiede, con lo sguardo infuriato e Niall non appena la vide si fermò davanti a lei.

Ellen non fece in tempo a replicare, non fece in tempo a tornare indietro a salvare il suo ragazzo dalla grinfie della madre. Riuscì solamente a vedere Niall che urlava correndo verso di lei, mentre sua madre si portava le mani alla bocca.

Ormai era troppo tardi: una macchina investì Ellen.

La ragazza sbatté violentemente la testa contro l'asfalto e chiuse lentamente gli occhi, mentre una pozza di sangue la circondava.

Ellen giaceva sull'asfalto, mentre i passanti circondavano il suo esile e freddo corpo. La ragazza forse riusciva a sentire le urla delle persone accanto a lei, forse riusciva a percepire la confusione che aveva creato.
Ellen aveva sempre pensato che il mondo fosse pericoloso, era sempre stata dell'idea che il posto più sicuro era tra le braccia di Niall. Aveva paura di tutto ciò che la circondava ma lo teneva nascosto dentro, perché non voleva essere compatita da nessuno. Non aveva mai voluto sentirsi dire "oh povera ragazza" - "poverina, quanto mi dispiace".

 

Sua madre era distrutta e piangeva. Le sue mani tremavano mentre componeva il numero dell'ambulanza. Sua figlia ce l'avrebbe mai fatta a superare la situazione? Mary sperava e pregava con tutte le sue forze che Ellen fosse ancora viva. Sperava che stesse bene, che stesse sognando il paradiso ma che sarebbe tornata con i piedi per terra.

Niall invece prese a calci la macchina, iniziò ad urlare a squarciagola per scaricare la rabbia che aveva dentro di se. La sua ragazza era appena stata investita e lui non aveva potuto far niente per salvarla. Iniziò a piangere, afferrando la piccola mano di Ellen. La strinse contro le sue guance, quelle che Ellen accarezzava sempre.

<< Non lasciarmi >> le sussurrò all'orecchio mentre la sua camicia si sporcava del rosso del suo sangue puro. Era come se anche Niall fosse morto nello stesso istante in cui la macchina aveva investito Ellen. Era come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto così forte, da farlo urlare e dimenare dal dolore. Che cosa avrebbe fatto senza la sua ragazza?



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*SPAZIO AUTRICE*
Salve gente! Avevo già pubblicato il primo capitolo di questa FF ma ho deciso di ripubblicarlo con qualche modifica. Spero che ottenga almeno 3 recensioni, così andrò avanti con la storia. :')

  
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