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Autore: Caroline Write    14/04/2013    2 recensioni
"Caro diario,
Sempre che ti si possa chiamare diario. Sei solo un'agendina che ho trovato sul ripiano basso dello scaffale che sta nella mia camera.
La copertina mi ha colpita subito.. Sei verde. Verde come la speranza. La speranza che a me sta morendo."
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ho incontrato un ragazzo.
Si chiama Federico,credo ed è uno dei migliori amici del mio compagno di classe,Giorgio. Ho sempre avuto un buon rapporto con Giorgio,credo: ci conosciamo dalla prima elementare ed è con lui che ho conosciuto le strade di Bari,in motorino, che mai avrei pensato di percorrere. Per dirla breve,qualche volta mi portava dai commercianti di sogni: cinque euro per qualche ora di felicità,non credete sia stupendo? NO,non lo è. Non si può comprare la felicità,e puoi far finta di essere felice dopo il primo tiro ma il mondo ricomincerà a caderti addosso quando l'effetto della canna sarà finito.
In ogni caso, Giorgio ha portato questo ragazzo oggi in piazza dove ci riuniamo tutti noi ragazzi: piazza San  Nicola,proprio vicino alla Basilica. Amiamo stare lì,c'è sempre un'aria tranquilla; ed infatti,questo pomeriggio tranquillo lo era. Ero poggiata con la schiena contro la statua di San Nicola quando vedo spuntare Giorgio con un ragazzo. Giorgio,a mio parere,è uno dei miei amici più belli: è alto,è biondo e ha gli occhi verdi. Ma quel ragazzo che gli camminava accanto era di più: sembrava bello e dannato e negli occhi si portava la tristezza di una vita (falsamente) allegra. Alto poco meno di Giorgio,dagli occhi color ghiaccio e i capelli neri ebano. Neri. Proprio come l'inchiostro di questa penna. E la sua pelle, che sembrava di porcellana, pareva riflettere i raggi del sole senza catturarne mai uno. 
Si è avvicinato con Giorgio alla statua attorno la quale eravamo seduti a parlare tutti noi e lo presenta: -Ragazzi questo è Federico!- e non dice nient'altro,già tutti fanno come se "Fede" fosse uno dei nostri da secoli. Ma per me è sempre difficile iniziare, non trovo mai il modo giusto: proprio come l'inizio di questa pagina di diario. Ho scritto e riscritto l'inizio,ma niente non era mai abbastanza,e proprio in questo modo,mentre nella mia testa vagavano possibilità varie (dal sorridergli,al muovere la mano in cenno di saluto) io ero lì,immobile contro quella statua mentre i miei occhi non riuscivano a smettere di guardarlo. Sembrava un pupazzo,una bambola di porcellana di quelle che collezionavo quando ero bambina.
Insomma,ricapitolando.. Arriva questa sottospecie di dio e io ero lì imbambolata a guardarlo.
Giorgio mi si avvicina e mi tira via in dispare - Federico non è qui per caso..- inizia,mentre io lo guardo con aria interrogativa. -.. E' interessato a te. Sai,a lui piacciono quelle.. insomma..- lo guardavo con un'aria spaesata. Cos'avevo io che potesse piacergli?
Giorgio mi guarda le gambe,e poi i fianchi: ero così scheletrica da farmi quasi paura,ma quando la mattina mi guardavo allo specchio non avevo quella sensazione di autocommiserazione che provavo quando pesavo tanto. Troppo.
- Insomma,a lui piacciono le ragazze molto magre. Anche troppo.-
La mia espressione,fino a quel momento stranita,si era trasformata in un'espressione stupita: a tutti i ragazzi piacciono le ragazze con un davanzale prorompente,o un fondoschiena da urlo. Insomma,a tutti i ragazzi non piaccio io. E poi arriva Federico,uno straniero nella terra del mio cuore e cerca già di rapirlo. Giorgio si allontana e Federico continua a guardarmi. Mi sono sentita apprezzata. Non so da quanto tempo non mi sentivo così,e quindi un soriso nella sua direzione è partito spontaneo e lui ha ricambiato.
Un tuffo al cuore.
Il suo sorriso è magnetico.
Non è andato via subito e per tutto il tempo continuava a fissarmi; forse gli potrei piacere davvero,ma magari mi vorrebbe ancora più magra.
Continuo a ripetermi che se dimagrisco ancora potrei perdere le forze,ma a Federico piacciono le ragazze magre,quindi dimagrirò ancora. Abbandonerò i miei quarantasei chili e calerò ancora di peso. Ce la posso fare,se significa essere apprezzata da un ragazzo. 
Ce la posso fare. Ce la voglio fare.
  
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